| inviato il 07 Novembre 2025 ore 22:05
Visitando quotidianamente questo sito, mi sono reso conto che la maggior parte degli utenti che utilizzano telezoom bui come il 400-800 non ottiene risultati ottimali, paragonabili all'uso dei supertele luminosi. Ciò è dovuto alla necessità di correggere via software i difetti ottici legati alla più complessa progettazione e ai più bassi costi dei telezoom, fino a 10 volte minori dei prestigiosi supertele. Insomma, per ottenere con un telezoom risultati come questo
 è necessario utilizzare software con algoritmi AI oggi disponibili - a prezzo pieno! - a meno di 100 euro ciascuno. Questo post vuole venir incontro alle migliaia di fotonaturalisti di questo sito che ormai da vari anni hanno sostituito i costosi e ingombranti supertele luminosi con i vari 100-500, 200-800, 200-600, 180-600 150-600.
 DXO pr è un algoritmo di uso piuttosto semplice che utilizzando intelligenza artificiale scompone il file raw eliminando il rumore di luminanza e lo ricompone senza ridurre il dettaglio fine. È possibile contemporaneamente aumentare la nitidezza senza introdurre artefatti di alcun tipo. A questo scopo si utilizza un apposito menù a tendina con 4 scelte (soft, standard, strong, hard) e con la possibilità di disinserire il miglioramento della nitidezza. A questo punto spuntando il formato DNG, e dopo aver scelto il programma con cui aprire il file (io utilizzo Photoshop 2025), si avvia con il pulsante "process now" l'elaborazione del file raw. Il risultato sarà l'apertura in Photoshop del dng ripulito della grana e migliorato nella nitidezza. Il file sarà modificato come fate di consueto col menù di Adobe Camera Raw e aperto in Photoshop.
 Consiglio l'utilizzo di questo software agli utenti che non vogliono faticare troppo in post per la sua semplicità d'uso. Ma c'è di meglio. L'algoritmo ON1 è più potente e ottiene risultati strabilianti per nitidezza. Contiene nel suo menù tutti i principali strumenti per correggere i toni e il colore. Nel menù Rumore e Affilatura, l'elaborazione basata sull'intelligenza artificiale si attiva cliccando sul pulsante "NoNoise AI". Il primo cursore elimina il rumore di luminanza, il secondo evidenzia i dettagli, il terzo va lasciato come appare e il quarto regola la nitidezza. Effettuate le regolazioni, si clicca su "Applica". A questo punto nei menù a sinistra si può migliorare l'immagine selezionando "Bird e wildlife". Si apriranno sette possibilità di ulteriore miglioramento dell'immagine, tutte con intelligenza artificiale. Questo software rende non necessario o meno utile l'utilizzo di Photoshop o di altri programmi di fotoritocco. In questo modo partendo da questo raw
 ho ottenuto questo file:
 L'ultima avvertenza consiste nella necessità di utilizzare un computer recente, con scheda video adeguata, che elabori velocemente in AI. |
| inviato il 07 Novembre 2025 ore 22:18
L'evidente vantaggio dell'uso di questi software che utilizzano algoritmi AI consiste nel poter ordinariamente utilizzare sensibilità fino a oltre 10000 iso e di scattare agevolmente con telezoom bui anche in assenza di sole diretto, cosa che nella buona stagione rende pessima qualsiasi fotografia nelle ore centrali della giornata. Potete trovare un'ampia scelta di immagini scattate ad alte sensibilità tra quelle da me scattate quest'ultimo anno. www.juzaphoto.com/me.php?p=31819&pg=allphotos&srt=data&l=it |
| inviato il 08 Novembre 2025 ore 8:18
Ottima presentazione Claudio. Personalmente ho l' accoppiata DxO PR5 unita a PS 2025 e i risultati NON sono eccelsi. Ho un grosso problema, il PC. Spesso si blocca per carenza di sistema nella Gpu, d'altra parte è un vecchio ( ma funzionale ) i5 del 2018 e in generale l' elaborazione di UNA foto mi porta via 20 minuti. Ah..., con il 200-600 G su Sony ( o il Sigma 100-400 DG DN ) ed il Sigma 150-600 S su Canon ( o il 400L f.5,6 ) |
| inviato il 08 Novembre 2025 ore 8:55
Oggi, per migliorare le proprie foto, l'uso dell'intelligenza artificiale richiede computer performanti con schede video adeguate con memorie dedicate di 12 giga o più. Considerato che un ottimo desktop si acquista a 800/1000 euro, cambiare lo zoomone con un 600 f 4 o 400 2.8 costa 10 volte di più. Per chi vuole approfondire www.juzaphoto.com/article.php?l=it&t=5085557 |
| inviato il 08 Novembre 2025 ore 9:45
Ottimo Claudio. Per adesso con 300 e 800one usiamo LR e Photoshop 2026 con risultati discreti. Mi piacerebbe provare ON1 che a quanto dite tu e Domenico sembra ottimo. Appena ho un po' di tempo provo |
| inviato il 08 Novembre 2025 ore 11:09
L'esperienza con le ultime macchine e i tele zoom Sony, e contemporaneamente con l'evoluzione dei software mi ha portato ad alcune conclusioni. Con la pellicola, un buon supertele poteva costare anche 10 volte la macchina e l'importanza dell'ottica risultava preminente. Nei primi anni del digitale, un po' meno, ma lo era ancora. Col tempo l'importanza del supertele bello grande e luminoso c'era ancora ma sempre meno, grazie ai software che aumentavano le possibilità, ma il loro uso (dei software) non era ancora da tutti. A partire dalle Sony stacked, l'importanza delle prestazioni della fotocamera, ovviamente con obiettivi adeguati, e il perfezionamento e l'uso facilitato dei software hanno fatto diminuire sensibilmente l'importanza dei supertele. A questo punto, i costruttori (un po' forzati dagli zoom tele Sony, in particolare il 200-600) hanno fatto cadere la pregiudiziale per cui la distanza di qualità tra i supertele luminosi e gli altri (supertele poco luminosi e zoom supertele) doveva essere notevole. Ormai, a meno di situazioni di luce estremamente sfavorevoli, e cogli ultimi software infarciti di ai, i risultati sul campo sono quasi impossibili da distinguere, e la differenza è fatta dalle caratteristiche delle fotocamere, soprattutto l'af. E dunque conviene spendere in una macchina che può costare anche 5 volte l'obiettivo. Per questo motivo ho venduto i fantastici supertele Canon che avevo (ultimi, i meravigliosi giganteschi e pesanti come obici 500is2 e 800/5.6) e ho investito in macchine di ultima generazione e in generale in attrezzatura leggera/leggerissima e compatta. I risultati sono notevolissimi e quasi a prova di errore. Quando un volatile passa, anche molto rapidamente e nelle condizioni peggiori, se si ha un minimo di esperienza, è quasi impossibile non ottenere immagini eccellenti. Tutto sta a scovare i soggetti interessanti, le difficoltà tecniche sono praticamente superate. |
| inviato il 08 Novembre 2025 ore 11:26
Ho apprezzato in toto questo post di Claudio, perché lo ritengo veritiero, preciso e può risultare molto utile per chi non abbia ancora sviscerato a fondo le possibilità dei più recenti softwares di PP. Aggiungo un ulteriore aspetto. Le stesse considerazioni date per l'avifauna si possono applicare splendidamente anche per l'utilizzo generale di formati minori, in particolare il MFT, dove i risultati di resa inferiore a vari livelli del sensore hanno oggi un aiuto prezioso proprio dalle capacità dei nuovi softwares. |
| inviato il 08 Novembre 2025 ore 16:42
Claudio, ritieni che anche gli utilizzatori del sistema m43 beneficeranno dei vantaggi dell'AI nel miglioramento delle foto ad alti ISO allo stesso modo? OM sta spingendo molto con il marketing sulla foto naturalistica forse grazie alla potenzialità di questi software? |
| inviato il 08 Novembre 2025 ore 17:03
Avendo appena preso il 400-800, penso che farò un uso intensivo di DxO PR, software che utilizzo con soddisfazione già dalla prima versione per tutti gli scatti sopra i 1600 ISO solitamente. |
| inviato il 08 Novembre 2025 ore 17:05
Sto cercando di provare ON1 da parecchio tempo ma non riesco a farlo funzionare su win10: si installa ma non parte. Qualcun'altro ha avuto un'esperienza simile? |
| inviato il 08 Novembre 2025 ore 17:20
Giuseppe, sicuramente sì. In generale negli scatti rumorosi l'uso di DXOpr e di ON1 regala immagini molto pulite e nitide. Grazie Leone, sempre utile la tua esperienza. Najo credo che richieda specifiche tecniche che i vecchi computer non hanno. Ram e processore video devono essere performanti, molto più di quanto richieda DXO pr che pure è molto lento su computer di vecchia generazione. In genere l'uso di AI in fotovideo richiede computer di recente generazione. |
| inviato il 08 Novembre 2025 ore 18:38
Beh indubbiamente, ma dovrebbe almeno partire: la differenza rimane sulla potenza di calcolo e relativo tempo impiegato nell'elaborazione. Edit: probabilmente non è compatibile con Windows 10, questi i requisiti di sistema: macOS 13 and above Windows 11 x86 or ARM |
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