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 |  | inviato il 23 Dicembre 2023 ore 12:18 
 E' una mia impressione, o negli ultimi tempi i produttori di lenti stanno sfornando un fisso ultrangrandangolare dopo l'altro?
 Quando presi la mia A7II, per Sony FE c'erano di fatto due fissi rettilineari sotto i 18mm: il Voigtlander 15 f4.5, e il Samyang 14 f2.8.
 Con l'uscita recentissima del Laowa 10 AF e del Viltrox AF 16, sto letteralmente perdendo il conto di quanti ce ne siano oggi, tra manuali e AF di Sony, Sigma, Venus, 7Artisans, Voigtlander, Samyang, Pergear, Irix e compagnia bella, e parlo solo di quelli per Sony mirrorless full frame; l'ultima tendenza mi pare sia quella di mettere sul mercato fissi molto luminosi nel range 10-16mm e possibilmente con AF.
 Ora, la cosa è ammirevole dal punto di vista tecnologico, ma mi chiedo pure se ci sia davvero tanta gente in coda per comprarli. Per esperienza personale (ho avuto una lungo e tormentato rapporto con il Samyang 14 AF 2.8), un fisso ultragrandangolare è un obbiettivo difficile da usare per via della deformazione prospettica esagerata ai bordi, molto specialistico e dall'uso secondo me piuttosto limitato. Tolta l'astrofotografia e forse il vlogging, già in architettura e paesaggistica spesso monti un UWA fisso sulla fotocamera per poi chiederti perchè diavolo non hai preso su uno zoom. Eppure mi pare che tutti i produttori stiano facendo a gara a chi ne mette sul mercato di più. Non capisco se è solo moda, se si tratta di obbiettivi che oggi è più facile ed economico produrre e quindi tutti si affannano a spararli in catalogo o se c'è una domanda che io non ho capito. Voi che ne pensate e qual'è la vostra esperienza?
 
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 |  | inviato il 23 Dicembre 2023 ore 12:36 
 A mio avviso un ultragrandangolare è più utile di un tele lungo, che serve solo per determinate occasioni.
 Un ultrawide lo uso al 99% nelle foto di viaggi, che costituisce il 100% delle foto che faccio.
 Certo si richiede l'uso di attenzione per evitare deformazioni prospettiche.
 Se fosse per me non esiterebbero invece obiettivi oltre il 135 mm
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 |  | inviato il 23 Dicembre 2023 ore 12:47 
 Non capisco se è solo moda, se si tratta di obbiettivi che oggi è più facile ed economico produrre e quindi tutti si affannano a spararli in catalogo o se c'è una domanda che io non ho capito.
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 La risposta alla tua domanda è un mix fra le due soluzioni da te addotte, e seppure con una maggiore propensione per la prima anche la seconda ha motivazioni più che fondate.
 La domanda che tu dici di non aver ancora compreso invece ha una risposta più che semplice: una volta fotografare era una scelta ben precisa, e pertanto anche molto consapevole visto che per ottenerla occorreva una macchina fotografica, oggi invece la fotografia è solo una delle innumerevoli funzioni di un cellulare... e come tale viene vissuta.
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 |  | inviato il 23 Dicembre 2023 ore 13:10 
 Chi fa paesaggio seriamente, l'uso di un UWA può essere estremamente utile se non necessario quando si mette qualcosa (e si dovrebbe sempre mettere) in primo piano, magari utilizzando il focus stacking e/o il focal blending.
 
 Anche per le foto di interni l'UWA è utilissimo se usato con perizia, ovvero come si dovrebbe usare.
 
 Lo stesso dicasi per foto di architettura con il quale si possono ottenere foto spettacolari.
 
 Per chi non fa naturalistica, anch'io ritengo più importante un UWA a un tele.
 
 Il fatto che ci sia un'invasione di marche e modelli evidenzia che c'è molta richiesta.
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 |  | inviato il 23 Dicembre 2023 ore 13:17 
 È più facile produrli, ma questo vale per qualsiasi focale. Grazie alle correzioni via software della macchina/camera raw ecc. Si possono ormai fare cose che prima erano impensabili.
 Ti prendo ad esempio il Canon EF 14 2.8, ottica da €2000. Oggi viene surclassato dall'RF 16 2.8 da €300.
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 |  | inviato il 23 Dicembre 2023 ore 13:24 
 Per me gli ultragrandangoari servono soprattutto in architettura, perchè con la risoluzione delle attuali fotocamere gli uwa possono fare le veci dei decentrabili, inquadrando in bolla e ritagliando poi ciò che non serve. Nel paesaggio, invece, raramente mi capita di aver bisogno di scendere al di sotto dei 24mm.
 Uso nella stessa misura grandangolari, normali e teleobiettivi, a seconda di quello che voglio ottenere, senza schemi preconcetti: nel paesaggio talvolta il taglio di un tele è più utile dell'inquadratura larga, e talvolta nel ritratto conviene usare una focale corta, sia per ambientare, sia per certi volti che col tele risultano spesso troppo schiacciati. Insomma apprezzo tutte le focali e le uso in modo non aprioristico.
 Ovvio che in naturalistica il supertele la fa da padrone, ma i tele non servono solo a questo
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 |  | inviato il 23 Dicembre 2023 ore 13:37 
 Uso Fujifilm (SI) fanno la gara con ottiche fisse da terzi soprattutto grandangolari e focali medi, va bene cosi, cosi magari posso scegliere anche qualche ottica da terzi, mancano assente completamente su sistema Fujifilm macro compatti con AF Sigma o Tamron per me sarebbero ben venuti. Visto che i originali non riescano a convincermi il nuovo 30 macro troppo corto, il 60 macro AF prima generazione, il 80 macro un mattone pesantissimo.
 Anche vero con ottiche da terzi poi troviamo il rovescio della medaglia (forse) meno compatibilità, meno correzione interna etc. da calcolare costi in generale di solito inferiori e la moglie ubriaca e botte piena sempre difficile da ottenere.
 Per me meglio cosi nessuno costretto a comprare questo tipo di ottiche guardo caratteristiche, prezzo, poi si può dire si o no e magari non lo compro.
 Certo la situazione (qualitativa angoli morbidi, flare etc.) discorso drammatico per uno estremo super grandangolo miracoli sono difficili bisogna per forza fare qualche compromesso.
 
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 |  | inviato il 23 Dicembre 2023 ore 14:03 
 
 “  Per me gli ultragrandangolari servono soprattutto in architettura, perchè con la risoluzione delle attuali fotocamere gli uwa possono fare le veci dei decentrabili, inquadrando in bolla e ritagliando poi ciò che non serve. „ Ma certamente, non intendevo dire che gli UWA in architettura (che è il mio settore) non servano, ci mancherebbe.
 Il mio dubbio si riferisce agli UWA fissi. Ci possono magari stare nella borsa di un professionista che deve fare un servizio su commissione, ma io personalmente trovo parecchio più pratico uno zoom UWA, come un 12-24 o un 16-35, soprattutto se devo muovermi leggero e compatto e non posso montare e smontare obbiettivi a ogni inquadratura. E' per questo che mi chiedo a chi poi siano rivolti tanti UWA fissi, si tratta di obbiettivi molto specialistici.
 Ma non sarà che in fondo è molto ma molto più facile realizzare un UWA fisso che uno zoom?
 E quindi fissi tanti mentre, almeno per Sony FE, gli zoom UWA di qualità si contano sulle dita di una mano (piccola).
 
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 |  | inviato il 23 Dicembre 2023 ore 14:06 
 Il grandangolo più wide che io posseggo è il canon 17-40 f4 (uno zoom) che peraltro non uso praticamente mai, per varie ragioni fra cui la non eccelsa qualità ai bordi du FF.
 Di fatto il più spinto che io usi è il 24mm TS. In effetti se però lo usi per fare photostitching decentrato risulta avere un angolo di campo pari ad un 18mm che a mio avviso è anche troppo spinto in interni, producendo prospettive un po' caricaturali.
 
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 | user96437 | inviato il 23 Dicembre 2023 ore 14:08 
 
 “  AF di Sony, Sigma, Venus, 7Artisans, Voigtlander, Samyang, Pergear, Irix e compagnia bella „ 
 Diciamo che quì c'è già una prima risposta. Tante aziende nate in tempi recenti che trovano miglior spazio in questo range. Molte sono ancora a fuoco manuale ed è molto più semplice utilizzarle in questo tipo di focali.
 Poi ci sono altri fattori ma diventa un discorso lungo. Certamente la predominante è diciamo grandangolare o zommoni da passeri.
 Per conto mio sono ivece sparite le ottiche economiche (una chimera) come i tele. Un 135mm f3.5 o 2.8, un 200mm f4 un 300mm f4 o 5.6. Visto che hanno il coraggio di vendere dei 50mm f2 a 500/600 euro (andrebbe sigillata l'azienda) presumo che se li facessero chiederebbero dai 700 ai 1000 euro ma questa è un'altra storia.
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 |  | inviato il 23 Dicembre 2023 ore 14:35 
 La questione secondo me andrebbe valutata da un punto di vista radicalmente diverso: il popolo dei fotoamatori danarosi e dei fotografi professionisti è limitato e probabilmente anche in decrescita (per tutti gli altri ormai il telefonino basta ed avanza) e probabilmente molti han già più attrezzatura di quanto davvero non necessitino.
 Un 35 o un 50mm lo han gia più o meno tutti o comunque è facilmente reperibile sul mercato dell'usato.
 Per convincermi a comprare qualcosa di nuovo devi offrirmi un incremento notevole in termini di risultati (ed i brand minori non ce la fanno) oppure offrirmi un prodotto un po' di nicchia ma che ancora non ho (e da qui i cinesi che fan ultragrandangolari estremi).
 Alla fine è banalmente ancora la teoria degli oceani rossi e degli oceani blu.
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 |  | inviato il 23 Dicembre 2023 ore 15:17 
 Quoto Paolo Mcmlx
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 |  | inviato il 23 Dicembre 2023 ore 15:33 
 Riccarbi, tieni presente che è anche una scelta progettuale ben precisa, in quanto molti marchi cinesi da te citati non hanno ancora il know-how per fare zoom uwa di alta qualità. Per questo fabbricano solo fissi, per via di una maggiore faciltà costruttiva rispetto ad uno zoom.
 Che poi siano anche buoni è tutto da dimostrare...
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 |  | inviato il 23 Dicembre 2023 ore 18:49 
 Sarò strano io, ma per me il paesaggio è spesso con il tele e gli interni con il grandangolo anche spinto. Su Sony (ad esempio) ho cambiato il 12-24 f/4 con il 14 f/1.8 per la luminosità che spesso ha fatto la differenza (tra i miei ultimi giri Ravenna e Torino). Quindi per me meglio fisso (tra l'altro un po' di crop viene sempre in aiuto con i sensori attuali) che zoom buio a parità di costi. E soprattutto all'aperto zoom che copra il lato tele ma in città assolutamente grandangolo
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 |  | inviato il 24 Dicembre 2023 ore 17:02 
 
 “  Che poi siano anche buoni è tutto da dimostrare... „ Alcuni sono eccezionali come ad esempio il 13 mm f1.4 VIltrox
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