| inviato il 12 Giugno 2024 ore 12:57
Buongiorno, mi affido agli utenti esperti per un quesito riguardante la macrofotografia. Possiedo un obiettivo nikon 105 2.8 micro non vr che mi permette di fare i primi passi nel campo della macro. Vorrei però acquistare un accessorio che mi permetta di spingere ulteriormente sull'ingrandimento. Ora, mi sembra di capire che ci sono lenti close up che permettono di ottenere buoni risultati, ma che per fare questo necessitano di chiudere i diaframmi. Da quello che so però l'obiettivo che possiedo va incontro velocemente a diffrazione se si sale sopra f11. Qualcuno ha giá tentato questa accoppiata? O piuttosto è consigliato accoppiare dei tubi di prolunga? Vi ringrazio giá per eventuali risposte |
| inviato il 12 Giugno 2024 ore 16:04
“ Ora, mi sembra di capire che ci sono lenti close up che permettono di ottenere buoni risultati, ma che per fare questo necessitano di chiudere i diaframmi. Da quello che so però l'obiettivo che possiedo va incontro velocemente a diffrazione se si sale sopra f11. Qualcuno ha giá tentato questa accoppiata? O piuttosto è consigliato accoppiare dei tubi di prolunga? „ Beh, tutti gli obiettivi, che siano macro o no, per avere una zona nitida sufficiente a rappresentare bene il soggetto quando si fotografa a distanza ravvicinata devono essere usati a diaframmi piuttosto chiusi, più di quelli che useremmo di solito per foto nelle quali il soggetto non è troppo vicino. Più si aumenta l'ingrandimento e più occorre diaframmare e, a parità di lunghezza focale, che si usi un obiettivo macro o un obiettivo normale montato su tubi di prolunga la cosa non cambia. Per avere una certa profondità di campo bisognerà sempre chiudere il diaframma, e arriverà un po' di diffrazione, ma non è solo questo il solo problema: un obiettivo normale è studiato per rendere al meglio a distanze di messa a fuoco non troppo piccole, e se invece lo si usa per fare macro allora tutti i difetti di resa (aberrazioni) salteranno fuori maggiormente mentre un obiettivo macro è studiato per contenere le aberrazioni anche quando viene usato per fare, per l'appunto, macrofotografia. Col che non si vuol dire che non si possa fare macro anche usando i tubi di prolunga: ci sono obiettivi che sopportano meglio di altri questo uso, mentre altri di meno. Per esempio il mio tessar 50mm regge molto bene l'uso sui tubi (però non mi permetti di chiudere il diaframma quanto a volte si dovrebbe) mentre al mio Tamron 70-200mm già fotografare alla minima distanza di messa a fuoco non piace molto e tira fuori uno sgradevole purple fringe, e se lo prolungo la cosa diventa fastidiosa. Insomma, un obiettivo macro dovrebbe andar bene per fare macro, mentre un obiettivo normale chissà? Bisogna vedere caso per caso. Se però si vuole avere una zona nitida sufficiente chiudendo di meno il diaframma l'altra cosa da valutare è il sensore: fotocamere col sensore più piccolo permettono di usare diaframmi meno chiusi, il che potrebbe essere un vantaggio, specie se si fa macro occasionale, andando a spasso allegramente e senza portarsi il treppiede, perchè diaframmare di meno consente di usare tempi più rapidi ISO più bassi. Quindi in molti casi una M4/3 potrebbe dare più soddisfazioni di una FF o di una aps-c. |
| inviato il 14 Giugno 2024 ore 15:20
Esistono lenti addizionali di qualità ad esempio nikon ha la vecchia serie T 4T,5T,6T poi c'è il nisi. ci sono i canon la raynox, Però per esperienza personale le nikon che ho avuto danno il meglio su ottiche 180-200mm le altre non so dove vanno meglio, Comunque per continuare il discorso macro ad alti ingrandimenti, ci sarebbero i laowa che arrivano al rapporto 2a1 poi sempre laowa fa un ottica che va da 2.5a5x, Tieni presente che più si va su alti ingrandimenti e più la pdc sarà risicata e di difficile utilizzo. |
| inviato il 16 Giugno 2024 ore 19:05
Grazie per le risposte. Il mio scopo sarebbe arrivare a fotografare ragni e insetti di piccole dimensioni. Il problema è che con la close up nisi arriverei ad un rapporto probabile di 1.5 massimo o poco piú. Con i tubi di prolunga dovrei fare qualche prova, ma come già detto è possibile che si vada incontro a fringing. Non mi resta che provare a farmi prestare i tubi e vedere quali sono i risultati |
| inviato il 16 Giugno 2024 ore 19:10
L'unica cosa che mi viene in mente è il sistema a cascata, consiste nel mettere capovolto un 35mm sul 105, avrai sicuramente una lente super corretta e un alto ingrandimento. |
| inviato il 16 Giugno 2024 ore 19:12
I tubi di prolunga costano poco e si possono usare per obiettivi differenti, per cui magari ottieni anche una buona resa. Inoltre pesano e ingombrano poco, per cui per macro occasionali vanno bene. Se invece pensi di voler fare parecchia macrofotografia allora ti conviene saltare il fosso e pensare a un obiettivo macro. Ce ne sono anche di non troppo costosi. |
| inviato il 16 Giugno 2024 ore 22:07
Il nikon 105 micro è già un macro con rapporto 1:1...purtroppo l'ingrandimento non è sufficiente per una macro spinta..dovrei passare almeno ad un 180 o ad un 90 con rapporto di riproduzione 2:1... |
| inviato il 16 Giugno 2024 ore 23:50
Io tempo fa usavo quest' altra soluzione economica per alti ingrandimenti : Con un cinquantino vintage di qualsiasi marca invertito e diversi paraluce in cascata usati da tubi di prolunga si possono fare ingrandimenti anche oltre 2:1. I paraluce in cascata devono avere la filettatura sia anteriore, sia posteriore per poterli avvitare in cascata, servono pure degli anelli riduttori step-down ed un anello inversore . Occorre lavorare in manual focus spostando la fotocamera avanti / indietro, perchè la messa a fuoco si fa così con obiettivo invertito. Gli obiettivi moderni non si possono invertire facilmente perchè il diaframma ha bisogno dei contatti elettrici per lavorare, e l'anello inversore con contatti è caro ed ingombrante, ed il soggetto deve quasi entrare nel tubo con i contatti elettrici. Quindi è da preferire la soluzione del cinquantino vintage, costa poco e non ha bisogno dei contatti elettrici per manovrare il diaframma. Conviene usare il flash per avere una luminosità sufficiente. |
| inviato il 17 Giugno 2024 ore 8:27
“ dovrei passare almeno ad un 180 o ad un 90 con rapporto di riproduzione 2:1... „ 180 con valore 2a1 non esistono come detto laowa fa un 60 e un 100 con rapporto 2a1 quindi rivolgiti a quelli. |
| inviato il 17 Giugno 2024 ore 8:58
Come dicono sopra le focali lunghe con grandi R.R. oltre 1:1 non ci sono, quelle focali vengono costruite per avere un 1:1 ma a maggiori distanze tipo per soggetti diffidenti, mantenendo il tuo ottimo 105 af-d, perché è un gran bel vetro, le soluzioni sono varie, vai dalle lenti che riducono la focale ma che le ritengo utili per vetri non macro, i tubi che sono la via di mezzo e poi arriva la più "scomoda" e lenta nelle operazioni e quindi richiede supporto fisso e stabile che è il soffietto, con quello cambi inquadratura, fuoco e rapporto di ingrandimento, per puro gioco qualche anno fa presi su un sito giapponese un nikon PB-6, robusto con doppia slitta e con la calma fai tutto compresi alti rapporti di ingrandimento. |
| inviato il 17 Giugno 2024 ore 9:14
Buongiorno a tutti. Mi interessa molto l'argomento. Uso il sigma 105 macro ef con adattatore RF su Canon EOS r7 Con applicata la rainox 250 a quanto il rapporto 1:1 del sigma aumenta? Come si calcola il rapporto? Ciao grazie. |
| inviato il 17 Giugno 2024 ore 9:22
non conosco la formula matematica ed uso il sistema più semplice del mondo, prendo un centimetro, metto la lente raynox sulla lente, posiziono al massimo ingrandimento e vedo quante tacche del centimetro vedo, da questo deduco l'ingrandimento, Tieni presente che quando vedi 36mm il rapporto è 1a1,se ne vedi 18mm e 2a1 e così via. |
| inviato il 17 Giugno 2024 ore 9:25
Per fare macro con rapporto di riproduzione superiore ad 1:1 bisogna assolutamente usare gli obiettivi specifici, però la distanza tra lente e soggetto è di pochi cm, con tutte le problematiche che questo comporta. Usare i tubi di prolunga con un obiettivo 105 mm è un azzardo. C'è una regoletta elementare che correla lunghezza focalle, tubi e rapporto di riproduzione: il rapporto di riproduzione 1:1 si raggiunge con una lunghezza di tubi pari allla focale dell'obiettivo con perdita di 2 EV. Si evince che avendo un obiettivo di 100 mm di focale, bisogna aggiungere all'incirca 6 tubi (!) tra obiettivo e corpo macchina. Un obiettivo macro 105 può raggiungere di per sè un rapporto 1:1, pertanto con altri 105 mm di tubo si arriverebbe al fatidico 2:1. Però avresti una accrocchio ingombrante e forse con troppi giochi tra i vari componenti (avresti 7 incastri). Ovviamente dovresti usare un treppiede e la tecnica del focus stacking per ottenere una buona profondità di campo. A questo punti i tuoi ragnetti hanno già tagliato la corda....C'è un escamotage: usare una micro 4/3: il sensore rispetto ad una FF croppa 2x, per cui un soggetto di 18 mm con un obiettivo macro 1:1 di una m 4/3 riempirà tutto il sensore, lo stesso soggetto su un sensore FF ne riempirà la metà. Al limite, se hai una fotocamera FF con un sensore a buona risoluzione, la soluzione più semplice è croppare lo scatto ottenendo alla fine un rapporto 2:1. Lascia stare i tubi..... |
| inviato il 17 Giugno 2024 ore 9:56
“ .C'è un escamotage: usare una micro 4/3: il sensore rispetto ad una FF croppa 2x, per cui un soggetto di 18 mm con un obiettivo macro 1:1 di una m 4/3 riempirà tutto il sensore, lo stesso soggetto su un sensore FF ne riempirà la metà. Al limite, se hai una fotocamera FF con un sensore a buona risoluzione, la soluzione più semplice è croppare lo scatto ottenendo alla fine un rapporto 2:1. Lascia stare i tubi..... „ Questo però allontana totalmente da quello che è un rapporto di ingrandimento, riducendo il sensore o usare la taglierina è tutt'altra cosa e porta a quelle fantasie delle equivalenze. Per l'autore della discussione e magari pure per altri buona anzi buonissima lettura: extreme-macro.co.uk/ |
| inviato il 17 Giugno 2024 ore 13:30
Io uso una 4/3 con Zuiko 60 macro rapporto 1:1 e ti assicuro che i ragnetti da 5 mm li fai solo a scopo documentativo. Immagino poi che il crop attuabile con una 4/3 non sia pari a quello di una FF, quindi il presunto fattore d'ingrandimento alla fine servirà a poco. Il vantaggio è la leggerezza sia di macchina che di obbiettivo. Conseguentemente una maggior facilità di utilizzo a mano libera. E probabilmente un po' di risparmio. Per rapporti superiori credo che il più abbordabile sia il Laowa 2:1, che fanno - mi pare - con tutti gli attacchi. |
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