| inviato il 07 Settembre 2023 ore 13:06
Non so se capita anche a voi, amici di Juza.
Tutte le volte che do un'occhiata alla Galleria RITRATTI mi viene spontaneo un pensiero: alcune ottiche moderne sono troppo definite ed incise.
Soprattutto aprendo le immagini in alta definizione, anche alla modella più ben truccata vengono fuori peletti, macchioline, difetti dei denti o sulle palpebre...
E la cosa peggiora se si fotografano amici o parenti "reali", che quando vedono un loro ritratto a volte interrompono i rapporti col fotografo...
Come scriveva Gino Ferzetti nel suo libro "Conoscere le Leica": L'obiettivo da ritratto dovrebbe avere morbidezza pittorica e plasticità scultorea" non essere un bisturi...
Questo accadeva, ad esempio, con obiettivi mitici come i vecchi Voigtlander (Ultron e Nokton) o Leica (Summilux 80/1,4).
Oggi mi pare che tante ottiche da ritratto assomiglino a dei "macro": supernitide e supercontrastate perfino a f1,2 o f1,4...ma anche spietate su rughe e smagliature.
Chiedo: milioni di pixel e vetri "chirurgici" danno sempre il risultato sperato?
Cosa ne pensate? |
| inviato il 07 Settembre 2023 ore 13:41
no ma la troppa definizione la puoi togliere...se manca invece... |
| inviato il 07 Settembre 2023 ore 14:56
lasciali perdere, se hai ancora una 645D.. what else?
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| inviato il 07 Settembre 2023 ore 16:29
Esistevano, ai tempi dell'analogico, se non vado errato gli "obiettivi da ritratto", studiati apposta per evitare di mettere in risalto i difetti della pelle. In più riviste e libri di fotografia indicavano stratagemmi vari da usare qualora non si disponesse di simili ottiche: calza di nylon davanti all'obiettivo (che oltretutto scaldava pure il colore, se scelta della giusta tonalità) o filtri neutri (uv o skylight) ricoperti di un sottile strato di vaselina.
Oggi ovviamente si può controllare il contrasto e lo sharpening via software, quindi sono tutte cose che non servono più. Certo però che bisogna controllarlo, 'sto contrasto. E ovviamente, quando uno fa ritratti, avere obiettivi incisivi "come un rasoio" non serve a nulla... come andare a far la spesa con la Ferrari.
Vero però che definizione e contrasto in eccesso si possono sempre togliere, mentre aggiungerli quando servono se non ci sono non si può. Perciò se si deve prendere un unico obiettivo della focale che si preferisce per il ritratto, ma che già si sa che verrà usato anche per altro, meglio che non sia troppo morbido: anche se la resa è troppo dura non dovrebbe essere un gran problema sistemarla in post. |
| inviato il 07 Settembre 2023 ore 16:42
Tutte le volte che do un'occhiata alla Galleria RITRATTI mi viene spontaneo un pensiero: alcune ottiche moderne sono troppo definite ed incise.
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Uhm Giampaolo... sei del tutto certo che si tratti di un "difetto" dell'obiettivo o non è che i fotografi abbiano finito per eccedere con la post produzione?
Post produzione che, è bene ricordarlo, si può usare anche al contrario, ossia per addolcire un obiettivo un po' spigoloso! |
| inviato il 07 Settembre 2023 ore 16:48
Sicuramente col digitale è facile cadere in preda alla "febbre dello sharpening": si possono ottenere facilmente immagini così belle "croccanti" che la tentazione di farle tutte così è irresistibile. |
| inviato il 07 Settembre 2023 ore 17:42
Si ma qui siamo sintonizzati sulla stessa frequenza di un'altro 3d qui sul forum, dove, secondo l'autore,
i nuovi sensori produrebbero immagini piatte e finte.
Con il digitale ci sono mille possibilità di intervento.
Si sfoca in certi punti si definisce in altri, si scurisce si schiarisce.....
E poi è una questione di gusti
Chi ci sa fare, se produceva belle immagini con vecchie attrezzature lo farà anche con quelle nuove
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| inviato il 07 Settembre 2023 ore 19:38
i nuovi sensori produrebbero immagini piatte e finte.
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In questo caso la colpa non è dei sensori ma dei fotografi che adoperano una luce di merda! |
| inviato il 07 Settembre 2023 ore 19:46
Paolo ..., se perche' si ha il sensore nuovo ipertecnologico , si pensa che la luce non conti piu' un clinz....
Andiamo a pesca che e' meglio....
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| inviato il 07 Settembre 2023 ore 21:10
“ Chi ci sa fare, se produceva belle immagini con vecchie attrezzature lo farà anche con quelle nuove
„
Yes, e con molta maggior facilità e maggior controllo. |
| inviato il 07 Settembre 2023 ore 21:12
Mi esprimo sui 50 mm perché è una focale che mi piace utilizzare, sicuramente non il plus ultra per versatilità o specificità.
A parità di sensore ho fatto ritratti sia con il 50 art che con quel "bidoncino" del 50 1.2.
Il primo è decisamente meglio sotto ogni punto di vista (salvo af) e ha una resa diciamo moderna e molto chirurgica alla distanza adeguata.
A mio avviso ottimamente rimane un punto di riferimento per chi usa reflex.
Le foto sono belle.
Poi con il nuovo si è andati oltre, vedi uno su tutti il 50 1.2 di Sony.
Paolo comunque ha dato la dritta più importante alla quale porre la massima attenzione, condizioni permettendo...
La luce.
Le foto piatte o che hanno tridimensionalità non esistono.
Esistono foto con più o meno contrasto, chiari scuri, passaggi tonali graduali o netti e tanto altro ancora e tutto in gran parte scritto solo per mezzo della luce.
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| inviato il 07 Settembre 2023 ore 22:05
“ Le foto piatte o che hanno tridimensionalità non esistono. „
Con tutto il rispetto ma non sono d'accordo.
Le ottiche Leitz da ritratto (80/f1,4 o 90/f2) erano famose per la loro "morbidezza", che si esaltava tra il piano a fuoco e quelli fuori-fuoco (il tutto su pellicola, ovviamente, con tutte le variabili possibili in camera oscura come la scelta dei bagni e della carta)
Forse è proprio questo il nocciolo della questione: su pellicola, i vari passaggi dallo scatto alla stampa consentivano al fotografo di smussare certe asprezze, mentre col digitale si sfornano mediamente immagini più "secche" che visivamente soddisfano parecchio ma che evidentemente esaltano anche le imperfezioni del soggetto.
Come scrive Miopiartistica: col digitale è facile cadere in preda alla "febbre dello sharpening"
Scherzi a parte, non dico che si debba tornare alla famosa "sfocatura Hamiltoniana" ma neanche farsi dei nemici perchè la foto che mostriamo alla vecchia zia è...iperrealistica.
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| inviato il 07 Settembre 2023 ore 22:59
Giampaolo, se mi parli di pellicola non posso che crederti.
Non ho esperienza.
Io partivo dal digitale.
E si, l'obiettivo può fare la differenza.
Anche tanta. |
| inviato il 07 Settembre 2023 ore 23:09
“ La luce.
Le foto piatte o che hanno tridimensionalità non esistono.
Esistono foto con più o meno contrasto, chiari scuri, passaggi tonali graduali o netti e tanto altro ancora e tutto in gran parte scritto solo per mezzo della luce.
„
Che noia.
Che noia quelli che hanno queste sicurezze.
Ci sono almeno mille parametri per dare la sensazione di tridimensionalità in un'immagine, e chi fa illustrazioni li impara tutti, ma poi arriva il fotografo incompetente che sentenzia LA LUCE SOLO LA LUCE BABABABAAAA… |
| inviato il 07 Settembre 2023 ore 23:25
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