| inviato il 12 Ottobre 2024 ore 23:04
Ciao,
Magari lo sapete già ma su you tube è disponibile l'intero film panther des neiges che racconta l'avventura di Vincent Mounieres in Tibet alla ricerca del leopardo delle nevi.
1h e 35 di poesia
Ps al minuto 35 circa viene spiegato il perché del suo secondo viaggio: Mounier aveva fotografato un falco sacro, mesi dopo, a casa rivedendo le foto si è reso conto di aver inavvertitamente fotografato sullo sfondo il leopardo delle nevi!
Buon WE
Lorenzo
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| inviato il 13 Ottobre 2024 ore 6:22
Grazie della segnalazione.
Visto due volte al cinema. Bellissimo.
Un soggetto mitico, un animale stupendo, sebbene imho esteticamente più brutto del suo cugino dei climi più caldi.
Fotografia ovviamente al top, storia accattivante (anche se un po' romanzata/ricostruita), narrazione che ti cattura.
La scena del gatto di pallas che alza gli occhi al cielo è memorabile.
In diversi momenti mi sono identificato, per motivi diversi, con entrambi i protagonisti umani.
L'unico rammarico è quello che, per motivi di salute, non potrò mai salire a vedere il leopardo delle nevi. |
| inviato il 13 Ottobre 2024 ore 8:52
Bellissimo. Da vedere.
Mi piacerebbe sapere che correlazione c'è tra il film ed il fatto che negli ultimi tempi ci siano un sacco di persone che sono andate a fotografare questo animale. |
| inviato il 13 Ottobre 2024 ore 9:15
@ Gianpietro
Domanda maieutica la tua, credo che in parte il film abbia fatto del suo.
Però, in tempo non “sospetti” anch'io ho iniziato ad interessarmi al “bestio” e posso assicurarti che già molto prima dell' uscita del film esisteva un folto gruppo di appassionati.
Ovvio che adesso al gruppo si saranno aggregati “appassionati” che vogliono solo fotografarlo ma che dell'animale gliene importa poco o nulla.
Per quanto mi riguarda io in Tibet ci sono stato e grazie al cielo per il cacciatore di immaginette la vedo un po' dura portarlo a casa a meno che i Cinesi non decidano di far diventare anche lui business.
Ps io mi sto concentrando su un'altra nazione ( no India)
Scusate il mio essere prolisso
Lorenzo
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| inviato il 13 Ottobre 2024 ore 9:27
Mi piacerebbe sapere che correlazione c'è tra il film ed il fatto che negli ultimi tempi ci siano un sacco di persone che sono andate a fotografare questo animale.
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Forse perché il soggetto, l'ambiente, le situazioni e perché no anche le difficoltà oggettive sono un poco meno scontate, e di facile soluzione, della solita avifauna da capanno? |
| inviato il 13 Ottobre 2024 ore 9:51
Paolo ,
Come si evince dal mio nick io sono abbastanza avanti con gli anni. Per quanto mi riguarda io sto studiando il russo, lezioni singole, ormai da un po' di anni. Dal mio punto di vista lo studio della lingua e' la chiave principale per entrare in sintonia con le persone (ormai forse amici) che spero mi possano aiutare. Altra cosa importante è imparare a buttare giù latte di cavallo fermentato (una autentica schifezza) mangiare formaggio che di formaggio non ha nulla e prelibatezze simili
Ps poi magari crepo domani
Ps non mai fatto viaggi organizzati in vita mia.
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| inviato il 13 Ottobre 2024 ore 10:54
Film molto bello, incuriosito ho letto poi altri libri dello scrittore.
Consiglio “nelle foreste siberiane”
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| inviato il 13 Ottobre 2024 ore 11:54
Mi dispiace diverlo amnettere perché è francese, ma onestamente il film è molto bello e Vincent Munier, che come fotografo conosco da anni, in questo senso è una garanzia assoluta.
Splendidamente gestiti i controluce, come si conviene ai pochi che la conoscono, la LUCE intendo, per quella che è la vulgata comune invece più di qualcuno potrebbe lamentarsi per i neri, ma ovviamente sarebbe una ammissione di ignoranza "nonpareil", meravigliose le dissolvenze, davvero magistrali.
In definitiva è la seconda cosa buona che vedo fare ai francesi... dopo le Gitanes senza filtro ovviamente!
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| inviato il 13 Ottobre 2024 ore 12:00
@ ES1985 grazie per il titolo, se ne hai altri per favore segnalalo
@ Paolo se ti va e ne hai tempo segui i documentari di ARTE ( su you tube) a mio parere i Francesi sono primi in assoluto. |
| inviato il 13 Ottobre 2024 ore 12:03
Negli ultimi anni in naturalistica secondo me i francesi hanno rotto parecchi sederi. Altro che.
Pieno di giovani talentuosi. |
| inviato il 13 Ottobre 2024 ore 20:35
No letto:
- nelle foreste siberiane (mi e' piaciuto molto)
- abbandonarsi a vivere e sentieri neri (piaciuti un pelino meno) ma giudizio strettamente personale.
Ho visto anche il film del 2023 che hanno dato in pochi cinema almeno a Roma, “A Passo d'uomo” che racconta come lo scrittore tesson si sia ritrovato nel “camminare/trekking/hiking”
Dopo aver passato un periodo buio
Film che per tanti motivi e' paiciuto molto. |
| inviato il 14 Ottobre 2024 ore 7:13
@ Grazie Es, se può interessare hanno da poco ristampato Dersu Uzala. |
| inviato il 14 Ottobre 2024 ore 8:49
@ Paolo se ti va e ne hai tempo segui i documentari di ARTE ( su you tube) a mio parere i Francesi sono primi in assoluto.
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Possibile?
Evidentemente gareggiano da soli, perché solo così quei cenciosi possono sperare di arrivare primi in qualcosa! |
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