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Dietro al traffico di droga in Italia si nasconde un sistema spietato: la mafia nigeriana . Manipolazione, vite spezzate e miliardi di euro sono il motore di un impero criminale che opera nell'ombra, alimentato dal silenzio e dall'indifferenza.
Per la prima volta, un ex membro rompe il muro dell'omertà .
In un'intervista esclusiva per RAW FACTS , il mio canale, rivela i segreti di questa rete globale: dai traffici internazionali di cocaina ai metodi di controllo psicologico e fisico che distruggono migliaia di vite ogni giorno.
Non è solo una storia di crimine , ma una realtà che ci tocca tutti da vicino. Guardare questo episodio significa aprire gli occhi su un sistema che nessuno vuole vedere, ma che non possiamo ignorare.
Non chiudere gli occhi davanti a questa realtà: conoscere è il primo passo per cambiare.
user257478
inviato il 29 Novembre 2024 ore 21:59
Grazie Gerry appena ho un attimo di tempo lo guardo.
Io penso a tutti quei giovani che odiano la mafia e ci manifestano contro e poi si fumano allegramente uno spinello. Qualsiasi mafia si sostiene con i guadagni sulla droga.
Francesco ma che dici... Sostegno alle mafie è altro, ed è attuato in sede di governo.
user207727
inviato il 02 Dicembre 2024 ore 11:59
Lou.camera, sicuramente è anche altro. Secondo te, però, a chi è in mano il mercato della droga e dello spaccio? La droga ha sempre foraggiato associazioni malavitose organizzate. Esci a comprare del fumo dallo spacciatore di quartiere e già vuol dire che ti va bene dare soldi alle mafie, e sei, pertanto, un mafiosetto pure tu. Inutile poi che al primo giudice morto ammazzato protesti.
Mi viene difficile risponderti e non perché credo che tu abbia ragione.. voti Meloni? Che nesso c'è tra fumarsi una canna che ormai in molti paesi è legale con la protesta verso l'omicidio, anche di una persona normale? Bho.. se fumi tra poco ti tolgono la patente anche se non sei sotto effetto e se tu dici dovrebbero toglierti pure il diritto di protesta? Ma in che mondo vivi? Sei matto?
E il governo che vuole che tu ricorri alla mafia con il proibizionismo. La mafia è nelle istituzioni, nelle imprese.. per strada ci sono solo disgraziati. La gente acquisterebbe legalmente se ne avesse la possibilità, ma non gli viene data perché fa una bella cassa.. con ritorno sia per lo Stato che per la mafia.. smettiamo con sta storia va
La mafia è diventata grande grazie alla droga ma ad oggi non credo minimamente sia il suo maggior interesse, sempre fonte di reddito certo, ma ce ne sono tantissimi di importatori autonomi e coltivatori locali..
La ghigliottina, esiste il gioco in TV ma, se introducessero quella " Tagliente ", che goduria, soprattutto per quelle persone così sfrenate che, pensano di potere dire e fare ciò che vogliono. Questo è il mio insindacabile pensiero. Un saluto.
Capisco il tuo punto, ed è vero che il mercato della droga è una delle principali fonti di guadagno per molte mafie. Però non tutti i consumi di sostanze, come uno spinello, sono direttamente collegati alle organizzazioni mafiose. Dipende molto da come e dove queste sostanze vengono prodotte e distribuite. In alcuni casi, ci sono mercati locali o coltivazioni indipendenti che non hanno nulla a che fare con le mafie.
Credo che il discorso sia più complesso e vada oltre il singolo consumo. Dovremmo forse riflettere di più sul sistema che rende certe sostanze illegali e, di conseguenza, più redditizie per le organizzazioni criminali. E magari chiederci se ci sono altri modi per combattere la mafia, come colpire i loro capitali, il traffico di esseri umani o la corruzione. Mi interessa sapere cosa ne pensi: da dove cominceresti tu per affrontare questi problemi?
Grazie per il confronto, trovo interessante il dibattito che si è creato. È vero che il mercato della droga, in molti casi, finanzia le organizzazioni mafiose, ma penso che sia importante non semplificare troppo il discorso. Non tutta la droga passa necessariamente attraverso le mani delle mafie: ci sono economie illegali più frammentate, non sempre gestite da grandi organizzazioni.
D'altro canto, è giusto chiedersi quanto le nostre scelte quotidiane abbiano un impatto. Ad esempio, oltre al tema della droga, ci sono altri mercati che alimentano le mafie, come lo sfruttamento del lavoro nero, il traffico di rifiuti e il controllo del gioco d'azzardo. Forse dovremmo riflettere su come colpire il sistema nel suo insieme, invece di focalizzarci su un singolo comportamento
Capisco il tuo punto e penso che tocchi alcune questioni fondamentali. È vero che in molti Paesi il consumo di cannabis è legale o regolamentato, e che spesso i problemi nascono proprio dal proibizionismo, che spinge le persone verso mercati illegali. Se ci fosse una regolamentazione più chiara e accessibile, probabilmente si potrebbe sottrarre una parte di questo mercato alle mafie, come già accade dove la cannabis è legalizzata.
Però il legame tra droga e criminalità organizzata non è così semplice da sciogliere. Anche in Paesi dove alcune droghe sono legali, le mafie si riorganizzano e trovano altre fonti di reddito, come il traffico di esseri umani, il controllo di appalti o le attività economiche 'legali'. La droga ha rappresentato un tassello fondamentale per far crescere il potere delle mafie nel passato, ma oggi non è più la loro unica (e forse nemmeno principale) fonte di guadagno. Su questo ti do ragione.
Per quanto riguarda le proteste, credo che tutti abbiano il diritto di manifestare contro il sistema mafioso e contro qualsiasi forma di ingiustizia, indipendentemente dalle proprie scelte personali. La vera sfida, come dici tu, è affrontare il problema alla radice, e forse una maggiore trasparenza nelle istituzioni e una regolamentazione più intelligente potrebbero essere una parte della soluzione.
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