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Philip K. Dick "Opere scelte" in due volumi nei Meridiani


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avatarsenior
inviato il 28 Settembre 2025 ore 10:01

Ho acquistato il cofanetto in due volumi di Philip K. Dick “Opere scelte” pubblicato nei Meridiani di Mondadori.
www.oscarmondadori.it/libri/opere-scelte-philip-k-dick/
www.oscarmondadori.it/approfondimenti/philip-k-dick-mondo-autore-cult-
Qui una intervista con Emanuele Trevi, il curatore di questa sontuosa edizione:
lucysullacultura.com/la-vita-possibile-una-conversazione-con-emanuele-

Se ai tempi del liceo (1969-1973), quando bazzicavo i Remainders e le bancarelle di libri usati di Bologna alla ricerca di gialli e fantascienza, mi avessero detto che Philip Dick sarebbe stato pubblicato in una collana prestigiosa assieme ai grandi della letteratura mondiale non ci avrei creduto, o avrei pensato a un universo parallelo raggiungibile solo con un infundibolo cronosinclastico.
Invece è successo. Philip Dick è diventato un “classico”, tanto da creare l'aggettivo dickiano, come esistono kafkiano o felliniano.

Verrebbe da dire che è partito tutto dal successo di Blade Runner (del quale Dick, prima di morire, ha fatto in tempo a vedere solo qualche scena in anteprima) e di altri film più recenti come Minority Report e Atto di forza , ma non credo sia del tutto vero. Altri autori i cui romanzi sono stati più volte utilizzati da registi famosi per film di successo, o diventati di culto, non hanno avuto questo riscontro. Ad esempio Cornell Woolrich, “usato” da Tourneur ( L'uomo leopardo ), Siodmack ( La donna fantasma ), Hitchcock ( La finestra sul cortile ), Trüffaut* ( La sposa in nero e La mia droga si chiama Julie ), Fassbinder ( Martha ) e moltissimi altri, è ancora relegato tra i “minori”.

Il fatto è che Philip Dick era già un autore di culto anche prima di Blade Runner , circondato da un alone di maledettismo legato a droghe e psicofarmaci e spesso accostato a un altro visionario lisergico come William Burroughs.
Ora nei due Meridiani troviamo raccolti 11 romanzi, quattro con una nuovissima traduzione ( L'occhio nel cielo e la cosiddetta “trilogia di Valis”), altri nelle più recenti traduzioni pubblicate nella serie Oscar Fantascienza, e Un oscuro scrutare nella traduzione migliore disponibile, quella pubblicata da Cronopio. Il prezzo ufficiale può sembrare alto, 140 Euro, ma sono 3340 pagine, con una bella introduzione di Emanuele Trevi, una cronologia curata da Emmanuel Carrère (autore di una biografia di Dick intitolata Io sono vivo, voi siete morti ), e dettagliatissimi commenti e contributi critici per ogni romanzo (raccolti alla fine del Vol. 2).

Un altro po' di autobiografia è necessaria... Ricordo che alla fine degli anni '70, dopo aver esaurito tutti gli Urania di Dick (o con Dick nel caso delle antologie di racconti) reperibili abbastanza facilmente nelle edicole o nelle bancarelle per quelli più vintage, iniziai a cercare i romanzi pubblicati in altre collane SF come Galassia, tanto da arrivare a scrivere alla casa editrice La Tribuna per chiedere se per caso in magazzino fossero rimaste copie di quelli introvabili perché fuori catalogo e poco diffusi come vendite. Gentilissimi, mi risposero e poi ne ne inviarono alcuni, tra i quali Ubik , Il cacciatore di androidi , Mr. Lars sognatore d'armi , Follia per sette clan . Sempre nello stesso periodo arrivarono nelle librerie a metà prezzo moltissimi romanzi di fantascienza nelle belle edizioni rilegate della Libra (causa fallimento), e oltre a Dick ( Le tre stimmate di Palmer Eldrich , Deus Irae ) ne acquistai in questa collana anche molti altri di Simak, Farmer, Williamson...
Ma il preferito restò Dick, tanto che quando Fanucci negli anni '90 iniziò a ristamparlo in nuove traduzioni integrali (stendiamo un velo pietoso su certi Urania criminalmente sforbiciati) ne acquistai moltissimi. E ora mi trovo con due scaffali stracolmi che se qualcuno esaminasse mi prenderebbe per matto. Ad esempio con l'ultima pubblicata prima negli Oscar e poi nei Meridiani fanno quattro diverse traduzioni di Ubik , e quattro anche di Time Out Of Joint proposto in italiano con quattro titoli diversi.

Ma quando ti prende il daimon del completismo puoi farci poco, per fortuna che con i libri la spesa non è elevata come con certe scimmie fotografiche di cui leggo spesso qui nel forum MrGreen

.............
Se qualcuno che non conosce Philip Dick mi chiedesse quali sono i libri che più lo rappresentano, tra i romanzi direi di iniziare con Le tre stimmate di Palmer Eldritch , Ubik , Scorrete lacrime disse il poliziotto , I simulacri . Ma subito dopo consiglierei la lettura di un breve testo intitolato Come costruire un universo che non cada a pezzi in due giorni , conferenza di Philip Dick a un convegno di scrittori di fantascienza nel 1978. Qui ne ho ricopiato la parte principale: www.diegocuoghi.com/Dick-Universo.htm
Eviterei invece i cosiddetti romanzi "mainstream", quelli non di fantascienza, che gli venivano regolarmente rifiutati dagli editori: In questo piccolo mondo , In terra ostile , Mary e il gigante ... Quasi tutti ambientati in ambienti di piccola borghesia suburbana, con coppie in crisi, problemi di lavoro, frustrazioni varie, molto simili uno all'altro. Sono stati pubblicati solo la sua morte e soprattutto dopo il successo. Non sono riuscito a finirne neppure uno.





* Scusate i puntini sulla u in Trüffaut, il fatto è che il cognome di quel regista appare censurato qui nel forum perché comprende una parola proibita.

avatarjunior
inviato il 28 Settembre 2025 ore 11:30

Grazie.

avatarjunior
inviato il 28 Settembre 2025 ore 11:58

Grazie!

avatarsenior
inviato il 28 Settembre 2025 ore 13:40

Grande Trystero. Veramente esaustivo.
Secondo me solo Ray Bradbury riusciva a essere allo stesso livello per varietà e immaginazione.

Tra tutti Molto dopo Mezzanotte e Cronache Marziane.
Mentre è iper conosciuto per Fahrenheit 451.


avatarsenior
inviato il 28 Settembre 2025 ore 14:50

Tryst,

non sono dickiano quanto te (tra l'altro le pecore elettriche di Scott non mi hanno mai convinto troppo) ma ho sempre apprezzato molto i suoi racconti/romanzi.
Almeno quanto le cose di Vonnegut.
Li ritengo, ma non sono un esperto del settore, i migliori interpreti di una fantascienza disicantata, una fantascienza che si fa critica sociale (come gli zombi di Romero), una fantascienza della crisi (come i western di Penckinpah).
Quanto di più paranoico, nevrotico, folle, e quindi gustosissimo, si possa trovare in questo genere.

Comunque, grazie per la passione che ci metti.
Fa piacere, di questi tempi.

avatarsenior
inviato il 28 Settembre 2025 ore 15:34

Verrebbe da dire che è partito tutto dal successo di Blade Runner

Blade Runner fu il grande fiasco dell'anno - se la giocava con E.T. e. ovviamente, perse - ma a parte questo io credo che il film, quando poi è divenuto di culto, sia stato seminale nel prepararci ad accogliere i temi dickiani che prima risultavano incomprensibili.

Era, PKD, un autore apprezzato tra gli appassionati, è vero, ma uno di serie B, quasi per nulla considerato rispetto ai "grandi"; oggi, a ben guardare, non lo riteniamo neppure come uno scrittore di fantascienza, ma uno che la usava per parlare di quel che gli interessava, ed erano temi bizzarri, come lui del resto. I geni spesso lo sono, ma non tutti meritano un Meridiano, anzi due. Lui dovrebbe averne dieci volte tanti, non foss'altro per l'Esegesi che è forse un po' ciapannesca (mi riferisco ai Dossier su Fotografare degli anni 90) ma squarcia il velo sull'impenetrabilità di una mente agitata.

Chapeau per il thread, interessantissimo.

avatarsenior
inviato il 28 Settembre 2025 ore 15:49

S_m_art
ho sempre apprezzato molto i suoi racconti/romanzi. Almeno quanto le cose di Vonnegut.

Ehm... hai parlato di Vonnegut? ;-)





Andrea Festa
non foss'altro per l'Esegesi che è forse un po' ciapannesca (mi riferisco ai Dossier su Fotografare degli anni 90) ma squarcia il velo sull'impenetrabilità di una mente agitata.

Ci ho provato, infatti la si vede, è il volume più grosso, in alto a sinistra. Solo per dickiani affamati.
Perché è terribilmente inquietante, è come entrare nella mente di un paranoico che cerca di capire quel confuso puzzle che è il mondo (o uno dei mondi) in cui si trova a vivere. E capisci che l'episodio del "raggio rosa" da lui vissuto il 2/3/1974, qualsiasi cosa l'abbia provocato, è stato qualcosa capace di sconvolgere una vita intera.
Da quel momento, che Dick descrive anche in quel brano che ho già linkato ( www.diegocuoghi.com/Dick-Universo.htm ), la sua vita sarà dedicata a decifrare l'apparenza, il velo di maya , che lo circonda, provando a penetrare al di sotto della superficie.
Ma Oscar Wilde aveva già avvertito, nell'introduzione a Il ritratto di Dorian Gray , che...

Ogni arte è insieme superficie e simbolo.
Coloro che scendono sotto la superficie lo fanno a loro rischio.
Coloro che interpretano il simbolo lo fanno a loro rischio.


Ricordo anche Cesco Ciapanna. Che però odiavo. Acquistavo Fotografare per motivi... fotografici e alla fine mi trovavo con una parte sempre più cospicua della rivista occupata dai deliri dell'editore. Sì, anche lui cercava di interpretare il mondo e lo faceva in modo araldico e numerologico, come se tutto fosse una metafora per qualcos'altro. Tutto, a partire dai cartelloni pubblicitari ai segnali stradali, ai nomi delle strade, tutto rimandava a complotti nello stesso tempo nascosti ma evidenti solo a lui, unico eletto capace di comprendere gli indizi, gli anagrammi, le crittografie.

In un messaggio in un newsgroup nel 2003 scrivevo che
" ...trovavo davvero angoscianti quegli articoli perché rivelavano una mente totalmente presa dalla paranoia del complotto. Per quella persona tutto era un geroglifico da interpretare, un simbolo che nascondeva enigmi dove tutto era allo stesso tempo anagramma e cifrario di tutto il resto. Dalle scatole dei biscotti ai segnali stradali, dai cartelloni pubblicitari ai quotidiani, un immenso complotto enigmistico. Pazzesco.
Me lo immaginavo a camminare rasente i muri, con fare circospetto e carbonaro, con un taccuino su cui annotava tutti gli indizi, i segni, gli acrostici... Mi chiedevo anche che senso avessero quelle storie su una rivista di fotografia e cosa ne pensassero gli altri lettori.
"

Qui una sua pagina web ancora online: onomanzia.wordpress.com

Un articolo di Massimo Polidoro
www.massimopolidoro.com/blog/il-complotto-di-fotografare.html


avatarsenior
inviato il 28 Settembre 2025 ore 15:54

Tryste', facce vede tutta la libreria, non essere pudico: queste sono le occasioni per tirarsela senza pietà MrGreen

(Già m'immagino una risposta tipo: impossibile, ho diverse librerie sparse in diverse case lol)

avatarsenior
inviato il 28 Settembre 2025 ore 15:55

Considerata l'imbarcatura dello scaffale superiore nell'ultima foto, deve essere di rilievo certamente!

avatarsenior
inviato il 28 Settembre 2025 ore 16:16

Così va il mondo, ci dice Kilgore Trout!

avatarsenior
inviato il 28 Settembre 2025 ore 16:53

Tryste', facce vede tutta la libreria, non essere pudico: queste sono le occasioni per tirarsela senza pietà MrGreen
(Già m'immagino una risposta tipo: impossibile, ho diverse librerie sparse in diverse case lol)

È proprio così, non in diverse case ma in casa e studio. In casa tra sala e camera da letto in tre pareti ho la narrativa, e in studio in due librerie Ikea Kallax, libri d'arte, storia, grafica, e anche tanti di mysteri .
Servirebbero molte foto e credo che annoierei.
Quello che posso dire è che così come per Dick e Vonnegut ho tutto o quasi anche di Alberto Arbasino, Giorgio Manganelli, Italo Calvino, Umberto Eco, Jorge Luis Borges, Muriel Spark, Ivy Compton-Burnett, James Purdy, Thomas Pynchon, Christopher Isherwood, Vladimir Nabokov, oltre ad altri che non occupano interi scaffali. Ad esempio anche di Donna Tartt ho tutto, ma lei è una che scrive un libro ogni dieci anni quindi al momento sono solo tre, sto aspettando con ansia il quarto che è già in ritardo.
Nella fantascienza gli scaffali più affollati sono quelli con Ballard, Sheckley, Simak, Farmer. Tra i gialli recenti Arnaldur Indridason, Fred Vargas e Gianni Farinetti, tra i classici vintage Ellery Queen e Cornell Woolrich.

E poi in solaio, perché non sapevo dove metterli, tante scatole con cose da edicola d'epoca: Urania, Galassia, Gialli Mondadori.

avatarsenior
inviato il 28 Settembre 2025 ore 17:01

Hai anche tutto Bene, mi auguro MrGreen

avatarsenior
inviato il 28 Settembre 2025 ore 17:14

Hai anche tutto Bene, mi auguro

Peccato mortale! come ho fatto a non ricordarlo?
Ma nello stesso scaffale c'è anche l'altro grande del teatro italiano: Paolo Poli.



avatarsenior
inviato il 28 Settembre 2025 ore 17:23

S_m_art
Così va il mondo, ci dice Kilgore Trout!

Di Kurt Vonnegut mi piace ricordare anche il discorso del protagonista di Perle ai porci (che idolatrava Kilgore Trout) quando arriva al congresso degli scrittori di fantascienza:

Vi amo, figli di püttana. Voi siete i soli che leggo, ormai. Voi siete i soli che parlano dei cambiamenti veramente terribili che sono in corso, voi siete i soli abbastanza pazzi per capire che la vita è un viaggio spaziale, e neppure breve: un viaggio spaziale che durerà miliardi di anni. Voi siete i soli che hanno abbastanza fegato per interessarsi veramente del futuro, per notare veramente quello che ci fanno le macchine, quello che ci fanno le guerre, quello che ci fanno le città, quello che ci fanno le idee semplici e grandi, quello che ci fanno gli equivoci tremendi, gli errori, gli incidenti e le catastrofi. Voi siete i soli abbastanza stupidi per tormentarvi al pensiero del tempo e delle distanze senza limiti, dei misteri imperituri, del fatto che stiamo decidendo proprio in questa epoca se il viaggio spaziale del prossimo miliardo di anni o giù di lì sarà il Paradiso o l'Inferno

(Kurt Vonnegut, Perle ai porci , ovvero Dio la benedica, Mr. Rosewater - 1965).

avatarsenior
inviato il 28 Settembre 2025 ore 17:23

Trystero se vuoi davvero divertirti come collezione ti consiglio.
Ramón Gómez de la Serna - Wikipedia share.google/Mz11Es2K92GqNjD79

Uno che aveva come scrivania ed ufficio un tavolo in una specie di cafè.
E scriveva un libro all'anno.

Che ho conosciuto con questo volume.
Seni : Gómez de la Serna, Ramón: Amazon.it: Libri share.google/f5Vz9soCPM6MYqN85

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