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Tanzania, Nakupenda sana!


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Tanzania, Nakupenda sana!, testo e foto by Loris Torre. Pubblicato il 27 Gennaio 2024; 4 risposte, 405 visite.




Il Serengeti all'alba



L'aereo plana delicatamente attraverso il cielo africano, anticipando l'emozione di un'esperienza straordinaria. L'atterraggio all'aeroporto internazionale di Kilimangiaro segna l'inizio di un viaggio che promette di toccare le corde più profonde dell'anima. L'atmosfera è carica di un'energia avvolgente e annuncia l'inizio di un'avventura indimenticabile.
Dai finestrini dell'aereo, cerco i contorni imponenti del Kilimangiaro.
Mentre si sbarca, un senso di eccitazione ci pervade e per quanto abbia viaggiato tanto in vita mia, mi rendo conto che non ho mai attraversato l'Africa, quella Vera. L'aeroporto di Kilimangiaro è più di un punto di arrivo; è il varco verso la vastità della savana, la bellezza del cratere di Ngorongoro e la maestosità del Serengeti. E' la terra dei Masai, degli Hadzabe e ti tantissime etnie colorate e antiche.
E così, con la promessa di avventure selvagge, incontri culturali e paesaggi mozzafiato, il viaggio inizia qui, introducendoci alla bellezza di questa straordinaria destinazione africana.
Elisante, la nostra guida e autista, persona abbastanza introversa ma molto disponibile e servizievole, ci accoglie e presenta il nostro mezzo: una Toyota Land Cruiser immensa, un carro armato con il tettuccio apribile. Tutto per noi.
La strada per Arusha è un viaggio attraverso paesaggi pittoreschi, fatti di girasoli e viste panoramiche delle montagne e delle valli che si estendono all'orizzonte.
L'atmosfera vivace della città diventa un'anticipazione dell'avventura che ci attende.
Allontanandoci dalla città, il paesaggio muta rapidamente lasciando il brusio urbano alle spalle. La strada si snoda attraverso colline e valli, offrendo panorami mozzafiato sulle montagne lontane. Ogni curva rivela una nuova sorpresa, un'anticipazione crescente di ciò che ci attende.

Dopo la prima notte, il viaggio prende una svolta verso il pittoresco Lago Eyasi, un luogo fuori dal tempo dove ho avuto l'opportunità unica di incontrare gli Hadzabe, un popolo antico e abile cacciatore-raccoglitore. Siamo andati a caccia con loro, abbiamo visto come si muovono e quanto siano in sincronia con la natura. Il popolo dei Datoga, con i loro suppellettili di ferro e i loro coloratissimi vestiti. Attraverso le foto, ho catturato i loro volti e i gesti che raccontano storie di tradizione e resilienza.
Il Lago Eyasi emerge come una gemma nascosta, circondata da colline verdeggianti e popolata da comunità di pescatori strettamente connessi con questo placido lago.




Hadzabe si riposa fumando una pipa artigianale



La dura vita dei pescatori al lago Eyasi



Ore di viaggio e i baobab e le acacie lasciano spazio alle foreste che iniziano a delinearsi contro il cielo africano fino ad avvolgerci. La strada muta, la terra diventa rossa e i contrasti sbalorditivi, mentre ci troviamo improvvisamente a salire lungo il cratere del Ngorongoro. E così, mentre saliamo, il paesaggio si trasforma, rivelando la vastità di una verde caldera vulcanica, casa di una miriade di creature. Scimmie e bufali puntano il nostro cammino. La vista panoramica dal bordo del cratere poi, è un magico momento di contemplazione profonda sulla grandezza della natura.
Il cratere di Ngorongoro è un gioiello che ho avuto il privilegio di esplorare. Scendere nella caldera è come varcare la soglia di un paradiso terrestre, dove una ricchezza di vita selvatica si svolge in uno spettacolo senza pari.
Le pianure sono punteggiate da branchi di gnu, zebre e bufali, mentre i leoni riposano all'ombra delle acacie. Ogni momento passato nel cratere è un incontro ravvicinato con la bellezza della vita selvatica e la maestosità della natura. Il richiamo degli uccelli, il fruscio delle foglie e il respiro tranquillo degli animali creano una sinfonia che tende ad incantare i sensi. E' un santuario in cui la vita della Tanzania si svela in tutta la sua magnificenza.

Dal cratere, il viaggio continua verso la vastità senza fine del Parco Nazionale del Serengeti. E così, gli occhi ansiosi si riempiono di stupore mentre il paesaggio si apre, rivelando la distesa infinita di erba dorata punteggiata da acacie solitarie. Il Serengeti è un teatro naturale in cui la vita si svolge in una coreografia perfetta, una danza senza fine di predatori e prede, migrazioni e tramonti spettacolari. Il cielo si tinge di tonalità calde, mentre le ombre si allungano sulla savana. È il momento perfetto per scattare foto, catturando il cuore pulsante della natura selvaggia.




Il ruggito di un giovane leone maschio




Dettagli di una Zebra



Attraversiamo le pianure ondulate, testimoniando la grande migrazione degli gnu e delle zebre. Milioni di essi, percorrono le pianure in cerca di pascoli freschi, creando un movimento incessante e costante verso il fiume Mara. Attorno a loro, le giraffe, gli ippopotami, i leoni, gli elefanti e tanti, tantissimi altri animali e specie in cerca della propria opportunità di vivere.
Le notti nel Serengeti, all'interno del campo tendato, sono magiche sotto il cielo stellato d'Africa, avvolti dal suono lontano degli animali notturni e l'odore della savana.

Per abbracciare appieno la maestosità del Serengeti, un'esperienza indimenticabile è la mongolfiera che solca l'aria al sorgere del sole. L'ascesa tranquilla regala una vista panoramica senza pari sulla vastità del parco, con le ombre lunghe degli alberi che si stendono sulla savana dorata. La quiete dell'aria al mattino è interrotta solo dal sibilo lieve del vento e del respiro regolare del fuoco che alimenta la mongolfiera. Il paesaggio si svela lentamente sotto di sé, rivelando gli intricati dettagli della vita selvatica che inizia a risvegliarsi sotto la luce dorata.
L'esperienza culmina con un atterraggio violento, seguito dallo champagne come da tradizione e da una colazione leggera servita sulla pianura africana.

Dopo l'incantevole esperienza nel Serengeti, il viaggio si dirige verso il lago Natron. La strada attraverso le terre africane svela panorami mutevoli, passando dalle distese aperte del Serengeti alle regioni più aride e vulcaniche che precedono il lago Natron. Lungo il tragitto incontriamo un mercato locale, colorato e animato, ci regala un'immersione autentica nella quotidianità Tanzaniana. Bancarelle di fortuna vendono cibo, spezie e artigianato locale, creando un caleidoscopio di colori e profumi. Il richiamo e la vivacità degli ambulanti e il chiacchiericcio degli avventori aggiungono un tocco di vitalità a questo scorcio di vita quotidiana e interagire con loro diventa un'opportunità per scoprire la ricchezza delle tradizioni locali.
Ma la strada prosegue e, lasciandoci il mercato alle spalle, il paesaggio si trasforma gradualmente introducendoci alla regione dei Maasai lungo le sconnesse vie di polvere bianca.
Giungiamo dunque al Natron, un immenso lago in una landa desolata, ai piedi del monte sacro dei Maasai.
Il lago è una meraviglia naturale che cattura l'immaginazione con la sua bellezza unica e surreale. Le sue acque, dalla colorazione rossa, devono il loro aspetto a una combinazione di minerali e microorganismi.
In questo ambiente isolato, il lago diventa un santuario per la vita selvatica dei fenicotteri rosa, che dipingono e punteggiano la riva durante la stagione di nidificazione. La zona offre un'opportunità unica per osservare e fotografare le avvolgenti colonie di fenicotteri.




Il paesaggio eccezionale del Natron



Dal Natron, il viaggio continua attraverso strade che si snodano tra paesaggi cangianti, da quelli aridi e vulcanici a quelli più fertili e collinari che anticipano l'arrivo ad Arusha, la fine del nostro viaggio. Lungo la strada, lontano dagli occhi dei turisti, attraversiamo la vera vita della gente locale, fatta di abitazioni di lamiera, bambini che ti salutano o si stupiscono nel vederti e condizioni di vita semplici.

Giunti a destinazione decidiamo di visitare un villaggio Maasai. Questo, offre l'opportunità di comprendere il loro stile di vita nomade e le tradizioni tramandate da generazione in generazione. Le capanne tradizionali, costruite con materiali naturali, si ergono in un paesaggio semplice. I Maasai accolgono i visitatori con danze tradizionali, canti e racconti che narrano la storia del loro coloratissimo popolo.




Maasai accende un fuoco usando la paglia



Con il cuore pieno di emozioni e la memoria zeppa di immagini spettacolari, il ritorno ad Arusha segna la fine di un viaggio indimenticabile. Questo percorso, intriso di avventura e bellezza senza pari, rimarrà per sempre impresso nelle foto e nei ricordi che ho raccolto lungo il percorso.

Ogni passo di questo viaggio è stato una sinfonia di colori, suoni e emozioni. Le foto raccontano la storia di un'esperienza, di incontri umani e animali, di paesaggi mozzafiato e di momenti indimenticabili. Le espressioni catturate nei volti di coloro che ho incontrato sono diventate ricordi indelebili, immortalati in pixel.
E mentre il mio cuore è tornato a casa, l'anima resta ancorata alle pianure senza fine del Serengeti, alle acque magiche dei laghi e ai sorrisi degli Hadzabe e dei Maasai. Questo viaggio, documentato attraverso le foto, è una testimonianza tangibile della bellezza e della diversità della Tanzania. Un capitolo si è chiuso, ma l'avventura continua attraverso ogni immagine catturata e ogni ricordo impresso nella mia mente.




Risposte e commenti


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avatarsenior
inviato il 04 Febbraio 2024 ore 0:37

Complimenti Loris,
un reportage denso di emozioni che hai saputo trasmettere sia con immagini molto belle sia con il testo! Un mix davvero entusiasmante che mi ha fatto assaporare la meravigliosa atmosfera che avvolge questi luoghi magici...
;-)
Ciao, Flory

avatarjunior
inviato il 04 Febbraio 2024 ore 12:41

Ti ringrazio Flory Cool

avatarjunior
inviato il 04 Febbraio 2024 ore 18:59

Il tuo reportage mi ha fatto rivivere i miei due viaggi in Tanzania del 2018 e 2019. Impossibile guarire dal mal d'africa

avatarjunior
inviato il 04 Febbraio 2024 ore 20:09

Come darti torto Stefano. Sto già valutando un'altra nazione africana per tornare a rivivere quelle emozioni. Grazie per il commento Sorriso





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