| inviato il 12 Dicembre 2025 ore 10:19
Scorrendo su Instagram da giorni mi veniva presentata sempre più di frequente la pagina di questo fantomatico autore Girolamo Art Imagery (@girolamoartimagery su Instagram). Guardando le sue immagini sono rimasto abbastanza affascinato dai ritratti proposti, tutti ritratti di ragazze a dir poco bellissime tutte dai lineamenti perfetti labbra perfette naso perfetto lentiggini sempre al punto giusto insomma fin troppe perfette. Vabbè ho pensato un gran lavoro di post produzione può aiutare molto in questo. La post produzione inoltre con la scelta dei colori e le inquadrature scelte anche li tutto rasenta quasi una perfezione fin troppo perfetta. Poi ci sono le ambientazioni sempre diverse tutte sparse per il mondo, le location e la frequenza giornaliera con cui pubblica sempre nuove immagini. Al che ho detto spetta un momento c'è qualcosa che non mi torna. Andando a spulciare più in profondità non ho trovato un particolare che sia uno che indichi l'attrezzatura utilizzata o anche un solo nome di qualsivoglia ragazza utilizzata come modella. Acco qua ho pensato, l'ennesimo "fotografo" che scatta dietro a un pc con uno di quei programmi che generano immagini con la AI. Il fatto è che i risultati sono realistici in modo quasi sbalorditivo. Se sotto a una di queste foto mettesse il nome di un macchina fotografica due dati di scatto e il nome di una modella sono sicurissimo che potrebbe farla passare per una immagine reale senza il minimo problema. |
| inviato il 12 Dicembre 2025 ore 10:30
Assolutamente vero. Il livello raggiunto dall'AI è davvero molto, molto elevato |
| inviato il 12 Dicembre 2025 ore 10:43
Direi un ottimo artista AI, di certo non un fotografo. In parte lo dichiara lui stesso: I'm just a simple photographer, but in my dreams, I photograph beautiful women from all around the world. Come dream with me! ...però è una dichiarazione un po' vaga che tanti non coglieranno, e il 99% del pubblico che non sa niente di fotografia penserà "wow, che foto spaziali"! Aimè, triste deriva della fotografia, perlomeno quella "commerciale" - tutte le immagini commerciali del genere in futuro saranno create via AI (cosa che già ora accade ampiamente). Ovvio non verrà intaccata invece la fotografia che il fotografo fa per scelta ed esperienza personale. A me ad esempio piace fare reportage per l'esperienza di andare in giro per il mondo e conoscere gente; di avere le stesse immagini generate via AI non me ne può importare di meno, di certo non mi darebbero l'esperienza che cerco. Diciamo muore la fotografia fine a sè stessa, rimane quella più personale (o in ambiti dove il soggetto deve essere per forza reale, es. le foto di matrimonio, di eventi sportivi, e così via). |
| inviato il 12 Dicembre 2025 ore 10:47
Ci sono settori della fotografia dove l'AI sta facendo piazza pulita dei fotografi umani, uno di questi è quello che citi, un altro è la fotografia artistico-decorativa (tipo: immagini belle per calendari), un altro ancora è la fotografia pubblicitaria (non sempre), ma ce ne sono parecchi altri. Ovviamente a livello non ultrapro (ovvero nel 95% dei casi) in cui il nome del fotografo conta quanto la foto e pure di più. Dov'è l'AI serve meno, se non al ritocco in post, è la fotografia che rappresenta cose che devono essere reali sennò cadiamo nell'imbroglio (reportage, architettura, matrimonialista, certi tipi di foto di prodotto, ecc..) Certo c'è da chiedersi che razza di ambito fotografico è quello in cui già prima la differenza tra vero e falso non contava nulla, contava solo il risultato estetico e la capacità di "acchiappare" l'attenzione. Ma qui andiamo sul solito dibattito semifilosofico. |
| inviato il 12 Dicembre 2025 ore 10:47
spero che questa esplosione dell'AI e la sua perfezione asettica e ovviamente artificiosa, col tempo (mi auguro non molto) ci riporteranno a apprezzare maggiormente al contrario la naturalità e l'imperfezione dell'essere, io sono già stufo e quella pagina per quanto tutte le foto create presentano modelle bellissime, scatti accattivanti e attraenti, dopo 10 secondi trovo la galleria abbastanza noiosa\stucchevole |
| inviato il 12 Dicembre 2025 ore 10:54
“ Certo c'è da chiedersi che razza di ambito fotografico è quello in cui già prima la differenza tra vero e falso non contava nulla, contava solo il risultato estetico e la capacità di "acchiappare" l'attenzione. „ quella pubblicitaria, per esempio? |
| inviato il 12 Dicembre 2025 ore 10:57
Poi a parte l'esempio dei ritratti citati, il discorso si applica anche a tutti gli ambiti fotografici. Prendiamo i paesaggi ad esempio: ci sono due categorie di fotografi... - quelli che vanno a fare un'escursione con piacere, son felici di respirare un po' d'aria pulita tra i monti, amano fare trekking, magari una nottata in tenda con la speranza di portare a casa foto di una bella alba. Questi continueranno a fotografare. - quelli che vogliono paesaggi spettacolari per raccogliere apprezzamenti sui social, e magari pensano "che rottura di palle dovermi svegliare all'alba, arrampicarmi sui monti, ecc". Questi passeranno all'AI, e va bene così ;-) Poi se fatta davvero bene può diventare arte anche questa, ma vista la facilità di generare ottimi risultati, l'asticella è davvero alta e bisognerà davvero darsi da fare per creare qualcosa di unico e interessante. |
| inviato il 12 Dicembre 2025 ore 11:04
ma non penso sia una questione di cercare scorciatoie.. Io sono uno di quei fotografi con sempre in tasca una fotocamera. Ma sono anche uno di quelli che sta lavorando moltissimo con AI. E' vero, oggi e' facile ottenere una foto accattivante. Molto meno facile ottenere una modella virtuale in grado di assumere pose specifiche ed indossare abiti su misura. Ho aperto un 3d per mostrare dove sono arrivato. Ma non e' stato comprezo ed e' stato stroncato sul nascere. Per fortuna La realta' e' che l'ultimo salone fatto aveva parte delle immagini fatte in AI e parte reali. Sono passate piu di 30mila persone sullo stand e nessuno si e' accorto che le brochure e le stampe appese erano fatte con tecnica mista. Il prossimo, quello di Marzo, molto importante, sara' TUTTO fatto partendo da immagini AI generate e costruiteda un seme fotografico reale. O crediamo davvero che dietro ai biscotti del mulino bianco, ci sia davvero la famigliola felice che abita' il mulino con la ruota che gira nel ruscello che passa vicino casa? |
| inviato il 12 Dicembre 2025 ore 15:32
Proprio la perpetuazione della felicità è il tallone d'Achille della pubblicità. Lo sanno anche i bambini che la felicità è effimera. Come lo stupore. |
| inviato il 12 Dicembre 2025 ore 15:38
“ Poi se fatta davvero bene può diventare arte anche questa, ma vista la facilità di generare ottimi risultati, l'asticella è davvero alta e bisognerà davvero darsi da fare per creare qualcosa di unico e interessante. „ Verissimo! |
| inviato il 12 Dicembre 2025 ore 15:51
per altro cavalca in pieno il mood Instagram. Devo dire che a me l'effetto wow mi ha un po' scocciato.. |
| inviato il 12 Dicembre 2025 ore 15:58
Beh oggettivamente le immagini sono di grande impatto visivo con una scelta di colori studiata veramente bene. Sapere che è tutto finto smorza molto l'effetto wow |
| inviato il 12 Dicembre 2025 ore 16:35
Nel suo caso specifico mi torna dubbia l'utilità che possa avere, oltre a like ed eventuali repost che... cosa ti portano? |
| inviato il 12 Dicembre 2025 ore 16:59
“ quella pubblicitaria, per esempio? „ Dipende. Come in tutti i settori fotografici, ci sono tipi diversi di fotografia pubblicitaria, con soggetti e scopi diversi. Il video e le foto del Mulino Bianco degli anni '80 sono sempre stati grafica, anche se il mulino esiste davvero. Ma erano talmente tanto "fiction" da non lasciare dubbi che non volessero rappresentare nulla di realistico. Le foto dei panini di McDonald's sono (erano?) vere foto ma i panini sono finti; lo sa chiunque sia entrato in un McDonald's, ma la maggior parte delle persone accetta la finzione. Se però fotografo un gioiello facendolo sembrare d'oro a 24K mentre è di latta va a finire che qualcuno finisce in tribunale. Io faccio foto di architettura e mi faccio vanto di non utilizzare nessun tipo di illuminazione integrativa e di mantenere al minimo la post-produzione. La foto "acchiappa" se il soggetto è buono e se sono stato bravo a valorizzarlo. A nessuno frega di una foto promozionale di un edificio che si suppone esista fatta dall'AI, a parte qualche imbroglione. Se però devo mostrare un'architettura palesemente immaginaria per la pubblicità 2027 del Mulino Bianco, l'AI va benissimo. |
| inviato il 12 Dicembre 2025 ore 17:00
“ Il fatto è che i risultati sono realistici in modo quasi sbalorditivo „ Questo è dovuto alle foto irrealistiche degli ultimi anni. Nessuno lo ammetterà mai ma la post "moderna" era ed è esattamente una sorta di AI. |
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