| inviato il 06 Maggio 2025 ore 19:50
Nel mondo della fotografia, si sente spesso dire: "L'obiettivo da 50 mm è il più vicino alla visione umana". Questa affermazione è ampiamente diffusa, ripetuta in molti libri di fotografia, blog e discussioni professionali. Tuttavia, quando esaminiamo l'occhio umano dal punto di vista scientifico, ci rendiamo conto che questa affermazione non è del tutto corretta. Questo saggio ha l'obiettivo di esplorare la vera natura ottica dell'occhio umano e riflettere sul divario tra i fatti scientifici e le credenze popolari. Prima di tutto, vediamo qual è la vera lunghezza focale dell'occhio umano. Otticamente parlando, l'occhio umano funziona come un obiettivo fotografico, e la sua lunghezza focale si aggira tra i 17 mm e i 22 mm. Da questa prospettiva, l'occhio umano è più simile a un obiettivo grandangolare che a un obiettivo da "50 mm", comunemente considerato "standard". Poiché la lunghezza focale determina l'ampiezza della scena che viene catturata, ciò significa che l'occhio umano è in grado di percepire un campo visivo molto più ampio rispetto a un obiettivo da 50 mm. In secondo luogo, il campo visivo dell'occhio umano è spesso frainteso. Molti pensano che l'occhio umano abbia un campo visivo limitato a circa 100 gradi, ma in realtà non è così. Un singolo occhio ha un campo visivo orizzontale di circa 150 gradi, e il campo visivo totale combinato delle due pupille può arrivare fino a 180-200 gradi. Tuttavia, la maggior parte di questa ampia visione è costituita dalla "visione periferica", che ci permette di percepire movimento e luce, ma non di distinguere dettagli. La parte della nostra visione in cui vediamo chiaramente—la zona centrale della fovea—è infatti solo di circa 2 gradi. Perché allora si considera che un obiettivo da 50 mm sia "uguale a quello dell'occhio umano"? La risposta si trova nella storia della fotografia. Le prime fotocamere a pellicola da 35 mm avevano una diagonale del fotogramma di circa 43 mm, e l'obiettivo da 50 mm produceva immagini naturali con una distorsione minima. Di conseguenza, veniva chiamato "obiettivo standard", e nel tempo è stato erroneamente associato alla visione umana. Questa credenza si è diffusa senza essere messa in discussione, diventando una sorta di "verità" falsa. Questo esempio ci mostra come la comprensione scientifica possa essere offuscata dalla tradizione e dall'abitudine. Gli esseri umani tendono a utilizzare semplici confronti per spiegare fenomeni complessi, ma tali scorciatoie possono portare a fraintendimenti. Quando ripetiamo idee senza metterle in discussione, possiamo allontanarci dalla verità. In conclusione, la vera lunghezza focale dell'occhio umano è di circa 17 mm, con un campo visivo estremamente ampio. L'idea che un obiettivo da 50 mm corrisponda all'occhio umano è un fraintendimento storico, non una realtà scientifica. Pensando in modo critico e cercando informazioni accurate, possiamo superare le vecchie convinzioni e avvicinarci alla verità. |
| inviato il 06 Maggio 2025 ore 20:15
“ Perché allora si considera che un obiettivo da 50 mm sia "uguale a quello dell'occhio umano"? La risposta si trova nella storia della fotografia. Le prime fotocamere a pellicola da 35 mm avevano una diagonale del fotogramma di circa 43 mm, e l'obiettivo da 50 mm produceva immagini naturali con una distorsione minima. „ Per chi si chiedesse cosa si intenda precisamente quando si dice che la focale normale fa quanto descritto sopra, la risposta si può trovare per esempio qui (già nel primo testo è molto ben spiegato sostanzialmente tutto, gli altri possono essere ulteriori approfondimenti): Leslie Stroebel. View camera technique, 7th edition. Focal Press, 1999. books.google.it/books?id=kjvZBAAAQBAJ&pg=PA119 Ira Current. Best viewing distance for photographers. PSA Journal, 56(9), settembre 1990. archive.org/details/sim_psa-journal_1990-09_56_9 Emily A. Cooper, Elise A. Piazza, Martin S. Banks. The perceptual basis of common photographic practice. Journal of Vision, 12(5), maggio 2012. doi.org/10.1167/12.5.8 M. H. Pirenne. Optics, painting & photography. Cambridge University Press, 1970. archive.org/details/opticspaintingph0000pire |
| inviato il 06 Maggio 2025 ore 21:00
Interessante. Ora farò in modo di dimenticarlo. |
| inviato il 06 Maggio 2025 ore 21:06
Ma io guardando dentro alla mia FF, vedo il "soggetto" grande uguale intorno agli 85mm.. tipo occhio dx reflex e occhio sx senza niente davanti.. |
| inviato il 06 Maggio 2025 ore 21:12
“ Ma io guardando dentro alla mia FF, vedo il "soggetto" grande uguale intorno agli 85mm.. tipo occhio dx reflex e occhio sx senza niente davanti.. „ Questo dipende dall'ingrandimento del mirino della specifica macchina. |
| inviato il 06 Maggio 2025 ore 21:16
ciao Alby,bellissima osservazione.Quando guardi concentrato su un soggetto corrisponde circa 80mm sul fullframe |
| inviato il 06 Maggio 2025 ore 23:02
Otticamente parlando, l'occhio umano funziona come un obiettivo fotografico, e la sua lunghezza focale si aggira tra i 17 mm e i 22 mm. Da questa prospettiva, l'occhio umano è più simile a un obiettivo grandangolare che a un obiettivo da "50 mm", comunemente considerato "standard". Poiché la lunghezza focale determina l'ampiezza della scena che viene catturata, ciò significa che l'occhio umano è in grado di percepire un campo visivo molto più ampio rispetto a un obiettivo da 50 mm. ********* La sola lunghezza focale non determina il campo visivo. In un sistema fotografico, il campo visivo dipende non solo dalla lunghezza focale ma anche dalla dimensione del sensore. |
| inviato il 06 Maggio 2025 ore 23:17
Perché allora si considera che un obiettivo da 50 mm sia "uguale a quello dell'occhio umano"? La risposta si trova nella storia della fotografia. Le prime fotocamere a pellicola da 35 mm avevano una diagonale del fotogramma di circa 43 mm, e l'obiettivo da 50 mm produceva immagini naturali con una distorsione minima. Di conseguenza, veniva chiamato "obiettivo standard", e nel tempo è stato erroneamente associato alla visione umana. Questa credenza si è diffusa senza essere messa in discussione, diventando una sorta di "verità" falsa. ************ Scusa la franchezza ma..perche' pensare siano tutti "fessi e creduloni" ? Se l'obiettivo normale e' sempre stato associato ad una visione maggiormente "naturale", rispetto ad altre focali, dei motivi (a dire il vero nemmeno cosi complessi) ci saranno pure... i link che ha postato sopra Ironluke possono aiutare |
| inviato il 07 Maggio 2025 ore 0:18
Il 50mm è considerato l'obiettivo più naturale perché ha una distorsione molto ridotta. |
| inviato il 07 Maggio 2025 ore 0:59
“ Il 50mm è considerato l'obiettivo più naturale perché ha una distorsione molto ridotta. „ In estrema sintesi, la focale normale (e dintorni) è considerata quella più naturale perché la maggior parte delle persone tende a osservare le immagini da una distanza approssimativamente uguale alla loro diagonale, quindi da un punto di vista che risulta essere quello prospetticamente corretto per fotografie che siano state riprese con tale focale. Maggiori informazioni ai link indicati prima. |
| inviato il 07 Maggio 2025 ore 1:14
Grazie Ironluke |
| inviato il 07 Maggio 2025 ore 1:49
Quando si fa l'esame del campo visivo ci si mette di fronte una macchina, poggiando il mento in modo che la distanza dallo schermo su cui si accendono i punti luminosi sia prefissata. Se ricordo bene i punti luminosi si accendono all'interno di una circonferenza di un certo diametro. Conoscendo la distanza ed il diametro si può facilmente ricavare l'angolo di campo e quindi la focale equivalente per un sensore FF. Sarebbe interessante a questo punto conoscere questo valore. |
| inviato il 07 Maggio 2025 ore 6:46
bella osservazione Alfredo |
| inviato il 07 Maggio 2025 ore 7:34
C'è da considerare una cosa, sopra indichi che la visione totale dei due occhi compresa di vista periferica è di 180/200 gradi, mentre il punto in cui vediamo chiaramente è di 2 gradi. Ora se proprio volessimo fare un raffronto tra occhi e angolo di campo del FF, di base non testerei (come detto sopra) il massimo angolo della vista umana, ma grosso modo (e già diventa soggettivo) quella porzione su cui noi abbiamo senza spostare gli occhi (e anche qui è quasi impossibile) una visione accettabile della "scena". Una fotografia infatti, a differenza della visione umana la vediamo tutta allo stesso modo dal centro ai bordi, mentre la vista umana, come hai detto, "degrada" di dettaglio ecc man mano che diventa periferica. Ora sarebbe da capire grosso modo a quanto corrisponde quella porzione di vista. È possibile che dai 17/22 mm della visione totale espressa nel primo post, ci si avvicini molto ad un "50 mm". |
| inviato il 07 Maggio 2025 ore 7:56
ciao Nesky,dal punto vista fisico l`occhio umano diventa molto simile a un grandangolo,i 50mm invece vediamo concentrato su qualcosa.E` stato fatto un esperimento dall'universita' di Cambrige che dimostra l'occhio umano vale come un grandangolo. |
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