RCE Foto

(i) Per navigare su JuzaPhoto, è consigliato disabilitare gli adblocker (perchè?)






Login LogoutIscriviti a JuzaPhoto!
JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).

Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.

OK, confermo


Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:

Accetta CookiePersonalizzaRifiuta Cookie

Elettroniche cinesi e sorprese inaspettate.


  1. Forum
  2. »
  3. Blog
  4. » Elettroniche cinesi e sorprese inaspettate.





avatarjunior
inviato il 13 Agosto 2025 ore 13:45

Amante della musica e possessore di un buon impianto hi-fi, negli ultimi tempi ho letto articoli inerenti amplificatori stereo cinesi di classe D, sia di qualità che economici. Incuriosito dal secondo tipo di elettroniche, sia per le varie connessioni che offrono, che per il costo irrisorio e per le dimensioni molto contenute, ho acquistato un piccolo amplificatore denominato AK45. Questa elettronica, avente una potenza di 40 Watt RMS, ha interessanti caratteristiche riscontrabili nelle immagini caricate nella mia sezione foto. Per rimanere in tema di prodotti cinesi, ho acquistato anche un paio di mini diffusori a due vie della Arrango, una ditta che produce articoli decenti. La sorgente musicale principale collegata all'amplificatore è stato il lettore CD portatile Philips mod. AZ-6830 (non fornito dell'adattatore di corrente), che ho acquistato nuovo su eBay al prezzo di €.18,00 + €.10,00 di spedizione (immagine nella mia sezione foto). Effettuati i vari collegamenti ho iniziato ad ascoltare questo piccolo impianto stereo sfruttando le varie connessioni dell'AK45 (compreso il bluetooth), rimanendo spiazzato, sorpreso dinanzi alla qualità più che accettabile del suono (ovviamente non hi-fi), che è risultato abbastanza godibile. Tornando al piccolo amplificatore pagato poco più di 18,00 Euro (!!!) ed ai mini diffusori pagati 34,00 Euro, non riesco a comprendere come i cinesi riescano a proporre tali prodotti (decenti) a prezzi incredibilmente irrisori.

avatarsupporter
inviato il 13 Agosto 2025 ore 14:02

Parlo da profano in materia ma da assiduo cliente Aliexpress abituato a prodotti dignitosi/validi a prezzi irrisori.
Penso che la spiegazione sia molto semplice : posto che , come immagino , la componentistica sia "locale" intendendo per locale anche le materie prime per produrla , il "segreto" cinese è : basso costo della manodopera , bassi costi di produzione e dell'energia (quanto costa un kilowattora cinese?) basso prelievo fiscale e , probabilmente, anche burocrazia ridotta al minimo.
Aggiungiamo pochissimi lacciuoli ecologici (credo che la Cina sia forse il Paese più inquinato al mondo !) e uno yuan che non vale neanche la carta su cui è stampato e abbiamo la spiegazione dei bassissimi prezzi cinesi ... che sono quelli che , alla fine , ci seppelliranno economicamente parlando.

avatarsupporter
inviato il 15 Agosto 2025 ore 1:53

Perfetta disamina... !!!

user255527
avatar
inviato il 15 Agosto 2025 ore 9:07

Il motivo principale è la produzione su scala amplissima, la Cina è la fabbrica del mondo, producono di tutto e per tutti, questo, oltre ai motivi addotti da Leonardo, permette loro di tenere prezzi assolutamente concorrenziali.
Bisogna anche tener conto che quelle elettroniche, sono prodotte utilizzando componentisca non selezionata, oppure scartata per motivi qualitativi, ad esempio, un dispositivo di potenza per finali audio che per difetti di produzione non soddisfi le caratteristiche dovute non viene "buttato" ma utilizzato in apparati di potenza inferiore, succede la stessa cosa cosa anche per CPU e GPU per computer.
Anche i controlli qualitativi finali sono molto permissivi, se non inesistenti, non è raro trovare uno di quegli apparati non funzionante dall'inizio, o che che si guasti dopo poco tempo. Infine la catena di intermediari per la vendita è molto corta, ci sono meno persone che devono guadagnarci sopra, e che spessissimo eludono, in maniera più o meno legale, dazi ed imposte.


Riguardo il fattore "inquinamento" cinese, ho i dati del 2017, il paese che produce più CO2 per abitante è l'Australia, seguita da Stati Uniti, Canada e Russia, il paese che consuma più energia per abitante è il Qatar, seguito da Islanda, Singapore... la Cina non è nemmeno tra i primi 50, tenuto conto che riforniscono di merci il mondo intero i cinesi sono assolutamente parsimoniosi nei consumi.

Edit.

I dati su inquinamento e consumi procapite sono del 2022 non del 2017.

avatarsenior
inviato il 15 Agosto 2025 ore 9:46

Vero Julia.

Il costo di un prodotto rappresenta una misura diretta della capacità organizzativa di un'industria. Nel costo di un prodotto il cliente finale 'vede' solo i materiali di cui si compone, ma su di esso gravano una serie di pesi non sempre dall'esterno facilmente identificabili, perché composti da costi fissi, variabili, diretti ed indiretti.
In breve l'industria cinese è abile a tenere il costo finale molto vicino al costo industriale . Occorre anche sfatare il mito del basso costo della manodopera cinese per due ragioni. In primo luogo quell'industria è a fortissima automazione, automazione rigida quindi che anticipa la domanda e produce un lotto enorme e poi cessa la produzione. Non ci sono tempi morti e il coefficiente di impiego delle macchine è sempre prossimo all'unità. In secondo luogo tale automazione richiede manodopera specializzata che attua azioni di controllo il cui costo 'cinese' è abbastanza prossimo a quello europeo. E lo stesso ormai vale per gli assemblaggi.

Occorre poi chiarire da subito che i cinesi sono diventati nel tempo sviluppatori di tecnologia, non pagano royalties e hanno una finanza che sostiene vantaggiosamente gli investimenti. Poiché il denaro non lo fabbrica nessuno è chiaro che alla loro crescita deve corrispondere la decrescita di altri.

Da ultimo il merito oggi di quell'industria è di aver aperto le porte a potenziali miliardi di individui, chiuque può ordinare direttamente componenti, parti componenti o servizi senza dover appartenere ad altra industria. Cosa sconosciuta alla 'vecchia industria'.

p.s. credo che per inquinamento si debba considerare non solo la CO2 prodotta ma l'insieme complessivo dei residui industriali che gravano sul teritorio e che, come tutti i paesi fortemente industrializzati, non mancano certo in Cina

user255527
avatar
inviato il 15 Agosto 2025 ore 12:03

Mi fa piacere rileggerti Fabio, pensavo ti fossi estintoMrGreen
Hai integrato alla perfezione gli scritti miei e di Leonardo.
Riguardo l'inquinamento, il mio è chiaramente riferito a quello procapite, un cinese in media inquina, in assoluto, molto meno di un italiano, circa 1/3 ed ancora meno di uno statunitense 1/6, va da se che moltiplicato per la popolazione la Cina sia il paese più inquinante al mondo, ma è pure vero che gran parte della produzione industriale è destinata all'estero, cioè a noi, in pratica nell'inquinamento prodotto dalla Cina ci siamo pure noi.
Ogni "occidentale" consuma ed inquina molto più di un cinese, producendo molto meno di un cinese.

avatarsenior
inviato il 15 Agosto 2025 ore 14:28

Ragionamento perfettamente condivisibile Julia.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!

Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 254000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.





RCE Foto

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info)


 ^

JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.

Versione per smartphone - juza.ea@gmail.com - Termini di utilizzo e Privacy - Preferenze Cookie - P. IVA 01501900334 - REA 167997- PEC juzaphoto@pec.it

www.juzaphoto.com - www.autoelettrica101.it

Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me