| inviato il 23 Dicembre 2013 ore 13:01
Figurati, un piacere |
| inviato il 07 Gennaio 2014 ore 16:10
Letti e spiegati come hai fatto risultano argomenti parecchio interessanti, e ti dirò che mentre le leggo dico "ma è ovvio"... poi il problema sorge quando le si mette in pratica, e i conti non tornano. Mi sto attrezzando con programmi (già in uso, tipo LR o Photoshop), e a breve arriva il calibratore (per essere precisi e usare i tuoi termini dovrei dire che segue la "caratterizzazione") sia per monitor che stampante (X-rite Colormunki Photo): il tutto per stampare qualche foto sistemata con LR su una Canon Pixma 895. Credo che a breve chiederò ulteriori lumi, perché leggere è una cosa, capire un'altra e riuscire.. Beh non è per tutti Grazie del tuo tempo e della tua competenza. Solo un chiarimento al volo: quando dici di togliere alla stampante la gestione colore, intendi di lasciare le impostazioni di default riguardo a cose tipo "miglioramento colore", ma settaggi quali il tipo di carta (es Glossy Photo) e la qualità di stampa (se photoquality o Alta) si posso settare senza modificare la applicazione del profilo "stampante" ottenuto col calibratore e dato in pasto al sistema operativo, o meglio al programma che si usa per mandare in stampa (es LightRoom)? |
| inviato il 07 Gennaio 2014 ore 16:33
Dunque... nel driver di stampa ci sono due parti distinte; la prima dove scegli il tipo di supporto e la seconda dove scegli il settaggio colore. Nello scegliere il tipo di supporto si indica alla stampante che lineararizzazione usare per gli inchiostri; per esempio è la linearizzazione che indica quanto inchiostro massimo può assorbire la carta (TIL) e quanto inchiostro usare per formare un primario assoluto (channel ink limit). Nella seconda parte si sceglie come gestire il colore. Se facciamo una stampa da Photoshop, oppure da altro software che gestisce il colore, dobbiamo indicare al software il profilo colore della stampante/carta e al driver della stampante di non operare ulteriori correzioni. In teoria per calibrare la stampante si dovrebbe appunto fare la linearizzazione; tuttavia le stampanti "normali" non permettono di lavorare su questi parametri come potrebbe fare un RIP. Quindi ci si accontenta delle linearizzazioni fatte in fabbrica. La caratterizzazione invece è possibile farla con qualsiasi stampante avendo uno spettrocolorimetro o uno spettrofotometro. Quello che farei tu con il color munky sarà calibrare e caratterizzare il monitor e caratterizzare la stampante/carta. |
| inviato il 07 Gennaio 2014 ore 16:39
PS : Il Colormunky, o qualsiasi altro aggeggio, non calibra e non caratterizza un bel nulla La calibrazione è una operazione resa disponibile dall'hardware del monitor o della scheda grafica e la caratterizzazione è operata dal software che elabora il profilo icc. Quindi il nome corretto per il Colormunky è spettrofotometro (che è il tipo di strumento) e non calibratore. |
| inviato il 07 Gennaio 2014 ore 16:45
Ecco appunto vedi, anche la proprietà dei termini non è per tutti... |
| inviato il 07 Gennaio 2014 ore 17:49
Nulla di complicato, una volta capito il meccanismo; pure io mi sono ritrovato spaesato all'inizio |
| inviato il 07 Gennaio 2014 ore 18:07
Troppo buoni a farmi i complimenti Penso che la farò prima o poi, in versione magari un poco più estesa... |
| inviato il 07 Gennaio 2014 ore 19:23
“ Troppo buoni a farmi i complimenti Penso che la farò prima o poi, in versione magari un poco più estesa... „ Fare un documento libero e stampabile sarebbe eccellente.. che dire.. complimenti (sinceri) per lo spirito della libera condivisione. |
| inviato il 07 Gennaio 2014 ore 22:24
“ Ma come fa a gestire il monitor? Questo è compito del sistema operativo; il profilo colore del monitor è installato nel sistema ed è linkato al device monitor (possono esserci anche più monitor, e ogni monitor ha il suo profilo). Ogni applicazione che onora i profili colore si presenta al motore di render interno al sistema con la propria tabella di conversione, la passa la sistema che la usa per tradurla con quella del monitor. Quindi l'impostazione dell'intento rendering è nel pannello di controllo del sistema operativo, ed è valida per ogni applicazione che non ha una impostazione propria specifica. In Windows 8 : Qui vediamo come il profilo ICC sia linkato al monitor Qui invece si vedono le impostazioni per l'intento di rendering. Le prime due righe specificano lo spazio di lavoro standard, che viene usato in mancanza di un profilo associato e specificano che il motore di rendering usa le specifiche ICC. Il riquadro sottostante specifica l'intento di rendering predefinito e quello tipico per alcune discipline; come si vede nel mio caso tutte useranno il colorimetrico relativo. Quindi quando Lightroom mi visualizza la foto me la presenta tramite rendering colorimetrico percettivo; se voglio cambiare intento lo devo fare da quel pannello. „ Raamiel, complimenti per le analisi approfondite sulla gestione colore! Io ne capisco gran poco su questo punto che ho quotato volevo chiederti due cose, volevo chiarirmi le idee: 1) i due screenshot che hai postato sono uguali, nel primo volevi mettere uno screenshot della scheda ''dispositivi'' per caso? (quello che mostra che profilo ICC si sta usando, io lì ad es. ho il profilo ottenuto dalla profilazione fatta con lo Spyder4) 2) ho visto dallo screenshot che nella scheda ''avanzate'' hai modificato due voci (modificate rispetto ai valori predefiniti, io ho win 7 ma comunque le voci sono identiche al tuo screenshot fatto con win 8), questo punto non lo ho ben capito e volevo chiederti: -la voce ''profilo condizioni di visualizzazione'', da quella predefinita hai messo ''profilo sistema colori windows per visualizzazione ICC'', specificando che serve quando manca un profilo associato. Quindi avendo nel mio caso nella scheda ''dispositivi'' un profilo ICC (quello appunto che mi ha creato lo Spyder), posso ignorare questa voce (lasciarla cioè di default) o meglio modificarla come hai fatto te? -la voce ''tipo di rendering predefinito'', dall'impostazione predefinita hai messo ''colorimetrico relativo'', in questa maniera verrà usato sempre l'intento di rendering colorimetrico relativo su tutti i software che si usano? (Ho capito bene?) Su photoshop l'intento colorimetrico relativo l'ho messo nella scheda ''impostazioni colore'', quindi se io uso solo Ps potrei anche in questo caso lasciare la voce della scheda avanzate di default, quella predefinita, tanto ho già settato l'intento di rendering che volevo su photoshop. Anche questo è corretto? Altro dubbio che mi è sorto ora: la prima voce -sempre della scheda avanzate in gestione colore- c'è il profilo dispositivo, di default quello predefinito (sRGB IEC61....): qui per caso non andrebbe messo il profilo ottenuto durante la profilazione (nel mio caso quello fatto con lo Spyder)? O basta che quel profilo si trovi come ''impostazione predefinita'' nella scheda ''dispositivi'' e così si può lasciare quello predefinito così com'è? spero di essermi spiegato bene grazie ancora per la guida!!! |
| inviato il 07 Gennaio 2014 ore 23:12
Esatto ho fatto macello io.... La prima schermata dovrebbe mostrare il tab dispositivi, dove si dovrebbe vedere che al proprio monitor è stato associato il profilo icc risultante dalla caratterizzazione dello stesso. Nella seconda alla voce Profilo dispositivo si indica a Windows il profilo colore che deve usare se trova una foto SENZA profilo colore incorporato. (va bene tenerci sRGB) Alla voce Profilo condizioni di visualizzazione basta tenere il default, che istruisce Windows a rispettare lo standard ICC. Nella voce Tipo di rendering predefinito si sceglie il tipo di intento predefinito. Nelle voci successive si indica la combinazione di applicativi e intento di rendering. Detto fra parentesi la localizzazione in Italiano di questo pannello fa pena.... Queste impostazioni valgono per tutti gli applicativi, salvo nel caso in cui sia presente una voce specifica all'interno di quest'ultima. Per Photoshop valgono le impostazioni del pannello di controllo di Windows; l'intento che tu specifichi in Photoshop nel pannello Color Settings è quello che usa Photoshop per CONVERTIRE i vari spazi colore e NON quello che usa per la compensazione a monitor. |
| inviato il 07 Gennaio 2014 ore 23:37
grazie mille! quindi tengo tutto di default con le impostazioni predefinite volevo cambiare solo il ''tipo di rendering predefinito'' e mettere colorimetrico relativo come mostrato anche nel tuo screenshot ma mi pare di capire che quello più adatto bisognerebbe valutare caso per caso, quindi lascio tutto di default... grazie ancora |
| inviato il 07 Gennaio 2014 ore 23:53
figurati... Per il metodo di rendering predefinito, in via teorica, ma non saprei se poi effettivamente questo si traduce in una reale differenza; il colorimetrico relativo è migliore nel caso si usi un monitor wide gamut, mentre per monitor con più limiti il percettivo dovrebbe dare risultati (percettivamente appunto) migliori. |
| inviato il 07 Gennaio 2014 ore 23:58
infatti documentandomi un po' mi pareva di aver capito questo, il mio monitor non è wide gamut quindi meglio se lascio il percettivo, grazie della conferma!! :) |
| inviato il 10 Gennaio 2014 ore 14:30
Ciao Raamiel e complimenti per tutto ciò che hai spiegato. Sto rivalutando il mio workflow, in quanto negli anni penso di aver fatto dei passi indietro. Quindi ho deciso di ripartire da zero... Tornerò a lavorare sui raw con Capture One, abbandonato in un momento di dubbi sui risultati ottenuti con esso a favore di un più limitato Canon DPP, ma che ritenevo più "veritiero". Prima di reinstallare Capture One e settare sia lui che PS, ho bisogno di capire come caratterizzare al meglio il mio monitor (non è un wide gamut ma almeno mi da la possibilià di modificare diversi parametri come contrasto, luminosita, canali RGB, 3 modalità di gamma, ecc). Come sonda ho un X-rite i1 display Pro. Mi sai dire come settare al meglio il software per la calibrazione? Punto di bianco, luminanza, adattamento cromatico, gamma, versione profilo ICC, curva di risposta tonalità, ecc. C'è poi una sezione dedicata a "Insieme di patch" dove volendo oltre alle standard si possono caricare altre tipo "coated" ed "uncoated". Sinceramente a volte le caricavo entrambe, altre volte solo un tipo...non ci ho mai capito molto! Ma i risultati cambiavano in base alle patch caricate...quindi facevo del casino. E per finire l'ultima versione del software mi obbliga a misurare la luce ambiente, e mi sono accorto che dopo la misurazione e il salvataggio, lo schermo si ingiallisce. Insomma tra tutte le cose di cui non sono sicuro, la prima su cui voglio mettere le mani è proprio la caratterizzazione del monitor. Poi seguirò passo passo ciò che hai scritto per settare Capture One, PS e Windows. Grazie, Andrea. |
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