| inviato il 03 Agosto 2025 ore 20:48
Ciao, Sto giocando un po'.con la doppia esposizione e ancora non ho ben capito come funzionano i vari modi (additiva, media, chiara e scura). Mi potete fare degli esempi di cosa fotografare e come esporre (mi sembra di aver capito che la prima foto vada sempre sottoesposta, ma l'altra/e?) per capire come funzionano le 4 modalità? Ho provato con la additiva a fotografare un volto.con la testa piegata a destra e poi a sinistra su sfondo scuro. Risultato una faccia a 2 teste. Bene, ma come regolo le esposizioni per non avere ghosting? E se volessi fare un volto di profilo e riempire il contorno con un pattern, come dovrei fare e in che modalità? Prendo un volto in shiluette controsolwe, così che sia nero e lo.sfondo sia chiaro e poi, la seconda foto come la faccio? Grazie a chi avrà la pazienza di aiutarmi a capire la tecnica |
| inviato il 03 Agosto 2025 ore 21:12
Un consiglio? Se usi Photoshop, hai molta più versatilità e più strumenti rispetto a lavorare direttamente in camera. |
| inviato il 04 Agosto 2025 ore 13:55
Ma io vorrei provare lo strumento in camera!! |
| inviato il 04 Agosto 2025 ore 14:21
Come detto da Ale Z se ricorri ad un doppia/tripla esposizione ecc ecc significa che vuoi fare una cosa fine, quindi eviterei di far fare il lavoro alla macchina senza avere nessun controllo sul risultato. Comunque nel manuale c'è scritto tutto. |
| inviato il 04 Agosto 2025 ore 15:12
Mah. Magari lo vuole fare in camera perché l'immagine la manda ai concorsi. No? E poi per me l'effetto in camera è completamente diverso e vedi subito cosa succede e ti permette di correggere il tiro. Stiamo parlando di multi exposure come si faceva quando si evitava di mandare avanti il rullino. Quindi magari puoi scattare una foto oggi da sovrapporre fra un mese ad un'altra e così via. |
| inviato il 04 Agosto 2025 ore 16:19
“ Ma io vorrei provare lo strumento in camera!! „ Curiosità legittima. Sul manuale c'è una sezione dedicata a pag 166. Ti consiglio di impostare la macchina in modo che salvi anche separatamente tutti gli scatti. In questo modo li potrai eventualmente combinare anche in post. Francamente sono funzioni che ho provato, senza mai approfondire, perché ci sono troppe limitazioni rispetto all'uso di PS. |
| inviato il 04 Agosto 2025 ore 16:39
Effettivamente in photoshop si può fare molto di più, ma la cosa bella del farlo in camera è che vedi in anteprima a schermo l'effetto, perchè il monitor ti dà l'anteprima di cosa uscirà fuori. Se prendiamo il classico esempio di sfondo molto chiaro (bianco o similare) e silhouette di una persona + un secondo scatto con una pianta che si staglia al centro della figura umana, con la pre-visualizzazione del monitor abbiamo la possibilità di fare un'inquadratura che sia gradevole subito, mentre se pensiamo di farlo in post dobbiamo realizzare il secondo scatto sperando di azzeccarlo.. magari ci immaginiamo che vada benissimo, ma poi non è così. Ricordiamo comunque che è possibile salvare i due raw di base, quindi se poi la foto venuta fuori con la doppia esposizione non piace, nessuno vieta di prendere i due raw e lavorarli in photoshop. A mio parere quindi sono due cose che si integrano bene tra loro, e non vanno viste come separate, perchè possiamo ottenere qualcosa immediatamente giusto (e comunque goderci il momento della creazione, cosa fondamentale per i fotografi) e se poi non ci piace lavorare gli scatti dopo in photoshop. Per quanto riguarda la domanda di chi ha creato il thread: è scritto tutto bene sul manuale da cosa ricordo, ma in generale se uno conosce i metodi di fusione di photoshop è tutto più immediato. Ti consiglio quindi di capire per bene come funzionano i metodi di fusione così da non avere dubbi su quale applicare quando lo fai in camera. Photoshop propone molti più metodi di fusione (infatti anche per questo come diceva Ale Z è più versatile), però quelli proposti dal corpo macchina sono comunque tutti compresi in quell'elenco :) Casomai interessasse, c'è un fotografo di nome Nick Fancher di cui ho visto un video di backstage (su piattaforma a pagamento). Se guardate i suoi scatti (particolarissimi, che potrebbero non piacere a molti), in tanti fa delle doppie esposizioni. Beh, lui dice chiaro e tondo (e lo mostra nel video) che li realizza tutti in-camera, ma ovviamente sa quello che fa :) |
| inviato il 04 Agosto 2025 ore 16:54
Ma io vorrei provare lo strumento in camera!! ******************************************** Se hai voglia di sperimentare procurati una vecchia macchina a pellicola. |
| inviato il 04 Agosto 2025 ore 17:43
Vi ringrazio, il manuale lo avevo letto e se ho chiesto è perché i dubbi.mi sono rimasti. Ho cercato esempi anche su Youtube e letto.articoli di Canon. Evidentemente siete tutti piu abili di me (ma ci vuole poco). Non uso Photoshop, non mi interessa tentare in post produzione, non tento nessun concorso; volevo solo testare la funzionalità nella macchina. La domanda era: potete fare degli esempi delle 4 modalità? Come vanno esposti gli scatti successivi al primo? Se potete rispondere, bene, altrimenti si va OT rispetto alla domanda Grazie |
| inviato il 04 Agosto 2025 ore 17:51
Prova. Non mi pare abbia dei costi. Secondo me fai prima. Io ne faccio ma saperti dire quale foto finale è fatta con quale modalità non ne ho idea perché poi non viene riportato ed è impossibile saperlo. |
| inviato il 04 Agosto 2025 ore 21:55
Additiva e media credo di poterle spiegare facilmente. Chiara e scura no. Se poi la spiegazione serva al tuo scopo, non saprei. Il metodo additivo somma il valore di luminosità pixel x pixel dei due diversi scatti. Se, ad es in uno scatto hai un fondo bianco (cioè da 0 a 255 hai già 255) esponendo una seconda volta ti rimane bianco anche se nel secondo scatto in quella posizione si trova un grigio medio, (diciamo valore 128). Penso che dunque nel primo metodo si debba sottoesporre notevolmente entrambi gli scatti. Il metodo media, invece, dovrebbe eseguire una media matematica dei due valori di luminanza. Nell'esempio fatto sopra otterresti un grigio chiaro, valore192 |
| inviato il 04 Agosto 2025 ore 23:37
Chiara e scura sono i metodi più semplici e si usano spesso con le silhouettes. Con la chiara, la fotocamera confronta i pixel in ciascuna immagine e utilizza solo i più luminosi.
 Con la scura, la fotocamera confronta i pixel in ciascuna immagine e utilizza solo i più scuri.
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| inviato il 05 Agosto 2025 ore 8:25
Per la cronaca credo che si possa dire che il metodo che più corrisponde a quel che succedeva con le doppie esposizioni su pellicola sia il metodo additivo. |
| inviato il 11 Agosto 2025 ore 20:34
@Andrea.taiana: chiaro, grazie. @Obi.7: chiarissimo esempio. Non mi resta che riprovare con consapevolezza. Grazie a tutti |
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