| inviato il 23 Marzo 2025 ore 21:07
Ciao a tutti ... ho visto questo prodotto e mi ha incuriosito molto ..... shop.lomography.com/it/daylight-film-developing-tank-35mm in sintesi .. è un contenitore che permette di sviluppare pellicole da 35 mm in qualsiasi momento, senza bisogno della camera oscura La mia domanda che non ho trovato risposta leggendo l'articolo è : i prodotti chimici da mettere nella Tank, quanti sviluppi mi permetteranno di fare ? Grazie mille Marco |
| inviato il 23 Marzo 2025 ore 21:21
79€??? |
| inviato il 24 Marzo 2025 ore 9:37
della camera oscura non hai bisogno nemmeno con una tank qualunque, ma solo di 5 minuti oscuri per caricarla. Che può essere una camera buia, le coperte, o una changing bag. “ La mia domanda che non ho trovato risposta leggendo l'articolo è : i prodotti chimici da mettere nella Tank, quanti sviluppi mi permetteranno di fare ? „ varia molto. Ci sono sviluppo, stop, fissaggio (e imbibente che lo compri una volta e lo passi ai nipoti). Stop e fissaggio sono più o meno standard e vanno diluiti. Lo stop si può riutilizzare tranquillamente. Il fissaggio di solito si diluisce 1+4, per 500ml (la misura per un rullo in tank normale)(in realtà sarebbero 350, ma facciamo conto pari che un po' di più è meglio di un po' di meno) ti servono 100ml di fix "puro". Questo si riutilizza per 10 rulli su per giù. Vuol dire che con un litro di fix da 15€ ci fai 100 rulli, ma occhio che a tenerlo troppo aperto poi va a male. Di sviluppi ne esistono decine e ognuno promette di essere il migliore e avere caratteristiche mirabolanti. Io consiglio di usarli one-shot, cioè di buttarli dopo l'uso, altrimenti servono compensazioni complicate e non banali. Prendendo due estremi, sia come risultato che come quantità di rulli, c'è: - rodinal, di solito si usa 1+50, cioè ne usi 10ml in 500ml (facciamo 510ml per avere conti tondi). Una bottiglia da 100ml (6€) dura 10 rulli, una da 500ml (15€) 50 rulli, ecc. Dopo qualche mese, con "qualche" variabile e non certo, ma io non andrei oltre un anno, il concentrato è da buttare perché scade. - d76 è in polvere, si diluisce la busta in tot acqua (di chiama soluzione stock), quello che viene fuori si diluisce al bisogno in parte uguale di acqua (vale a dire 1+1)(di solito), usando minimo 250ml di stock per rullo. Con la busta da 1L (8-9€) ci fai quindi 4 rulli, con quella da 5L (15€) ci fai 20 rulli. Lo stock, se conservato bene, dura 6 mesi sicuri, in realtà qualcosa in più ma non fidiamoci. Quindi, quanti rulli ci fai? dipende. Occhio a valutare quanto scatti: se compri 500ml rodinal perché dai miei conti sopra vien fuori che spendi 15cent a rullo, poi fai un rullo ogni due mesi, butterai via la bottiglia nemmeno a tre quarti e ciao risparmio. Quindi: compra lo sviluppo in base al risultato. In genere quelli in polvere (d76, xtol) sono più semplici da usare, non fanno partire le luci a bestia, compensano anche un po'. |
| inviato il 24 Marzo 2025 ore 9:41
“ La mia domanda che non ho trovato risposta leggendo l'articolo è : i prodotti chimici da mettere nella Tank, quanti sviluppi mi permetteranno di fare ? „ Presumo gli stessi che ci faresti con le altre tank, per quello non lo dicono. Segnalo che esiste anche un prodotto simile che vendono qui: www.ars-imago.com/lab-box |
| inviato il 24 Marzo 2025 ore 9:48
Va be' è una tank normalissima, tutte le tank permettono di sviluppare i film in pieno giorno, la "camera oscura" ti serve solo per avvolgere i rullini nella spirale (ci vuole una certa pratica, meglio esercitarsi con un rullino scaduto o già sviluppato) e rinchiuderli nella tank, la cosa curiosa è che sembra fatta per sviluppare un solo rullino alla volta invece dei soliti 3, 4, 6, ecc....per guadagnare tempo...i prodotti chimici sono a uso unico, poi si gettano quindi dipende dai prodotti che usi, per i rivelatori ne esistono in polvere o liquidi in diverse quantità da diluire ed è meglio prepararli subito prima dell'uso, il fissatore si può conservare un po piu a lungo....inoltre ti occorre un termometro "speciale" foto. |
| inviato il 24 Marzo 2025 ore 9:56
dove "speciale" per un termometro vuol dire che abbia un range utile attorno ai 20°C (per il bianco nero). Quindi un qualunque termometro da cucina digitale oppure un termometro da enologia, anche perché l'importante è avere sempre la stessa temperatura: poco importa se siete in realtà a 22° invece che a 20° causa termometro tarato male, l'importante è che la risposta sia sempre quella così sapete come regolarvi. |
| inviato il 24 Marzo 2025 ore 10:03
Ci sono anche gli sviluppi colore, con un kit da litro ci fai 10-20 pellicole, ma costa caro, una cinquantina di euro ormai, da usare entro un mese, circa. Per cui se raccogli almeno una decina di rullini negativi spenderai tra 2,50 - 5 euro per ciascuno. Comunque, promette di essere una tank che non ha bisogno del buio e delle bestemmie per essere caricata. Ma come già dicono, se non hai la camera oscura usi una changing bag, una borsa che sembra una federa per cuscini con due maniche. |
| inviato il 24 Marzo 2025 ore 10:08
Costa meno una sacca oscura per caricare la tank normale. Mi pare che questo sistema, oltre a essere caro, permetta un solo rullo per volta |
| inviato il 24 Marzo 2025 ore 13:26
“ dove "speciale" per un termometro vuol dire che abbia un range utile attorno ai 20°C (per il bianco nero). Quindi un qualunque termometro da cucina digitale oppure un termometro da enologia, anche perché l'importante è avere sempre la stessa temperatura: poco importa se siete in realtà a 22° invece che a 20° causa termometro tarato male, l'importante è che la risposta sia sempre quella così sapete come regolarvi. „ * l'importante oltre al fatto che deve essere preciso a 1/2° é che possa entrare nella cavità della tank dove si versano i prodotti chimici per poter misurare la T° dentro la tank e eventualmente compensare il tempo di sviluppo |
| inviato il 24 Marzo 2025 ore 13:57
“ l'importante oltre al fatto che deve essere preciso a 1/2° „ come scritto sopra, per il bn basta che ripeta decentemente le misure, non che sia tarato al millesimo di grado. “ é che possa entrare nella cavità della tank dove si versano i prodotti chimici per poter misurare la T° dentro la tank e eventualmente compensare il tempo di sviluppo „ questa della lomography non so, nelle tank tradizionali (AP, patterson, jobo) ci entra qualunque termometro io abbia mai visto, basta che abbia un gambo lungo più di, boh, 10cm. |
| inviato il 24 Marzo 2025 ore 15:26
Mai misurato "nella" tank... sempre misurato le temperature prima di versare i chimici, nella caraffa... e in tanti anni non ho mai avuto problemi. Non fasciamoci la testa in maniera gratuita e inutile. |
| inviato il 24 Marzo 2025 ore 15:32
in realtà la tank cambia di molto le cose, tipo in inverno se la tieni in un posto fresco stai mettendo acqua a 20° in una tank a 14-15°. Con aria anche quella a temperatura bassa. Ci vuole poco a far arrivare lo sviluppo a 18°, dove ad esempio l'idrochinone inizia a fare fatica. E al contrario in estate dove con la stanza a 26-28° e le mani che ribaltano la temperatura sale che è un piacere. In situazioni di temperatura critiche non fa male un'occhiata per vedere se compensare o se metterla a mollo in ghiaccio/acqua calda: ci vuole un secondo, si usa il tempo che tanto devi stare lì ad aspettare di agitare, il termometro è lo stesso che hai usato prima di versare. |
| inviato il 24 Marzo 2025 ore 18:26
Ma infatti io la tank la porto in temperatura prima di versarci i chimici dentro... (e comunque per me è un problema solo nel periodo estivo... in inverno in casa non ho meno di 19-20 gradi) |
| inviato il 25 Marzo 2025 ore 8:54
ecco, appunto: in un modo o nell'altro la temperatura va controllata. O col termometro mentre sviluppi o aggiungendo un passaggio prima. (poi vale sempre la questione che il risultato c'è comunque, si ottiene un negativo sviluppato anche regolandosi col dito. Le differenze e le raccomandazioni sono per ottenere più volte un risultato paragonabile, e avere quindi un processo ripetibile.) |
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