| inviato il 16 Maggio 2013 ore 15:14
Ciao a tutti. Con questo post vi segnalo l'ennesima triste persona che tenta di raggirare / t*fare / rubare dati sensibili. Due giorni fa ho messo in vendita sui noti siti di annunci il mio MacBook. Come normale hanno iniziato ad arrivare le solite proposte di scambio e/o trattativa sui prezzi. Poi arriva lui, il più splendido, sostiene di chiamarsi Matteo Visconti e di essere di Vipiteno (Trentino Alto Adige). Mi scrive che il prezzo va bene, che ci aggiungiamo pure la spedizione, ma che pagherà con bonifico perché se lo fa acquistare dalla ditta per cui lavora, la quale richiede oltre alla prova di acquisto, copia della mia carta di identità e del codice fiscale . La cosa inizia subito a puzzare. Così verifico l'indirizzo e-mail con Google ed escono annunci a nome di una certa Vale che vende iPhone 5 con il display danneggiato ad Olbia (Sardegna). Decido di approfondire. Chiedo al tizio in questione ragione sociale e partita iva della ditta, sia per sapere a chi vanno in mano i miei documenti sia per stendere una dichiarazione/accordo di vendita. Non ricevendo risposta rinnovo la richiesta, lui risponde dicendo che i miei documenti (su cui io avevo sollevato i dei dubbi) sono necessari a detta dell'ufficio contabilità della ditta per cui lavora. Mi da poi il nome della ditta, un idraulico di quelle parti. La faccenda si infittisce sempre più... un idraulico che non solo ha questo impiegato che lavora in ufficio tutto il giorno (può anche starci...) ma che interno alla dittà ha addirittura un proprio "ufficio contabilità"?! Deve essere una S.p.A. Con una veloce verifica sul sito dell'agenzia delle entrate vedo che la partita iva fornita corrisponde effettivamente alla ditta. Così chiamo questo idraulico e gli chiedo se un certo Matteo Visconti lavora per lui e se la ditta gli deve acquistare un MacBook. La risposta dell'idraulico è stata (ovviamente) che questo tizio non l'ha mai sentito nominare e non sa chi sia. Non credo che volesse t*farmi sul MacBook, in quanto non l'avrei spedito senza vedere i soldi. Ma vi lascio immaginare cosa si può fare con una copia dei documenti che il tizio mi chiedeva: dall'aprire conti correnti online, al richiedere Postepay e sim telefoniche... per t*fare poi altra gente a nome mio... Ho contattato la polizia postale ma mi hanno detto che il reato non c'è stato quindi non posso far altro che una segnalazione via e-mail. Quindi, visto che il tizio la passerà liscia, trovo utile informare quanta più gente possibile anche tramite questo forum. Che si presenti con il nome di Vale, di Matteo o di qualsiasi altro nome, l'indirizzo e-mail che utilizza (almeno per ora) è filippozan1980@libero.it Fate attenzione. Non inviate mai copie dei vostri documenti a sconosciuti. Marco |
| inviato il 16 Maggio 2013 ore 15:28
grazie marco, c'è sempre da imparare in questa nazione di m...a. |
| inviato il 16 Maggio 2013 ore 15:31
Figurati... vista la gente davvero triste che c'è in giro, mi pare il minimo informare più persone possibili di questi fatti. |
| inviato il 16 Maggio 2013 ore 15:35
“ in questa nazione di m...a. „ Tenderei a non generalizzare, se non altro per educazione, all'interno di tale nazione ci sei anche tu! |
| inviato il 16 Maggio 2013 ore 15:45
“ Tenderei a non generalizzare „ Hai ragione, non si può però negare che in Italia ci sono veri specialisti del settore, dal gelato ai turisti a 60 euro, al giro in gondola a 800 euro... Per non parlare di tutti quelli che la passano sempre liscia... vedi il fatto stesso che il il tentativo di phishing non può essere denunciato. Avrei potuto denunciarlo solo dopo aver dato le copie dei miei documenti e solo dopo che il tizio avesse t*fato qualcuno a nome mio. Ma quando qualcun'altro compie una t*fa a nome mio forse è già troppo tardi, chi glielo spiega alla polizia che in realtà non ero io? |
| inviato il 16 Maggio 2013 ore 16:55
Racing, era chiaramente riferito alle t*fe di cui abbiamo notizia tutti i giorni. Le cene in certi ristoranti costano anche 1000 euro ma NON parlavo dei regolari prezzi di listino! Il tuo è un post assolutamente fuori luogo e senza senso. Era chiaro che cosa intendevo dire. Mi chiedo il perché di questa polemica. Sono d'accordo che non bisogna generalizzare, sono sicuro che tutti i frequentatori di questo forum sono persone oneste! Ma è noto che l'Italia è famosa (tristemente, e non ne sono certo felice visto che è il mio Paese) per t*fe e simili. Vedi le discussioni ricorrenti nel forum in cui si denunciano furti dell'attrezzatura. Non che in altre nazioni il problema non ci sia, c'è anche chi è messo peggio di noi. Però sappiamo tutti che in Italia il fenomeno è diffuso. Quante inserzioni t*faldine ci sono ogni giorno nei siti di annunci? E poi ripeto: vi sembra normale che per denunciare un tentativo di phishing uno debba aver mandato i propri documenti ed attendere che venga fatta qualche t*fa a suo nome? Perché i malintenzionati non si possono fermare prima, quando mostrano chiaramente le cattive intenzioni? Sarete d'accordo che qualcosa non va... In ogni caso, ritornando in topic, vi ho riportato la mia esperienza solo per mettervi in guardia anche da t*fe non strettamente legate ai soldi, come nel caso successo a me oggi. |
| inviato il 17 Maggio 2013 ore 12:46
Scusa Racing, non ho usato nessun tono, semplicemente mi è sembrato fuori luogo il tuo post perché, anche se non l'ho specificato nel post, è chiaro che si sta parlando di t*fe in questa discussione. E mi sono chiaramente riferito ai c.d. "specialisti del settore". Mi pare ovvio che con "settore" mi riferivo alle t*fe non alla ristorazione Mi scuso se per tutti non è così ovvio che in questa discussione si parli di t*fe. Dopodiché, guarda che se ho scritto nel forum è innanzitutto per informare chi lo frequenta dell'ennesimo "furbetto" da cui guardarsi, e non mi sembra che ci sia da acconsentire o dissentire su questo. Che poi le varie "furberie" non dipendano solo dalla gente, ma anche dalle leggi che permettono di fare questi tentativi di t*fa e passarla liscia è un problema in più, su cui siamo d'accordo. Ma se certa gente fosse un po' più civile il problema sarebbe più marginale anche senza il bisogno di leggi "preventive". |
| inviato il 17 Maggio 2013 ore 13:13
Grazie della segnalazione. |
| inviato il 17 Maggio 2013 ore 13:45
“ in questa nazione di m...a „ non siamo sicuramente i migliori nell'universo, ma siamo comunque la seconda ricchezza privata in EU e tra gli 8 come pil al mondo. In USA (ma anche in certi paesi ove la libertà la si vede con l'800mm + 2 externder 2x) per una frase così si finisce per lo meno in galera. Quindi non lamentiamoci di un paese dove si può dire questo e fare altrettanto. Poi, se uno qui non si trova bene, può sempre emigrare dove si ritiene sia meglio. PS: Marco14 grazie per la segnalazione. |
user5755 | inviato il 17 Maggio 2013 ore 13:51
In italia si preferisce parlare delle t*fe già avvenute e avviare poi inutili indagini e processi invece di prevenirle. la segnalazione è cosa interessante, ma in un certo senso nota, infatti non è mai igienico inviare o consegnare copie dei propri documenti a terzi non conosciuti, ma di fatto con diffidenza anche a conosciuti. Per quello che è la mia attività dove mi occupo anche di Sicurezza Informatica la modiltà sopra descritta che potrebbe portare ad un furto di identità, è anche il tentativo piu semplice da contrastare, dove il furto avviene per collaborazione dell'interessato, basta nel dubbio chiudere subito il dialogo. Più difficili sono da contrastare i furti di identità dove il soggetto è ignaro di subbirlo e prende coscenza quando il danno è concretizzato e deve difendersi, a proprie spese, dalle conseguenze. Occhio gente che il malintenzionato ci osserva e nel momento giusto sa come colpire. Un saluto Marco |
| inviato il 17 Maggio 2013 ore 14:09
grazie Marco. un saluto Jerry |
| inviato il 17 Maggio 2013 ore 15:14
“ quando il danno è concretizzato e deve difendersi, a proprie spese „ E' questa la cosa più assurda, che il malcapitato sia ignaro o ingenuo, può denunciare l'accaduto solo a danni fatti, e si troverà pure nella condizione di dover dimostrare che c'è stato un furto di identità per non venire incolpato della t*fa fatta a nome suo, spendendo soldi e rischiando grane per colpa di altri. Questo ha dell'inverosimile. In ogni modo, la cosa mi è puzzata subito e ho continuato lo scambio di email con il tizio, fingendomi interessato, per approfondire la faccenda, ma quanti avrebbero creduto all'affare della vendita a "prezzo pieno" senza trattativa, e avrebbero mandato i documenti senza accertarsi? Penso una buona percentuale, in buona fede. Hai ragione Markkinen, copie dei documenti è meglio non darle mai a nessuno, nemmeno a persone conosciute se non strettamente necessario. |
| inviato il 05 Ottobre 2015 ore 11:56
mi capita uguale oggi per la vendita della mia d7000, l'acquirente mi chiede la copia della carta d'identità, per ora non l'ho mandata, forse meglio vederci chiaro |
| inviato il 06 Ottobre 2015 ore 17:27
“ aprire conti correnti online „ che banche permettono di aprire conti correnti con solo CI e CF? |
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