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Vista questa mostra a Roma e l'ho trovata bellissima. Peters é sempre molto elegante nelle sue foto con bianchi e neri perfetti e luci davvero gestite in modo magistrale Sinceramente mi sono sentito piccolo piccolo di fronte a certi scatti e non é per i vip ritratti ma proprio perché le foto sono davvero bellissime Davanti ad alcune sono rimasto da vero parecchio ad osservarle da quella di Emilia Clark a quelle nella metropolitana di Milano Un fotografo che in effetti può essere considerato fuori dal tempo, c'erano scatti fatti anche a distanza di anni per esempio alla Bellucci ma erano sempre perfettamente nello stile e coerenti Consiglio a chi può di vederla
Be a portata no, ma esponevo a Roma alla tevere art gallery,con il treno sono arrivato presto e dovevo aspettare fino alle 14 per avere camera hotel così ho approfittato per vedere la coppia di mostre di Testino e Peters, 20 euro per entrambe molto ben spese Peters in particolare non lo avevo mai visto dal vivo e mi ha molto colpito
Sì l'hanno fatta anche a Milano ed era pure gratuita.
Ho pure il suo libro Selected works, la prima edizione, prima che facessero la collector's edition in cui hanno aggiunto qualche foto e raddoppiato il prezzo... Ci sono molte delle foto viste nella mostra.
Di roma ho apprezzato tanto l'allestimento, c'è una sala tutta specchi con le foto centrali su una grossa colonna e l'effetto che si crea era davvero bello, ma anche le altre sale erano allestite molto bene
@MatteoGroppi aggiungerei questa intervista di tre domande che fa capire come Vincent Peters fotografa e come si pone davanti ai suoi soggetti e anche a chi vede le sue fotografie. C'è un momento in cui parla anche della luce. L'eleganza è parte del suo stile, e alla sua consapevolezza, alla sua tecnica, nel momento dello scatto come dice lui si allinea con il suo momento interiore di quell'attimo. Cosa con cui avrà a che fare nel momento in cui vede il suo scatto la prima volta. Interessante anche il discorso che fa a riguardo della pellicola e del digitale, in rapporto col ritmo.
“ Interessante anche il discorso che fa a riguardo della pellicola e del digitale, in rapporto col ritmo. „
questa ovviamente è una cosa personale, un rapporto che ha consolidato negli anni e che lo ha portato a quel risultato con una metodologia che funziona
una cosa che non è solo di Vincent Peters ma di tutti in pratica i fotografi che raggiungono un certo livello, è il come anche quando scattano in digitale, poi vanno cercando la materia della carta, non solo come supporto, ma proprio come materia dell'opera che la completa. Non so se ho reso l'idea, non è una sola scelta di una carta è inglobarla nella comunicazione come globalità del suo operato e forza comunicativa.
Una sua foto ha quell'eleganza estetica che non fa prevalere un particolare, ma esalta tutta la globalità dell'immagine.
Una foto é stampata. Chiunque ragiona anche considerando la stampa a meno di progetti specifici, ho visto mostre studiate per proiezioni o per supporti particolari Se penso a una stampa per plexiglass avrò una gestione diversa dei colori e penserò allo scatto in questo senso Non é una cosa pellicola digitale é la normalità
Avendo lavorato nella stampa digitale su ogni materiale e prima nella pre-stampa offset/rotocalco lo so benissimo che la gestione è diversa, non intendevo il lato tecnico, ma una ricerca della materialità che si fonde nell'estetica è una cosa concettuale non di sola tecnica. Va oltre l'ovvio completa l'eleganza estetica e rafforza uno stile.
E' una scelta, conosco fotografi tornati alla pellicola per cercare un certo risultato, altri che per il risultato voluto trovano migliore il digitale. Hanno sicuramente in stampa una resa diversa e il risultato sicuramente si lega al quello che il fotografo mostra
Il formato digitale è semplicemente molto flessibile e può essere facilmente personalizzato per tutte le opzioni di stampa. È anche più facile da maneggiare e anche se scatto foto analogiche, il negativo viene convertito in formato digitale. Polvere e graffi sono facili da rimuovere e la luminosità e il contrasto sono altrettanto facili da regolare. Rielaborare tutto questo in camera oscura e poi con un pennello da ritocco richiede molta abilità e conoscenze che io non ho. E non ne ho più il tempo. Non fotografo nemmeno per lavoro e quindi ho anche altre cose da fare.
Tornerei a discorso su autore non voglio che sfoci nel solito topic digitale-analogico che é un discorso che mi interessa relativamente molto poco
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