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Copio incollo quello che avevo scritto, chiedo scusa a Boulderista non avevo visto il tuo post.
" Questa Starship è molto differente da quella precede sotto molti punti di vista, alcune modifiche sono davvero succose e questo vale anche per la piattaforma di lancio
- tutti i sistemi di controllo pneumatici (che erano saltati durante il primo volo a causa di una perdita di carburante e relativo incendio) sono stati sostituiti da controlli ed attuatori completamente elettrici in teoria decisamente più affidabili e meno pesanti/complicati
- alla piattaforma di lancio è stato finalmente aggiunto un deluge system per evitare il macello dell'altra volta. È un sistema particolare e molto diverso da quelli che si usano normalmente perché a causa della geologia della zona non possono costruire le usuali strutture. Per ora il sistema sembra funzionare, anche se è stato testato solo durante gli static fire che però durano pochissimi secondi ed al 50% di "manetta".
- mancano info circa il problema che si era verificato nel Flight Termination System che era stato innescato durante il primo volo, nel senso che anche dopo le esplosioni la Starship era riuscita a volare per altri 40 secondi (!!). Tale comportamento è ovviamente molto grave per cui hanno certamente dovuto rivedere il sistema però non ho trovato info specifiche a riguardo.
- hanno in tempo zero abbandonato quella idea strampalata riguardante la separazione dei due stadi, vorrei onestamente conoscere il tizio che l'ha ideata e pure quelli che hanno pensato che fosse una trovata intelligente.
Quindi ora sono passati al cosiddetto "hot staging" , che ovviamente non hanno inventato loro, lo usano da sempre i sovietici/russi: chiedere al solito Korolev.
In pratica i motori del secondo stadio si accendono PRIMA che quelli del primo stadio si siano spenti, in questo modo quando avviene la separazione il secondo stadio sta già spingendo ed è solo a quel punto che il primo stadio si spegne. I vantaggi sono evidenti perché la separazione avviene naturalmente senza bisogno di particolari meccanismi di rilascio (potenzialmente pesanti e proni a fallimenti), in più come effetto collaterale si riesce ad aumentare il carico utile a parità di tutto perché non c'è nessun tempo morto in termini di spinta.
Questo metodo prevede un interstadio con delle aperture per far sfuggire lo scarico dello stadio superiore (quella è la ragione di quelle strane strutture tubolari che si vedevano nei razzi sovietici) quindi penso che sarà abbastanza spettacolare da seguire.
Naturalmente sul "tetto" del SuperHeavy è stato aggiunto uno scudo termico per evitare di danneggiare la struttura sottoposta alle alte temperature ed alla spinta generata dai motori del secondo stadio.
Per il resto il profilo di volo è uguale a quello dei primo tentativo: il primo stadio dopo la separazione simulerà un atterraggio sulla superficie dell'oceano (quindi effettuando tutte le manovre necessarie) mentre il secondo stadio non entrata in orbita ma volerà a velocità orbitale per testare lo scudo termico al rientro per poi terminare a sua volta la corsa nell'oceano. Non sarà tentata nessuna manovra particolare (quindi niente belly flop etc), solo un semplice schianto a manetta contro la superficie dell'oceano.
La finestra di lancio si apre alle 14:00 ora italiana e si dovrebbe chiudere alle 16:00"
Direi che il primo obiettivo è verificare che il deluge system funzioni, poi sicuramente la separazione tra primo e secondo stadio.
L'atterraggio simulato credo interessi poco al momento, il punto più importante dopo quelli che ho esposto è la resistenza dello scudo termico della Starship ma bisogna vedere se ci arrivano a testarlo
“ Direi che il primo obiettivo è verificare che il deluge system funzioni, poi sicuramente la separazione tra primo e secondo stadio.
L'atterraggio simulato credo interessi poco al momento, il punto più importante dopo quelli che ho esposto è la resistenza dello scudo termico della Starship ma bisogna vedere se ci arrivano a testarlo „
vedere partire il secondo stadio sarebbe fantastico. La cosa che mi lascia allibito è che non recupereranno i due dall'ammaraggio li lasciano affondare
Bhe per quanto riguarda il primo stadio non avrebbe molto senso recuperarlo, se fa quello che deve fare sarà come un primo stadio di un Falcon 9 solo molto più grande.
Il secondo stadio sarebbe decisamente più interessante da recuperare più che altro per verificare la tenuta delle piastrelle termiche, ma tra sensori e camere a bordo che sono certo sono state posizionate in punti strategici ed utili, non è indispensabile. Anche perché come detto non simuleranno un atterraggio quindi lo scopo è proprio quello di sfasciarla a sufficienza da farla affondare.
Più che altro il primo stadio dovrebbe scendere dolcemente per cui c'è il rischio che non affondi affatto e lì sarebbe un casino (con un test booster del F9 dovettero chiamate la marina militare che lo ha preso a fucilate perché non ne voleva sapere di affondare).
Per il resto dopo un bagno nell'acqua salata di certo non c'è nulla che si porrebbe recuperare a scopo riutilizzo.
Comunque la finestra di lancio inizia sì alle 14:00 ora italiana ma dura solamente 20 minuti (non 2 ore) quindi se non lanceranno entro le 14:20 ora italiana, per oggi nisba.
Questa magnifica infografica realizzata da @BingoBoca e pubblicata su Twitter mostra la scala di Starship, e soprattutto come funziona.
Starship è un razzo a due stadi, entrambi progettati per essere totalmente riutilizzabili. È fondamentalmente un grande cilindro di acciaio, con un'altezza complessiva di 120-122 metri, e un diametro di 9 metri. Entrambi gli stadi sono spinti da motori Raptor V2, alimentati a ossigeno liquido (LOX, ossidante) e metano liquido (CH4, combustibile).
Il primo stadio, detto "Booster" o "Superheavy" occupa 70-72 metri della lunghezza complessiva. È spinto da 33 motori Raptor V2, 13 dei quali in grado di orientare la spinta ("gimbal") e 20 dei quali invece fissati alla struttura. Lo stadio ha una massa di 250 tonnellate, e a pieno carico contiene 3400 tonnellate di propellente. All'accensione i suoi motori sviluppano una spinta di 74,5 meganewton, pari al peso di una massa di 7500 tonnellate, due volte un Saturno V. L'idea fondamentale è la stessa dietro al primo stadio del Falcon 9: il Superheavy si occupa di spingere la Starship attraverso gli strati dell'atmosfera più densi e accelerarla fino a una velocità di circa 3 km/s (10.000 km/h). Dopodiché si separa, e usando solo alcuni dei 33 Raptor fa marcia indietro e torna verso alla base di lancio, atterrando (quasi) esattamente come un Falcon 9. Questa manovra non sarà tentata nel lancio di oggi.
Il secondo stadio, detto "Ship" o "Starship", occupa i restanti 50 metri del vettore. È spinta da tre motori Raptor V2 come quelli del booster (chiamati "sea level" perché ottimizzati per operare in atmosfera) e tre motori Raptor Vacuum (ottimizzati per operare nel vuoto dello spazio). Ha una massa di 125 tonnellate, e a pieno carico contiene 1200 tonnellate di propellente. Nella Ship c'è anche la baia di carico, in grado (progettualmente) di portare in orbita fino a 250 tonnellate di materiale, una mostruosità persino rispetto al più potete razzo mai lanciato (Saturno V, capacità di carico di 118 tonnellate). Contrariamente al Falcon 9 e a tutti gli altri razzi, Starship sarà interamente riutilizzabile: questo secondo stadio è infatti dotato di piastrelle termiche e superfici aerodinamiche per eseguire il rientro atmosferico e planare fino a Terra. Anche quest'ultima manovra non sarà tentata oggi, ci si limiterà al rientro atmosferico.
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li lasciano affondare 
pazzesco 