| inviato il 06 Ottobre 2024 ore 21:20
Salve a tutti ,sono relativamente nuovo al mondo della fotografia , fotografo da 5-6 anni avevo iniziato con la yashica dei miei scattando con dei negativi a colori , sono poi passato al digitale causa rottura della yashica , e da poco ho ripreso la pellicola che mi da molte soddisfazione e mi diverte molto anche svilupparmi da solo i negativi , ultimamente però sto guardando molte foto fatte con le diapositive , i colori che hanno sono fantastici bellisimi e mi sembrano diversi da qualsisi altro supporto che ho usato , vorrei quindi provare questo tipo di pellicola , ma ho alcuni dubbi da "illuminare" prima di iniziare , ho capito che esistono ancora sostanzialmente solo le fujifilm e le kodak ektachrome E100 e che hanno un bel costo rispetto ai negativi ma apparte il marchio da usare , quello che vorrei sapere è che differenze ci sono duarante la fotografia tra la diapositiva e il lnegativo a colori , inoltre lo sviluppo E6 è molto diverso dal c41? ho poi letto che è possibile fare un processo di sviluppo "cross processing" usando le chimiche per c41 ,esattamente cosa significa questo scambio di chimiche crea effetti particolari sulle foto ? grazie in anticipo a chiunque risponda Filippo:) |
| inviato il 06 Ottobre 2024 ore 22:47
La differenza sostanziale, ovvia, è che con le dia bisogna esporre con grande attenzione. Ovviamente bisognerebbe SEMPRE esporre con attenzione, ma se esponiamo una pellicola negativa dobbiamo preoccuparci soprattutto di fare in modo che contenga le informazioni che ci interessano: dettaglio anche nelle ombre e nelle alte luci, se possibile, oppure, se non si può, decidere se bruciare intenzionalmente le alte luci per salvare le ombre oppure se "tappare" le ombre per salvare le luci. Dopo di che, quando il negativo sarà stampato, sarà possibile fare qualche correzione per fare in modo che l'immagine risulti un cicinino più chiara o più scura: miracoli non se ne fanno, niente a che vedere con la post del digitale, ma qualcosina si può fare. La diapositiva invece è un prodotto finito: come esce dallo sviluppo resterà, e questo significa che quando si espone bisogna già avere una certa idea di come sarà la dia dopo lo sviluppo, cosa che necessita una certa esperienza. A volte, in caso di dubbi, si fanno diversi scatti con esposizioni leggermente diverse, con mezzo stop di differenza, in maniera da essere ragionevolmente sicuri di realizzare la dia "giusta". Qui qualche padreterno dell'analogico mi vorrà tirare le orecchie dicendomi che invece bisogna misurare accuratamente la luce della scena e poi non c'è bisogno di fare tante esposizioni: se si ha abbastanza "manico" ce la si fa al primo colpo. Può darsi, non dico di no, ma io per le foto alle quali tenevo particolarmente le tre pose diverse le ho sempre fatte. Di sviluppare in proprio non so nulla, quando facevo dia usavo la Kodachrome e la mandavo a sviluppare. |
| inviato il 06 Ottobre 2024 ore 22:54
che differenze ci sono duarante la fotografia tra la diapositiva e il lnegativo a colori ********* Con la diapositiva si "bruciano" piu' facilmente le luci, quindi bisogna stare attenti alla sovra-esposizione. Viceversa un negativo troppo leggero da' problemi in stampa (ombre "tappate"), quindi occorre fare attenzione alla sotto-esposizione. |
| inviato il 07 Ottobre 2024 ore 9:36
grazie mille , sicuramente l'esposizone deve essere sempre corretta penso , anche sui negativi alemno ci provo ! spero arrivi qualcuno con esperienza nello sviluppo anche di diapositive |
| inviato il 07 Ottobre 2024 ore 17:12
Fatte al tempo dei circoli fotografici...non è semplicissimo :). Il processo E6 richiede se non mi ricordo male 7 passaggi a temperatura controllata intorno a 38 gradi con una tolleranza stretta. Si può fare ma richiede molta attenzione e un sistema per controllare la temperatura, fino alla Jobo se si vogliono sviluppare con continuità. Ma sono ricordi vecchi di anni, magari hanno sviluppato chimici più semplici. |
| inviato il 07 Ottobre 2024 ore 17:43
Infatti, ricordo anch'io che si diceva, ai tempi della pellicola, che mentre il bianco e nero si può fare (sviluppo e stampa) tranquillamente in modo casalingo senza dover impazzire per controllare le temperature dei bagni il colore invece richiede tollezanze strette su temperature e tempi, pena la comparsa di dominanti indesiderate, sia per i negativi che per le dia. |
| inviato il 07 Ottobre 2024 ore 17:56
se richiedi quei passaggi non si discosta molto dal C41 , che richiedi le temperature di 38° gradi il più possibile costanti alemeno per lo sviluppo lo sbianca e il fissa anche ma hanno un pò di tolleranza poi ci sono lavaggi sempre a 38° a anche il pre lavaggio va fatto a 38° , lo stabilizztore sul mio kit è indicato per 20 25° gradi (kit è della rollei) , io ho costruito una "sorta" di gira tank non saprei come definirla ho fatto delle ricerche e ho capito che il tutto viene meglio se eseguito in rotazione anche il mio kit lo consiglia quindi non avendo probemi a costuire robe strane ci ho provato:) l'unica cosa che mi manca è un sistema per tenere la tank a temperetaure di 38° |
| inviato il 07 Ottobre 2024 ore 23:38
... unica cosa che mi manca è un sistema per tenere la tank a temperetaure di 38° *************************************** Riscaldatore della Nova darkroom: Novatronic Heater |
| inviato il 07 Ottobre 2024 ore 23:42
E6 fatto in casa? Auguri... |
| inviato il 08 Ottobre 2024 ore 18:48
Sinceramente sviluppare le dia in proprio non mi sembra una grande idea. Un conto è avere una camera oscura per stampare il bianco e nero, dove ci sono spazi di intervento soprattutto in stampa, ma anche nello sviluppo del film, ma con l'invertibile... boh? Si può davvero fare qualcosa di meglio che mandandola a sviluppare in un laboratorio? A conti fatti non credo si risparmierebbe, calcolando anche gli esperimenti da fare per arrivare a buoni risultati e in ogni caso non è come stampare il BN che puoi mascherare, usare gradazioni diverse, croppare eccetera, con le dia il risultato finale dipende da come hai scattato. In fase di sviluppo non è che si possano fare miglioramenti. Peggioramenti invece sì. |
| inviato il 08 Ottobre 2024 ore 22:18
Grazie per le risposte ho sicuramente un'idea più chiara data dai vostri punti di vista :) |
| inviato il 08 Ottobre 2024 ore 23:26
con le dia il risultato finale dipende da come hai scattato. *********************************** Esattamente Si può davvero fare qualcosa di meglio che mandandola a sviluppare in un laboratorio? *********************************** No, si possono, però, avere gli stessi risultati. Con un poco di pratica, come, del resto ce ne vuole, quando si impara a stampare in b/n o, ad utilizzare finemente Lightroom, Photoshop, GIMP, ecc. Si sviluppano dia in proprio, per il gusto di farlo ed avere un prodotto finale ancora più tuo. |
| inviato il 09 Ottobre 2024 ore 5:20
Se le mandi a un laboratorio è molto più tuo: hai pagato due volte, una per comprare la pellicola e l'altra per lo sviluppo |
| inviato il 09 Ottobre 2024 ore 8:42
Filippo, se fossi in te, alla prima esperienza non mi imbarcherei nell'avventura dello sviluppo che, come già è stato scritto, è un processo non semplice con passaggi abbastanza critici, soprattutto perché mi pare tu non abbia esperienza di camera oscura. Sbagliare uno sviluppo significa rovinare senza rimedio 36 fotografie. Prima di tutto impara a conoscere bene la tua pellicola. Già questo richiede un po' di esperienza per provare "tutte le situazioni e condizioni possibili". Poi semmai aggiungerai lo sviluppo, di cui a quel punto saprai riconoscere i risultati buoni o cattivi proprio perché conosci il materiale. Ti dico che oggi già non è semplicissimo trovare un laboratorio di ottima qualità, che sviluppi bene, non righi le dia, non le impolveri…. Quando usavo io le dia, qui a Bologna (e in ogni città) c'era un lab che sviluppava l'E6 in un'ora…. Altri tempi. In ultimo, se ti dedichi alle dia vanno considerati con molta attenzione tutti gli aspetti legati alla proiezione. Che poi è il bello delle diapositive! Mica le guarderai controluce… Fortunatamente qui nel forum ci sono frequentatori esperti in questo campo. |
| inviato il 09 Ottobre 2024 ore 15:01
no non ho esperienza di camera oscura seria , anche perchè nella mia zona non conosco nessuno che fotografi ancora a pellicola e quindi sperimento da solo per quello che posso , alemeno per quanto riguarda i negativi ho dei buoni risultati quando riusciro proverò a caricare qualcosa qui su profilo , grazie comunque dei consigli da quello che capisco , le diapositive sono molto più delicate e richiedono un modo diverso anche per la fruizione della foto giustamente , nella mia zona on cosnoco nessun laboratorio che sviluppa E6 , quello che c'è qua da me adesso fa solo c41 ma ci mette un sacco perchè ha una macchina della kodak che richiede di essere caricata con diversi litri di chimiche , quindi sviluppa tanti rullini alla volta e se vui portarlo li aspetti fin che non ha "accumulato" questti rulli , l'ultima volta ho aspettato quasi 4 mesi per 3 rulli.... morivo per cui ho deciso di provare a svilupparmeli da solo , all'inizio ho sbagliato è ,bruciando tutto facendo casini però non è propio impossibile :) sicuramente ho imparato qualcosa di nuovo ! grazie ancora |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 252000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |