| inviato il 17 Settembre 2025 ore 10:21
Buongiorno a tutti, oggi vorrei parlare insieme a voi di un argomento che sembra importantissimo per il fotografo, amatore o professionista: lo sfocato. Premetto che ho passato anche io un periodo in cui cercavo spasmodicamente di "staccare, sfocare, isolare, smarmellare" il mio soggetto. Poi, passato al m43 ho imparato ad apprezzare un contesto più leggibile, specialmente quando i soggetti sono più di uno. Confrontandomi con qualche collega, spesso mi è stato detto che è importante la foto "wow", quella che ti dà riconoscibilità come professionista dotato di attrezzatura "pro", e lo sfocato è l'elemento più evidente in questo caso. Personalmente però, oltre alla maggiore leggibilità della scena, ho imparato a dare priorità ai colori, che devono essere gradevoli e realistici (mi annoiano tutti i preset super nostalgici o le color cinematografiche) e soprattutto curare l'illuminazione, quando possibile. E per illuminazione intendo anche rispetto delle ombre e dei chiaroscuri, che a mio avviso contribuiscono all'impatto estetico/emozionale e alla tridimensionalità della foto in modo più significativo dello sfocato. Chiedo quindi a voi, con la speranza che il thread non si trasformi in una guerra di formati, cosa preferite e perché. |
| inviato il 17 Settembre 2025 ore 10:30
la necessità o meno dello sfocato dipende dal contesto, facendo per lavoro foto dove deve emergere il soggetto, io sfoco il più possibile anche perché vi sono costretto dal fatto che uso quasi sempre 1/2000 |
| inviato il 17 Settembre 2025 ore 10:33
“ mi annoiano tutti i preset super nostalgici o le color cinematografiche „ +1... mi sembrano proprio una forzatura... molto di più che la ricerca dello sfocatone. Non mi faccio particolari problemi quando si tratta di ritratti (che è dove potrei pensare di voler isolare il soggetto)... Uso il m4/3, l'APS-C e il FF ma non è che penso "faccio un ritratto ed è meglio usare questo invece di quello"... mi limito ad usare quello che ho con me e scegliere una focale abbastanza lunga e un'apertura di diaframma "adeguata" (se uso un 85mm su FF di solito mi fermo a f/4 o giù di lì... non voglio gli occhi a fuoco e il naso/orecchie no...) Non c'è, per quel che mi riguarda, una ricerca spasmodica dello sfocatone... anche perchè con certi obiettivi lo sfocato viene da sè... Qui un 135mm a f/3.5 su Full Frame
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| inviato il 17 Settembre 2025 ore 10:37
Ciao! Grazie, topic interessantissimo! Ti rispondo punto per punto per quel che mi riguarda: 1. sono d'accordo sullo sfocato; tutte le foto che ammiriamo dei grandi maestri del passato sono abbastanza a fuoco, e c'è un motivo: credo come te che siano altri fattori (ombre, colori, composizione, ecc) a far funzionare o no una foto. 2. Lo sfocato, ipotizzo, va tanto perché è una possibilità relativamente recente, e quindi sta vivendo (per qualche anno, decennio, boh) un picco di successo. Pura speculazione eh, prendila come tale :) 3. Non sono d'accordo con la post, nel senso che a me piace variare e usare anche quelle più spinte, a seconda dei lavori. Alcune volte mi permette di salvare foto così così (confesso), ma in generale mi aiuta a caratterizzare una giornata o un'atmosfera, e all'interno del lavoro può anche cambiare per seguire il mood dell'evento. Però sicuramente è una fase e passerà: come tutti, cambio modo di scattare e modo di postprodurre con il passare del tempo. 4. Anche la riconoscibilità passa da altre cose, sono d'accordo con te. Chiara Redaschi, fotografa molto brava del mio settore, usa un filtro mist con cui spara i bianchi: riconoscibilissima. Un paio di anni fa un amico mi fa "ho aperto Alvento e ho visto questa foto, ho subito pensato che eri tu", perché aveva riconosciuto una struttura che uso spesso (e la cosa mi rese molto orgoglioso, ovviamente). Solo composizione, niente relativo a PDC (che di solito è generosa). Lo stesso mi dicono amici e conoscenti che guardano gallerie collettive e si divertono a indovinare gli autori: a quanto pare ho uno stile relativamente riconoscibile che è dovuto a un mix di composizione e post, e probabilmente anche allo sfocato - o meglio mancanza di sfocato. 5. La foto "wow" è importante, certo: ma anche lì che c'entra lo sfocato? Come copertina delle gallerie che consegno ai clienti scelgo ovviamente una foto significativa, ma in nessuna c'è sfocato: negli ultimi 4 lavori ho un paio di doppie esposizioni (fanno sempre la loro porca figura), un ritrattone, una scena di vita a 24mm f8. |
| inviato il 17 Settembre 2025 ore 10:49
Posso tranquillamente asserire che le foto wow che si reggono sullo sfocato mi fanno quasi sempre c a c a r e , soprattutto se i soggetti sono giovani donne bellissime in pose accattivanti. Cambiano le facce ma il succo è sempre quello. Peggio ancora quando, grazie al fatto che lo sfondo è sfocato, si trascurano elementi compositivi ed appaiono , sullo sfondo, chiari elementi di disturbo, sebbene sfocati (il classico albero o palo sfocatissimo che esce dietro la testa del soggetto). Ma io devo essere un po' strano perché questo genere di foto, a quanto vedo, è uno dei più apprezzati. |
| inviato il 17 Settembre 2025 ore 10:56
penso che lo sfocato debba essere della giusta quantità che permetta di contestualizzare il soggetto ma ugualmente isolato. Il troppo sfocato è una moda, mio zio che fa' il professionista da 50anni, quando gli mostro alcuni scatti, con stupore esclama:..ma è tutto sfocato che c'entra sta cosa. Quindi per me lo sfocato andrebbe comunque contestualizzato, se sfuoco molto significa che lo sfondo è proprio una schifezza. |
| inviato il 17 Settembre 2025 ore 11:19
Grazie per le risposte, in particolare quella di Cicloreporter: seguo sempre con piacere i racconti delle tue esperienze lavorative, legate anche al m43. In merito al 5 punto: dai confronti con questi colleghi è emerso proprio questo: usano 35 e 85 1.4 a TA costantemente, proprio per avere il massimo stacco e sfocato nelle scene che fotografano, in modo tale da colpire il pubblico e potenziali clienti, abituati all'estetica tutta a fuoco degli smartphone. Chiarisco: non sto giudicando chi lo fa (ripeto: lo facevo anche io): mi piace confrontarmi e magari riflettere e imparare qualcosa dall'esperienza di altri fotografi. |
| inviato il 17 Settembre 2025 ore 11:29
Ogni tanto, quando la fantasia è nulla e il contesto fa pietà, monto gli Zuiko 1.2...così la foto è un po' wow e un sorriso di soddisfazione me lo strappa comunque. Alla fine sono un amatore, scatto per il piacere che l'immagine ottenuta mi trasmette, e un'immagine insulsa ma con un bello sfocato me la trasmette comunque, esempio:
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| inviato il 17 Settembre 2025 ore 11:32
“ Non c'è, per quel che mi riguarda, una ricerca spasmodica dello sfocatone... anche perchè con certi obiettivi lo sfocato viene da sè... „ Confermo, e magari in passato il diaframma a 1.4 si usava in "extrema ratio", visto lo smarmellamento totale e la difficoltà di messa a fuoco. Quindi lo sfocato era una semplice conseguenza della focale in primis, e non un elemento imprescindibile della fotografia. |
| inviato il 17 Settembre 2025 ore 11:34
@lukeNukem: ti confesso che anche io mi diverto con gli zuiko 1.2 e 1.4! |
| inviato il 17 Settembre 2025 ore 11:50
Dipende da cosa stai dicendo o raccontando, il bokeh gradevole o meno che sia, sospende il soggetto, quando è marcato lo estranea dal contesto, a volte è utile o indispensabile perchè non ci piace quello che c'è in torno e non possiamo interagire per modificarlo, in molti altri casi serve capire dove siamo e quindi servono diaframmi più chiusi, ma anche più attenzione alle scelte che facciamo in termini di composizione. Nella moda per esempio si tende a chiudere il diaframma per avere tutto a fuoco, vestito e modella, ma anche il contesto, quando siamo in esterna, senza escludere la possibilità di ridurre la PDC all'occorrenza. |
| inviato il 17 Settembre 2025 ore 12:10
@LukeNukem “ Ogni tanto, quando la fantasia è nulla e il contesto fa pietà, monto gli Zuiko 1.2...così la foto è un po' wow e un sorriso di soddisfazione me lo strappa comunque. Alla fine sono un amatore, scatto per il piacere che l'immagine ottenuta mi trasmette, e un'immagine insulsa ma con un bello sfocato me la trasmette comunque, esempio: „ Esatto si comprano apposta i super luminosi e checchè ne dicano i sapientoni si lavora sempre o quasi a diaframma aperto il più possibile... Sennò perchè comprare ottiche più grosse e più costose? |
| inviato il 17 Settembre 2025 ore 12:16
“ Esatto si comprano apposta i super luminosi e checchè ne dicano i sapientoni si lavora sempre o quasi a diaframma aperto il più possibile... „ Guarda, la mia ottica preferita per uso lavorativo è il lumix 10-25 1.7, perché mi fa entrare più luce e ho tempi più corti (oltre una qualità pazzesca), non perché sfoca, anzi a 10mm sfoca proprio poco. Però cerchiamo di mantenere i toni sereni, lo spirito del thread è di confronto, non di guerra di opinioni: non ci sono sapientoni. |
| inviato il 17 Settembre 2025 ore 12:18
“ Sennò perchè comprare ottiche più grosse e più costose? „ Penso che le si comprino anche per la loro qualità a diaframmi intermedi... no? |
| inviato il 17 Settembre 2025 ore 12:23
“ Dipende da cosa stai dicendo o raccontando, il bokeh gradevole o meno che sia, „ +1 Abbiamo tanti strumenti a disposizione per interpretare diversi soggetti in diversi modi. Fissarsi su uno solo, sempre e solo quello, è come guidare un'auto sempre con il condizionatore a palla e sempre in terza. |
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