| inviato il 03 Giugno 2024 ore 10:31
si lo ammetto che sto ancora imparando ad usare il cloud che per molti è ormai una roba vecchia... vorrei ora fare un abbonamento ad uno dei soliti cloud. non ho ancora deciso tra google, icloud o amazon considerando che uso DXO LAB domanda: come si fa a fare post produzione sulle foto in cloud? bisogna scaricarle, fare la post produzione e ricaricarle? si fa direttamente in cloud? cioè in poche parole. come si usa il cloud in fotografia digitale? grazie per la pazienza!!!! |
| inviato il 03 Giugno 2024 ore 10:46
“ vorrei ora fare un abbonamento ad uno dei soliti cloud. non ho ancora deciso tra google, icloud o amazon domanda: come si fa a fare post produzione sulle foto in cloud? bisogna scaricarle, fare la post produzione e ricaricarle? si fa direttamente in cloud? cioè in poche parole. come si usa il cloud in fotografia digitale? „ Secondo me parti dalla parte sbagliata del problema: prima decidi quale software di postproduzione vuoi usare e poi valuti gli strumenti che mette a disposizione per il cloud. Per quanto conosco direttamente, Adobe ha strumenti per lo sviluppo che sono completamente online e strumenti "ibridi" che lavorano sia online che in locale. On1 Photo Raw ha da poco introdotto la possibilità di sviluppare attraverso il clouds su diversi dispositivi, mentre ART, Rawtherapee e Darktable lavorano solo in locale. |
| inviato il 03 Giugno 2024 ore 11:07
“ Secondo me parti dalla parte sbagliata del problema: prima decidi quale software di postproduzione vuoi usare e poi valuti gli strumenti che mette a disposizione per il cloud. „ scusa ho dimenticato di dirlo uso DXO lab non so se DXO lavora anche in cloud. cioè se apro il cloud come un cartellina in explorer forse dxo riesce a maneggiare i file. non ho ancora provato |
| inviato il 03 Giugno 2024 ore 11:30
Con pCloud puoi, ma solo perché pCloud ti mappa il disco remoto del cloud come una periferica con lettera volume propria nel sistema. Solitamente essa è il disco "P:". Quindi apri il PC, avvi l'applicazione pCloud, che fa login per te, monti il disco "P:" e poi esso è visto come un disco "interno" al PC. Ci saranno tutte le limitazioni del caso dovute al fatto di operare con entità presenti non in locale ma in rete: anche se devo essere onesto, pCloud ha una applicazione client molto ben fatta che infila in una cache locale tutto ciò che hai maneggiato e scambiato "di recente" col cloud remoto, per cui potrei anche essere piacevolmente smentito sotto questo aspetto (lentezza dovuta alla rete). Però con altri cloud, secondo me SE non è possibile fare un mount su un disco/periferica locale dello spazio remoto, questa stessa possibilità non esiste. Di sicuro con Google ed Amazon non è possibile "montare" il disco di cloud remoto come fosse locale, né vederlo con un path di rete locale come fosse una share Samba. iCloud non lo conosco, non so dire se la limitazione valga anche per esso. |
| inviato il 03 Giugno 2024 ore 11:35
“ Con pCloud puoi, ma solo perché pCloud ti mappa il disco remoto del cloud come una periferica con lettera volume propria nel sistema. Solitamente essa è il disco "P:". Quindi apri il PC, avvi l'applicazione pCloud, che fa login per te, monti il disco "P:" e poi esso è visto come un disco "interno" al PC. Ci saranno tutte le limitazioni del caso dovute al fatto di operare con entità presenti non in locale ma in rete: anche se devo essere onesto, pCloud ha una applicazione client molto ben fatta che infila in una cache locale tutto ciò che hai maneggiato e scambiato "di recente" col cloud remoto, per cui potrei anche essere piacevolmente smentito sotto questo aspetto (lentezza dovuta alla rete). Però con altri cloud, secondo me SE non è possibile fare un mount su un disco/periferica locale dello spazio remoto, questa stessa possibilità non esiste. „ il Gdrive di google compare come se fosse un disco. appunto il disco G. è questo che intendi? dimenticavo: Ciao Black e Catand! e grazie per il supporto |
| inviato il 03 Giugno 2024 ore 11:38
Io DxO lo uso Catand, e coi path di rete Samba funziona (per quanto sia ovviamente più lento ad aprirli rispetto ad un disco interno!). Ma se non è un path di rete o una periferica locale lui non riesce a navigarci con il gestore dei file per aprire la roba in modifica. In questo non credo proprio che altri SW di sviluppo o modifica possano fare meglio o comportarsi diversamente... Serve un protocollo di stampo "file system" per interagire con i file relativi allo sviluppo in corso (che siano i raw stessi, i sidecar o i file di output). |
| inviato il 03 Giugno 2024 ore 11:39
“ il Gdrive di google compare come se fosse un disco. appunto il disco G. è questo che intendi? „ Ah! Si certo, proprio questo intendevo! Allora va bene anche il Cloud di big-G per i tuoi scopi! Quando apri Photolab basta che navighi sul disco G e il gioco dovrebbe essere fatto. Per lo meno, con il disco P di pCloud la cosa funziona. Prego, e di che! E' un piacere! |
| inviato il 03 Giugno 2024 ore 11:44
“ Ah! Si certo, proprio questo intendevo! Allora va bene anche il Cloud di big-G per i tuoi scopi! Quando apri Photolab basta che navighi sul disco G e il gioco dovrebbe essere fatto. Per lo meno, con il disco P di pCloud la cosa funziona. Prego, e di che! E' un piacere! „ grazie! oggi provo per ora uso il gdrive quello gratis da 10gb e mi sono sempre trovato bene immagino cmq che lavorando in cloud sia meglio fare cartelline piccole con poche foto. altrimenti la faccenda diventa difficile da gestire |
| inviato il 03 Giugno 2024 ore 11:48
“ immagino cmq che lavorando in cloud sia meglio fare cartelline piccole con poche foto „ Si, assolutamente, sennò ti tocca aspettaree 5 minuti che legga tutte le info di tutti i raw presenti! |
| inviato il 12 Giugno 2024 ore 11:41
domandona!!! sul cloud di apple (icloud) tutte le foto vengono caricate dall'iphone in una sola cartella. generando un casino totale ingestibile. ci vogliono minuti per caricare è possibile creare cartelle all'interno e dividerle per data e tema? esempio 2024/gita al mare iphone poi mostrerebbe correttamente le foto in FOTO? |
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