| inviato il 18 Novembre 2025 ore 15:27
In questo 3D, dedicato alla Nikon D200: www.juzaphoto.com/topic2.php?l=it&t=5096388&show=8 E' emersa una differenza di punti di vista sulla fotografia digitale in bianco e nero ora... l'immagine in BN ha senza dubbio un particolare impatto visivo, ma anche un impiego confinato a ben precisi ambiti, che spesso è dettato dalla tradizione -nel vero e proprio senso della parola-. Uno per tutti: la 'street' Proprio di questi giorni è un articolo apparso sul Corriere della Sera che parla di un famoso fotografo anglosassone 'pioniere' della street a colori www.corriere.it/tecnologia/25_novembre_18/joel-meyerowitz-il-pioniere- Per cui, la discussione si potrebbe articolare almeno in due ambiti: uno tecnico e cioè quanto e come il digitale può 'scimmiottare' o imitare la pellicola/stampa e se sia giusto/opportuno, o meno, che il fotografo si impegni ad avvicinarsi quanto possibile all'analogico, piuttosto che seguire una propria e nuova strada interpretativa uno espressivo cioè, quanto il BN -indipendentemente dal supporto che lo genera- grazie ai contrasti ed alla grana, si presti a generi anche meno consueti come la citata fotografia di strada/reportage Naturalmente... se consideriamo che c'è chi impazzisce per la liquirizia e chi la detesta, senza che per questo si vada verso il terzo conflitto mondiale, cerchiamo di fare in modo che, anche in questo caso, i gusti personali non diventino terreno di contrasto. |
| inviato il 18 Novembre 2025 ore 15:43
Gusto personale, appunto: 1) lato tecnico: con il B.&W. digitale ritengo di aver raggiunto (pur senza particolari "salti mortali") una resa simile a quella che ottenevo con la pellicola. Il fotografo (pro) che mi fà le stampe conferma la mia impressione (posters 50 X 70). Scusa, infine, se mi permetto una considerazione: il verbo "scimmiottare" (ed ANCHE il concetto di "imitazione"!) non lo condivido (IMHO)! Dà (danno), di per sè e secondo me, una connotazione ... "peggiorativa", a prescindere. Personalmente, avrei parlato di "percorso tecnico afferente la tecnologia digitale, che conduce a immagini B.&W. anzichè COLOR (la mia formulazione è un pò "lunghetta", ma ci tenevo ad una certa precisione dei significati trasmessi!). 2) lato espressivo: faccio ritratti, ed in parecchi casi "vedo" i miei scatti in B.&W.. Ho pure "riscontri positivi" da chi ho ritratto. Ciao Gsabbio! GL |
| inviato il 18 Novembre 2025 ore 15:46
“ quanto e come il digitale può 'scimmiottare' o imitare la pellicola/stampa „ Credo (ma non sono un esperto di B/N quindi, metto le mani avanti) che la prima distinzione dovrebbe essere proprio questa: pellicola (quindi scansione e paragone con un file nativo digitale) o stampa? Perché - immagino - che le maggiori differenze possano saltare fuori soprattutto su stampa. Edit: “ Il fotografo (pro) che mi fà le stampe conferma la mia impressione (posters 50 X 70). „ letto dopo il mio intervento |
| inviato il 18 Novembre 2025 ore 16:03
il verbo 'scimiottare' non deve offendere la suscettibilità di nessuno. Secondo qualcuno è un dato di fatto nel vero senso negativo del termine (se poi consideriamo la pletora di programmi di editing che imitano più o meno bene contrasti e grana delle pellicole...) Secondo altri -me incluso- il termine più corretto sarebbe 'imitare' Ma forse nemmeno 'imitare' si potrebbe considerare il termine più appropriato, perché, per come la vedo io, se a volte il mio BN fa realmente 'il verso' all'analogico... in altri casi, invece, il mio BN non è altro che pura immagine monocromatica dove l'eventuale uso di simulazioni delle pellicole non ha che il solo scopo di ottenere più facilmente i contrasti che io ritengo più adatti all'immagine monocromatica. Insomma, per me il BN digitale ha una sua precisa ragion d'essere, che io molto spesso trovo nel ritratto, specie se eseguito con macchine 'vecchie' da 10 mpix ad iso elevati (3200 iso), dove il noise, questo sì: ammettiamolo, imita la pellicola, ma ha anche il pregio di rendere meno perfette (levigate) le immagini, per concentrare l'attenzione sul soggetto complessivo e non sulla nitidezza dell'iride (tanto per citare una questione che sta molto a cuore) |
| inviato il 18 Novembre 2025 ore 16:21
“ per me il BN digitale ha una sua precisa ragion d'essere „ Nella maniera più assoluta, anch'io ho ottenuto dei risultati che MI soddisfano parecchio convertendo un file digitale in bianco e nero e lavorando (questo sì) in PP. Certo che quelle foto di Lorenzo1910, fatte a quelle sculture con la Ilford, lasciano davvero a bocca aperta per plasticità e tridimensionalità. |
| inviato il 18 Novembre 2025 ore 17:40
@Gsabbio. Per quanto mi riguarda, NESSUNA offesa alla mia sensibilità Mi sono solo permesso di esprimere una mia considerazione ASSOLUTAMENTE personale (mi pareva fosse chiaro!). Ho fatto male? Quanto la B.& N. digitale, a me non va bene, va benISSIMO (anche qui mi ero illuso di non aver dato adito ad equivoci!)! Ciao. GL |
| inviato il 18 Novembre 2025 ore 17:49
@GL: hai fatto bene |
| inviato il 18 Novembre 2025 ore 17:53
Ciao Gsabbio! GL |
| inviato il 18 Novembre 2025 ore 19:31
Solo un appunto: io non credo affatto che il BN sia "confinato" a determinati ambiti. Ci sono foto eccezionali di qualunque genere in bianco e nero: www.juzaphoto.com/statistiche.php?l=it&m=ricerca&r2=1665107&show=2 Al netto di qualche entrata spuria a colori, direi che i generi ci sono davvero tutti. E se non erro anche diversi premi nazionali e internazionali (ad esempio anche ai SIPA) sono andati a memorabili scatti BN, anche di passaggio o wildlife per dire. Certo, il BN sta indubbiamente "meglio" addosso a certi generi piuttosto che ad altri: ma non so quanto questo sia un reale assioma, piuttosto che invece un semplice bias culturale impiantato dai decenni passati di fotografia (che prima a colori non c'era) nei nostri inconsci. Parlando in generale, dipende dalla scena, a mio avviso, la "resa efficace" del BN, non tanto dal genere o dal supporto. |
| inviato il 18 Novembre 2025 ore 19:41
Secondo qualcuno è un dato di fatto nel vero senso negativo del termine (se poi consideriamo la pletora di programmi di editing che imitano più o meno bene contrasti e grana delle pellicole...) ******************************************** Questa è una cosa che non ho mai capita. Per quale motivo il Bianco&Nero chimico, che di per sé è molto meno complesso del Colore chimico, dovrebbe essere inferiore al Bianco&Nero digitale e questa stessa regola, al contrario, non dovrebbe valere per il Colore? |
| inviato il 18 Novembre 2025 ore 21:09
“ ma non so quanto questo sia un reale assioma, piuttosto che invece un semplice bias culturale impiantato dai decenni passati di fotografia „ personalmente lo qualificherei come un 'bias culturale' e va bene così. Tuttavia, per i miei gusti un bel ritratto in BN rende di più rispetto ad uno a colori (ho degli eccellenti esempi appesi in casa che non credo avrebbero lo stesso impatto emotivo se fossero a colori). Ma... i gusti son gusti... piuttosto... sempre per il mio modo di vedere le cose, non comprendo l'utilità di avere dei SW che simulano la grana della pellicola. Come ho scritto, trovo utile la simulazione delle pellicole perché riducono la fatica di trovare giusta la gamma tonale dei grigi, come trovo inutile il SW che simula la grana, mi suona un po' come i cieli finti di Luminar. Per me, la grana (il noise) c'è o non c'è, e fotografo per averla o per evitarla. Riconosco ed apprezzo l'eleganza formale della grana di una pellicola 400 iso (ASA), ma cercare di trasformare un raw da 45 mpix in un'imitazione della HP5 non è nelle mie corde. Ma... avere un noise bello 'secco' generato dal sensore -pur con tutti i suoi limiti - che assomigli il più possibile all'effetto puntiforme di una pellicola ad alta sensibilità e mi generi immagini che ricalchino lo stile pittorico dei macchiaioli, quello è uno dei miei obiettivi. |
| inviato il 18 Novembre 2025 ore 23:31
Una differenza importante a mio avviso è la differenza tra grana (pellicola) e rumore (digitale)... la prima la tollero (anche se a volte compro di proposito le "Tabular Grain" per averne di meno) mentre la seconda la "digerisco" molto meno... Ma proverò a fare come fa qualcuno (Gsabbio compreso)... convertendo i files rumorosi in BN* "per vedere di nascosto l'effetto che fa" (cit.) (*) Che poi già convertendo in BN un file rumoroso si ottiene una sorta di pulizia almeno lato crominanza... certi colorini in BN si notano meno se non addirittura spariscono... Proverò la K20D ( che ha rumore di crominanza a vagonate) in BN... magari "nasce un amore" |
| inviato il 18 Novembre 2025 ore 23:55
Con l'ultimo aggiornamento firmware Nikon ha introdotto sulla Zf la possibilità di simulare la grana della pellicola, sia come dimensione sia come intensità. Se dosato con cautela questo effetto nel bn risulta piuttosto piacevole, niente a che fare con il rumore digitale per intenderci. |
| inviato il 19 Novembre 2025 ore 0:28
Eh... però allora "scimmiottare" in questo caso mi sa che calza a pennello... |
user276202 | inviato il 19 Novembre 2025 ore 0:30
Piuttosto che scimmiottare la pellicola, imparate ad utilizzare la pellicola. |
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