| inviato il 16 Luglio 2025 ore 21:34
Ciao, sono in procinto di un viaggio al nord. Vorrei fotografare cascate, fiumi, ecc. Che ND mi consigliate per il Canon 24-70? Grazie, Simone |
| inviato il 18 Luglio 2025 ore 8:40
Dipende dalla situazione e dal gusto personale. Io porterei un kit di almeno 3 densità, ND8 (3 stop), ND 32 o 64 (5 o 6 stop, rispettivamente), ND 1000 (10 stop, facendo il conto corretto sarebbe ND 1024). L'intensità potrebbe essere espressa logaritmicamente, quindi l'equivalenza sarebbe 0.9, 1.5 o 1.8, 3. |
| inviato il 18 Luglio 2025 ore 11:03
Ci sono anche quelli variabili (ruotandoli aumenti o abbassi la gradazione), se non vuoi averne mille sono una valida alternativa, basta che li prendi di marca decente (ma questo vale anche per gli altri). Per il filtro singolo minimo minimo un 3 stop (ossia ND8). |
| inviato il 18 Luglio 2025 ore 12:44
Non andrei oltre un 8. |
| inviato il 18 Luglio 2025 ore 17:08
Io ho il kit Urth da 3 filtri, ND8, ND64, ND1000. Uso di più i primi due. Comunque costa meno il kit rispetto a filtri singoli |
| inviato il 18 Luglio 2025 ore 17:46
La scelta del filtro ND dipende da cosa vuoi fotografare, dal tuo gusto personale (quanto vuoi che sia pronunciato l'effetto seta), ma soprattutto del momento in cui vuoi fotografare (ovvero, dalla luce ambiente presente al momento dello scatto). Parli di fiumi e cascate. Il che normalmente non richiedono tempi lunghissimi (per tali soggetti, ad esempio, io non vado oltre 1 secondo come tempo di scatto). Ma ovviamente un conto è fotografare in pieno giorno, un conto all'alba o tramonto. A meno che tu non preveda di fotografare solo in pieno giorno (e anche lì bisogna vedere se sarai al solo o, ad esempio, all'interno di un bosco), l'ND1000 te lo sconsiglio. O trovi un kit con più ND diversi, oppure starei intorno ad un ND32 o ND64 (che tolgono 5 o 6 stop) |
| inviato il 18 Luglio 2025 ore 17:59
è che spesso i kit costan o anche meno del singolo filtro con le offerte amazon. mi serviva un UV da 67mm ho dovuto comprare il kit uv+cpl perchè costava meno del solo UV (pari modello urth plus) |
| inviato il 19 Luglio 2025 ore 9:44
Nel caso dell'utente che ha aperto il thread va bene il consiglio del filtro variabile, perché la focale minima è 24mm, ma facciamo attenzione al fatto che l'ND variabile è composto da due polarizzatori sovrapposti, quindi, per focali molto grandangolari, potrebbe verificarsi una non uniformità dell'effetto su tutta la foto. La necessità di avere più filtri di varie gradazioni e, possibilmente, con profilo slim, viene proprio da questo: - poterli applicare con campi inquadrati maggiori di 90° - poterne montare più di uno sommando gli effetti - per contro, un obiettivo che inquadra un campo molto ampio potrebbe vignettare meccanicamente Occorre ricordare un'altra cosa: ogni filtro che montiamo davanti all'obiettivo aumenta le superfici aria/vetro dello schema ottico e NON era previsto nel progetto iniziale, quindi la qualità dell'immagine degrada inevitabilmente ed aumentano le probabilità di comparsa di problemi come ghost et similia, quindi meno filtri possibile davanti all'obiettivo è sempre un mantra. Personalmente non uso nemmeno quelli di protezione, preferisco il tappo ed il paraluce. Chi possiede (o ha posseduto) il 35 od il 50mm Summilux per Leica M, la IV serie preasferica (il famoso King of bokeh), ricorderà che aveva una certa dominante gialla, da correggere con un filtro ciano fornito a corredo (o da acquistare a parte). Per un po' di tempo mi sono chiesto come Leica, in particolare Walter Mandler, avesse potuto mettere in commercio un prodotto con un difetto così evidente; poi ho pensato che Mandler è un genio, quindi non ha sbagliato, ha scelto, perciò mi sono chiesto il perché di quella scelta, finendo per dirmi (tanto per cambiare...): che ×, è evidente... I leicisti scattano prevalentemente in bianco e nero, il filtro che usano di più è quello giallo, per equilibrare il cielo ed aumentare il contrasto, in questo modo non hanno bisogno di usare filtri nella maggior parte delle loro foto. |
| inviato il 19 Luglio 2025 ore 10:12
poi ho pensato che Mandler è un genio, quindi non ha sbagliato, ha scelto, perciò mi sono chiesto il perché di quella scelta, finendo per dirmi (tanto per cambiare...): che ×, è evidente... I leicisti scattano prevalentemente in bianco e nero, il filtro che usano di più è quello giallo, per equilibrare il cielo ed aumentare il contrasto, in questo modo non hanno bisogno di usare filtri nella maggior parte delle loro foto. ******************************************** Un po' come quando i fan-boys di Canon ripetono come un mantra che: "il 50/1,2 EF (che nei fatti è un cesso epocale) non fotografa... dipinge"! |
| inviato il 19 Luglio 2025 ore 13:41
ATTENZIONE per i filtri ND variabili, a 24mm ti becchi la X n pieno. Questo ovviamente se parliamo di FF, se parliamo di apsc non dovresti avere problemi fino ad un domani dai 18mm in giù. |
| inviato il 19 Luglio 2025 ore 16:58
@Paolo: parliamo di Walter Mandler, mica di _Alex_... Non riesco ad accettare che una persona delle sue enormi capacità non si sia accorta, in fase di test di quella che sarebbe stata una pietra miliare della fotografia, di un difetto del genere e non l'abbia corretto, con la composizione chimica dei vetri o con lo schema ottico. Tutto è possibile, eh, ma questa idea non mi scende proprio giù. PS: Anche Nikon ha fatto il 17-35, che in Dx va benissimo, su Fx ha dei bordi inguardabili, eppure il popolo nikonista lo ha sempre descritto come un'ottica leggendaria, a partire da Bjorn Rorslett. |
| inviato il 19 Luglio 2025 ore 17:55
Io ho preso un filtro variabile della freewell. Veramente di qualità eccellente. Esistono due versioni,fino a 5 stop e dai 6 a 9 |
| inviato il 20 Luglio 2025 ore 10:03
@Paolo: parliamo di Walter Mandler, mica di _Alex_... ******************************************** Certo Alex, non parliamo di te e neppure di me, stiamo parlando di un progettista secondo, FORSE, solo a Paul Rudolph. Però stiamo pure parlando di un obiettivo, costosissimo, che veniva venduto con un filtro per correggerne un difetto, noto in fase di progettazione e realizzazione, che in un obiettivo di quel PREGIO, e di quel COSTO, NON DOVEVA ESSERCI. In prarica Leica è stata una Canon ante litteram... ti ha venduto un obiettivo, fallato, al prezzo di un obiettivo buono. Sic et simpliciter quello che fa Canon con i suoi "eccelsi" obiettivi corretti per via elettronica... anzi via software, come si dice oggi |
| inviato il 20 Luglio 2025 ore 10:12
PS: Anche Nikon ha fatto il 17-35, che in Dx va benissimo, su Fx ha dei bordi inguardabili, eppure il popolo nikonista lo ha sempre descritto come un'ottica leggendaria, a partire da Bjorn Rorslett. ******************************************** Alex... anche i canonisti descrivono il 50/1,2 L EF come un obiettivo leggendario, però sempre di un cesso epocale si tratta e io, che pure sono canonista dal 1978 e quindi, come la moglie di Cesare, al di sopra di ogni sospetto, l'ho sempre definito per quello che è... al contrario della vulgata comune! |
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