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Calcoli sulla vita


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avatarsenior
inviato il 27 Gennaio 2024 ore 19:38

È da un po' che mi frulla in testa questa cosa..

Ammettiamo che la vita media di una persona sia di 100 anni

Diamo per vero che l'universo (e con questo anche lo spazio tempo) sia vecchio quasi 14 miliardi di anni, anche se le ultime ricerche potrebbero far pensare a 26 miliardi di anni

Ora mettiamoci questi paletti:

Io posso vedere il mondo solo tramite i miei occhi, quindi le altre persone le posso escludere, senza di ME semplicemente non esiste NULLA, a prescindere dagli altri (questa è l'affermazione più difficile da far capire secondo me)

Prima di ME, c'è il nulla, così come anche dopo di ME... La mente si spegne, non c'è più nulla di nulla...

Ora dando per scontate queste affermazioni, è semplice calcolare la probabilità di essere proprio noi fortunatamente in vita proprio in questo questo momento in questo spazio tempo

100/14.000.000.000 di anni *100

0.000000714% di probabilità


Che ve ne pare? È tanta? E poca?

Per me è poca però vorrei leggere qualche considerazione al riguardo...

avatarsupporter
inviato il 27 Gennaio 2024 ore 20:19

Premesso che non ho capito il ragionamento, penso che parlare di probabilità sia del tutto inutile dal momento che ci sei, è come calcolare la probabilità che ci sia un temporale nel deserto mentre c'è un temporale nel deserto.

avatarsupporter
inviato il 27 Gennaio 2024 ore 20:45

Posso avere il contatto del tuo spacciatore di fiducia?

avatarsenior
inviato il 27 Gennaio 2024 ore 20:46

Invece per me è utile, almeno a me...

Non so mi fa specie pensare che se non esistessi proprio adesso non potrei sapere che esistono triliardi di triliardi di pianeti nell'universo, lasciando perdere che non saprei ovviamente dell'esistenza nemmeno del solo pianeta che mi ospita..

Diciamo che con questo post sto parlando un po' di religione.... Io non credo più a nulla, eppure la vita esiste è l'universo è di dimensioni inimmaginabili..

Spazi immensi, tempi immensi, eppure sono qui e adesso, ma sopratutto proprio adesso...


Mi viene il terribile sospetto che IO sia sempre esistito, così come voi ovviamente, solo con forme diverse, dopo la morte c'è un altra vita così come prima della mia nascita..

Il mondo, dopo la mia morte, non ci sarà più (lo so che ci sarà ancora ovviamente) ma io non ne avrò assolutamente più sentore, ne ricordo, non ci sarà nulla di quello che è stato e quindi non ci sarà stato nemmeno un mondo in pratica...

Pensare che invece il mondo lo posso vivere a sfavore di statistica, dato che in questo tempo ho solo lo 0.0000007% di probabilità di esserci, mi fa strano...

Può essere che sia così e ho solo la fortuna di essere vivo proprio adesso anche se statisticamente molto improbabile, oppure la vita c'è sempre in un modo o nell'altro...

avatarsenior
inviato il 27 Gennaio 2024 ore 20:47

Ciao Giorgio, guarda ammetto di aver fumato un sacco di canne tra i 15 e i 25 anni, ma in questo preciso momento (ahahah) sono probabilmente la persona più lucida in questa terra, manco il caffè prendo, sto vivendo di acqua naturale..

avatarsenior
inviato il 27 Gennaio 2024 ore 20:58

Interessante Ficofico.
La spiegazione più ragionevole mi sembra quella basata sul principio antropico, evocato efficacemente da Slow_Foto con l'esempio del temporale nel deserto.
Rilancio con una considerazione simile alla tua: ognuno di noi esiste nella forma ( e con il DNA) che abbiamo come conseguenza del fatto che "abbiamo vinto" una gara a cui hanno partecipato 40 milioni o più di avversari, gli spermatozoi che hanno partecipato all' evento biologico che poi ha portato alla nostra nascita. Qual è la probabilità di vincere una gara con 40 milioni di concorrenti, ipotizzando che siano tutti ugualmente competitivi?
0.0000025%
circa tre volte la probabilità che hai calcolato tu, ma comunque sempre un numero basso

avatarsenior
inviato il 27 Gennaio 2024 ore 21:05

Illecitnom, si anche il tuo esempio è interessante e ci ho già pensato in precedenza, però in un modo o nell'altro (ammettendo la fecondazione) io cmq ci sarei lo stesso, quindi le probabilità di nascere bisognerebbe calcolarle per quel periodo fertile, per l'età della donna etc, indipendentemente da che tipo di gamete andrà a fecondare l'ovulo...

avatarsenior
inviato il 27 Gennaio 2024 ore 21:18

Beh, dal mio punto di vista non ci saresti, ci sarebbe un altro o un'altra al tuo posto
Possiamo in effetti rendere più preciso il calcolo però, analogamente, dovremmo allora dire che per un po' di tempo dopo il Big bang l' universo non poteva ospitare la vita come la intendiamo noi: non esistevano ancora gli elementi base della tavola periodica, figuriamoci l'acqua, non esistevano le stelle come sorgente di energia, etc.

avatarsenior
inviato il 27 Gennaio 2024 ore 21:19

Però Ficofico, davvero consiglio di guardare al principio antropico

avatarsenior
inviato il 27 Gennaio 2024 ore 21:31

Grazie mille, non ne conoscevo l'esistenza e mi sono sto informando leggendo proprio adesso..

avatarsenior
inviato il 27 Gennaio 2024 ore 21:52

Beh, se ci confrontiamo con le dimensioni dell'universo siamo un'inezia infinitesimale dal punto di vista delle nostre dimensioni fisiche (e anche di quelle del nostro pianeta), ma anche dal punto di vista del decorso temporale, e anche se, invece di prendere in considerazione la durata della nostra vita prendessimo in considerazione quella dell'esistenza dell'homo sapiens (... sapiens... che ridere...).
Benissimo... e allora?
L'unico portato utile di una simile riflessione è che ci fa riflettere sul fatto che oltre a noi e al nostro mondo nell'universo esiste moltissimo altro, e che moltissimo altro è esistito prima di noi e moltissimo altro esisterà dopo. Come quando leggi Darwin e ti viene da pensare che non si vede per quale motivo dobbiamo considerarci esseri viventi speciali in confronto ad altre forme di vita, e che comunque niente ci autorizza a pensare che siamo il punto di arrivo di un processo evolutivo e non una semplice tappa intermedia (anche se effettivamente la nostra capacità distruttiva come specie potrebbe portarci realmente ad essere l'ultimo stadio di un'evoluzione che si potrebbe concludere con la distruzione del nostro habitat (... homo sapiens... che ridere...)

avatarsenior
inviato il 27 Gennaio 2024 ore 22:03

"Ammettiamo che la vita media di una persona sia di 100 anni"

A parte che l'aspettativa di vita media sulla Terra non è 100 anni, ma, mediata tra uomini e donne, è solo 71 anni, ma comunque il conto che fai tu è sbagliato.

Ed è sbagliato perché tu adesso sei vivo.

Essendo tu vivo, fare quel calcolo non è fare un calcolo probabilistico della tua esistenza, ma solo calcolare la percentuale di tempo da te occupata rispetto al tempo totale della vita dell'Universo.

Detta in altre parole, visto che sei vivo, ma che razzo ci incastra la probabilità che tu sia vivo, dato che, appunto, vivo lo sei?


Occhio poi che oltre un certo limite........ ci vuole un'occhiatina da uno bravo.

avatarsenior
inviato il 27 Gennaio 2024 ore 22:22

Il calcolo e' viziato.
Non devi usare la data attuale ma quella della data presunta della fine dell'universo.
Poi quando tutti non ci saranno piu', qualcuno fara' i calcoli giusti.......

avatarsenior
inviato il 27 Gennaio 2024 ore 22:34

Non ti preoccupare Pollastrini, sto solo filosofeggiando...

Sul calcolo non penso che bisogni aspettare la fine dell'universo.... Conta solo l'inizio del tempo e adesso, in cui ci sono io che lo posso testimoniare..

avatarsenior
inviato il 27 Gennaio 2024 ore 22:43

Come vuoi.
Allora l'inizio del tempo per te e' la tua nascita.
La probabilita' raggiunge il 100%.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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