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La vita della macchina fotografica, la tecnica e le fotografie fruibili...


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avatarsenior
inviato il 16 Settembre 2013 ore 16:38

Incuriosito da tutto quello che mi capita di leggere fra gli interventi su questo forum, vi vorrei proporre un tema di riflessione.
Questo topic non è rivolto ai professionisti, per i quali cambiano alcuni fattori al contorno, ma ai fotoamatori cosiddetti (più o meno) "evoluti".

Una macchina fotografica cosiddetta "ammiraglia", al giorno d'oggi, così come ormai anche le cosiddette semi-pro, ha la capacità di scattare a lungo e, se usata con lenti di qualità, produrre fotografie che sono godibili, fuibili e proponibilissime. Insomma, di qualità professionale per la maggior parte degli usi ed estremamente elevata.

Fra sei-sette anni quella macchina varrà quasi niente, ma le fotografie che ci fate oggi rimarranno tali. Godibili, fruibili e proponibili. Di qualità estremamente elevata.
E allora, perché cambiarla? Mi dico spesso...

Che cos'è che produce ed alimenta il meccanismo di insoddisfazione nei confronti di un mezzo che continua a dare risultati elevati?
Che cosa ci induce a cambiare corpo macchina?

Forse che noi fotoamatori evolviamo in maniera talmente rapida da avere bisogno sempre più di nuove e nuove funzionalità per fare foto di qualità?
O é qualcos'altro che evolve in maniera così rapida da farci perdere la bussola e distrarre completamente da quello che dovrebbe essere il nostro fine: cioè fare delle foto di qualità, fruibili e godibili.
Quanto è la vita utile di una macchina fotografica e quanto invece quella di un fotografo e della sua tecnica?

Ciao
Pierfranco

avatarsenior
inviato il 16 Settembre 2013 ore 16:46

Che cos'è che produce ed alimenta il meccanismo di insoddisfazione nei confronti di un mezzo che continua a dare risultati elevati?
Che cosa ci induce a cambiare corpo macchina?


si chiamano bisogni "indotti", e questi forum hanno dato una spinta e un contributo notevole ad indurre questi bisogni in noi poveri allocchi :-P

avatarjunior
inviato il 16 Settembre 2013 ore 16:49

Ciao Perfranco, ti riporto la mia esperienza.
Utilizzo, da ormai 8 anni, una canon 400d. Mi ha permesso di avvicinarmi al mondo delle foto, di imparare e di divertirmi con quest'hobby. Piano piano, ho imparato a conoscerne i limiti. Nel mio caso, il più grande, è rappresentato dagli iso, limitati al massimo a 1600 e con un rumore davvero fastidiosissimo. Quindi mi sono deciso a cambiare e questo Natale, spero, acquisterò una 6d. Questo mi permetterà di fare foto in circostanze oggi non affrontabili per me. Credo poi che la 6d sarà una fedele compagna per un altro bel pò di tempo, nonostante le millemila invenzioni tecnologiche che il mercato ci proporrà.

Ciao
Paolo

avatarsenior
inviato il 16 Settembre 2013 ore 16:58

" Che cosa ci induce a cambiare corpo macchina? "

Io parlo di me: la consapevolezza che la fotocamera, per il tipo di foto che faccio, ha dei limiti che una fotocamera nuova o diversa ha superato.

In altre parole, la possibilità di fare fotografie tecnicamente migliori di quelle che faccio adesso, per le foto che faccio io, e NON per le prestazioni globali che ha.

A me NON interessa avere una fotocamera con la quale ho un buon "feeling" tattile, che sia bella a vedersi etc, non mi interessa per nulla: la fotocamera deve dare a me, tecnicamente, buone immagini e se arrivo alla convinzione che le immagini potrebbero essere visibilmente migliori con un' altra fotocamera, la cambio, altrimenti invecchia con me.

Saluti cordiali

user22061
avatar
inviato il 16 Settembre 2013 ore 16:59

Io ho scattato molto con una Nikon D5000, con qualche soddisfazione. Sono passato alla D7100 per le migliori prestazioni generali ma in particolare per la precisione della messa a fuoco e per la migliore gestione del rumore. Ora che ho raggiunto questo scopo, non ho alcuna intenzione di passare ad un'altra macchina. Semmai mi piacerebbe arricchirmi di un obbiettivo tele e di un grandangolare con grande apertura. Ma nessuna fretta ne alcuna induzione. Un saluto.

avatarsenior
inviato il 16 Settembre 2013 ore 17:03

Se il fotoamatore è davvero evoluto, non penso cadrà mai nella spirale dell'acquisto compulsivo o dei bisogni indotti: trova quello che gli serve, e lo utilizza fino in fondo. Magari si concede lo sfizio di cambiare l'attrezzatura fotografica (o parte di essa) anche quando non ce ne sarebbe bisogno, perchè spesso le passioni sono fatte pure di questo, e cioè del piacere dell'acquisto, o addirittura della collezione.
Poi ci sono quelli che di evoluto hanno solo il reddito, beati loro...

Ciao
Massimiliano

avatarjunior
inviato il 16 Settembre 2013 ore 17:05

Che cos'è che produce ed alimenta il meccanismo di insoddisfazione nei confronti di un mezzo che continua a dare risultati elevati?
Che cosa ci induce a cambiare corpo macchina?


vero ma e' altrettanto vero che questo non e' limitato alle macchine fotografiche: quante volte abbiamo cambiato autovettura/moto/pc/TV/frullatore/vestiti/eccetera senza che fosse arrivato a fine vita? solo perche' ci autoconvinciamo che non e' piu' all'altezza di quanto ci aspettiamo?
E' un po' l'andazzo della societa' moderna e consumistica in cui bene o male viviamo
IMHO s'intende

avatarsenior
inviato il 16 Settembre 2013 ore 17:07

Che cos'è che produce ed alimenta il meccanismo di insoddisfazione nei confronti di un mezzo che continua a dare risultati elevati?
Che cosa ci induce a cambiare corpo macchina?


1. Insoddisfazione e/o insicurezza della propria fotografia.

2. Noia...

In entrambe i casi è come hai ipotizzato tu:
Quanto è la vita utile di una macchina fotografica e quanto invece quella di un fotografo e della sua tecnica?

Ovviamente la seconda.

Ottima riflessione comunque ;-)

avatarsenior
inviato il 16 Settembre 2013 ore 17:09

Credo che in parte (una grande parte) siano bisogni indotti ed in parte (piccola parte...) sia correlato alla immaturità del digitale. oramai praticamente superata.
Quello che intendo è che se adesso le macchine hanno una resa globale (sia come qualità di immagine che come ergonomia) davvero ottima (e tale da non richiedere upgrade) alcuni aspetti in passato erano deficitari, uno per tutti il display posteriore, l'af, le personalizzazioni del jpeg....
Per dire rispetto alle macchine che ho sono molto contento della 1d3 (che è perfettibile ma in realtà non mi fa mancare niente), contento della 5d old solo in alcuni aspetti (non è davvero a 360° come meccanica e come af, con la mkIII penso che sarei contento a vita) e molto contento con la x-e1 (che mi va più o meno bene com'è).
Resta il fatto che se la x-e3 avrà un mirino con la resa pari ad un mirino ottico farò il salto e che se la 1d3 avesse la gamma dinamica della fuji (oltre alla possibilità di gestire separatamente ombre e luci e a non comprimere la gamma dinamica all'aumentare del contrasto) il mio lavoro sarebbe enormemente facilitato, quindi prima o poi anche lei verrà sostituita.

Certo, la maggior parte delle volte si cambia per soddisfare chi produce....

avatarjunior
inviato il 16 Settembre 2013 ore 17:13

Nel mio caso, il più grande, è rappresentato dagli iso, limitati al massimo a 1600 e con un rumore davvero fastidiosissimo. Quindi mi sono deciso a cambiare e questo Natale, spero, acquisterò una 6d. Questo mi permetterà di fare foto in circostanze oggi non affrontabili per me.

Ragionamento sereno ed ineccepibile,
però se guardi le statistiche di questo sito vedi che fermandosi a 400 ISO ci saranno già oltre al 90% delle foto caricate...
Quindi, hai veramente un'aspettativa così grande sulle foto che farai ad alta sensibilità?

avatarsenior
inviato il 16 Settembre 2013 ore 17:19

Si chiama consumismo e come qualcuno ha giustamente fatto notare, lo puoi applicare a tante altre cose.
Quanti di noi sfruttano il loro smartphone al 100% delle sue potenzialità ? Eppure in tutto il mondo quando esce il nuovo giocattolo molti buttano via quello vecchio per comprare quello nuovo che sfruttano esattamente come facevano prima ;-)
Bisogni indotti per far girare l'economia ...

avatarsenior
inviato il 16 Settembre 2013 ore 17:21

Se il fotoamatore è davvero evoluto, non penso cadrà mai nella spirale dell'acquisto compulsivo o dei bisogni indotti: trova quello che gli serve, e lo utilizza fino in fondo. Magari si concede lo sfizio di cambiare l'attrezzatura fotografica (o parte di essa) anche quando non ce ne sarebbe bisogno, perchè spesso le passioni sono fatte pure di questo, e cioè del piacere dell'acquisto, o addirittura della collezione.


Sono abbastanza d'accordo. Ma se fosse davvero così, il mondo di noialtri sarebbe composto da una moltitudine di collezionisti che si concedono sfizi oppure da fotoamatori non evoluti.
Io però vedo anche gente molto brava cambiare macchina ogni due anni, a sentir loro a ragion veduta.

avatarsenior
inviato il 16 Settembre 2013 ore 17:25

Si chiama consumismo e come qualcuno ha giustamente fatto notare, lo puoi applicare a tante altre cose.
Quanti di noi sfruttano il loro smartphone al 100% delle sue potenzialità ? Eppure in tutto il mondo quando esce il nuovo giocattolo molti buttano via quello vecchio per comprare quello nuovo che sfruttano esattamente come facevano prima ;-)
Bisogni indotti per far girare l'economia ...


Questo è evidente e sotto gli occhi di tutti.
Quindi cambiamo macchina perché ci sentiamo responsabilizzati a dare il nostro contributo per la crescita del PIL oppure i bisogni indotti fanno leva su qualche punto della nostra anima più profonda e ne traggono nutrimento?
Con uno smartphone ci giochi e telefoni, con una macchina fotografica crei. Sono davvero comparabili così tanto? L'approccio ad una macchina fotografica e ad un PC è davvero il medesimo come ci vogliono far credere?

avatarsenior
inviato il 16 Settembre 2013 ore 17:26

Il mondo d'oggi sicuramente ci spinge in questa direzione
(cambiare gli oggetti tecnologici con sempre maggior frequenza)
e le case produttrici si danno da fare in tal senso... (anche se, per esempio, direi che cambia ben poco
tra i modelli Canon 550d - 600d - 650d... però le fanno uscire lo stesso...).
Personalmente mi considero una specie di mosca bianca, ho iniziato nel mondo analogico
con una Yashica FX-7 su cui mi sono tolto lo sfizio di montare
un 25mm Zeiss Distagon (ancora made in Germany ;-) ) con cui scattavo il 90% delle foto.
Poi trovai una Contax 139 usata...
Nel 2011 sono passato al digitale con la 550d, attualmente corredata con il 15-85mm e il 55-250mm.
A questo punto mi associo a Paolo Della Marca e vorrei fare il passaggio al full frame
visto che la 6d ha un costo tutto sommato accessibile per le mie attuali possibilità...
Sono convinto che, a meno di "particolari scoperte tecniche fotografiche",
quest'ultima mi accompagnerà per parecchio tempo...
Per quanto riguarda la questione da te sollevata basterebbe pensare ai cellulari... Confuso
That's the way the world ("occidentale" in particolare) goes now...

avatarsupporter
inviato il 16 Settembre 2013 ore 17:27

giustamente e consumismo ma non solo,voglia di provare nuove macchine nuovi af, sistemi evoluti di esposizione tasti mirati miglior gestione degli iso gamma dinamica migliorata,
certo che si fa foto bellissime anche con vecchie fotocamere, ma e bello cambiare e sperimentare anche nelle ottiche,
questo è consumismo lo so bene,
ma non è detto che questo sia nocivo nella societa di oggi.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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