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Il valore odierno che diamo alla foto digitale


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avatarsenior
inviato il 22 Aprile 2024 ore 18:08

Condivido al 100% la riflessione Roberto Panciatici

avatarsenior
inviato il 22 Aprile 2024 ore 18:16

La brutta copia della pietà di Michelangelo ..... Manierismo puro

avatarsenior
inviato il 22 Aprile 2024 ore 18:30

La brutta copia della pietà di Michelangelo ..... Manierismo puro

NB. Il post del video l'ho inserite per discutere della fotografia digitale odierna. La foto del concorso è in secondo piano.

avatarjunior
inviato il 22 Aprile 2024 ore 18:37

beh non ha tutti i torti, ma il suo discorso è applicabile a tutto

sul lato media siamo sottoposti a un bombardamento senza precedenti, non solo di immagini. video, notizie, tutto è diventato un "reel" da consumare in pochi secondi, col pollice in fremente attesa del prossimo scroll.

e la questione vale anche per il tipo: nove minuti del mio tempo non li dedico più nemmeno al Papa.

avatarsenior
inviato il 22 Aprile 2024 ore 18:50

Ma è chiaro che la fruizione della foto odierna dove tutti possono riprendere immagini, ha perso la valenza e la forza che poteva avere in passato e oggi, accanto a messaggi che un artista puo' veicolare, c'è anche la ripetizione spasmodica e infinita di immagini già catalogate e stereotipate, accanto anche alla fortuita realizzazione inconsapevole di qualcuno che scattando a casaccio produce qualche immagine pregna di significato.

avatarjunior
inviato il 22 Aprile 2024 ore 19:09

che poi quel concorso con le sue "Madonne" abbia un po' stufato è notizia vecchia, già anni fa c'era un dibattito su questo tema.

avatarsenior
inviato il 22 Aprile 2024 ore 19:12

ma il suo discorso è applicabile a tutto

Si purtroppo è così. Mi piace il tono pacato però sottovaluta che se è vero che la cultura deve essere inclusiva è altrettanto vero che purtroppo la cultura richiede studio, forza e fatica e questa cosa non è molto presente.
La foto del WPP ne è un esempio.
E' stata democraticizzata la parola ed il libero pensiero ma uno non vale uno, e quanto accaduto alla stessa immagine ne è un esempio. Leggendo in giro la diatriba verte su Palestina ed Israele con farneticazione iconoclastiche varie da entrambe le parti. Il messaggio di figure iconiche sulla pietà e su cosa rappresenti non è riuscito a divenire IL tema della foto.
La foto ha un alto valore simbolico che non deve essere associato ad alcuna fazione; semmai il dubbio a me viene sulla spontaneità con conseguenze sul valore del reportage (e quanto anche questa evoluzione nella specificità del reportage abbia contribuito a non far interessare più un cappero il WPP) ma questo meriterebbe un'altro topic poichè non sarebbe un semplice sottotema.

Per capire il valore delle cose bisogna conoscere c'è poco da fare.
Basterebbe a volte avere almeno l'umiltà di tacere ed invece mostrare la propria ignoranza ed apparire conta più di tutto il resto. Eppure sino a un paio di decenni fa non era così. Però si poteva dare del cre.tino ai cre.tini senza essere tacciati di niente.

avatarsenior
inviato il 23 Aprile 2024 ore 2:38

Io la riflessione l' ho trovata interessante e la foto vincitrice del WPP, di quest' anno, la trovo interessante.

avatarsenior
inviato il 23 Aprile 2024 ore 6:24

NB. Il post del video l'ho inserite per discutere della fotografia digitale odierna. La foto del concorso è in secondo piano.
*********************

Beh Domenico direi che la risposta alla tua domanda sia già nel video, e anche se non ne sono sicuro probabilmente l'autore del video quelle scene ce le ha messe a bella posta: osserva le fotografie della guerra in Vietnam e confrontale non tanto con la foto vincitrice del World Press Photo 2024, che come ha già detto Bergat è in fondo solo la brutta copia della Pietà di Michelangelo, ma con quelle che tutti i giorni vediamo intorno a noi... c'è solo lo spettacolo, direi anzi la spettacolarizzazione tipica della fotografia digitale, purtroppo però manca il contenuto vero, drammatico... manca il PATHOS.

avatarsenior
inviato il 23 Aprile 2024 ore 7:38

Il mancato effetto Phatos secondo me e dovuto all'assuefazione e inflazione all/dell imagine di qualunque tipologia.
Penso che oggi anche grandi foto del passato non avrebbero lo stesso peso....


avatarsenior
inviato il 23 Aprile 2024 ore 8:03

... accanto anche alla fortuita realizzazione inconsapevole di qualcuno che scattando a casaccio produce qualche immagine pregna di significato.


Fatto che peraltro già avveniva con la foto chimica, in quanto il "fotografo della domenica" non è solo un fenomeno digitale, anche se allora numericamente molto più contenuto.
Che poi, come già osservato, l'assuefazione -dovuta a mio parere specialmente ai mille automatismi presenti in qualsiasi fotocamera, che alla fine annientano il benché minimo studio della foto- sia parte integrante di una produzione di quantità più che di qualità mi sembra assolutamente conseguente.

avatarsenior
inviato il 23 Aprile 2024 ore 9:56

Il mancato effetto Phatos secondo me e dovuto all'assuefazione e inflazione all/dell imagine di qualunque tipologia.
Penso che oggi anche grandi foto del passato non avrebbero lo stesso peso....
********************

Dici?
Onestamente non credo.
Riguardati un attimo le fotografie del Vietnam: lì la violenza non è mai esplicita, si avverte ed è tangibile nei volti e nelle espressioni dei soggetti ripresi, e anche quando è più evidente, come in "Saigon Execution", non è mai sfrontata, esagerata, addirittura esibita come avviene oggi.
Perché?
Per tutta una serie di motivi.
Una serie di motivi che vanno dall'utilizzo del Bianco & Nero invece del Colore, dall'uso della pellicola invece del sensore digitale, per motivi di Costume, le foto su pellicola sono volutamente poco contrastate mentre le foto di oggi sono volutamente TROPPO CONTRASTATE, un po' per il supporto di registrazione in sé e molto anche per la moda corrente ma, soprattutto, ciò.che fa la differenza è l'approccio umano che è completamente cambiato anche, e direi soprattutto, a causa proprio della democratizzazione (peraltro più presunta che reale) della fotografia moderna attuata, direi piuttosto IMPOSTA, dalla rivoluzione digitale che fa si che tutti, ma proprio TUTTI siano, anzi si sentano, fotografi.

E come tali PROTAGONISTI Triste

avatarsenior
inviato il 23 Aprile 2024 ore 10:41

Per me il B&W o la pellicola analogica non c'entrano. Lo si vede da tanti anni anche nei film: violenza, sangue, linguaggio scurrile. E' la società che è cambiata e con essa tutti i mezzi di informazione.
Non credo che la tecnologia c'entri qualcosa in questo e come detto sopra forse alcune grandi foto del passato oggi direbbero poco. Secondo me ci siamo solo assuefatti di violenza, sia essa fisica o verbale, il tipo di fotocamera o il supporto per me non fanno la differenza.
I social hanno fatto la grande differenza: come detto nel video siamo bombardati da immagini/news di tutti i tipi, con un semplice scroll passiamo alla prossima.
Siamo talmente assuefatti di immagini che non riusciamo a dare più valore alle stesse, passiamo velocemente alla prossima e non capiamo, forse per ignoranza, quanto sacrificio ci stia dietro ad alcune immagini. Per la massa una foto vincitrice del WPP o altro concorso molto importante e alcune foto (peraltro molto belle) che si vedono qui dentro non c'è differenza, poi quando dici che una certa foto ha vinto un certo concorso magicamente quella foto diventa un capolavoro.
Riassumendo: manca la cultura fotografica (ma questa non c'è mai stata e mai ci sarà) e c'è un'enorme assuefazione di immagini, magari viste su mezzi come Instagram dove l'appiattimento qualitativo è totale.

avatarsenior
inviato il 23 Aprile 2024 ore 11:17

Paolo secondo me non era o sarà il mezzo/supporto (carta monitor)o la postP analogica o digitale che sia a cambiare il messaggio di una foto di reportage o di cronaca.....forse la moda il fashion la foto d'autore....
E cambiata invece la società e i media di comunicazione il web ....
e ora .....si vedrà cosa esce ancora.

avatarsenior
inviato il 23 Aprile 2024 ore 11:34

C'è poco da vedere Speed... con l'ingresso trionfale dell'IA anche quel minimo minimo di credibilità residua, che nonostante tutto ancora si era disposti a concedere alla fotografia in quanto documento, è andata a farsi benedire.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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