| inviato il 10 Febbraio 2025 ore 12:06
Torno su questa discussione del 5 febbraio ( se vado fuori tema Juza cancella)per raccontarvi la mia esperienza. Ho seguito due battesimi protestanti con 15 e 20 bambine e bambini inclusi i miei due nipoti. Ambiente rilassato, nessun fotografo ufficiale chiamato dal parroco che era una parroca ( quando le ho chiesto se c'era un fotografo ufficiale chiamato da lei, che mi aspettavo di vedere, mi ha guardato come se fossi pazzo), ognuno faceva le foto come meglio credeva ai propri figli o nipoti e pure agli altri. Alcuni avevano il telefono, altri ( io ma non solo) fotocamere, altri fotocamere istantanee. Alla fine ho pure fatto una foto tutti assieme. Poi aperitivo, scambio di e-mail per le foto saluti e via al pranzo. Niente stress, nessun costo, foto ricordo da buone a sufficienti. È stata un'esperienza molto positiva e rilassante rispetto ad altre che ho vissuto nel modo classico. Mi rendo conto che per i fotografi non è il massimo ma è una possibilità che mi è piaciuta che il digitale permette. |
| inviato il 10 Febbraio 2025 ore 12:24
mi sfugge il quesito... |
| inviato il 10 Febbraio 2025 ore 12:37
Nessun quesito, solo il racconto di un'esperienza diversa |
| inviato il 10 Febbraio 2025 ore 12:50
Si, spesso e' possibile riuscire a condurre a termine una cerimonia anche facendo in proprio le fotografie. Sovente esiste un fotografo accreditato per evitare l'attacco disordinato dei parenti che fotografano di tutto. Altre volte si riesce ad ottenere una cerimonia tranquilla dove ciascuno scatta le sue due foto e non intralcia e disturba la funzione. Io non faccio cerimonia ma son certo che nessun professionista avra' mai a ridire su un genitore che riprende il figlio e gli amici. |
| inviato il 10 Febbraio 2025 ore 13:39
@Fcl in effetti anch'io leggendo non ho capito il collegamento con il titolo, non c'è alcun quesito per chi lavora. penso che sia una questione personale, se uno vuole un fotografo professionista lo paga per le sue foto, poi c'è da vedere se chi lo fa per lavoro offre poi delle foto effettivamente diverse da chi le fa in proprio, ma questa è una variabile insondabile che verrebbe probabilmente valutata solo con gli occhi di un appassionato che non considera le dinamiche legate al lavoro ma si limita a valutare quel che vede sul campo. esiste una lista di eventi che in base al tipo di cerimonia devono tassativamente essere ritratti, chi lavora ha tempi e modi funzionali a coprire con un margine di sicurezza quella lista, in base ai contesti decide punto di ripresa diverso a seconda del contesto e dei soggetti. Più è alto il compenso (per meglio dire più è esigente e consapevole il committente) e più si spingerà ai limiti della resa ottica con foto più rischiose a diaframmi sotto f2 e riprese multiple della stessa scena da due punti diversi, da una seconda camera fissa gestita in remoto col trigger sulla prima camera o con assistente. Tutte cose automatiche che producono sulla distanza una omogeneità dei sevizi che tiene conto anche delle dinamiche personali tra i committenti, all'interno del loro nucleo e nel gruppo. Quanto questi meccanismi siano automatici anche in un appassionato è possibile valutarlo solo entrando nel dettaglio di un lavoro professionale ripetuto nel tempo, non riferito ad un singolo episodio. non ultima la delicatezza di gestire la propria presenza nel modo più invisibile e silenzioso possibile dell'evento religioso e questo può cambiare in base anche al sacerdote che farà la cerimonia. Alcuni sono esasperati per i flash, il rumore (finto) del click del telefono ecc, quando paghi un professionista farà una foto a F2 da più due metri con un 28-70 o da 10 metri con un 70-200 f2.8 senza far rumore, giusto per fare un esempio My two cents |
| inviato il 10 Febbraio 2025 ore 13:48
“ Nessun quesito, solo il racconto di un'esperienza diversa „ diversa? a me pare comunissima Nessuno vieta di fotografare il proprio bambino nelle varie cerimonie. I preti cercano solo di scoraggiare la cosa per evitare il casino che potrebbe creare avere 20/30 genitori che si spingono per guadagnare il posto migliore per far la foto al figlio. Io l'unica cosa diversa che avrei fatto sarebbe stato non fotografare nessun altro che mio figlio/a. Nessuno scambio di mail, nessuna rottura di palle con sconosciuti. Alle recite dell'asilo è la stessa cosa |
| inviato il 10 Febbraio 2025 ore 13:58
Sarà ma durante una cresima in Italia volevo fotografare il figlio di amici ma mi è stato impedito dal fotografo ufficiale cosa peraltro comprensibile perché se fai le foto l'amico non le compera dal fotografo ufficiale. Nei due casi che ho raccontato nessun casinò ma molta disciplina. Ma forse perché eravamo in una chiesa protestante molto più sobria. NB le famiglie non erano sconosciute ma del quartiere dove vivono i miei nipoti, e poi perché non scambiarsi le foto ? |
| inviato il 10 Febbraio 2025 ore 14:03
Onestamente se uno X mi venisse a dire "tu non puoi..." me ne strabatterei le pelotas e continuerei il mio... “ le famiglie non erano sconosciute ma del quartiere dove vivono i miei nipoti, e poi perché non scambiarsi le foto ? „ Perchè non voglio impegni, non ho comprato la macchina fotografica per scattare a chiunque, l'ho presa per me, per i miei ricordi. |
| inviato il 16 Febbraio 2025 ore 17:23
Io ho fatto foto in occasione di battesimi sia con l'analogico sia con il digitale, sia nella Chiesa di un paesino di provincia sia nella Chiesa del capoluogo di provincia e in tutte le occasioni non c'è mai stato né un cosiddetto fotografo ufficiale e tanto meno un parroco che mi abbia impedito di scattare le foto. Quindi dov'è l'eccezionalità nel fare le foto ai battesimi dei protestanti? Ps: Non sono mai stato un fotografo professionista. |
| inviato il 17 Febbraio 2025 ore 10:16
Mettiamola così. Una comunione cresima e' un rito. Meriterebbe di non essere ammorbata da fotografi sparsi alla ricerca dello scatto che faccia gridare al miracolo. In più.. io come genitore potrei NON GRADIRE di essere fotografato o che venga fotografato e messo on line il figlio. Ergo IL FOTOGRAFO UFFICIALE HA SENSO. E una persona a cui posso dire di non fotografare alcune persone. Ed evita il solito casino telefonato nel corso della funzione. E pazienza se si perde qualche opera d'arte indimenticabile PS visto quanto ci si ricava da una comunione... chi pensa che ci sia pastetta tra prete e fotograf dimostra solo la sua piccineria |
| inviato il 17 Febbraio 2025 ore 17:31
“ PS visto quanto ci si ricava da una comunione... chi pensa che ci sia pastetta tra prete e fotografi dimostra solo la sua piccineria „ Esatto, un tempo forse giravano dei soldi ora alla fine se ci si fanno un po' di conti esce fuori un totale miserello: 20 bambini; 20€ a foto stampata; circa 3 foto a bambino sono 600€ meno la stampa sono poco più di 500€ togli le tasse ecco che diventano circa 250 da cui detrarre ammortamento studio e attrezzatura e spese vive; se si dovesse anche dare la mazzetta al parroco tanto varrebbe andare a fotografare piccioni al parco. |
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