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Microfotografia con fotocamera e obbiettivi microscopio


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avatarjunior
inviato il 14 Giugno 2025 ore 12:00

Vorrei iniziare a muovere i primi passi nel campo della microfotografia. Siccome sarebbe per me la primissima esperienza in questo settore ho pensato di iniziare con un'attrezzatura molto economica. Pertanto ho ordinato su un noto store cinese:
- Due obbiettivi microscopio con attacco 20,2 mm (uno 4x e uno 10x)
- Adattatore per montare direttamente i suddetti obbiettivi alla fotocamera (uso sistema Olympus m43 pertanto l'adattatore è una sorta di tappo m43 con filettatura per l'obbiettivo da microscopio)
- Adattatore per montare gli obbiettivi del microscopio sulla lente frontale di un tele (l'adattatore si avvita alla filettatura dei filtri)
Ho fatto questa doppia scelta di adattatori non sapendo quale fosse la migliore. Leggendo qua e là ho letto che qualcuno monta direttamente gli obbiettivi micro alla fotocamera (in questo caso si focheggia avvicinando e allontanando l'obbiettivo del soggetto) mentre altri usano un tele autofocus (immagino che la scelta del tele sia per sfruttare la superficie più ampia possibile del sensore).
Qualcuno ha esperienza su queste tipologie di ripresa e sa darmi sia qualche consiglio tecnico sia qualche consiglio su quali possano essere i soggetti più facili per iniziare?
So perfettamente che obbiettivi economici da microscopia sono poco più che fondi di bottiglia. Ma come ho scritto sopra il mio vuole essere solo un preliminare tentativo per capire se la cosa può essere fattibile.
Grazie.

avatarsenior
inviato il 14 Giugno 2025 ore 12:29

Vorrei iniziare a muovere i primi passi nel campo della microfotografia.


Perdona la mia franchezza nel dirti che non sarebbe cambiato niente se nel tuo messaggio si fosse letto:

" Vorrei iniziare a muovere i primi passi in montagna e domenica vorrei andare sul K2 "

Con le ottiche da microscopio hai rapporti di ingrandimento molto alti, assenza quasi totale di profondità di campo con l'aggiunta in caso di ottiche cinesate di quintali di aberrazioni,

se hai soggetti con un minimo di tridimensionalità ( in pratica non piani ) e non hai possibilità di fare diverse foto in stacking ti usciranno delle foto surreali ma difficilmente riconoscibile quale sia il soggetto,

io avrei iniziato con un obiettivo anche non macro economico e qualche tubo di prolunga, sul 4/3 già avevi delle inquadrature abbastanza strette con Pdc maggiori rispetto a un FF.

Se vuoi leggere qualche cosa sulla macro in tutte le sue salse qua trovi, compresi i vetri da microscopio.
extreme-macro.co.uk/

( metti il traduttore e si legge molto bene )
Ne presi pure io uno abbastanza buono 10x olympus con adattatori per montarlo sulla fotocamera e anche davanti alla lente degli obiettivi ma ti garantisco che anche con piastra micro e/o soffietto a doppia cremagliera è assai impegnatico.

avatarjunior
inviato il 14 Giugno 2025 ore 14:16

Grazie mille per la schietta risposta!!!
Con foto "surreali" intendi foto astratte senza alcun interesse scientifico del soggetto ripreso? La cosa mi interesserebbe comunque

avatarsenior
inviato il 14 Giugno 2025 ore 14:42

Con foto "surreali" intendi foto astratte senza alcun interesse scientifico del soggetto ripreso? La cosa mi interesserebbe comunque ?

Intendo foto di soggetti che ovviamente sono di piccolissime dimensioni che però anche se di oggetti banali se non hanno almeno una media nitidezza il risultato è poco esaltante.

Tanto per dirti questa è una prova che ho fatto sulla punta del pungiglione di un piccolo scorpione locale, ( non è la coda ma solo la piccola parte finale) ora non ho misurato ma reale sarà due millimetri ma forse anche meno e come vedi il raggiungimento di una nitidezza apprezzabile è fallito su tutti i fronti malgrado le attenzioni messe in atto, colpa anche degli alti ingrandimenti.




avatarjunior
inviato il 14 Giugno 2025 ore 15:12

Grazie!!!

avatarsenior
inviato il 14 Giugno 2025 ore 16:22

So perfettamente che obbiettivi economici da microscopia sono poco più che fondi di bottiglia.


In realtà ci sono obiettivi abbastanza economici che permettono risultati ottimi www.closeuphotography.com/lomo-3-7x-objective

Se vuoi veramente spingere con l'ingrandimento però l'accessorio fondamentale è la slitta micrometrica motorizzata per poter far il focus stacking.

avatarsenior
inviato il 14 Giugno 2025 ore 16:41

Allora io ho provato con un obiettivo 10x (Nikon elwd) montato su un tele da 180mm (l'obiettivo che avevo comprato era corretto per 180mm quindi arriva a 10x se montato su un teleobiettivo da 180mm di focale (o se montato direttamente sta a 180mm dal sensore)), la profondità di campo è pressoché nulla ed andrebbe usato con slitta micrometrica e poi fatto uno stacking di molte foto, facendo foto in natura generalmente a mano libera non mi ci sono trovato, preferisco un macro ad alti ingrandimenti con cui posso chiudere il diaframma per avere un minimo di profondità di campo (io ho dei vecchi macro RMS (avevo iniziato con lo Zuiko Macro 20mm e poi sono passato al Leitz Photar 25mm e lo Zeiss Luminar 16mm, quest'ultimo comunque molto difficile da utilizzare in natura vista la scarsissima distanza di lavoro) perché al tempo non c'era il Laowa 25mm, se iniziasse ora prenderei questo).

avatarsupporter
inviato il 14 Giugno 2025 ore 17:05

Anche il Lomo 8x è ottimo per cominciare. Non è esente da aberrazioni cromatiche (correggibili in post) ma lo si trova a pochi euro.



avatarsenior
inviato il 14 Giugno 2025 ore 18:24

Per questo tipo di ingrandimenti senza un robusto treppiede con testa a cremagliera, slitta micrometrica e luci apposite, non si va da nessuna parte…

avatarsenior
inviato il 14 Giugno 2025 ore 21:35

Se qualcuno vuole provare con la sola ottica RMS da 10x montata e con solo il treppiede a testa standard......tantissimi auguri a trovare l'inquadratura e la distanza per arrivare al fuoco, se siete bravissimi a raggiungerne una l'altra è fuori e poi viceversa MrGreenMrGreen

avatarjunior
inviato il 14 Giugno 2025 ore 21:56

Sebbene risalenti a una quindicina d'anni fa, sono molto utili le letture delle "provocazioni" del compianto Andrea Bosi "Enotria", maestro di ottica e di chiarezza espositiva:
www.binomania.it/phpBB3/viewtopic.php?t=4756

Ne trovate anche una versione scaricabile in pdf cercando in rete.

Ciao,
CM

avatarsupporter
inviato il 15 Giugno 2025 ore 7:27

Se qualcuno vuole provare con la sola ottica RMS da 10x montata e con solo il treppiede a testa standard......tantissimi auguri
Trovare l'inquadratura in questo modo è la via più rapida per il manicomio. *_*

Ad esempio, a 10x con sensore ff si inquadra uno spazio di 3,6 x 2,4 mm. Centrare la porzione del soggetto che si vuole inquadrare è laborioso anche con la migliore testa a cremagliera o a sfera. Per posizionare il soggetto è meglio usare soluzioni più pratiche: piattaforme di sollevamento per laboratori, microstages con regolazioni micrometriche a 2-3 assi o anche slitte micrometriche incrociate.

Per il focus stacking concordo nell'usare una slitta elettronica che lavora con più precisione (posto a priori di aver reso stabile tutto l'apparato fotocamera-slitta) e consente di gestire rapidamente la fase di pre-produzione (scelta del punto di inizio e fine dello stacking, della lunghezza del passo di avanzamento, della durata delle pause tra uno scatto e l'altro). Si può fare anche a mano, ma un impilamento di 200 scatti (per dire un numero) con pause di alcuni secondi tra uno scatto e il successivo per far cessare le microvibrazioni, diventa una sorta di penitenza.

Sommando preparazione ed esecuzione, sono lavorazioni che possono durare anche decine di minuti. In fredde mattinate di primavera non è inconsueto trovare insetti che restano immobili a lungo (non adesso con 20° alle 5), ma c'è sempre il fattore vento e la luce naturale dell'alba non basta per gli ingrandimenti estremi. La fotomicrografia si esegue quindi su soggetti morti, in studio e con luce artificiale.

La gestione della luce artificiale è fondamentale. Bisogna illuminare bene ma senza "bruciare" i dettagli. Un argomento che però lascio agli esperti.

avatarsenior
inviato il 15 Giugno 2025 ore 9:12

Centrare la porzione del soggetto che si vuole inquadrare è laborioso anche con la migliore testa a cremagliera o a sfera. Per posizionare il soggetto è meglio usare soluzioni più pratiche: piattaforme di sollevamento per laboratori, microstages con regolazioni micrometriche a 2-3 assi o anche slitte micrometriche incrociate.


Esatto, con la testa a sfera poi credo sia praticamente impossibile,

qualche anno fa per puro gioco presi questa piastra centesimale.





ma va esclusa tassativamente per uso da campo, pesa da sola tre chili ( ci sono anche più piccole ma presi quella da 120x120 per avere più stazza )e in più sopra ci devi montare almeno un buon morsetto Arca tramite i suoi fori filettati e in aggiunta alle volte ci fissavo il nikon PB6 per cui il tutto di un peso non trasportabile e il suo uso è solo da casa su tavolo, la regolazione è assai precisa e per lo spostamento verticale sistemavo il soggetto su una manfrotto 454 fissata in posizione verticale e anche se in modo "fai da te" riuscivo a portare il piccolo soggetto sull'asse dell'ottica.

Fatto tutto questo non si è manco a metà percorsoSorriso poi arriva la scelta delle luci, decidere quanti scatti e a che avanzamento ( e in manuale serve annotare tutto ), poi arriva l'altra rogna dell'impilamento con Helicon che con i vari soggetti diversi una procedura unica non va mai bene.

Insomma poi mi sono stufato e da 5/6 anni il tutto è ben stipato nell'armadio a occupare spazio e niente altro.

avatarsenior
inviato il 15 Giugno 2025 ore 9:53

La fotomicrografia si esegue quindi su soggetti morti, in studio e con luce artificiale.

E credo proprio per questo non sono mai riuscito ad approcciarmici, mi trovo molto di più con la macro ad alti ingrandimenti che consente foto a soggetti vivi (anche in movimento purché sia lento) in natura a mano libera a costo di non avere il dettaglio mostruoso dello stacking, comunque in genere mi fermo ben sotto al 10:1, fino a circa 5:1-5,5:1 con la FF (anche se ho provato anche intorno al 10:1 in natura, ho provato anche a circa 18:1 ma non in natura ma a casa ad un insettino in un ambra che mi aveva regalato mio padre) oppure generalmente solo a circa 2,5:1 su 1/1,7 di pollice (dove mi sono spinto a 5,5:1 in un unica occasione).

avatarsupporter
inviato il 15 Giugno 2025 ore 19:33

ma va esclusa tassativamente per uso da campo, pesa da sola tre chili
Il che penso la renda stabile senza bisogno di avvitarla a qualcosa.

Io affido l'asse Y alla slitta elettronica mentre gli assi X e Z sono adibiti al posizionamento del soggetto nell'inquadratura e li gestisco con gli strumenti citati.


ho provato anche a circa 18:1
E' un ingrandimento adatto per artropodi sotto il millimetro o per micro-dettagli anatomici. Con obiettivi che arrivano a 20x, 50x o 100x secondo me si esce dalla fotografia e si entra nel campo della passione scientifica.
Dopo mesi di esercizi a casa con il Lomo 8x, sono ormai convinto che mi va bene restare nel range tra 5x e 10x, ma facendo il salto di qualità con un obiettivo migliore.

La Micro mi sta piacendo, ma la considero un sottogenere non prioritario nella Macro. La prima foto che faccio sempre è alla figura intera che potrei definire: "Figura intera con attenzione alla composizione". Se ottengo quella già sono soddisfatto e dopo posso dedicarmi con calma ad altro, tipo:

Macro ambientata, dove lo sfondo è importante quanto il soggetto in primo piano.
Mezzobusto per maggiore dettaglio tramite RR che sale.
Ultramacro per un frontale o laterale della sola testa.
Micro per dettagli anatomici o per fare la stessa cosa dell'ultramacro con soggetti molto piccoli.

Ogni sottogenere ha il suo perché.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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