| inviato il 10 Settembre 2025 ore 12:24
In un periodo in cui non riesco quasi più a scattare come vorrei, la mia mente sta esplorando altri luoghi per me meno conosciuti dell'universo fotografico. Mi è quindi venuta la curiosità di come nasce e come si sviluppa un progetto fotografico, ossia tutto quello che c'è prima - e forse in parte anche dopo - dello scatto vero e proprio. Qualcuno di voi vuole condividere con me (e col forum) la sua esperienza? Vi ringrazio infinitamente. G PS: Se avete dei libri o altre fonti da consigliarmi, ve ne sono grato |
| inviato il 10 Settembre 2025 ore 13:05
Dipende, alcune volte nasce a posteriori di un'idea a monte. Altre volte metti insieme delle foto fatte in precedenza ma legate da un filo logico trovato successivamente ed ecco il progetto |
| inviato il 10 Settembre 2025 ore 13:30
Dipende Guglia. DI solito nasce perche' un cliente arriva, suona il campanello e ti mette sul tavolo una sua necessita' ed una relativa capacita di spesa. Li' e' piuttosto facile proseguire. La via e' tracciata, il progetto viene costruito ed affinato. Il difficile e' centrare l'obiettivo e soddisfare il cliente. Se invece non hai nessuno "stimolo" esterno (lavoro pagato ) dovresti cercare un' occasione di scatto nella tua vita privata. Basta poco.. una visita ad un museo, andare ad un evento sportivo, anche solo un piccolo viaggio. Raccontarlo con un occhio diverso dal solito permette di rivisitare luoghi conosciuti. Ho un amico che e' riuscito a scrivere un libro fotografico raccontando una camminata solitaria di cinquanta km seguendo i binari in disuso di una vecchia littorina . Il libro e' stato pubblicato e venduto. Ho letto anni fa un altro libro, pubblicato e venduto, in cui si raccontava un w/e in bicicletta lungo l'argine del Po. Notte in tenda compresa . Le foto sono belle, il viaggio scorre lento descritto da foto e testi. Un buon lavoro. Paris a perte de vue... e' il libro di un fotografo che ha fatto delle panoramiche di Parigi. www.amazon.fr/Paris-perte-vue-Jaroslav-Poncar/dp/2908120127 Insomma quando ti capita un invito ad un barbecue, ad un battesimo, ad un giro in montagna, basta poco. Una piccola fotocamera con un fisso, sempre in mano. Un po- di attenzione a quel che succede attorno a te e tanti scatti. E' un modo di vivere meno addormentati.... |
| inviato il 10 Settembre 2025 ore 13:51
A me in genere, quando vengono, vengono di notte, quando sono finalmente solo con i miei pensieri, alcuni li riesco a mettere in pratica altri rimangono nel cassetto, ma sempre vengono in seguito a stimoli esterni, una visita al museo, una chiacchierata fra amici, due ragazzi che si amano, una persona particolare conosciuta e che mi ha lanciato più o meno consapevolmente delle idee... sicuramente non nascono forzandoli non succede mai che io mi sieda e mi dica: "Bene Mario adesso ideiamo un bel progetto" e soprattutto anche se lo facessi non funzionerebbe. Potrei riassumere dicendo che per me i progetti nascono vivendo e muoiono restando chiusi in casa. |
| inviato il 10 Settembre 2025 ore 13:58
Comunque un progetto, spesso e' semplicemente un racconto di un pezzo di vita osservato con attenzione. In questo senso la piccola OLY ha cambiato il mio modo di fotografare, perche' spesso l'ingombro delle ammiraglie e' troppo e le si lasciano a casa. Invece una trappola come la em5 con un buon fisso e' poco impegnativa. Sparisce nelle mani e non la si nota. Permette di essere attenti e scattare senza mettere in imbarazzo nessuno. Il risultato dal punto di vista della qualita' e' sempre invece professionale. |
| inviato il 10 Settembre 2025 ore 14:08
I progetti nascono, difficile è crescerli. |
| inviato il 10 Settembre 2025 ore 14:15
“ Comunque un progetto, spesso e' semplicemente un racconto di un pezzo di vita osservato con attenzione „ non è detto, è anche lo sviluppo di un'idea, di una visione che sia ha. Io credo che il progetto nasca da li, dall'obiettivo che si vuol comunicare Tutto parte da li, dall'idea. Poi si inizia a pensare come renderla in immagini |
| inviato il 10 Settembre 2025 ore 14:34
“ I progetti nascono, difficile è crescerli. „ . . . sono d'accordo “ Comunque un progetto, spesso e' semplicemente un racconto di un pezzo di vita osservato con attenzione. „ . . . sono d'accordo anche qua. Anni fa seguii per pura curiosità un gruppo di ragazzi del mio paese che si erano coalizzati intorno ad un loro progetto che gli costava molta fatica fisica e tanto tempo libero . . ma che vivevano con una tale coesione e passione da attrarre il mio interesse, era la costruzione delle infrastrutture di un grosso presepe vivente e la messa in funzione dello stesso . . li ho seguiti a tutte le ore con la più compatta delle mie fotocamere, poi ho fatto qualche intervista con un registratore digitale ai protagonisti/capi di tutta la combricola, ho sbobinato e fatto correggere i testi, mi sono fatto scrivere un'introduzione da un ex dirigente scolastico e con la collaborazione di un amico abbiamo prodotto un "foto/libro" con tanto di copyright, copertina, carta patinata ecc. Ci abbiamo fatto una mostra abbastanza buona e abbiamo venduto 15 copie. poche in effetti ma il target era ristretto. In ogni modo un progetto fotografico nasce da un'idea, da una curiosità, dall'osservazione di una realtà specifica, ma serve dedizione, tempo, qualche competenza fotografica e di impaginazione, e soprattutto la collaborazione con persone che sanno dare un'apporto di stile, di testi e di critica. Serve anche la sensibilità per uscire dagli schemi e dalle troppe convenzioni . . serve sognare un po'. |
| inviato il 10 Settembre 2025 ore 16:20
Dovresti definire prima di tutto il progetto: portfolio, fanzine, libro, mostra? In tutti i casi si parte da un tema, si progetta come dove e quando realizzarlo. Si predonoi i contatti per realizzarli, si va sul campo con un'idea più o meno precisa degli scatti da effettuare pianificando i tempi, la luce, ecc. si prosegue fino a che l'obiettivo prenda forma. Ma non ci sono regole fisse da seguire e ogni ha i suoi metodi |
| inviato il 10 Settembre 2025 ore 16:39
“ In ogni modo un progetto fotografico nasce da un'idea, da una curiosità, dall'osservazione di una realtà specifica, ma serve dedizione, tempo, qualche competenza fotografica e di impaginazione, e soprattutto la collaborazione con persone che sanno dare un'apporto di stile, di testi e di critica. Serve anche la sensibilità per uscire dagli schemi e dalle troppe convenzioni . . serve sognare un po'. „ Ottima sintesi. |
| inviato il 10 Settembre 2025 ore 16:56
Se può servire l'esperienza di un non fotografo... non ho mai avuto un progetto vero e proprio, catturo quello che mi colpisce in un modo o nell'altro. Quando guardo le foto, sempre e solo in ordine cronologico, ho la strana sensazione che dietro ci sia un progetto, anche se non ho ancora capito quale. Ma a me va bene così Direi che è fondamentale la capacità di stupirsi. |
| inviato il 10 Settembre 2025 ore 16:58
“ non è detto, è anche lo sviluppo di un'idea, di una visione che sia ha. „ Si, certamente. Quello pero' pero' che mi premeva far passare e' che in caso di stanca e noia spesso quel che serve non e' un progetto (che nasce e cresce da un'urgenza del fotografo), bensi' riportare l'attenzione sullo scorrere di una vita che si e' un po' addormentata. Una domenica alla festa del paese, puo' essere routine in cui si passa il tempo seminarcotizzati, oppure puo essere una occasione per risvegliare attenzione ed interesse per cogliere gli infiniti momenti curiosi che normalmente passano inosservati. |
| inviato il 10 Settembre 2025 ore 17:02
ci sta, io la vivo al contrario, mi è sempre servito dedicarmi a qualcosa di specifico. Fotografare a una festa mi ha sempre fatto venire voglia di mettere via la macchina fotografica, infatti non la porto più |
| inviato il 10 Settembre 2025 ore 17:13
Io invece alle feste vado con FF e zeiss 20 mm fisso. Vengono fuori ritratti meravigliosi. Puoi passare da un ritratto ambientato fatto con tutti i crismi, fino ad una caricatura ravvicinata. Se la giochi bene con il crop ed una bigMpx escono anche ritratti ravvicinati dalle proporzioni corrette. |
| inviato il 10 Settembre 2025 ore 17:27
Ovviamente ciascuno la vive a modo suo. Ma se si è in vena, e si ha voglia, motivazione e curiosità anche nel mettersi in gioco ... Ci si potrebbe sorprendere nel scoprire che in realtà non vi è mai occasione per precludere il potere realizzare foto interessanti e stimolanti. Anzi, personalmente la trovo è l' ho trovata una "sfida" con me stesso, tra le più probanti e significative, fino al riuscire ad arrivare al punto di sorprendersi sul come sia importante l'andare oltre agli stimoli pre-giudizievoli e che di primo acchito farebbero storcere la bocca più o meno a tutti. Se si ottengono risultati adeguati e all'altezza, risultano essere importanti fattori istruttivi, di crescita, e consapevolezza nel proprio percorso fotografico, arricchendolo in maniera significativa. Le idee, che sono sempre base e fondamenta, possono arrivare e manifestatesi nelle occasioni più disparate. |
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