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giorni fa ho letto qui un dileggio sul cote analogico


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avatarjunior
inviato il 22 Agosto 2024 ore 13:28

Giorni fa leggo in quanto di rimbalzo da un altro sito un peana a favore del digitale in cui in sostanza si dileggiava l'analogico con formulazioni da Bar dello Sport o la meme chose: da bocciofila. Tutti gli astanti o quasi tutti ammaliati al solito refrain scontatissimo stile quello dell'ascensore: chi mai farebbe le scale di casa se dotato di ascensore? Peccato che ciò sia una logica da casalinga di Voghera o da Dopolavoro ferroviario: chi di gallina nasce ne convien che ruspi, meditò il Trilussa. Infatti il mezzo tecnologico ascensore non ha niuna influenza sull'utilizzatore mentre l'uso del digitale sì invece, eccome se lo ha! ps: chioso questo mio intervento che non ho nulla control digitale in sé e per sé, tant'è che ritengo Gastel insuperabile tanto quando scattava coll'8x10" quanto colla Canon full frame. Ma Gastel è Gastel: il volgo che blatera digitale è meglio in sé e per sé ritiene che una iconografia sorta dall'AI sia in fieri superiore a colui che coevo dipinge con i più che vetusti pennelli e colori ad olio, neanche con quelli acrilici! Ovvio che sia una scemenza colossale: tanto più l'essere umano si allontana da quello che è sempre stato e sarà sempre a meno che non diventi pure lui obnubilato, carta straccia, cioè la mitopoiesi (sin dalle grotte di Lascaux ed Altamira l'individuo ha sentito il profondo bisogno di creare racconti immaginifici sorti di sua sponte) tanto più appassisce. Ebbene l'analogico è un rallentatore, un creatore di difficoltà rispetto a soluzioni retoriche, facili, automatiche (automatiche e pronte all'uso nella loro banalità che sono tanto più spesse e quantitativamente presenti tanto più è sofisticato il digitale vedi AI ove addirittura la luce è falsa): infatti il banco ottico è perfetto per questo effetto scaccia retoriche di pronto uso, ma questo non lo puoi raccontare al festival della Banalità del Digitale.

avatarsenior
inviato il 22 Agosto 2024 ore 23:37

Mi chiedo, sicuramente OT: scrive l'autore di Roberto Calasso, che mi ero riproposto di leggere per trovare conferme o smentite allo stranissimo libello Gli <Adelphi> della dissoluzione, di cui condivido poco le tesi, ma che ho nondimeno trovato a tratti divertente?

avatarsupporter
inviato il 23 Agosto 2024 ore 8:02

Plaudo alla prosa forbita, pur se messaggio singolare quale saluto di nuovo iscritto (e mi sfugge il significato di "cote" in questo contesto) ; ben arrivato a te , comunque .Sorriso;-)

user207727
avatar
inviato il 23 Agosto 2024 ore 8:21

A me sembra un esercizio narcisistico di scrittura. Detto questo: c'è un sacco di gente che sale le scale anche se c'è l'ascensore, chi ha paura, chi è claustrofobico, chi vuole fare moto, chi è abituato così da sempre...

user255527
avatar
inviato il 23 Agosto 2024 ore 9:09

mi sfugge il significato di "cote" in questo contesto


Solo di cote? sei istruito !MrGreen
A me sfugge il senso del post, a parte un inutile esibizionismo, non tipiace il digitale? Non usarlo!

avatarsenior
inviato il 23 Agosto 2024 ore 10:09

Suvvia, è fenomeno ben attestato, di cui ho sofferto anch'io, per cui una comunità - specie digitale - tende a proteggere se stessa, rendendo difficoltoso l'accesso ai nuovi arrivati. People are strange, when you're a stranger...

Salutiamo il nuovo iscritto, e se poi continua con una prosa ritenuta poco scorrevole, basta non leggerlo.

user255527
avatar
inviato il 23 Agosto 2024 ore 10:32

Andrea, non avevo capito che fosse una presentazione, l'ho confusa con l'incipit della Analogica CommediaMrGreen

Complimenti per i gusti musicali;-)

user257478
avatar
inviato il 23 Agosto 2024 ore 10:41

Merita una blobbata ;-)

avatarsenior
inviato il 23 Agosto 2024 ore 11:08

Che poi, entrando nel merito, la pellicola - per motivi che non starò qui a spiegare - mi piace assai poco.

avatarsenior
inviato il 23 Agosto 2024 ore 11:58

A me sembra un esercizio narcisistico di scrittura.

Pare anche a me. Che poi, la maggior parte di noi, anche data l'età media degli iscritti al sito, viene dalla pellicola e ne conserva una discreta conoscenza. Evidentemente il nostro amico è convinto che abbiamo scelto l'involuzione, piuttosto che altro. Convinto lui... Siamo il volgo che blatera digitale, che pratica soluzioni retoriche e destinato all'appassimentoMrGreen Ridicolo!

avatarsenior
inviato il 23 Agosto 2024 ore 12:29

Ho riletto un paio di volte e trovo la critica sinceramente allo stesso livello.
Non si parla di contesto, non si approfondisce nulla in particolare
É una frase forbita nei termini ma vuota e banale nei contenuti.
Se si vuole parlare della questione in modo serio e non a livello da bar sport bisogna iniziare a vedere le cose da più punti di vista, contestualizzare e magari argomentare in modo serio
Altrimenti é solo provare a nascondere una questione di preferenza personale e discussione a livello da tifo da stadio dietro una scrittura un po' più forbita ma il risultato non cambia

user255527
avatar
inviato il 23 Agosto 2024 ore 12:48

e ne conserva una discreta conoscenza.


Io uso ancora la pellicola, per il bn la uso esclusivamente, ma non mi ritengo una Dante Alighieri della fotografia, se in un concorso di poesia si discute se sia meglio usare Word, o penna d'oca e calamaio, vuol dire che li la poesia non c'è*


* la frase non è mia, ma non ne conosco l'autore per poterlo citare.

avatarsenior
inviato il 23 Agosto 2024 ore 14:18

Il fatto è che trovo davvero poca poesia in una penna strappata a un'oca o in lastre ovvero rulli fotografici intrisi di gelatina animale, quindi in questo caso il "medium" manda davvero un messaggio a chi vuole ascoltarlo. Gli altri, immagino, dileggeranno; con il che - noto incidentalmente - si riferisce (=rispedisce al mittente) il J'accuse sul digitale.

avatarsenior
inviato il 23 Agosto 2024 ore 17:18

Confuso

avatarsenior
inviato il 23 Agosto 2024 ore 19:31

Gastel?
Chi era costui?MrGreen

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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