| inviato il 09 Settembre 2023 ore 21:32
Quando vado in giro in moto spesso preferisco prendere su uno zaino piccolo in modo che riesco a farlo stare comodamente nel bauletto insieme a tutto il resto e lo zaino che uso per contenere il 150-600 (il Think Tank Traveller 2.0), ci sta proprio preciso, ma non posso mettere altro, nemmeno il cavalletto, posso mettere al massimo il monopiede della Sirui e una testa staccata infilata in un angolino vuoto. Con il 150-600, la X-T5, le batterie e qualche piccola lente a corredo, non mi ci stanno nemmeno un panino e l'acqua e questo è molto grave! 
Per cui ho provato a dare un'occhiata alla nuova creazione di Tamron, il 150-500.
Qui, in mezzo ai fratelloni di casa Fuji.
Per recuperare spazio nel bauletto della moto, a volte prendo su uno zaino della manfrotto molto più compatto e ci attacco un piccolo marsupio con il cibo. Al posto del 150-600, mi accontento del 100-400 che sta comodamente anche all'interno di zaini piccoli. Poi leggo che Tamron ha rilasciato il 150-600 anche per Fuji, guardo le misure e scopro che è lungo esattamente come il 100-400 con pur con 100mm in più. I 500mm non sono proprio l'ottimo, ma per molte occasioni, mi posso accontentare.
Pesa quasi 4 etti in più del 100-400 e circa 100gr in più del 150-600, questo non è un punto positivo, però con l'aiuto del monopiede, riesco a fare tante ore in giro anche con il Tamron.
Nonostante il peso ed il fatto che è uno zoom che si estende, si riesce ad utilizzare piuttosto bene anche a mano libera, non è come il 150-600 che è impagabile a mano libera, ma anche il Tamron si difende bene.
Anche da tutto esteso, resta il più compatto dei 3, come si vede nell'immagine seguente.
A livello di comandi, il 150-600 è un'eccellenza, ha praticamente tutto. La cosa più interessante è la possibilità di assegnare al suo pulsante (sono 4 replicati su tutto il barilotto, ma fanno tutti la stessa cosa) il comando AF ON, cosa che per me è utilissima perché non metto a fuoco con il pulsante di scatto, ma con il pulsante AF ON. Essendo piuttosto ingombrante, non è facile agire sui tasti della macchina, per cui poter usare un tasto sulla lente, per chi opera come me, è la manna dal cielo.
Il Tamron non ha tasti programmabili, ha come chicca lo stabilizzatore con una posizione specifica anche per il panning. Esiste uno switch che permette di velocizzare l'autofocus ma onestamente non ho notato tanti benefici, anzi ad un primo utilizzo mi sembra proprio uno switch inutile, almeno spiegassero perché una persone dovrebbe tenere l'autofocus frenato…
Il vecchio 100-400 ha solamente quello che serve ridotto all'osso, limitatore di messa a fuoco, OIS e scelta per la ghiera dei diaframmi. Come difetti, mancano gli agganci per la tracolla, questo è un peccato perché quando si fa tanta strada è molto comoda. Altro difetto, per fortuna risolvibile, l'attacco per il treppiede, non all'altezza, troppo piccolo e non compatibile Arca Swiss. Sostituito prontamente!
Sotto questo aspetto, gli attacchi del 150-600 e del Tamron sono impeccabili, belli grandi, larghi e compatibili Arca Swiss. Un piccolo appunto sul 150-600, la vernice che è molto a rischio di graffi, come si vede dalla foto! 
La qualità dell'immagine è eccellente in tutte e 3 le ottiche anche a TA. Il 150-600 vince per la maggiore escursione, ma se lo uso a 500mm, faccio veramente fatica a distinguere gli scatti fra il Fuji ed il Tamron. Il 100-400 è buonissmo, ma essendo più corto, costringe spesso a croppare l'immagine con ovvio decadimento della qualità.
L'autofocus io lo trovo molto buono su tutti e 3, più reattivo sul 150-600, un passettino indietro il 100-400. Il Tamron mi sembra a metà fra i due, ma al momento lo ho usato troppo poco per poter dare un giudizio più preciso e sicuro. Al momento il mio compagno di viaggi è il Tamron ma più per motivi di spazio che per altro. Se non avessi questo problema, probabilmente non lo avrei preso, anche se onestamente, rappresenta un'ottima alternativa di qualità al 150-600. Ultima cosa, il Tamron non si può moltiplicare, questo è un peccato anche se andare a moltiplicare zoom così lunghi e relativamente scuri, è una scelta più dettata dalla “disperazione” che da una reale esigenza. |
| inviato il 09 Settembre 2023 ore 22:51
Ottima disamina Pierino
Aggiungo sul 150-600 una cosa che mi manca è il selettore dell'OIS, questa mancanza proprio non l'ho capita, costringe ad entrare nei menù oppure ad assegnare un pulsante sulla fotocamera per tale funzione..
Con lo zoom completamente esteso del Tamron, ti dà l'idea che sia sbilanciato in avanti? |
| inviato il 09 Settembre 2023 ore 22:55
Grazie Rino!
No perchè comunque resta piuttosto compatto ed il gruppo di lenti più pesante è centrale, si riesce a zoomare anche tirando l'obiettivo, cosa piuttosto comoda. Dimenticavo, il Tamron ha il blocco dello zoom a pompa, ossia tirando la ghiera che si usa per zoomare, altra cosa molto comoda.
Riguardo l'OIS sul 150-600, non ho guardato se magari si può assegnare al tasto dell'ottica, potrebbe essere un'idea. |
| inviato il 09 Settembre 2023 ore 23:34
Ah allora un po' come il vecchio sigma 150-600 sport che potevi usarlo a ghiera e a pompa, questo è interessante, un modo alternativo per velocizzare la zoommata.
Purtroppo non è fattibile per il 150-600, ai 4 pulsanti neri puoi assegnare la funzione di maf, af lock e richiamo memoria af |
| inviato il 12 Settembre 2023 ore 8:49
Grazie per la disamina Pierino, io sono proprio indeciso tra il Fuji 100-400 e il Tamron, non avevo notato la differenza di peso.
Questo mi spinge sempre più verso il Fuji, vorrei iniziare a fotografare animali ma non sono molto interessato all'avifauna, spero mi bastino i 400mm.
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| inviato il 12 Settembre 2023 ore 9:37
Grazie per la completa ed esauriente disamina.
Per me l'affare si complica perchè sono molto contento del 70-300 che pesa niente.
Qualcosa di più lungo mi piacerebbe per sperimentare e il dubbio rimane tra il Fuji lungo il Tamron.
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| inviato il 12 Settembre 2023 ore 10:58
@Lorenz93
400mm su APSC è un'ottima lunghezza focale per mammiferi tipo ungulati, talvolta mi capita anche di usare lunghezze focali inferiori per meglio ambientare l'animale.
Poi dipende molto dalle zone frequentate e se fotografi in appostamento oppure vagante.
Alla peggio è comunque moltiplicabile, con l'1,4x è ottimo, col 2x personalmente non mi piace, perde troppa qualità |
| inviato il 12 Settembre 2023 ore 11:54
Il Fuji ha il grosso vantaggio di funzionare con i due TC, questo fattore lo rende piuttosto appetibile. Di contro, ha una perdita di qualità più vistosa con il 2x ed ovviamente l'aspetto costi. I 2 TC sono ottimi, ma non sono regalati. Nel caso mio, va meglio il 2x dell'1.4x, ma non è la regola, deve essere la mia combo un pochino “strana”. Tutte le altre ottiche che ho che sono moltiplicabili vanno meglio con l'1.4x, per cui la norma è quella. Ma la ho verificata anche con altri brand. Il 2x vedilo come un paracadute quando proprio non ci arrivi e comunque vuoi portare a casa lo scatto.
Tieni sempre presente anche l'aspetto luminosità, i 2 TC ti fanno perdere rispettivamente 1 o 2 stop, fattore da non trascurare. La buona cosa è che il 100-400 parte da F5.6. Se partisse da F6.3 come fanno altri (ad esempio il nuovo Sigma 100-400 per Fuji), ti troveresti a scattare ad F9 con il TC 1.4x. |
| inviato il 12 Settembre 2023 ore 12:49
Grazie Rino, si la mia idea sarebbe fotografare ungulati, volpi ecc..
Faccio spesso trekking e nelle mie zone ho incrociato incredibilmente anche il lupo da molto vicino, ma non avrei fatto in tempo a scattare credo.
Pensavo di prendere una ghillie e appostarmi ai margini della vegetazione, ma sono totalmente inesperto quindi non so se sia l'approccio giusto o sia meglio utilizzare una di quelle tende mimetiche. |
| inviato il 12 Settembre 2023 ore 12:51
Io, personalmente uso la tenda mimetica, ma l'idea della ghillie mi stuzzica abbastanza… già mi prendono per matto in casa… |
| inviato il 12 Settembre 2023 ore 13:02
Una non esclude l'altra..
Io uso entrambe le soluzioni, se ho da camminare molto la ghillie fogliata rimane l'attrezzo migliore, leggero, la metti e togli velocemente, si deve tenere l'accorgimento di avere qualcosa alle spalle, che sia un cespuglio, una pianta o dei massi, affinché muovendosi un pochino l'animale non percepisce un cambiamento di silhouette nel paesaggio.
Ha una trama molto verisimile con dei cespugli il che la rende eccezionale, rimane la scomodità della seduta che può essere risolta con un cuscino o uno sgabellino.
Il capanno una volta montato ci si sta comodi comodi e permette di potersi muovere un po' all'interno.
La miglior resa la si ha però lasciandolo installato per più giorni o addirittura settimane, in modo da abituare gli animali.
Fatte queste considerazioni e perfezionato l'appostamento si fanno bellissimi scatto ravvicinati anche con 300-400 mm equivalenti |
| inviato il 12 Settembre 2023 ore 15:36
Anche a me fa un pò ridere la ghillie, non vorrei fare la parte del rambo della situazione, ma tanto credo che la indosserò solo da appostato e in più spero proprio di non incontrare nessuno, anche perchè vorrebbe dire ciao ciao bestiole
Appunto la cosa che mi faceva gola della ghillie era la facilità di trasporto. |
| inviato il 12 Settembre 2023 ore 20:42
Mah, sulla facilità di trasporto avrei dei dubbi, la mia tenda mimetica non è enorme e si monta in un attimo.
Io ho una cosa così:
https://www.amazon.it/gp/product/B0077B4LD2
Da chiusa è un disco piuttosto compatto di diametro circa di 60 cm, vado a memoria, pesa sui 4/5 kg. Ha due spallacci per usarlo tipo zaino, oppure lo lego al mio zaino. E' fastidioso onestamente perché essendo largo mi impiccia quando devo infilarmi in zone strette o piene di cespugli. A Questo, ma anche alla ghillie, va aggiunto uno sgabellino, uso il più piccolo della decathlon. Insomma, un minimo di disagio c'è. Il vero problema della ghillie, a parte quello di essere preso per "stravagante" quando percorri strade battute, è il caldo e l'impiccio a viaggiare vestito con quell'ambaradan addosso...
Sto sperimentando una via di mezzo che è comodissima, ma devo studiare bene come mimetizzarmi al meglio. Una sorta di telo che copre completamente la persona. E' piccolissimo da trasportare, si veste in un attimo. Ha come contro che devi porre massima attenzione ad ogni movimento.
Questo:
www.lenscoat.com/lenshide-photo-blind-c-55.html?osCsid=51033b07d121d1f |
| inviato il 12 Settembre 2023 ore 23:21
Beh 4-5 kg di capanno più lo sgabello diventano abbastanza importanti come peso, considerando che si ha dietro anche macchina, supertele e treppiede.
Se si deve fare poco tragitto e magari in piano allora ok, ma per me che spazio tra i 300 e i 1000m di dislivello diventa un problema.
Il lenscoat photo blind l'ho preso anch'io qualche anno fa ma usato poco, lo trovo scomodo come campo di visione che è troppo stretto e con retina davanti, non mi fa impazzire come soluzione, meglio la ghillie poncho con passamontagna |
| inviato il 12 Settembre 2023 ore 23:25
Beh certo che in una tenda del genere stai bello comodo e puoi permetterti di muoverti anche un pochino, sicuramente rende l'esperienza più rilassante una volta appostati m come dice Rino è un bel macigno se si deve portare in spalla per molto tempo rispetto a una ghillie con magari una rete mimetica.
io banalmente pensavo di prendere un poncho tipo questo da abbinare appunto ad una rete per coprire il treppiede
https://www.amazon.it/gp/product/B01MRX9RYR/ref=ewc_pr_img_3?smid=A2EO
Perdonami Pierino se ti ho inquinato il post.
Ritornando sul tema la cosa che mi ha stupito è che hai avuto come prima impressione che il Tamron ha un af migliore del 100-400.
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