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Focali e deformazione dei lineamenti su aps-c


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avatarjunior
inviato il 21 Ottobre 2013 ore 14:30

Sono intervenuto in altri post ma questo è il mio primo "ufficiale" sul forum di Juza Photo.
Il titolo è rivelatore e sebbene è un'argomento che è stato discusso più volte ... ho le idee non sempre chiare a tale riguardo e quindi chiedo aiuto a voi.
Uso un esempio pratico per esporre l'argomento.
Se devo realizzare ritratti usando degli obiettivi grandangolari, sono costretto ad avvicinarmi al soggetto ma così si deformano i suoi lineamenti.
Utilizzando un mediotele riesco ad ottenere le giuste proporzioni di un viso (esempio) e grazie alla poca profondità di campo isolo il soggetto dallo sfondo.

Questo succede sia per focali fisse sia usando obiettivi zoom ... sfruttando in modo errato la loro caratteristica di "zoom" rimanendo lì impalati allo stesso punto di scatto pensando che lo zoom faccia tutto.

Fatto questo piccolo preambolo di esempio si evince che trà grandangolari e mediotele ci sono delle differenze che riguardano il campo inquadrato.
Tutto ciò è chiaro e non lascia dubbi a chi ha sempre scattato a 35mm, pellicola o digitale (personalmente provengo dalla cara pellicola).

Arrivo al nocciolo della questione.
Il formato aps-c nel caso di Canon effettua un "crop" dell'immagina e la lunghezza focale riferita ai 35mm (FF) è quella dell'ottica moltiplicato 1,6.
Fin quì tutto chiaro ma la domanda è ....

Se il formato aps-c prende una sola parte dell'immagine (crop) a causa del sensore di formato più "piccolo" rispetto a quello 35mm (FF), ciò non significa che quello che "vede" e viene "proiettato" dall'obiettivo sul piano focale sia uguale a quello di un medesimo obiettivo con focale stabilita su formato 35mm.

Cioè, dove voglio arrivare, le "deformazioni" congenite di un grandangolare quando eseguo un ritratto (anche se non mi devo più avvicinare al soggetto a causa del fattore di crop) ... rimangono !!
Quindi se voglio fare un buon ritratto (è sempre un esempio) ... dovrei comunque scegliere un obiettivo con la focale giusta (un mediotele, ad esempio).

Per il formato 35mm ho sempre adottato questo schema :
* 150 mm per il primissimo piano ;
* 85 mm per il primo piano ;
* 50/60 mm per la figura intera .

Ne deduco che per eseguire un buon ritratto con aps-c, come minimo devo usare una lente da 50mm che equivarrebbe ad un 80mm su FF ... e l'unica cosa che dovrei fare è allontanarmi dal soggetto (fisicamente) ?!
Dovrei "infischiarmene" del fattore di crop (moltiplicazione) e scegliere le lenti come se usassi un formato FF (35mm) consapevole di quanto sopra riportato ?
A voi l'ardua sentenza sperando che sia riuscito a "trasmettere" il mio pensiero/riflessione.

Vi ringrazio fin da ora per le risposte ;-)

avatarjunior
inviato il 21 Ottobre 2013 ore 15:22

Quello che hai notato l ho notato anchio un pò di tempo fà, da quello che ho letto in giro per i forum mi sembra di aver capito che si con un apsc(io ho 600d) in effetti inquadra una parte più piccola perciò effettua un crop(Ha un minore angolo di campo). ma in realtà un obiettivo sotto tutti gli altri punti di vista (come lo schiacciamento dei piani e deformazioni varie) si comporta come si come se fosse su una FF. Molti esperti(quasi tutti a mio confronto) tendono a precisare che per esempio un 50mm è sempre un 50mm sia su FF che apsc ma che sul formato ridotto ha un angolo di campo di un 80mm su FF.

avatarjunior
inviato il 21 Ottobre 2013 ore 15:49

Grazie per l'intervento Pirso.
Quindi, quello che "temevo", è corretto ... .
Dovrò aspettare ancora svariato tempo ma a questo punto il passaggio a FF non'è solo un "vezzo" per migliorare la qualità generale.
Grazie ;-)

avatarjunior
inviato il 21 Ottobre 2013 ore 22:45

Le "deformazioni" di quanto ripreso dipendono esclusivamente dalla distanza fotocamera/soggetto. Se per esempio fotografi una persona a 5 metri di distanza con un 20 mm e alla stessa distanza con un 200 mm e della prima foto ingrandisci la parte centrale fino ad avere un particolare delle stesse dimensioni di quello ripreso col 200 mm, avrai due fotografie assolutamente eguali. Se invece col grandangolo ti avvicini fino a riempire il fotogramma con il soggetto come avviene col tele, avrai sicuramente una deformazione. E' una questione di ottica geometrica.
Spero di essere stato utile.
Massimo

avatarjunior
inviato il 22 Ottobre 2013 ore 9:42

Altrò che Massimo, sei stato utilissimo ;-)
Finalmente posso dire di avere le idee chiare, ora !
Alla luce della tua spiegazione, dimmi se ho capito bene, quindi non c'è differenza trà uno scatto effettuato con una FF con esempio un 50mm ... ed una aps-c con obiettivo da 31mm (teorici) .. che in pratica diventa il 50mm su 35mm.
Non esiste differenza perché comunque sfrutterei la parte centrale della lente ... quello che varia è il rapporto distanza/focale.

Ecco, allora ultima domanda solo per fugare ogni minimo dubbio.
Trà lunghezza focale "apparente" (quella aps-c tenendo conto del fattore di moltiplicazione) e quella FF (35mm) ... il rapporto con la distanza non'è lo stesso ?!

Esempio pratico riagganciandomi al tuo discorso (corretto) Calicot, usando un 20mm su aps-c (Canon ad esempio) avrei una focale equivalente di 32mm.
Ammettendo la stessa distanza di scatto .... trà un 32mm equivalente (aps-c) ed un 32mm FF non noterei deformazioni ?!

Perdonate l'ingenuità della domanda ma mi piacerebbe chiarire per sempre questo punto (che poi basterebbe che realizzassi qualche scatto per provarlo di persona) :-P

EDIT:
Quindi, alla fine, mi sembra di aver capito che cambia la profondità di campo.

avatarsenior
inviato il 22 Ottobre 2013 ore 17:41

@RomanoHouse
Quando si parla di "distorsioni" ci si riferisce in realtà a 4 diverse caratteristiche:

1 Distorsione prospettica;
2 Dilatazioni innaturali a bordo fotogramma;
3 curvatura delle linee rette;
4 distorsione a forma di botte o cuscino. È il difetto caratteristico dei grandangolari e degli zoom.

Di questi 4 tipi il primo NON è un difetto della lente, ma dipende unicamente dal grado di "rimpicciolimento" che si ottiene allontanandosi dall'obiettivo. È il motivo per cui diciamo che "un grandangolare esaspera la prospettiva" mentre un tele "schiaccia i piani". Su questo parametro dice bene Calicot: a pari distanza, pari prospettiva, le immagini saranno uguali.

Neanche il 2 è un difetto della lente, ma del fotografo: siccome il piano in cui si formerebbe una immagine non distorta in un obiettivo grandangolare è semisferico, è evidente che riportando l'immagine sul piano del sensore le immagini di un oggetto sferico che si trova lungo l'asse ottico e si sposta verso un angolo perdono la forma originaria di cerchi e diventano man mano più allungate. Ma non è corregibile: il fotografo consapevole può solo evitarlo negli aspetti parossistici non mettendo p.es. le teste delle persone di un gruppo numeroso vicine ai margini della foto.

Neanche la 3 è un difetto della lente, ma una caratteristica di progetto: se compri un'ottica panoramica o un fisheye dovresti sapere perché l'hai comprata. Hai comprato un'ottica con prospettiva cilindrica o sferica.

L'ultima caratteristica è davvero un difetto di cui sono affetti i grandangolari e spesso gli zoom dove la correzione di "tutto" è ancora più difficile.

A rigor di logica questo è il difetto che potresti lamentare nella focale equivalente di un APS-C rispetto alla focale sul FF. Tenendo però conto che il difetto in sé si manifesta maggiormente all'allontanarsi dall'asse ottico:
1 se si tratta di un'ottica per FF, i bordi saranno il fotogramma utile APS, che ne sarà meno colpito;
2 se si tratta di un'ottica specifica per APS-C probabilmente avrà beneficiato di una maggior facilità progettuale (copertuta minore) e quindi dovrebbe avere una caratteristica di targa su quel parametro migliore rispetto alla stessa focale in FF.

Spero di aver contribuito a chiarire le cose.

Per la profondità di campo ci sono diversi altri thread che affrontano l'argomento.

Siccome qualche utente si è lamentato dell'aver io risposto in una discussione analoga con quel link - che viste le domande stringenti alla fine risponde con equazioni - rispondo anche a botta secca: a parità di fotografia (stessa immagine, stessa prospettiva, stessa apertura) il FF ha la stessa profondità di campo che ha una APS-C quando ha il diaframma di 1 e 1/3 stop più aperto. Esempio caratteristico: un 50 a f1,8 su APS-C ha la stessa PdC di un 80 a f2.8 su FF.

Un saluto
Paolo

avatarjunior
inviato il 22 Ottobre 2013 ore 18:04

Pdeninis, Paolo .. sei stato esauriente al massimo, grazie ;-)
Ora ho tutto chiaro grazie ai vostri interventi.
Per toccare con mano quanto ci siamo detti (mi avete istruito per bene) ho fatto anche qualche scatto di prova per verificare praticamente.
Tutto torna alla perfezione ... MrGreen

Appena possibile ... prevedo di organizzarmi con altre focali fisse ... partendo proprio dal 50mm (oltre il 28 già in mio possesso).
Per la cronaca, ho provato un Nikon Lens Series E 50mm 1:1.8 .. che con anello adattatore mi ha soddisfatto non poco :-P

avatarsenior
inviato il 22 Ottobre 2013 ore 18:12

Se ti riferisci soltanto alla distorsione per cui si preferisce usare focali lunghe per i ritratti, in genere è il primo tipo. Diceva Feininger che il problema è di non scendere a meno di 1,5 mt dal soggetto . Poi la focale la scegli in funzione del ritratto che vuoi fare (come hai spiegato tu sopra). Credo quindi che il problema della distorsione a botte o a cuscinetto (peraltro completamente risolvibile in PP!!) non debba essere enfatizzato.

Paolo

avatarjunior
inviato il 22 Ottobre 2013 ore 19:43

Perciò secondo Calicot è uguale fotografare con un 20 o un 200. Ma penso che il ritaglio(crop) di quella fatta con il 20 sia di una qualità veramente scadente a confronto del intero fotogramma del 200. Perciò non mi sembra un esempio efficace.
Lo dico solo per cercare di capire come funzionano le cose perchè sono un neofita e mi piace cercare di capire quello che faccio mentre fotografo.

avatarsenior
inviato il 22 Ottobre 2013 ore 19:52

Quello di Calicot era un esempio, esasperato, per far capire il concetto.

Ovvio che se fotografo con un 20 ed ingrandisco al pc per avere lo stesso ingrandimento di un 200 perdo qualità e dettaglio, anche se probabilmente con una D800 se scattassi con un 20 ed ingrandirei fino ad avere lo stesso ingrandimento della foto scatta con il 200 e poi la stampassi in 13x15 forse non noterei differenza.


avatarjunior
inviato il 22 Ottobre 2013 ore 19:55

Ok ok era solo per cercare di capire.

avatarsenior
inviato il 22 Ottobre 2013 ore 20:22

Quello di Calicot era un esempio, esasperato, per far capire il concetto.


@ Pirso
Non tanto forse un esempio esasperato, quanto un esempio che mirava a far a capire un'altra cosa: e cioè cosa significa "prospettiva".

Se fai due foto dallo stesso punto ad uno stesso soggetto con due obiettivi di lunghezza focale diversa, se ingrandisci la foto in cui il RR appare minore fino ad arrivare alle dimensioni dell'altra foto, tutti gli elementi (cioè primo piano e sfondo) in entrambe le foto avranno le stesse dimensioni.

Invece se tu fotografi una persona al centro di una piazza con un 50 mm e la inquadri in modo che sia a tutta altezza, e poi scatti la stessa foto in modo che la persona sia ancora a tutta altezza con un 200 mm - ovviamente dovrai indietreggiare parecchio - nelle due foto avrai le persone di uguali dimensioni ma il palazzo dietro il soggetto apparirà molto più piccolo nella foto ripresa con il 50 mm.

Questa è la ragione per cui dire: "Uso un fisso, il mio zoom diventano i piedi" è dire una sciocchezza. Potrà ristabilire il RR del soggetto, ma lo sfondo apparirà diversamente. Cambiare la prospettiva (allontanandosi o avvicinandosi al soggetto) e zoomare sono operazioni differenti.

Paolo

avatarjunior
inviato il 22 Ottobre 2013 ore 21:16

Su questo ci sono arrivato, perciò tornado all inizio del post: Un 50 avra o no la stessa prospettiva sia su FF che su apsc soltanto che su apsc l angolo di campo è minore...no????

avatarjunior
inviato il 22 Ottobre 2013 ore 21:22

Eccolo là Paolo con Feininger ... di cui ho tutti i suoi libri (dalle prime stampe ... MrGreen).
Feininger tirava dentro anche molti altri discorsi oltre quelli tecnici .. e faceva ben capire che la fotografia è del tutto soggettiva ... :-P

Comunque tutti questi discorsi "non fanno una piega".
Ora sono completamente convinto sul discorso e su come lo debba impostare, ovviamente in base alle mie "esigenze".

Riguardo il discorso su Calicot .. e del rapporto che c'è trà dettaglio/ingrandimento/definizione ... etc. ... onestamente non ci avevo pensato direttamente.
Che dire ... siete dei grandi ed io sono veramente un "novellino" con un "ino" maiuscolo hahaha.
Spero che mi perdonerete per le domande forse "scontate" e che continuate a dare qualche suggerimento.
Per ora siete stati squisiti MrGreen

avatarsenior
inviato il 22 Ottobre 2013 ore 22:23

Feininger tirava dentro anche molti altri discorsi oltre quelli tecnici .. e faceva ben capire che la fotografia è del tutto soggettiva


Lieto che piaccia anche a te!
Paolo

@Pirso
Per avere uguale prospettiva devi solo usare "la stessa distanza di presa", con qualsiasi formato. Poi se vuoi con la stessa prospettiva avere foto anche uguali come ingrandimento, se su APS-C usi un 50 mm, su FF devi usare un 80 mm.
E se poi vuoi avere anche la stessa PdC, quando sul 50 su APS-C usi f1.8, sull'80 su FF devi chiudere a f2.8.

Paolo

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