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Vita e morte al Masai Mara


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Vita e morte al Masai Mara, testo e foto by _Axl_. Pubblicato il 25 Agosto 2023; 33 risposte, 1919 visite.


Il 13 agosto 2023 mi trovavo alla Masai Mara National Reserve (il cui nome deriva dall'unione del nome del popolo Masai e di quello del fiume Mara) dove, a bordo di una Jeep guidata da un driver locale, ci stavamo accingendo ad effettuare il game drive pomeridiano.
Il Masai Mara, che si trova in Kenya, è confinante a sud con il Serengeti National Park, che si trova in Tanzania, e forma con quest'ultimo un unico ecosistema.
La riserva è nota per l'eccezionale concentrazione di fauna e per la celebre Grande Migrazione di gnu e zebre che ha luogo nei seguenti periodi:

https://safariavventura.com/la-grande-migrazione/

Questo articolo vi racconterà gli ultimi 75 minuti di vita di una zebra tenace, coraggiosa ed attaccata alla vita che sarà, prima, attaccata da un coccodrillo e, poi, da un leone.

L'estratto delle foto è stato montato in questo video dal mio amico (e utente del Forum) Fabio / Sabbiavincent che ringrazio infinitamente per la cortesia e la bravura.
Il video, come le foto, è crudo e mostra la vita e la morte nelle sterminate pianure africane, il cerchio della vita, in una parola, l'Africa.

https://www.youtube.com/watch?v=O8MGg4VtjQE

Sono le 16:00 quando Joseph, il mio eccellente driver kenyota, si ferma dinanzi al fiume Mara, ci troviamo in alto rispetto al fiume, siamo all'interno della nostra Jeep, io ho due corpi macchina a disposizione, la R3 con il 100-500 e la R5 con il 600 f4 + il TC 1.4x montato.
Userò, in pratica, solo la prima, lo zoom in queste occasioni è impareggibile.

Siamo al confine (il fiume Mara) tra due immensi parchi: quello del Masai Mara in Kenya e quello del Serengeti in Tanzania.
Noi ci troviamo in terra kenyota e guardiamo, quindi, da nord verso sud.

Passano un paio di minuti e Joseph si accorge di una zebra rimasta da sola sul fiume, ha appena lasciato la rive kenyota e si dirige verso quella tanzaniana.
Le acque del fiume sono color fango, impossibile scorgere qualcosa sotto il pelo dell'acqua.

"Riccardo, stai attento, fai un video!" mi dice perentorio il mio driver, ma io ho la mente troppo votata alla fotografia, i video non fanno per me, inquadro così la zebra capendo che, di lì a poco, sarebbe successo qualcosa, imposto lo scatto veloce e, via via, tempi che mi daranno la certezza della foto non mossa ma, nel contempo, abbastanza "lenti" da permettermi di catturare il movimento degli animali.
Scatto a mano libera appoggiato per comodità alla Jeep.
Il Case che ho selezionato è il n.2 "Continuare inseguimento soggetti, ignorando gli ostacoli", la macchina è, ovviamente, settata in AI SERVO, data la pluralità di soggetti che, prevedo, entreranno in scena opto per muovere l'area di MAF con il Joystick.Faccio questa scelta anche perchè sono conscio della confusione che potrebbe generarsi in acqua.




Passa qualche secondo e la zebra ha un sussulto verso il basso, sta succededo qualcosa, l'acqua si increspa e la testa della zebra, in un batter di ciglia, finisce sott'acqua.
Sarà la prima di un'infinità di volte.

https://www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=4604548

Ad un tratto appare chiara la sagoma di un coccodrillo a pelo d'acqua.
E' un esemplare adulto e molto grande mi dice il mio driver.
Un coccodrillo adulto può arrivare a raggiunge i 3,5-6 m di lunghezza per 200-1.000 kg di peso.
E' un predatore imponente.

https://www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=4604566

E' un attimo, la zebra si mette in movimento, il primo istinto è quello di dirigersi verso la parte opposta al coccodrillo che, ovviamente, segue la sua preda.
E' un coccodrillo isolato, non attacca con il branco.
Le altre zebre, il branco che era con la prima che ha attraversato, sono paralizzate dalla paura e non scendono in acqua.

Il coccodrillo è nel suo ambiente, l'acqua, la zebra no e questa differenza impedisce alla zebra di ricorrere alle sue due armi di difesa: la fuga e lo scalciare con le possenti zampe posteriori.
L'istinto del loricato è quello di prendere il sopravvento sulla zebra affogandola e, così, inizia i suoi conseguenti tentativi.
La zebra è coraggiosa, resiste, prova in tutti i modi a scappare ma l'acqua non l'aiuta, i suoi movimenti sono lenti e goffi mentre quelli del coccodrillo sono perfetti, la sua velocità in acqua è incredibile, le sue fauci sono enormi e la sua forza disarmante.




Nonostante gli attacchi la zebra resiste, l'istinto di sopravvivenza e la voglia di vivere la portano sempre a far riemergere il capo fuori dall'acqua nonostante il coccodrillo tenti, con forza incredibile, di portarla giù.

https://www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=4604775

La zebra non demorde e, in un sussulto, tenta anche di mordere il coccodrillo la cui corazza, però, è troppo dura per il debole morso dell'erbivoro.
E' un attimo che il coccodrillo riprende il suo attacco e, stavolta, dopo aver mirato alle zampe dell'animale sott'acqua, si dirige con tutta la sua voracità, verso il corpo del quadrupede.
Le sue fauci appaionono in tutta la loro grandezza.

https://www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=4604793




Neanche stavolta, però, il coccodrillo riesce a piegare la volontà della zebra di non arrendersi e di continuare a vivere.
Quest'ultima, infatti, raccolte le forze, riprende la sua disperata corsa verso la riva.
E, finalmente, riesce a guadagnarla.
Il coccodrillo, evidentemente spossato, non è riuscito a seguirla e a sferrarle l'ultimo e definitivo attacco.

Ma, una volta a riva la zebra non riesce a spingersi oltre, le zampe anteriori funzionano, ma sono quelle posteriori a non rispondere più perchè sono state spezzate dal coccodrillo.
La zebra è esausta, le sue viscere spuntano da sotto la pancia.
Le forze le mancano.
Rimane immobile.




La zebra ha, sì, guadagnato ferita la riva ma, in agguato, ecco un leone mascio e giovane.
Il felino ha fiutato il sangue, il suo istinto lo porta verso la zebra.
La distanza del leone dalla zebra è ragguardevole ma la zebra è ferita, menomata ed esausta mentre il leone è giovane e nel pieno delle sue forze ed è pronto a giocare la sua parte.




La zebra ricorre a tutte le sue ultime forze e, con le viscere penzolanti, cerca ancora una volta di fuggire.
La guardo ammirato, sì, faccio il tifo per lei, un'animale meraviglioso che si aggrappa alla vita con tutte le sue forze.
Il leone si avvicina, la zebra cerca di guadagnare metri di terreno.
E' ferita, ha le viscere scoperte; la sua tenacia mi commuove.

https://www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=4604822

Con le ultime forze rimaste e con le viscere a penzoloni la zebra riesce per un attimo a mettersi in piedi ma il leone è lì, avviene il contatto; il leone riesce ad agguantare la zebra.
Il leone ha un obiettivo, il collo della zebra ed ha tutte le forze e la determinazione per ottenerlo.
E' un attimo, il felino riesce a prendere saldamente il collo della zebra e inizia a torcerlo per mordere la carotide e provocare il soffocamento della preda, la zebra non si vuole però arrendere e lotta per rimanere in vita.
La presa del leone è ferrea, i suoi muscoli impressionano.
Il leone ha, finalmente, guadagnato la carotide che azzanna con tutta la sua forza.




E' finita, stavolta è davvero finita per la zebra che così tanto ha onorato la sua vita.
Passano i secondi, gli arti della zebra si irrigidiscono, il suo cuore cessa di battere e la morte sopravviene per soffocamento.
Ma non è finita qui, adesso inizia la lotta del leone per la sua preda.
Adesso il leone ha un problema; difendere la preda dagli altri carnivori del Masai Mara.
Con tutte le sue forze il leone trascina il corpo della zebra più in alto per allontanarla dalla riva.
Dopo tanta fatica il leone ha raggiunto un punto che lui ritiene sicuro e, così, inizia immediatamente a cibarsi della sua preda.

https://www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=4604862

https://www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=4604861

Finito il primo pasto il leone torna a spostare la zebra, è un'operazione ardua una zebra può anche pesare 280 KG contro i 190 KG di un maschio adulto di leone.
E' evidente il pasto del leone sull'interno coscia della zebra, ed è evidente, anche, la fuoriuscita delle viscere dal ventre della zebra.
Il leone è guardingo.
L'odore del sangue della zebra è stato percepito oramai a distanza.




Il leone guarda, ora, la sua preda.
Si guarda intorno in cerca di eventuali nemici dai quali difendere il cadavere della zebra.
Con il muso sporco di sangue si accorge della nostra presenza sull'altra riva e guarda proprio in camera.

https://www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=4604880

E' finita, il leone si riposa dopo aver così tanto faticato.
La zebra è lì, esanime.




Ho scattato il primo fotogramma alle 16:02 e l'ultimo alle 17:17.
In questa ora e 15 minuti ho visto una zebra attaccarsi con una forza e una voglia alla sua vita che le ha fatto, davvero, onore.

Prima, ferita, è riuscita a sfuggire ad un coccodrillo nell'habitat di questo, ma, una volta a riva e così menomata nulla ha potuto contro l'attacco di un leone maschio.

"Riccardo we must go! The Talek Gate is closing!" mi avverte il driver, dobbiamo andare, il gate di Talek è in chiusura.
Resto fermo un attimo, vorrei ancora vedere se qualche altro carnivoro verrà a contendere al leone la preda, ma le regole sono chiare, il driver detta i tempi, non possiamo rimanere oltre, il gate di Talek chiude alle 18:00.

Andiamo via con tantissima compassione nel cuore, una zebra è morta, un coccodrillo non ha avuto il suo pasto, il Re, invece, ha preteso e ottenuto il suo.

In tutti i miei anni di Africa non avevo mai assistito ad un doppio attacco ad una preda e non avevo mai visto una preda lottare con così grande tenacia e encomiabile determinazione contro due avversari molto più forti di lei.
Non c'è stata la spietata caccia del branco di licaoni, non c'è stata la meravigliosa ed elegante corsa di un ghepardo nella savana, non c'è stato il pasto crudele degli avvoltoi.
Questa volta ho assistito ad una lotta per la vita combattuta da chi vuole a tutti i costi mantenere la sua e da chi, invce, ha bisogno proprio di quella vita per continuare, lui e la sua prole / branco, ad esistere.

La notte avrà, forse, portato lì branchi di iene, altri leoni o altri coccodrilli. A me attende una birra al Campo tendato da condividere con il mio driver, è stata una giornata dalle emozioni forti ed indimenticabili.
Ho visto una vita cessare perchè altre potessero proseguire.

E' stato duro, crudele, è stato il Cerchio della Vita.

Amo l'Africa.


Potrete vedere la galleria completa qui:

https://www.juzaphoto.com/me.php?pg=344764&l=it







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avatarsenior
inviato il 25 Agosto 2023 ore 13:27

Ottimo reportage.
Bravo Riccardo.

La doppia sfiga esiste.

avatarsenior
inviato il 25 Agosto 2023 ore 13:34

Video ben fatto.

avatarsenior
inviato il 25 Agosto 2023 ore 13:35

Racconto bellissimo ed appassionante. Serie di scatti bellissimi. Momenti colti difficili da dimenticare

avatarsenior
inviato il 25 Agosto 2023 ore 13:36

E ci vede benissimo, la doppia sfiga!
Certo, il Mara io da solo non l'attraverserei nemmeno se fossi un tank tedesco della seconda guerra mondiale... Sorriso
Ma l'istinto è l'istinto, forse era rimasta attardata rispetto al branco la zebra!

Un reportage splendido caro Axl!

avatarsenior
inviato il 25 Agosto 2023 ore 13:47

Belle foto e bellissimo racconto. Giornataccia per la zebra...

avatarsenior
inviato il 25 Agosto 2023 ore 13:51

Bel reportage, ricco di particolari e belle immagini documentative. Descrittivo e intenso il racconto ben strutturato. Bel lavoro, complimenti Riccardo.
Ps ero sicuro che avresti utilizzato quasi esclusivamente la R3 con il 100 500 ;-)

avatarsupporter
inviato il 25 Agosto 2023 ore 14:26

Grazie mille ragazzi!

Qui ripropongo il video delle foto montate, qualcuno di voi mi ha fatto notare che da alcuni browser non si vedeva



avatarsupporter
inviato il 25 Agosto 2023 ore 14:28

Potrete vedere la galleria di foto completa qui:

www.juzaphoto.com/me.php?pg=344764&l=it

avatarsupporter
inviato il 25 Agosto 2023 ore 19:16

Impressionante momento di vita e morte, la legge della savana è questa.
Potrebbe sembrare cruda ma questa è la legge.
Hai vissuto un gran momento che personalmente ti invidio un pochino, no, tanto! Sorriso
Concordo con la scelta di dedicarti completamente alla parte "fotografica".

avatarsupporter
inviato il 25 Agosto 2023 ore 19:30

Io non sono un amante dell'Africa, da quella parte alla mia terra sono arrivate solo sventure, beh in verità anche da tutte le altre parti, il reportage è di grande livello, fotografato e raccontato in maniera esemplare chiaro e avvincente, Riccardo è un bravissimo fotografo ma anche uno scrittore elegante e sincero, purtroppo la legge della savana è questa, ma a me non piace la "mors tua vita mea" e questo tipo di legge naturale dove il più forte si mangia il più debole che in questo caso ha venduto cara la pelle ma la sua fine è stata brutta, cosa dire Riccardo ha un gran talento e gli auguro una luminosa carriera ma io non andrò in Africa a vedere o fotografare i leoni che si mangiano le zebre, saludos caros amigu meu, giuseppe

avatarsenior
inviato il 25 Agosto 2023 ore 19:34

Bellissima testimonianza del mondo selvatico, ove vige spietatamente il mors tua vita mea. Complimenti.

avatarjunior
inviato il 25 Agosto 2023 ore 20:16

Un po' rattristato per la zebra ma bellissimo come l'hai raccontato e documentato!

avatarsupporter
inviato il 25 Agosto 2023 ore 22:29

Ottimo reportage ... la natura ha le sue leggi...

avatarjunior
inviato il 26 Agosto 2023 ore 10:04

Complimenti per le belle foto, ma il racconto è spettacolare

avatarsupporter
inviato il 26 Agosto 2023 ore 10:31

bravissimo, nel leggere ho sentito emozione da pelle d'oca. grazie per la condivisione!





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