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36 respiri - Racconto di Davide Cirrincione


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avatarjunior
inviato il 24 Novembre 2023 ore 13:12

Buongiorno a tutti

Dopo autorizzazione Juza approfitto di questo spazio Blog per un'operazione, forse, atipica...

Mi chiamo Davide, anni fa frequentavo questo forum per poi allontanarmi, come da tutti gli altri e da molte altre cose legate alla fotografia, per mancanza di tempo.

Scrivo spesso testi per fotografie e da sempre sono interessato alla lettura e alla scrittura nonché alla fotografia sia dal punto di vista “pratico” che da quello, diciamo, intellettuale. Tra la fine dello scorso anno e l'inizio di questo ho scritto un racconto innegabilmente legato alla fotografia. Non un libro di fotografie né un libro tecnico sulla fotografia ma un racconto che propone, tra le altre cose, delle riflessioni sulle capacità comunicative della fotografia e sulle sue possibilità, sulle relazioni che può far instaurare tra gli uomini e le donne e anche un po' sulla sua naturale evoluzione tecnologica. Il tutto dentro una storia con dei personaggi. Un racconto nel racconto dove la luce simboleggia, in qualche modo, l'elemento fondamentale della fotografia ma anche qualcos'altro.

Intitolato “36 respiri”, si è classificato 5° al Premio Letterario Città di Castello 2023. Lo ha letto anche Gianni Berengo Gardin al quale ho inviato il manoscritto questa estate e che, richiamandomi con la sua infinita e nota gentilezza al telefono, mi ha detto di averlo trovato molto interessante. Si era anche proposto per un suo aiuto nel selezionare alcune mie fotografie da aggiungere al libro ma questo avrebbe cambiato la sua natura editoriale.

Sto cercando di farlo pubblicare da una casa editrice con sede a Milano che lavora molto con i canali on line, si chiama Bookabook. Il loro metodo di pubblicazione prevede una campagna di crowdfunding in cui si raccolgono i pre-ordini per il libro che verrà pubblicato e spedito al raggiungimento di un numero stabilito di questi. Io non sono un imprenditore né un tecnico. Cerco solo di trovare una strada giusta e sono qui a proporre, a chi interessato, di dare un'occhiata al link di pre-ordine del libro dove è possibile leggere anche delle info a a suo riguardo e, se possibile, partecipare alla sua condivisione.

Sono a disposizione su questo spazio per domande, info e un'eventuale discussione che possa nascere...

Sotto alcuni estratti del racconto:

- Ripartì subito dopo averlo ricambiato, seguito dalle altre automobili che si allontanavano dalla spiaggia. Mi accorsi allora, abbassando lentamente il braccio, di tenere un rullino fotografico nel palmo della mano. -

- Da quando ho questa macchina fotografica non ho fatto altro. Prima di averla, rivolgevo lo sguardo a tutto ma difficilmente guardavo a fondo qualcosa e raramente osservavo. Sono passati molti anni e ancora la sento al collo come la prima volta... -

- Fu la prima fotografia che non riuscii a scattare. -

- Il grandangolo da 24mm è il secondo e spesso ultimo obiettivo con cui penso si debba fotografare. Con il suo esteso campo visivo, è uno strumento che aiuta quel fotografo timoroso della normalità facendogli pensare che in essa possa sfuggirgli qualcosa. Affidandosi a dei bordi allargati egli crede di avere un visione maggiore. E' un obiettivo che prevede o preannuncia dei dubbi, l'ansia che il tempo possa nasconderci la realtà insieme alla volontà di vedere più lontano. Alimenta e soddisfa la speranza di scoprire se il respiro di una fotografia possa farsi più stretto e, invece che diffondersi verso l'alto, si diriga nella profondità prospettica dell'inquadratura. E' la lente dell'illusione e del tradimento. Promette spazi più ampi ma al suo centro c'è un restringimento dello sguardo proiettato verso un punto infinito. -

E sinossi:

In un luogo non dichiarato e in un altrettanto vago lasso di tempo undici personaggi, estranei tra loro, vivono dei “momenti” che li legano inconsapevolmente. Un uomo, volutamente non nominato, viene portato in ambulanza, per un malore, da una spiaggia in un ospedale dove, una volta assistito, riceve la visita di una anziana signora chiamata Grace. I due non si conoscono ma Grace, per qualche motivo, si reca lì e guidata dall'addetta al desk e da un'infermiera, vive un'esperienza inaspettata. In quella struttura sanitaria, particolare per la sua atmosfera e per le sue terapie, avviene un incontro che sembra sperato e dichiaratamente desiderato dall'uomo. Egli, sotto terapia farmacologica e in un ambiguo delirio, parla alla signora della propria esperienza di fotografo dipanando i suoi pensieri in un racconto che la coinvolge in riflessioni su vita, morte, malattia, azioni e soprattutto sul tempo. Dopo questo delirio l'uomo muore lasciando un dolore in Grace ma , nei giorni a seguire, per lei inizierà una nuova avventura. Ella si accorge, tornata a casa, di avere con sé un rullino fotografico che farà sviluppare e stampare per ottenere le 36 fotografie “contenute” al suo interno. Per far ciò, confusa ma decisa ad agire, si incrocia con altri personaggi in relazioni e situazioni in cui vengono ripresi i temi del racconto dell'uomo in ospedale. Si reca in un laboratorio fotografico dove il titolare avrà molto da dire sul rullino e anche su altro. Le fotografie vengono comunque stampate. Grace le riporta a casa dove incontra nuovamente l'addetta al desk con la quale, inizia a guardare le fotografie fino a quando, ormai sera, le due si separano. La notte stessa Grace, in sogno, si ritrova ad ascoltare quell'uomo che questa volta ha da chiedere e non da raccontare.

Personaggi: La signora Grace – Eleonor – La responsabile – L'infermiera – L'uomo – Il taxista – Le due ragazze – Il signor Arthur – Peter – Il padre del signor Arthur

Capitoli: L'ospedale – Il delirio – La cura – Il maltempo – Il laboratorio – La spiaggia

bookabook.it/libro/36-respiri/

Grazie in ogni caso del tempo dedicatomi.

Davide Cirrincione





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