| inviato il 24 Settembre 2025 ore 18:19
  Volendo indagare la vostra preziosa opinione in proposito, che si parli di uno spicchio di Luna sulla Sacra di San Michele a Torino o, proprio piena sopra Superga, sarei a conoscere la differenza tra l'essere ispirati ed il copiare senza cambiare nulla o quasi.     Rombro, Stylo e tutti coloro che hanno qualcosa da scrivere senza bloccarsi a vicenda, saranno graditi e ringraziati.  |   
  | inviato il 24 Settembre 2025 ore 19:52
  Le immagini viste diventano un bagaglio culturale al quale attingere e dal quale farsi ispirare per i nostri scatti, copiare pari-pari non può essere preso in considerazione, soprattutto se si fa riferimento a grandi Autori, loro lo hanno fatto sicuramente meglio di quanto faremmo noi...   Marco  |   
  | inviato il 24 Settembre 2025 ore 20:08
  Caro Marco, MetalMarco72, come non essere concordi al bel pensiero che qui sopra hai pubblicato e, per il quale, ti ringrazio molto.  |   
  | inviato il 24 Settembre 2025 ore 20:31
  Io credo che partire ispirati da subito è un grosso rischio, nel senso che se uno su mille ce la fa, il problema, specialmente per chi osserva, sono gli altri 999.     Al contrario, copiare senza cambiare nulla è, da un punto di vista tecnico ma non solo, un'ottima scuola. Se si è fortunati, arriva poi il momento in cui ci si rende conto che non è più sufficiente. La creatività però, a quel punto, avrà solide basi.  |   
  | inviato il 24 Settembre 2025 ore 20:42
  Un punto di vista interessante, Micomer, anche se, se prendiamo per esempio uno scatto super classico che conosco molto bene e sul quale se ne possono trovare migliaia di esempi pressoché molto simili, la Basilica della Beata Vergine di San Luca, a Bologna, fotografata da Ovest, al tramonto, la creatività, forse, riscrivo forse, può partire da un punto opposto o completamente diverso ... ma è proprio questo il senso del topic e tu lo hai interpretato in modo centrato e pertinente, indi per cui, te ne ringrazio molto.  |   
  | inviato il 24 Settembre 2025 ore 20:53
  Bella domanda ; a mio modesto avviso , più che l'immagine in sé, che replicata pari pari sarebbe effettivamente una copia , è lo stile del fotografo , il modo che ha di ritrarre la realtà , di scegliere i pdr , l'illuminazione o di dare forma alla propria fantasia che, se ovviamente lo apprezziamo e ne ammiriamo l'opera , ci dovrebbe ispirare .   È ovvio che si rischia il plagio , se mi si passa l'iperbole , ma se "l'ispirato" avrà sufficiente fantasia e creatività saprà elaborare l'ispirazione in un suo stile personale e , naturalmente , di sua soddisfazione , che è ciò che più conta .  |   
  | inviato il 25 Settembre 2025 ore 5:28
  Ottimo spunto, L'Olandese Volante, che attinge dalle proprie capacità: fare, con i propri mezzi, dopo esser stati ispirati.   Hai presente una qualsiasi vetrina di una boutique Hermes ?   Ogni volta è un tuffo al cuore, un tripudio di colori e, per quanto tanti provino e percorrano il medesimo stile, i francesi del calesse su sfondo arancione, rimangono inimitabii.   Grazie mille per il contributo !   Stiamo andando alla grandissima.  |   
  | inviato il 25 Settembre 2025 ore 6:53
  La risposta è ovvia. Se poi uno copia pari pari si dovrebbe solo vergognare.   |   
  | inviato il 25 Settembre 2025 ore 7:19
  Sembra però che non sia così, Alex Focus: avevi per caso seguito lo scambio poi rimosso sulla Luna a spicchio sopra la Sacra di San Michele ? Grazie !  |   
  | inviato il 25 Settembre 2025 ore 7:35
  Il cervello umano funziona in maniera un po' particolare circa le creazioni artistiche (elabora nel tempo, in maniera sequenziale, tutto ciò bensì fruisce, è una esemplificazione per per spiegazione accurata reinvio al libro "neuroestetica l'arte del cervello").   Copiare, come già detto, è un buon esercizio, solo per allenarsi. Se poi è pigrizia, nel senso di non aver voglia di elaborare e produrre qualcosa di proprio, oltre che moralmente discutibile è anche fondamentalmente inutile. Reinterpretare, invece, può essere motivo di dibattito. Ogni nuova creazione, invece, è quasi sempre ispirata, in ogni campo artistico e non solo, proprio per ciò che dicevo sopra  |   
  | inviato il 25 Settembre 2025 ore 7:37
  No, non so di questa luna.  |   
  | inviato il 25 Settembre 2025 ore 7:54
  Sono d'accordo con gli interventi precedenti, però... c'è un piccolo però:   creare qualcosa di davvero nuovo è incredibilmente difficile.   Considerando quanti siamo e da quanto tempo esistiamo (che ha creato nella nostra coscienza una "percezione" del bello), la probabilità che la mia rielaborazione di qualcosa di già proposto sia identica a quella di qualcun altro nato e cresciuto dall'altra parte del pianeta è abbastanza alta.   Una delle cose che ci tiene avvinti alla novità tecnologica è l'opportunità (consapevole o meno) che quella novità ci possa aiutare a proporre qualcosa che nessuno ha mai proposto prima, o che nessuno ha mai proposto in quel modo, in un mondo in cui siamo inondati da proposte tutte uguali (anche in altri ambiti, come la musica, ad esempio).   Il problema è che non siamo più all'inizio del 1900 o poco dopo il 1950, ormai quasi tutto è disponibile a tutto il mondo "sviluppato" (tecnologicamente ed economicamente parlando), quindi la novità non è praticamente mai creata del tutto ex-novo (tranne in rarissimi casi), è semplicemente un'evoluzione di qualcosa di già esistente, è più una sfumatura che qualcosa di totalmente innovativo, cosa che da un lato ci favorisce (perché abbiamo già consapevolezza dei pregi e dei difetti e delle modalità d'uso, anche avanzate), dall'altro ci limita perché è "già visto".   Quindi, dicevo, fare qualcosa di davvero innovativo richiede un'immensa creatività, che non è data a tutti (purtroppo o per fortuna), quindi anche quelli veramente bravi rischiano di non venire giustamente valorizzati nel mare di proposte.   Quindi?   Quindi, tanto per cambiare, non esiste una vera risposta alla domanda iniziale.   Il gusto va educato, bisogna studiare e rielaborare come detto sopra, ma è un processo lunghissimo, faticoso, pochissimi ci riescono, ancora meno fanno il "botto".   Per fortuna non campo delle mie foto...  |   
  | inviato il 25 Settembre 2025 ore 7:57
  Un po' tutti ci ispiriamo o copiamo qualcosa qua e la a volte anche inconsapevolmente.   E' giusto essere influenzati, vivere a comparti stagni non porta da nessuna parte.   Trovo eticamente corretto dichiararlo quando si prende un po' più di uno spunto.   Non ho seguito la discussione sulla luna, ma poco tempo fa ho visto una foto diventata virale con luna e sacra.   Sicuramente bella, ma se uno va la e la rifà ha copiato? alla fine per me no banalmente non è che uno brevetta il luogo dove ha messo il cavalletto e se chiunque riscatta la scena da li copia.   Qui a piacenza c'è il ponte gobbo, per fotografarlo al meglio praticamente esiste un punto preciso, fra un po' ci sono i buchi dei cavalletti sui sassi.   Si copiano? per me no, il ponte è quello, il punto di ripresa è quello, se vai nel momento con il trebbia ben carico fai della bella acqua setosa perfetta perchè fa anche delle belle "onde" sui sassi  |   
  | inviato il 25 Settembre 2025 ore 8:35
  Se rifai uno scatto già visto, con la consapevolezza che vuoi ottenere il medesimo risultato come fanno tanti altri (mi vengono in mente tanti scatti di paesaggio in luoghi iconici) vuol dire che non sei affatto ispirato. Vuoi semplicemente non essere da meno.  |   
  | inviato il 25 Settembre 2025 ore 9:03
  in realtà io sono andato a fare la foto al ponte gobbo, non per gara, non avevo nemmeno un'ispirazione particolare   Banalmente non avevo quello scatto e mi andava di farlo   Ho copiato? bo si forse, ma chi? se cerchi in rete ce nè sono a pacchi   |  
 
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