| inviato il 13 Dicembre 2024 ore 21:59
Si. Oltretutto amo molto questa resa cromatica imperfetta, non impazzisco per quelle nitide delle fotocamere moderne. | 
| inviato il 13 Dicembre 2024 ore 22:06
Boh, non so se possano insegnarci qualcosa... di sicuro essendo ridotte all'osso si passa meno tempo a regolarle e di più a scattare magari curando meglio la composizione... Sicuramente portano a "pensare" bene lo scatto (conoscendo i limiti imposti dalla macchina/obiettivo) | 
| inviato il 13 Dicembre 2024 ore 22:53
Crediamo che abbiate centrato due dei punti focali riguardo all'argomento :-) | 
| inviato il 14 Dicembre 2024 ore 18:36
Sono abbastanza perplesso, un pochino per tutto, penso che il mezzo debba dare un valore aggiunto o diverso ad un modo di vedere. L'approccio è lo stesso sia con una punta e scatta a pellicola che con qualsiasi altro strumento, l'eventuale tempo che guadagneresti lo perdi poi per la scansione di un certo livello. Se si vogliono fare esperienze, qualsiasi strumento è il benvenuto, ci mancherebbe pure, devono servire per crescere ma sopratutto far capire che lo strumento come mezzo di espressone prende valore quando l'utilizzatore possiede un linguaggio personale o tenta di formarsene uno. Il mezzo di per se conta meno di zero. | 
| inviato il 14 Dicembre 2024 ore 20:02
“ l'eventuale tempo che guadagneresti lo perdi poi per la scansione di un certo livello. „ Beh, bisogna vedere se veramente serve avere una scansione "di un certo livello"... c'è chi si fa bastare quelle casalinghe. O che magari stampa con l'ingranditore i negativi ottenuti da una Holga (io l'ho fatto) E a proposito... Holga+Epson V500...
 | 
user207727 | inviato il 14 Dicembre 2024 ore 22:57
Me no. Voi non so. | 
| inviato il 15 Dicembre 2024 ore 6:31
Onestamente non sono mai stato attratto dalle macchine a ottica fissa. Da quelli semplici si, certamente, del resto io adopero unicamente l'esposizione manuale a lettura Spot, più semplice di così c'è nulla, però l'obiettivo voglio poterlo sostituire... se mi serve. | 
| inviato il 15 Dicembre 2024 ore 7:20
Più semplice di così Paolo c'è un tempo, due aperture e nessun esposimetro Anzi, qualche macchina neanche ce l'ha due valori di diaframma... | 
| inviato il 15 Dicembre 2024 ore 10:23
Beh Lorenzo quelle di cui parli sono le usa e getta, che effettivamente sono anche il massimo della semplicità, nel contempo però esse rappresentano anche il degrado massimo cui può giungere la fotografia chimica... diciamocela tutta: macchine fotografiche del genere rappresentano il nichilismo della pellicola, e onestamente sono anche uno dei (tanti) motivi che 30 anni addietro hanno assicurato la facile affermazione della tecnologia digitale. Cerchiamo di essere onesti con noi stessi, l'idea che sembra prevalere oggi, quella cioè di riportare una parte più o meno consistente della nuova utenza fotografica verso la pellicola esaltando, come ragione UNICA di questa scelta, la presunta inferiorità qualitativa di questo supporto di registrazione rispetto a quello digitale, è un ORRORE strategico... perché inculca nelle nuove generazioni l'idea che la fotografia chimica sia qualitativamente INFERIORE rispetto a quella digitale, ragione per cui, passato quel prlmo, breve momento di vero e proprio innamoramento, la nuova utenza si stancherà presto del nuovo giocattolo proprio perché, percependolo come inferiore lo considererà anche scadente... e quindi niente affato degno di alcun serio impegno, da parte loro, in quanto incapace di offrire quegli ottimi risultati ottenibili invece col digitale. Pensaci un attimo amico mio: questo atteggiamento forzatamente nichilista, anzi no: letteralmente autodistruttivo, non potrà non segnare la MORTE DEFINITIVA della pellicola! | 
| inviato il 15 Dicembre 2024 ore 11:24
No Paolo, non ci sono solo le usa e getta... ci sono macchine di concezione volutamente semplici che sono prodotte per soddisfare un appetito "perverso" (o solo perchè in certi paesi poveri era l'unico modo di permettere alla gente di comprarsi un attrezzo che potesse restituire delle foto) Basta pensare alla macchina in plastica che si vede aprendo il primo link del primo post di questa discussione (macchinettina simpatica che anche io uso)... oppure basta pensare alle Holga e alle Diana che NON nascono per i "Lomografari" ma per i meno abbienti (che poi sono diventate un oggetto di marketing ma che sono state apprezzate da chi voleva provare qualcosa di "diverso") Tanto tempo fa c'erano le Ferrania Ibis, le Bencini Comet e le Agfa Clack ed è grazie a quelle che la gente ha ancora dei ricordi in qualche scatola... (Ma che te lo dico a fare? Lo sai benissimo... ) E le macchine semplici non saranno la causa della morte definitiva della pellicola (anzi, vanno ringraziati i "Lomografari" che bene o male contribuiscono a tenerla viva!) ma lo sarà solo ed esclusivamente il rincaro dei prezzi (come tu sempre sottolinei) Ieri ho comprato una Gold 200 e una UltraMax 400.... 30 euro... Edit : La Holga, la Diana, la Holga Pinhole Wide, la Vivitar Ultra Wide & Slim per me sono state una scelta... la Holga 120N in tempi non sospetti costava 30 euro spedita ed è una macchina con la quale mi sono divertito un sacco... non rimpiango niente di quei soldi spesi. | 
| inviato il 15 Dicembre 2024 ore 11:35
Ieri ho comprato una Gold 200 e una UltraMax 400.... 30 euro... ********** *********** E ti è andata ancora bene. Prova a chiedere, restando in ambito Kodak, una E100 |  
| inviato il 15 Dicembre 2024 ore 11:47
Un ragazzo che seguo in palestra da anni c'è nato davvero con la camicia e che dire: si vede! |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 252000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.  |

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |