| inviato il 03 Novembre 2011 ore 13:35
Scrivo perchè sono molto incuriosito da questi obiettivi. Ho letto un po' in giro e mi piacerebbe provare. Vorrei un consiglio, magari da chi li utilizza, anche se so che molti aspetti sono personali e non del tutto oggettivi. Potrebbe valer la pena di partire con un 24mm prima serie, per vedere se la cosa funziona e mi piace? Se ne trovano usati a prezzi "umani". O è meglio rivolgersi ai nuovi usciti (17 o 24mm) per qualità e considerando di usare un formato ridotto (almeno ancora per qualche anno)? Qui le cifre si fanno più impegnative (senza voler "provare" acquisti di usato da privati italiani all'estero con formule di pagamento che reputo troppo rischiose per i miei gusti). Grazie mille per le dritte che riceverò. Saluti d |
| inviato il 03 Novembre 2011 ore 18:11
Io ho il 24mm TS-E prima serie. Diciamo che non lo uso moltissimo, ma quelle poche volte che lo usato è stato molto utile... :D Sistemare la prospettiva in scatto è davvero comodo, c'è moltissimo meno lavoro al computer dopo! :D Io lo uso su 5D old ed è davvero fantastico come nitidezza... Ovviamente sto parlando quando il diaframma è bello chiuso! da molto aperto invece vignetta parecchio. I bordi hanno dell'aberrazione cromatica che si elimina in un secondo in post-produzione. La nuova versione credo abbia migliorie a livello ottico, sopratutto ai bordi. Cmq tranquillo, è stato usato per anni da tantissimi professionisti e non credo facesse schifo :D In effetti è davvero molto nitido, shiftando però al massimo ovviamente si perde un po' di qualità, tutto però rimane accettabile. Io ci ho fatto anche qualcosa di fotografia naturalistica, per avere ad esempio montagne e rifugi dritti e non sbilenchi! tipo questo: www.flickr.com/photos/pavanandrea/6051678289/in/photostream/ Usato non so quanto possa valere, io lo pagai credo 800, ma potrei sbagliarmi... Secondo me per cominciare è un ottimo inizio, poi se vuoi farne un lavoro o vuoi la massima qualità vai con il nuovo o con il 17... |
| inviato il 03 Novembre 2011 ore 19:38
I nuovi tse si trovano usati intorno ai 1600 che non è male considerando che sono obiettivi definitivi. Il 24 è il giusto compromesso se fai sia paesaggio che architettura: ha grande nitidezza e resistenza al flare e monta i filtri. Non adattissimo all'architettura spinta per via della focale. Tra le due serie c'è grande differenza (sul II la nitidezza è assoluta anche agli angoli e non presenta vignettature nè aberrazioni). Il 17 non monta filtri e questo può rappresentare un problema per il paesaggio a seconda di come scatti. per contro ha una qualità ottica che ha dell'incredibile. Se ci prendi confidenza ci fai tutto. se vuoi ti mando qualche esempio. |
| inviato il 03 Novembre 2011 ore 20:43
Grazie mille. Le vostre impressioni per me valgono più mille "recinzioni". La scelta del 24 mi attira solo nel senso che si può spendere meno di 1000 euro e provare a vedere cosa si può fare (non sono un PRO e mai lo sarò). Il 17 mi attira specie se lo penso su un formato ridotto. Tamcor3: la tua foto mi piace molto. Anche nel paesaggio (anche senza elementi architettonici) le distorsioni dei super grandangoli spesso mi infastidiscono un po'). Maydays: qualche esempio lo vedrei volentieri, se possibile. Ciao e grazie ancora. d |
| inviato il 03 Novembre 2011 ore 21:13
se devo essere onesta, sono obiettivi che avevano molto più ragioni di esistere ai tempi della pellicola. ora con il digitale puoi fare praticamente tutto in post, a costo di una riduzione della risoluzione - se non devi stampare foto grandi quanto pareti e da guardare con il lentino, il ts-e è praticamente inutile (sempre che tu non sia allergico alla post produzione, e preferisca fare il più possibile il fase di scatto). Lo dico dopo aver tenuto per un anno il 45 tse con cui facevo un po' di tutto, e che ho rivenduto senza grossi ripensamenti. Certo, sono ottimi obiettivi sia qualitativamente che meccanicamente, e sono un piacere da usare. Ma quando uno guarda le mie foto mica si accorge se godevo a girare le rotelline prima di scattare :D possono aver senso per la sfocatura creativa, ma è un campo simile a quello del fisheye: dopo un po' di scatti ti stufi. |
| inviato il 03 Novembre 2011 ore 21:56
Supergiuly , non sono molto daccordo su quello che dici , credo che ogni obiettivo abbia il suo campo di applicazione specifico. Io il 17 lo uso in architettura d'interni e li difficilmente la post produzione (in presenza di oggetti quadri e suppellettili), ti puo' aiutare piu' di tanto (sempre se vuoi la qualita'). Al contrario per esempio, il basculaggio " io " non riesco ad usarlo perché la deformazione della lente ai bordi, quando inclini la lente, mi crea piu' problemi che altro , mentre sul 90 per lo still life, e' ottimo. Ciao Luca |
user1856 | inviato il 03 Novembre 2011 ore 23:36
“ ma è un campo simile a quello del fisheye: dopo un po' di scatti ti stufi. „ io il fish lo uso su base costante..... no, non mi stufa. men che meno quello che si può fare per dire in studio con un 90tse.... ;) |
| inviato il 04 Novembre 2011 ore 8:19
Direi che di base anche io non sono del tutto d'accordo con Supergiuly. Il godimento a girare le rotelle non è finalizzato, per quanto mi riguarda, a mostrare quanto ho goduto, ma proprio al godimento stesso (parlo da appassionato). Questo in astratto e in assoluto. Poi è chiaro che se il godimento porta anche ad un risultato... Quanto alla correzione in post non sono proprio allergico, ma la correzione della prospettiva e cose del genere mi pare diano risultati non proprio di qualità. Ma forse è anche una questione psicologica. Grazie a tutti d |
| inviato il 04 Novembre 2011 ore 11:03
x danvigo: ho caricato alcuni esempi che secondo me aiutano a capire. Ci sono confronti decentato/non decentrato, ci sono foto di architettura, di paesaggio e con uso non convenzionale alla laforet così ti rendi conto che può essere utilizzato per molti scopi. www.juzaphoto.com/index2.php?l=it&pg=profile2&mode=viewgallerie&iduten x Supergiuly85 innanzitutto, anche a voler giocare con immagini molto piccole non tutto si può raddrizzare, ma anche fosse possibile farlo la perdita di qualità che ne consegue è altissima, almeno per i miei standard. Se devi vendere foto la post produzione per raddrizzare le linee non è un'opzione praticabile. Poi sottovaluti la capacità dei decentrabili di avere tutto a fuoco, dal primissimo piano all'infinito mantenendo il dettaglio in ogni parte dell'inquadratura. Infine, anche volendo trascurare le caratteristiche proprie di un decentrabile e usandolo solo come grandangoli, il 17 e il 24 mk II sono semplicemente i migliori grandangoli disponibili x canon e tra i migliori in assoluto. Detto questo mi rendo conto che sono più utili per un professionista che per un fotoamatore quindi ognuno fa i conti con le proprie esigenze. xlucamartelli come fai a non basculare se fai architettura d'interni tantopiù avendo oggetti in primo piano? (scusa la curiosità) |
| inviato il 04 Novembre 2011 ore 13:28
Grazie Maydays, gli esempi sono molto chiari ed utili. Ed invogliano... Ciao d |
| inviato il 04 Novembre 2011 ore 13:43
Secondo me a guardare le foto di qst ottiche nello specifico del 17mm c'è solo la possibilità di innamorarsi della sua resa ottica e le infinite possibilità creative possibili. Un altro punto a favore delle ottiche ts è con,e diceva maydays è al possibilità di avere tutto a fuoco con un unico scatto e una qualità impressionante. |
| inviato il 04 Novembre 2011 ore 18:18
x Maydays: la perdita della risoluzione non è dovuta alla correzione delle linee cadenti.. intendevo dire che le stesse foto del 24 tse (per esempio) le puoi fare con l'8-16 sigma su aps-c, dal quale poi croppi. Esempio: foto d'architettura, tengo la macchina parallela al frontale della chiesa e scatto, poi taglio la porzione di suolo che non mi interessa. Di solito i risultati sono stampabilissimi anche a grandi formati, perché intorno agli 8-12 megapixel se hai una reflex recente. Il 17 è più estremo, e devi andare di stitching tra più foto per ottenere risultati simili (ovviamente è scomodo e non sempre si può fare, ma nella foto d'interni sì). nello foto che faccio solitamente (non sono innamorata di paesaggi o architettura ma ogni tanto mi tocca) è tutto sempre a fuoco comunque, se uso l'8-16 di cui prima e un diaframma intorno a f8, f11 o f16 a seconda dei casi fate delle prove, e vedrete. Io personalmente non ho mai, e proprio mai, avuto bisogno di una foto finale da 21 megapixel, che sono poi quelle che restituirebbe la 5D2 con un TSE. Ovviamente se uno deve consegnare un output rigorosamente a tale risoluzione, vada di TSE. Ma per l'utilizzo amatoriale sono a mio avviso inutili, come dicevo: ho provato e riprovato con il 45, tutte le foto che facevo con quello le potevo rifare in altro modo (a scapito di un po' di risoluzione, ripeto). Discorso diverso per i giochi di sfocatura, che in post sanno un po' di finto. Per l'utilizzo professionale, in molti casi, idem. E con questo non voglio dire che sono inutili IN ASSOLUTO. Sicuramente avrete avuto le vostre buone ragioni per prenderli, e la canon per produrli. Ma si tratta di casi talmente di nicchia che, secondo me, l'appassionato (anche evolutissimo) di paesaggi e architettura può fare a meno di dover comprare. |
| inviato il 04 Novembre 2011 ore 18:41
Ho usato il 45 che è una buona lente ma non da la percezione di quello che si può fare con i grandangolari decentrabili. Hanno utilizzi diversi. Ho volutamente postato nella galleria alcuni esempi che fanno intuire quanto una postproduzione per raddrizzare in alcuni casi (con il 17 quasi sempre) non serve a niente. Come ho detto precedentemente dipende dalle proprie esigenze fotografiche: io ho bisogno di linee dritte e qualità e non c'è via di scampo. Poi insisto sul fatto che avere tutto perfettamente a fuoco dal primissimo piano all'infinito non è possibile senza decentrabile perchè con il basculaggio puoi fisicamente gestire i diversi piani, certo non come sul banco ma quasi. Altra storia se a te sembra tutto a fuoco. (senza polemica) |
| inviato il 04 Novembre 2011 ore 21:23
Lo dicevo che chiedere qui era meglio di leggere mille review! Tutti punti di vista molto interessanti. Grazie ancora. d |
| inviato il 05 Novembre 2011 ore 21:24
se sei un fotografo che si occupa in maniera professionale di architettura ed arredamento, DEVI assolutamente avere almeno un obiettivo decentrabile, anche se la cosa migliore sarebbe avere un banco ottico con un dorso digitale (nel mio studio usiamo soprattutto questa opzione) il 24 ts-e prima serie è un ottimo obiettivo ti permette di lavorare bene ed avere un ottima qualità di immagine si trovano usati a 700/800 euro, secondo me se ti piace la fotografia di architettura prendilo, in più ti permette di creare effetti creativi impossibili in postproduzione. |
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