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diciamolo una volta per tutte: non si può proteggere una tecnica fotografica con alcun brevetto


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avatarjunior
inviato il 14 Ottobre 2024 ore 8:20

Capita spesso di imbatterci in post confusi, dove si parla di brevetti e copyright applicati a particolari tecniche fotografiche… si può fare?

Allora, certo che possiamo andare alla SIAE e “brevettare” una tecnica, ci mancherebbe! D'altronde loro si prendono i soldi e tu un vero brevetto che tutela… NULLA

Ma come?? Non è esattamente così

Sì può andare alla SIAE e DEPOSITARE IL NOME di una tecnica, ma questo brevetto tutela appunto solo ed esclusivamente il nome, il brand. Volendo è possibile depositare una o più fotografie o un progetto fotografico ottenuto da questa particolare tecnica, ma (Attenzione!) questo non tutela il modo in cui son state realizzate le foto, ma solo le foto stesse, il singolo elemento depositato all'ufficio SIAE.

D'altronde è ovvio e banale che sia così.
Pensate alla tecnica ICM utilizzata da molti fotografi di diverse nazionalità (che non stanno sui social a scrivere post ma espongono le loro opere in gallerie internazionali e le vendono per decine di migliaia di euro).

Come mai nessuno ha “brevettato” questa tecnica? sono degli stupidi? No, è chi continua a sventolare brevetti ipotetici che proteggono chissà quale segreto che è un ignorante.

Di nuovo: Ciò che si può brevettare (o meglio DEPOSITARE per chi deve cercare il pelo nell'uovo) è il Marchio, NON la tecnica

Esempio: se io “invento” una tecnica fotografica, magari l'ennesimo hdr con maschere di tonalità e luminosità (WOW CHE AVANGUARDIA ?) e la chiamo “Martino” posso depositare il nome Martino, e questo nome viene effettivamente tutelato.
Se domani qualcuno usasse il nome “Martino” per vendere cose allora infrangerebbe il copyright, ma non perché ha usato quella tecnica proibita , ma perché utilizza un nome registrato!

In definitiva domani potreste prendere la tecnica X, copiarla pari pari (SENZA NEANCHE CAMBIARNE UNA VIRGOLA) e cambiargli il nome in tecnica Y e vendere tale prodotto. Certo non è proprio un comportamento corretto, anzi sarebbe abbastanza vergognoso, ma alla luce dei fatti è possibile e del tutto legale e se qualcuno minacciasse ripercussioni legali probabilmente non ha idea di ciò di cui parla.


Questa la risposta di un avvocato che si occupa di brevetti:


“ In generale, le tecniche fotografiche non possono essere brevettate tramite la SIAE (Società Italiana degli Autori ed Editori), poiché il campo d'azione della SIAE riguarda la protezione delle opere creative (diritti d'autore) e non invenzioni o processi tecnici, che invece rientrano nel dominio dei brevetti industriali.

Ecco la distinzione chiave:

1. Diritto d'autore (SIAE): Protegge le opere dell'ingegno creativo come fotografie singole, testi, musiche, film, ecc. Il diritto d'autore copre la creatività dell'opera, non la tecnica usata per realizzarla. Se hai creato delle fotografie particolari o un progetto fotografico, puoi proteggerne i diritti d'autore depositandole presso la SIAE o altre società di gestione collettiva dei diritti.

2. Brevetto industriale: Protegge invenzioni tecniche, procedimenti e processi innovativi. Se hai ideato una tecnica fotografica completamente nuova e innovativa (ad esempio, un particolare metodo di elaborazione delle immagini o un nuovo tipo di strumento o attrezzatura fotografica), potresti brevettarla, ma non tramite la SIAE. In questo caso dovresti rivolgerti a un ufficio brevetti, come il Ministero dello Sviluppo Economico in Italia o l'European Patent Office (EPO).

Cosa puoi proteggere e come:

• Immagini: Se hai realizzato fotografie creative, puoi registrarle presso la SIAE per tutelarne i diritti d'autore.
• Nome o marchio: Se vuoi proteggere il nome di una tecnica (es. per un particolare stile fotografico o un processo riconoscibile), potresti registrarlo come marchio.
• Invenzioni tecniche: Se la tua tecnica è una procedura o tecnologia del tutto nuova e innovativa nel campo della fotografia, dovrai rivolgerti a un ufficio brevetti.

In sintesi, la SIAE può aiutarti a proteggere l'espressione creativa del tuo lavoro fotografico, ma per proteggere una tecnica fotografica come processo o invenzione, dovresti invece considerare il brevetto industriale.

Ora, Vi immaginate andare all'ufficio Brevetti Industriali e chiedere di registrare una tecnica di stacking macro o blending HDR a cui ha aggiunto un passaggio o cambiato modo di interpretarlo??
Si fa abbastanza ridere… come fa ridere chi continua a parlare di copyright e di ripercussioni legali per “chi divulga la tecnica o la insegna ad altri”. I geni in questione andrebbero in contro ad una controquerela con tanto di addebito di spese legali

Ripetiamo tutti insieme: NON SI PUÒ BREVETTARE UNA TECNICA, ma possiamo DEPOSITARE solo il suo nome.

Cari Guru del q , fatevene una ragione Cool

Peace and love

avatarsenior
inviato il 14 Ottobre 2024 ore 9:01

Sono d'accordo con te che non abbia senso. Ma...in molte frasi scrivi "si va alla SIAE a brevettare". Anche questo non é che sia preciso. La SIAE non rilascia alcun brevetto. Brevetto é un termine preciso che indica una cosa precisa (e no, non si può brevettare una tecnica fotografica), la SIAE non é un organo che può rilasciare brevetti (di nulla, non solo di tecniche fotografiche). Modificherei quelle frasi giusto per maggiore chiarezza. Visto che alla fine del post scrivi tutta la distinzione corretta !

avatarsupporter
inviato il 14 Ottobre 2024 ore 9:03

Vado a preparare i popcorn MrGreen

avatarjunior
inviato il 14 Ottobre 2024 ore 9:49

Simone, quanto dici è giusto, anche se la SIAE ha un ufficio “marchi e brevetti” che è dove vai a depositare l'opera o il marchio. Diciamo che ho peccato senza volere ?

avatarsenior
inviato il 14 Ottobre 2024 ore 9:54

Si si ma ma avevo inteso solo che iniziando il post e vedendo subito "vado alla SIAE a brevettare" uno si premunisce pensando "ok sono i soliti guru" ...ma poi andando avanti ci sono le informazioni corrette per cui vale la pena che le cose siano chiare da subito altrimenti qualcuno potrebbe non arrivare in fondo e sarebbe un peccatoMrGreen

avatarjunior
inviato il 14 Ottobre 2024 ore 9:57

Signori, ci tengo a precisare che non è mia volontà scatenare guerre o rappresaglie.

Condivido semplicemente una mia personale esperienza, dato che ho sviluppato progetti fotografici che pensavo io stesso di depositare in SIAE. Mi sono informato e questo è quanto è emerso. Dato che vedo che è un topic molto discusso, solo condividerlo con voi quanto in mio sapere per aiutare a chiarire la confusione che si legge qua e là

Poi, sei i bambini dell'asilo dei social vogliono, come spesso accade, battere i pugni e farmi cancellare il post ben venga. Io a differenza loro non vivo di rappresaglie, ho un nome riconosciuto che non esiste solo nel metaverso, mi cambia davvero poco

avatarsenior
inviato il 14 Ottobre 2024 ore 10:20

NON SI PUÒ BREVETTARE UNA TECNICA, ma possiamo DEPOSITARE solo il suo nome

Martino grazie del tuo contributo, rimane il dubbio sul dopo che è stato depositato il nome della tecnica, cosa ne viene all'autore?
Il nulla suppongo; forse una citazione in qualche manuale, così, tanto per vana gloria.

avatarsupporter
inviato il 14 Ottobre 2024 ore 10:38

Martino grazie del tuo contributo, rimane il dubbio sul dopo che è stato depositato il nome della tecnica, cosa ne viene all'autore?
Il nulla suppongo; forse una citazione in qualche manuale, così, tanto per vana gloria.


É semplicemente un deterrente verso chi impara la sua fantomatica tecnica ai suoi corsi, per non diffonderne successivamente i particolari

avatarjunior
inviato il 14 Ottobre 2024 ore 11:26

Ma precisamente che tecniche hanno brevettato?

avatarsenior
inviato il 14 Ottobre 2024 ore 13:31

Di norma vengono "brevettate" tecniche avanzate di HDR e doppia esposizione che aiutano ad ottenere foto di miglior qualità e dettagliate quando la luce è molto scarsa tipo nella fotografia notturna.

Sono tecniche un'attimo diverse dal semplice bracketing HDR o da una classica doppia esposizione e sono anche più laboriose.

Personalmente i risultati ottenuti con queste tecniche le trovo abbastanza "artificiali" e poco naturali IMHO rispetto alla classica lunga esposizione o doppia esposizione, ma è una mia opinione soggettiva

avatarsenior
inviato il 14 Ottobre 2024 ore 16:47

Ah quelle belle tecniche x fare i notturni con le luci grigie!? E hanno anche avuto il coraggio di brevettarle MrGreenMrGreenMrGreen

avatarsenior
inviato il 14 Ottobre 2024 ore 18:09

Nico Angeli
Ah quelle belle tecniche x fare i notturni con le luci grigie!? E hanno anche avuto il coraggio di brevettarle MrGreenMrGreenMrGreen

Prima o poi ti offro da bere no limits! Cool

avatarsenior
inviato il 14 Ottobre 2024 ore 18:19

Diciamo che dicono di averle brevettate. Poi se intendano altro o abbiano fatto altro, questo non si sa MrGreen

avatarsenior
inviato il 14 Ottobre 2024 ore 19:21

Questa la risposta di un avvocato che si occupa di brevetti:
In generale, le tecniche fotografiche non possono essere brevettate tramite la SIAE (Società Italiana degli Autori ed Editori), poiché il campo d'azione della SIAE riguarda la protezione delle opere creative (diritti d'autore) e non invenzioni o processi tecnici, che invece rientrano nel dominio dei brevetti industriali.


Amen.
Spero questo chiuda quel genere di "discussioni stizzite", dove io in passato ho espresso questo semplicissimo concetto diverse volte, sollevando inutili argomentazioni contrarie ma infondate.
Sorriso

avatarsenior
inviato il 14 Ottobre 2024 ore 19:43

Infatti, è la stessa cosa nel campo musicale, un Stevie Ray Vaughan o Gary Moore che eseguono i brani di Jimi Hendrix, tecniche superbe ma esecuzioni differenti, si pagano i diritti per i brani.
Oppure violinisti che eseguono brani di Paganini o Bach, tecniche eccelse ma risultati differenti anche se superbi.
Nessuno ha mai pagato i diritti sulla tecnica che è pura didattica, il succo è solo quello.
C'è poco da aggiungere.




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