JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).
Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.
Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:
Mi stavo sempre chiedendo quanto sia utile seguire l istogramma in live view o mirino dato che il più delle volte sembra essere molto diverso quando si scarica la foto su Photoshop .....
Io utilizzo Sony (a7r4 e a7r3) che hanno un recupero alte luci impressionante soprattutto la prima ....per nn parlare delle ombre
Quindi delle volte fatico a trovare l utilità nel seguire l istogramma ....voi lo seguite ?
Il problema dell'istogramma nel preview è che mi risulta sia quello del jpg e non del raw, quindi risente del picture style impostato.
Per non bruciare le luci io piuttosto uso la funzione zebra con picture style "neutral" e settaggio della funzione zebra "109+"; questi settaggi dovrebbero essere quelli che fanno sì che la segnalazione zebrata di luci bruciate sia coerente con quello che ti trovi nel raw.
Con queste impostazioni ho poi verificato che, rispetto all'esposizione di prima insorgenza della segnalazione zebrata, posso sovraesporre (se serve per poter poi recuperare meglio le ombre) di circa 1 step con un recupero sempre perfetto (cioè senza viraggio dei colori od altri artefatti, praticamente ottenendo lo stesso risultato che se avessi scattato con l'esposizione di partenza).
L'istogramma della fotocamera è quello del Jpeg associato al controllo immagine usato allo scatto: rispetto al suo RAW ci possono essere anche 2 (due) stop di differenza rispetto all'ipotetica bruciatura dei bianchi, l'istogramma della fotocamera te li dà per bruciati, mentre in realtà, sul RAW bruciati non lo sono, e per nulla, c'è ancora ampio margine, soprattutto se converti il RAW operando in ProPhoto RGB.
Per usare l'istogramma occorre impostare tutti i parametri di scatto a zero (saturazione esposizione nitidezza etc..) e soprattutto il bilanciamento del bianco impostato su "sole" e il picture control su neutro
Altrimenti come giustamente dice Pollastrini avresti un istogramma falsato
"Per usare l'istogramma occorre impostare tutti i parametri di scatto a zero (saturazione esposizione nitidezza etc..) e soprattutto il bilanciamento del bianco impostato su "sole" e il picture control su neutro"
Quell'istogramma, come dici giustamente tu, è quello più vicino all'istogramma del RAW, ma nemmeno quello è proprio uguale a quello del RAW.
Argomento molto interessante. Attualmete io mi regolo esponendo verso destra, quindi tendo a sovraesporre un pò usando le "zebre" su sony. Interessante la questione esposta da Alessandro di portare a zero i parametri.
Quando voglio valutare l'esposizione con l'aiuto dell'istogramma con Fuji seleziono una preimpostazione nella quale le regolazioni di default della fotocamera sono portate non a zero ma anche a meno uno, meno due ecc. in base alle mie esperienze. Anche l'impostazione AdobeRGB invece che sRGB aiuta ad avvicinarsi di più ad un istogramma (per così dire) meno dipendente dal jpeg. L'istogramma, che appunto è riferito al jpeg , è fin troppo conservativo lasciando margini che spaziano almeno da uno a due stop per le alte luci. Chi utilizza Capture One può visualizzare un istogramma non modificabile ( mi sembra si chiami "valutazione esposizione ") che se ho ben capito (correggetemi se sbaglio) delinea la foto prima della sua elaborazione iniziale.
La ETTR, l'esposizione a destra, al limite della bruciatura di bianchi, ahimè, non la si può misurare prima dello scatto, perché l'esposimetro, interno o esterno che sia, ti fornisce la giusta esposizione per tutta l'immagine, e non per la ETTR.
Comunque, un esposimetro esterno ed una misura in luce incidente, spesso forniscono già da sé la ETTR, o ci vanno molto vicini.
Ovviamente, la ETTR si fa a valori ISO minimi nativi della fotocamera, altrimenti ha poco senso.
La ETTR fatta bene la si ottiene prima conoscendo bene il sensore della fotocamera e la conversione del RAW, e poi per tentativi, uno fa due o tre di scatti a forcella, io faccio così , sovraesponendo l'esposizione dell'esposimetro di 1, 1,6 e 2 stop.
La conversione del RAW poi la si fa in spazio colore ProPhoto RGB che fornisce più dinamica di sRGB o Adobe RGB (provare per credere!)
Confermo che CaptureOne ha uno strumento che misura l'esposizione del RAW rispetto al valore giusto per la buona giusta esposizione del Jpeg.
Alla fine, conoscendo il trabiccolo che si ha in mano e facendo un paio di scatti correggendo l'esposizione, ci si fa fare una ETTR.
“ Ovviamente, la ETTR si fa a valori ISO minimi nativi della fotocamera, altrimenti ha poco senso.
La ETTR fatta bene la si ottiene prima conoscendo bene il sensore della fotocamera e la conversione del RAW, e poi per tentativi, uno fa due o tre di scatti a forcella, io faccio così , sovraesponendo l'esposizione dell'esposimetro di 1, 1,6 e 2 stop. „
Esatto, sempre ad ISO base se si fa ETTR.
Se hai il modo di valutare a che punto è il sensore nei confronti delle bruciature irrecuperabili rispetto alla segnalazione nella fotocamera, l'operazione per tentativi la puoi fare solo una volta.
Nel caso delle Sony (almeno nella A7RIII, non so nelle altre) c'è la possibilità di impostare la segnalazione alte luci mediante "zebratura" al valore "109+"; questa impostazione, assieme all'impostazione "neutral" del picture style, fa sì che la segnalazione zebrata si riferisca alle bruciature che troveresti visualizzate nel raw converter (che non sono ancora luci completamente bruciate, perchè il raw converter applica comunque una curva di contrasto, c'è ancora margine).
Con queste impostazioni ho fatto una serie di scatti in luce costante, partendo dall'esposizione al limite della segnalazione zebrata (cioè 1/3 di stop prima che inizino a comparire) aumentandola a step di 1/3 fino ad almeno +2. Poi ho aperto la sequenza di immagini nel mio raw converter (C1) ed ho calato l'esposizione a tutte (tranne che alla prima) della quantità pari dell'eccesso di esposizione data in fase di scatto, in modo da avere immagini tutte con la stessa esposizione. Poi ho controllato le zone più chiare di tutta la sequenza, individuando l'immagine nella quale il recupero delle alte luci non era perfetto (cioè che il risultato era visibilmente differente dalla prima immagine, a causa di viraggi di colore o zone senza dettaglio nelle zone recuperate). Ho potuto così verificare che, rispetto all'immagine di prima insorgenza della segnalazione zebrata, potevo sovraesporre al massimo di 2/3 di stop prima di avere un'immagine non recuperata perfettamente. Ho fatto le prove con le situazione di alte luci che mi capitano più spesso, nuvole bianche, cielo velato e pareti chiare di edifici colpiti dal sole, trovando sempre la stessa corrispondenza (non sono sicuro che quando ci sono colori forti, per esempio un fiore rosso/magenta, la cosa funzioni egualmente, e forse anche sugli incarnati). Quindi se voglio usare la tecnica ETTR, correggo l'esposizione fino a che non insorgono le prime zebrature, aumento ancora di due scatti di 1/3 e so che sono vicino al limite.
Naturalmente una sequenza di scatti come fai tu è più sicura, e se si ha tempo e ci tieni allo scatto vale la pena farla; ma se il tempo non c'è secondo me è un buon sistema.
Ho una Sony A7R obsoleta, ma so che le Sony più recenti hanno introdotto un Vlog che agli effetti pratici riproduce cosa vede ARW, non JPEG. Come ha postato Rolu, si basa su Zebra applicata in modo opportuno. Per quanto riguarda l'ETTR è buona norma la modalità spot sul punto più luminoso e procedere con BKT. Se si fa ETTR a ISO più alti non è la morte di nessuno, ma con un attimo di riflessione ci si rende conto che è illogico e controproducente per la gamma dinamica. Tuttavia con macchine non ISO-Invarianti si possono estrarre lo stesso miglioramenti con ETTR ad alti ISO.
“ Ho una Sony A7R obsoleta, ma so che le Sony più recenti hanno introdotto un Vlog che agli effetti pratici riproduce cosa vede ARW, non JPEG. Come ha postato Rolu, si basa su Zebra applicata in modo opportuno. „
“ La trovo una perdita di tempo che fa perdere di vista cose più importanti (composizione, cogliere l'attimo). „
“ Io mi sto ancora chiedendo come fate a vedere a cosa scattate se avete il mirino pieno di informazioni e numeri? „
Se un utente chiede informazioni su un aspetto tecnico per confrontarsi con altri, non vuol dire necessariamente che lo ritenga una cosa essenziale che gli cambierà il livello delle suo foto; può essere che per il suo ambito fotografico la cosa abbia una certa importanza oppure che sia una semplice curiosità. E la stessa cosa vale per chi risponde.
Nel caso di Paolo Sclavi, che ha aperto la discussione, mi sembra che dalle sue foto in galleria si possa presumere che riesca comunque a vedere quello che sta fotografando e che non venga particolarmente limitato nella ricerca di una buona composizione (belle foto Paolo).
Anche la mia domanda aveva una valenza tecnica. Perché se togli le distrazioni rimane l'essenza. Magari Paolo Sclavi non vuole migliorare le foto ma la conoscenza tecnica. Magari no, ma comunque dovrà vedere cosa accade nell obbiettivo. Specie nella street. No, ho sbagliato, non devi. Perché ciò che accade e' fuori.
Io la uso su paesaggi, anche a mano libera, e/o con fotocamera su treppiede, quasi sempre, mentre in altri tipi di foto, ahimè, (io non faccio studio) il tempo non c'è.
Che cosa ne pensi di questo argomento?
Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 252000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.