| inviato il 19 Luglio 2025 ore 8:52
Se è concesso ai pescatori di accamparsi lungo un fiume per una notte, non capisco perché ad un accorto e rispettoso amante di trekking o cicloturista, non si possa concedere di farlo dal tramonto all'alba in un luogo consono senza alcun disturbo per gli altri e la Natura. Per voi ? Grazie a tutti. |
| inviato il 19 Luglio 2025 ore 9:52
concordo con te... In pratica, bisogna distinguere il campeggio dal "bivacco notturno" (che appunto è montare la tenda dopo il tramondo e ripartire all'alba), che in genere è più tollerato; la regolamentazione in merito in Italia è abbastanza fumosa e variabile da regione a regione, o addirittura da comune a comune. Qui un buon articolo sul tema: camminiditalia.org/campeggio-e-bivacco-libero/ |
| inviato il 19 Luglio 2025 ore 11:25
Più che delle ordinanze e simili mi preoccuperei dei malintenzionati |
| inviato il 19 Luglio 2025 ore 12:09
Negli anni 70/80 c'era molta più libertà di campeggiare dove, come e quando si voleva. Tra amici si andava in motorino a fare il fine settimana in spiaggia e si campeggiava, seppure in prossimità di spiagge poco frequentate e con un minimo di attenzione, in moltissime aree. Con la Maggiolina sopra il fuoristrada era ancora più semplice, almeno fino alla metà degli anni 90. Ma i tempi sono cambiati e anche parecchio, forse anche giustamente, in alcuni casi. Le strutture turistiche vedono con cattivo occhio il campeggio libero e i Comuni cercano di monetizzare con la tassa di soggiorno. Ma bisogna considerare anche alcuni problemi di sicurezza, diversi da quelli che c'erano in passato, secondo me. Mia moglie e le mie figlie hanno voluto prendere il camper e ho maturato l'idea che potrei riscoprire il piacere di un tipo di vacanza on the road, che ho praticato in gioventù. Certamente non sarà come i miei giovanili e avventurosi viaggi/trekking wild, con tendina al seguito, ma alla mia età il camper potrebbe essere una soluzione più coerente. Devo solo scoprire come gestire la sicurezza della mia attrezzatura fotografica, ma credo che l'unico modo funzionale sarà quello di portare con me l'attrezzatura nello zaino, ogni volta che mi allontanerò dal camper. |
| inviato il 19 Luglio 2025 ore 13:40
Caro Grohmann, pensando che quei tempi non torneranno più (io stesso ho dormito tante volte sotto le stelle ai tempi di quando ero motociclista), approvo la tua saggia analisi e, sul custodire la propria attrezzatura, consiglio la massima accortezza. Uno stimato saluto, ringraziandoti per quanto aver scritto. |
| inviato il 19 Luglio 2025 ore 13:41
Gfirmani, che non è mai da mettere in secondo piano e non riferendomi ai soli orsi trentini, te ne ringrazio molto. |
| inviato il 19 Luglio 2025 ore 13:43
Ringraziandoti Juza, del degno approfondimento, lo trovo molto utile per informazioni e differenze spiegate tra bivacco e campeggio. Che ognuno, in cuor proprio, ne tragga le migliori conclusioni. Buon viaggio per tutti ! |
| inviato il 19 Luglio 2025 ore 17:02
“ Gfirmani, che non è mai da mettere in secondo piano e non riferendomi ai soli orsi trentini, te ne ringrazio molto. „ Statisticamente parlando, nella sosta notturna orsi e lupi rappresentano un numero assolutamente insignificante....al netto di ciò che certa stampa "pilotata" voglia far apparire.... Io che pagherei per incontrarli e fotografarli, nelle tante notti passate in boschi e montagne, non ci sono ancora riuscito....e loro mi avranno visto migliaia di volte. |
| inviato il 19 Luglio 2025 ore 18:32
“ io stesso ho dormito tante volte sotto le stelle ai tempi di quando ero motociclista „ Stefano conservo ancora la mia amaca/tenda da trekking autocostruita, la quale, nonostante le svariate riparazioni che ha subito, mi ha accompagnato con efficacia nelle tante avventure della mia gioventù . Con mia figlia più grande ci siamo ripromessi di costruirne una anche per lei, per farle provare almeno un volta le emozioni che ho cercato di renderle con i miei racconti. La costruiremo questo inverno, poi spero di riuscire a farlo anche con la figlia più piccola. Non la vogliamo acquistare già pronta, vogliamo costruirla per provare a rivivere quello spirito di allora. Può sembrare una sciocchezza, in fondo si tratta solo di qualche modesto bivacco in mezzo alla natura durante un trekking di qualche giorno, ma quando mia figlia mi ha chiesto insistentemente di vivere quest'avventura con me, mi ha fatto parecchio emozionare. |
| inviato il 19 Luglio 2025 ore 20:47
Caro Rigel, come non esser concordi con quanto da te sostenuto e, ringraziandoti, speriamo che gli incontri nei boschi, con sé stessi e con i loro abitanti pelosi e non, non facciano danni. |
| inviato il 19 Luglio 2025 ore 20:50
E cercando di comprendere quella trepidante emozione, caro Grohmann, andar per boschi, per più giorni, è qualcosa che esula oltre la semplice avventura: un incontro di sé stessi, in primis. E ringraziarti dello scambio mi aspetto di vederne un reportage fotografico quando sarete pronti. |
| inviato il 19 Luglio 2025 ore 21:39
“ speriamo che gli incontri nei boschi, con sé stessi e con i loro abitanti pelosi e non, non facciano danni. „ I danni succedono solamente in caso di comportamenti sbagliati da parte dell'uomo (l'ultimo quel motociclista italiano sceso dalla moto e avvicinatosi all'orsa con i cuccioli per farsi il selfie....nonostante la strada della Transfagarasan sia costellata di cartelli che vietano proprio questi comportamenti)...noi qui non abbiamo tigri siberiane o giaguari del Pantanal, abbiamo orsi e lupi che quando sentono l'uomo vanno via.....ho visto avvicinarsi solo volpi, cinghiali, tassi etc, ma appena ti muovi scappano. |
| inviato il 19 Luglio 2025 ore 23:15
Da anni pratico il bivacco notturno in Alpi e Dolomiti e nessuno mai ha creato problemi (anche perché sono bivacchi a quote discrete, mediamente dai 2000 ai 2500 m.). Sto lontano dai rifugi, non accendo fuochi, al massimo mi scaldo q.cosa con il fornellino a gas, non lascio traccia di passaggio. Non ho mai incontrato orsi o lupi, solo qualche curiosa capra o mucca in qualche pascolo alto. Cosa diversa è il campeggio dei pescatori. Vivo tra Mincio, Oglio e Po e il fenomeno è in crescita. E lì si apre un mondo perché l'ultima frontiera è quella delle barche attrezzate a tenda e a pesca. Queste stanno in alveo ancorate e sono fuori da q.siasi controllo che non sia GdF o altra Autorità preposta. Il campeggio sulle rive dei fiumi invece è di norma vietato e sanzionato. Che poi i Comuni non abbiano risorse e voglia di controllare a tappeto è un dato di fatto, perché è comunque un fenomeno ancora circoscritto. Il problema vero sono i rifiuti che questi campeggiatori, non tutti, non generalizziamo, a volte lasciano in abbondanza, deturpando una parte di ambiente fluviale che è di tutti. |
| inviato il 20 Luglio 2025 ore 6:37
Buongiorno e grazie per questa preziosa testimonianza, Marzano, perché penso che, il rispetto per l'ambiente e degli altri, sia il primo fattore di cui tener conto nelle proprio attività outdoor ed augurandomi/ci che vada diffondendosi ti auguro di scorgere meravigliosi angoli e prospettive che Madre Natura ci ha donato. |
| inviato il 20 Luglio 2025 ore 6:58
Verissimo caro e mai a sproposito Rigel e mi viene pure da citare quel simpatico istrice che mi ha grugnito mentre stavo salendo in bici verso la Pietra di Bismantova a notte fonda: è rarissimo che un animale delle nostre parti attacchi l'uomo e siamo a noi a doverli proteggere dal nostro debosciato fare (non per tutti, per fortuna). Grazie mille e buona giornata ! |
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