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Slitta micrometrica


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avatarsenior
inviato il 09 Febbraio 2019 ore 12:50

Pomello o manovella non cambia nulla: anche sul pomello, misurando con precisione, si possono segnare le tacche.
Del resto se ricordo bene la Photoseiki ha un pomello con le tacche già segnate: l'unica differenza è che le tacche sono proposte "di fabbrica" e dovrebbero essere più precise di quelle fatte a mano a forza di bricolage.

avatarsenior
inviato il 09 Febbraio 2019 ore 13:05

Non so, Alvar... la manovella agisce con un raggio più grande, quindi la sensibilità è maggiore... se si applica dietro la manovella un disco dove si riportano le tacche su un diametro grande, la precisione è maggiore, e con un calibro serio si tara...non è proprio bricolage

avatarsenior
inviato il 09 Febbraio 2019 ore 14:02

Di solito si usa la slitta con due assi di regolazione, quella per il parallelismo può essere meno precisa.

Come? Con la iShoot o simili, per esempio, lo faresti facendo scorrere la piastra?

avatarsenior
inviato il 09 Febbraio 2019 ore 15:01

Pier 99... per lo scorrimento sull'asse parallelo al soggetto da fotografare è sufficiente una qualsiasi slitta, che però deve essere stabile, non deve introdurre vibrazioni; per l'asse perpendicolare al soggetto, per ingrandimenti spinti e uso di focus stacking, va impiegata una vera micrometrica, tipo Photoseiki, o adattandone un'altra con i passi definiti, e qui è il discorso che stiamo facendo con Alvar

avatarsenior
inviato il 09 Febbraio 2019 ore 15:41

Parlavo di un uso abbastanza generico, non mi è molto chiaro l'utilizzo

avatarsenior
inviato il 09 Febbraio 2019 ore 15:51

Parlavo di un uso abbastanza generico, non mi è molto chiaro l'utilizzo


Stiamo parlando di macro con slitta su due assi e treppiede, no?

avatarsenior
inviato il 09 Febbraio 2019 ore 17:32

se si applica dietro la manovella un disco dove si riportano le tacche su un diametro grande, la precisione è maggiore, e con un calibro serio si tara...non è proprio bricolage


hmmm, il mio dubbio è: se tu applichi il disco ... DOVE lo applichi e COME lo applichi per non farlo girare coassialmente alla manovella?
Con il pomello, se fai qualche tacca questa gira insieme al pomello stesso, e vedi come girano le tacche rispetto ad una tacca fissa sul "corpop" della slitta (non è facile spiegarlo!)

avatarsupporter
inviato il 09 Febbraio 2019 ore 18:07

Una domanda da .....quasi incompetente.
Quando sposto la vite micrometrica, cambia l'inquadratura del soggetto che appare più grande se mi avvicino, o più piccolo se mi allontano.
Come è possibile che il software riesca poi a creare una fusione corretta di tutte queste immagini?

avatarsenior
inviato il 09 Febbraio 2019 ore 18:24

Allora, Alvar, non è semplice, sono d'accordo, ma i passi vanno fatti sul disco come le tacche dei minuti su un orologio analogico...queste tacche corrisponderanno ad x micron di avanzamento, che vanno verificati con il calibro, dopo si fissa il disco dietro la manovella, che quando verrà estratta sarà davanti alle tacche sul disco...rimane da incidere o segnare una tacca sull'estremità della manovella; infine i passi saranno forniti dalla corrispondenza della tacca sulla manovella con le tacche sul disco inserito. Le tacche sul dico possono essere disegnate con un CAD e stampate con pellicola adesiva sul disco.Il disco va inserito tra la manovella ed il corpo, si svita la manovella, si inserisce il disco, e si rimette la manovella.. lo spessore del disco va visto con il pezzo in mano.
Non è banale, ma va fatto una volta sola, e si otterrebbe una slitta a passi micrometrici con 139€!!!

avatarsenior
inviato il 09 Febbraio 2019 ore 18:33

Fausto, di solito ci si sposta appunto di pochi millimetri, ed il software adegua il soggetto scalato opportunamente.. il problema è se il soggetto non è perfettamente immobile...e capita frequentementeTriste

avatarjunior
inviato il 09 Febbraio 2019 ore 18:42

Se non ricordo male, sul sito della Zerene c'era un articolo che dimostrava come lo stacking tramite regolazione su lente (slitta fissa) fosse migliore dello stacking fatto con slitta (focus fisso).

In base a questa logica (a mio avviso fondata), potrebbe essere sensato non spendere troppo sulla slitta (che risulta comunque comoda per un primo posizionamento).

avatarjunior
inviato il 09 Febbraio 2019 ore 18:43

Bingo:

zerenesystems.com/cms/stacker/docs/troubleshooting/ringversusrail

avatarsenior
inviato il 09 Febbraio 2019 ore 18:53

Luca, dipende: se hai RR alti non hai la possibilità di muovere il fuoco con la lente, e con RR bassi hai sempre meno bisogno del focus stacking, perché ti aumenta la PdC

avatarjunior
inviato il 09 Febbraio 2019 ore 19:01

Per "alti" cosa intendi? Già con 1:1 la differenza si vede, con rapporti più alti non ho mai provato.

Resta comunque il fatto che la slitta cambia sempre e comunque la prospettiva, il fuoco su lente invece no (o meglio, in maniera sicuramente inferiore). In alcune situazioni la differenza di approccio è poco percettibile, ma in generale (per quanto scomodo possa risultare) il fuoco da ghiera introduce meno alterazioni.

Questo è quello che ho potuto riscontrare di persona con 1:1, coerentemente con quanto riportato nell'articolo.

avatarsenior
inviato il 09 Febbraio 2019 ore 19:10

Luca, la macro vera comincia dal rapporto 1:1... ,ma anche con 2:1 ( obiettivo macro con duplicatore o tubo di prolunga, ancora hai possibilità di focheggiare con la lente... poi devi muoverti con l'obiettivo, tipo soffietto o appunto slitta; io uso l'MPE-65 ( fino a 5:1, con duplicatore fino a 10:1 ), ci vuole la slitta, e buona anche.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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