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Vedo nelle gallerie così tante foto con uno sharpening esagerato. Ma non ci si accorge che si deteriora l'IQ dell'immagina? Imho sono foto orribili e finte.
Secondo me sono foto bellissime. De gustibus, come diceva il gatto mentre si leccava il c.u. Per me non deteriorano nulla, ci sono altre cose che lo fanno (secondo me)
@AlbertoIal siccome non è come su pellicola dove la resa era quella dell'ottica usata rispetto alla pellicola acqusitata diciamo che con il digitale (giusto da 20 anni a questa parte) lo shapering è un discorso molto filosofico più che reale... qualcuno diciamo che nota le differenze
Ho peccato di eccesso di colori in passato e oggi riguardando le mie vecchie post produzioni inorridisco, per cui i 'mascheroni' da colori ipersaturi li scarto a priori. Salvo qualche eccezione perchè artisticamente a mio giudizio valida. Concentrandomi su immagini dai colori e contrasti meno spinti, noto subito l'analogo eccesso di post produzione da sharpening.
Comuunque Ghiekorg... certamente de gustibus
@Darp: la differenza nella qualità delle ottiche a mio giudizio si vede anche nel digitale, per usare un paragone di una lente che piace ad entrambi, il 58 nikon f-mount anche con la piu grande attenzionenella post prodzione non sarà mai un 50 sigma art o un 50 nikon f1.2 z-mount.... e aggiungerei meno male...
“ Concentrandomi su immagini dai colori e contrasti meno spinti, noto subito l'analogo eccesso di post produzione da sharpening. „
D'altra parte le molteplici ed accese discussioni fra utilizzatori di brand diversi vertono quasi sempre sulla nitidezza, anche se spesso le differenze sono infinitesimali; è normale che poi si tenda ad enfatizzarla in PP con il rischio di calcare un po' troppo la mano. Poi la cosa, come è stato già detto, è soggettiva; a me non dispiace una nitidezza un po' spinta, per qualcuno potrebbe essere eccessiva. Cerco di evitare gli aloni in corrispondenza delle zone di transizione chiaro/scuro che sono, secondo me, la cosa che veramente è bruttissima da vedere.
Spesso si spinge troppo. Io di certo non mi faccio problemi a spingere sull'acceleratore in postproduzione ma cerco di stare molto attento ad arrivare ad artefatti, aloni e quant'altro perché a quel punto la cosa perde davvero di senso. Alcuni software ci mettono del loro ad esempio DxO Photolab a un certo punto ha cambiato un default nel tool di sharpening non ho idea del perché portandolo ad un valore onestamente eccessivo. Chiaramente ho modificato i miei preset ma non ne capisco il senso...
@Simone_S è come vanno le cose... io mi sono sorpreso di quello che fa lo stesso software nikon NX studio con le vecchie ottiche afd e profilo standard....
il 28-105 AFD sui 12mpx della d3s è inguardabile con profilo standard, bordi al limite del solid squadrettato con colore che dici pare che in generale ci siamo ma il dettaglio dove è andato a finire? Metti il profilo neutro ed esce un raw con micro contrasto portato al limite del tollerabile oggi ma quanto meno parti da un immagine molto più congura a limite dove fare un minimo di post produzione.
La tendenza è questa, del resto molte ottiche del passato considerate nitide avevano un micro contrasto molto importante... la percezione di nitidezza è molto collegata a questo parametro visto che ci permette più velocemente di leggere l'immagine, purtroppo il nostro cervello ricerca anche un contatto reale e in generale anche chi non ha mai usato una macchina fotografica nota una certa differenza qualitativa con la tipica espressione "la foto sembra che ti parla", tutto sta a far stare le persone ad osservare la foto più di qualche istante....
Se uno poi ha versato tanto sangue e subìto bannamenti in difesa della propria attrezzatura deve per forza presentare le foto al rasoio, poi arriva anche quello che te la mette giurando che è un jpg diretto on camera..... ma non ti dice come ha preparato il controllo immagine che ha utilizzato.
Lo sharpening dato bene è completamente invisibile , nessun artefatto geometrico e/o cromatico resta visibile.
Dare nitidezza naturale ad una immagine digitale è un lavoro complesso e complicato, richiede molto tempo e molta conoscenza, ed è un lavoro di sistema, si opera prima sul RAW e poi sul file immagine, con strumenti diversi, e non esistono strumenti standard o valori standard da usare, ogni immagine fa storia a sé, come strumenti e come valori, ed in tutti i casi i passaggi sono almeno tre, ma di solito se ne usano di più.
Per farlo uno si deve studiare il libro "Real World Image Sharpening with Adobe Photoshop, Camera Raw, and Lightroom" del compianto Bruce Frazer e di Jeff Schewe, sistemista di Adobe, è lui che ha fatto tutti gli strumenti di sharpening di Adobe Photoshop ed Adobe Camera RAW.
Edito da Peachpit Press, Berkeley, California, USA
Sono 345 pagine in inglese tecnico.
Se uno se lo studia, gli si apre un mondo da scoprire: le stampe che poi si producono applicando quelle tecniche richiedono molto, molto lavoro e molta conoscenza ma hanno una qualità di eccellenza, che qui in Italia si vede estremamente di rado.
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