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Slitta micrometrica


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avatarjunior
inviato il 09 Febbraio 2019 ore 19:47

Paolo, a quanto pare abbiamo avuto esperienze molto diverse con la macro fotografia, io personalmente ho trovato estremamente difficile focheggiare con lente(non macro) +tubo di prolunga, in quel caso infatti l'unica possibilità di gestire lo scatto si è rivelata la slitta (contrariamente a quanto da te riportato).

Con la lente macro (105mm fino a 1:1) invece ho avuto modo di usare la slitta solo per un primo comodo posizionamento, per fare poi la sequenza di scatti tramite ghiera. È sicuramente più scomodo, ma è "otticamente" più corretto, per il discorso della prospettiva di cui sopra.

Con un mpe65 non metto in discussione quanto dici, per due motivi:

1) non l'ho mai provato, quindi non saprei quanto sia gestibile con ghiera.
2) con rapporti 5:1 le escursioni della slitta sono talmente contenute da non creare alterazioni (proprio perché si presuppone che il soggetto sia veramente piccolo).

avatarsenior
inviato il 09 Febbraio 2019 ore 21:13

Mah, io ti voglio vedere a fare un lavoro fatto bene, e poi a fissare il disco TRA la manovella e la slitta vera e propria.
Secondo me bisogna essere molto bravi per farlo.
Ma proprio molto.

avatarjunior
inviato il 09 Febbraio 2019 ore 21:45

fissare il disco TRA la manovella e la slitta vera e propria.


Credo di non aver capito cosa intendi...potresti raffinare un pochino per favore?

avatarsupporter
inviato il 09 Febbraio 2019 ore 23:08

Ma se la slitta serve più che altro per macro spinte, in cui necessita un'escursione minima della lente (pochi millimetri), perchè fabbricare slitte con escursioni di diversi centimetri?
Questa è una cosa che non riesco proprio a comprendere, cioè non capisco se per realizzare focus stacking che si estendono sino a circa due/tre centimetri sia consigliabile la slitta oppure no e se il software in tal caso sopperisce al mutamento della prospettiva.

avatarsupporter
inviato il 09 Febbraio 2019 ore 23:26

Devo dire che finora nessuno mi ha dato una risposta esauriente.
Avevo posto il quesito anche in altri thread, ma non ho mai ricevuto una risposta esaustiva.
Per esempio ricordo che Ilcentaurorosso mi disse che in tal caso (cioè per escursioni significative della lente) avrei dovuto usare obiettivi con lunghezze focali inferiori, in modo da estendere la PDC (a parità di diaframma) e quindi ridurre la distanza tra il piano di fuoco iniziale e quello finale. Sinceramente questa risposta non mi ha per niente soddisfatto.

avatarjunior
inviato il 09 Febbraio 2019 ore 23:27

Ma se la slitta serve più che altro per macro spinte, in cui necessita un'escursione minima della lente (pochi millimetri), perchè fabbricare slitte con escursioni di diversi centimetri?


Ottima domanda, uno dei motivi potrebbe essere quello del primo posizionamento: se avessi una slitta con escursione di soli 2 cm, saresti obbligato a metterti 'a zero' mediante posizionamento del cavalletto...e capisci bene che controllare spostamenti del cavalletto nell'ordine di pochi mm (su terreno spesso irregolare) è un'impresa. Quindi alcuni cm te li giochi con la slitta, semplice e veloce.

Il software non può purtroppo sopperire al mutamento della prospettiva, come purtroppo non può ricostruire alcune aree in cui - per come funziona il focus stacking - è impossibile raccogliere informazione...anche lì mi sembra vi fosse un interessante articolo, se lo ritrovo metto il link ;-)

avatarjunior
inviato il 09 Febbraio 2019 ore 23:32

Per esempio ricordo che Ilcentaurorosso mi disse che in tal caso (cioè per escursioni significative della lente) avrei dovuto usare obiettivi con lunghezze focali inferiori, in modo da estendere la PDC (a parità di diaframma) e quindi ridurre la distanza tra il piano di fuoco iniziale e quello finale.


Non so se possa essere risolutivo, a sensazione avrei forse detto l'esatto contrario, visto che una focale lunga (schiacciando i piani) ridurrebbe comunque la distorsione prospettica...cosa del tutto indipendente dalla pdc.

EDIT: comunque nell'articolo di qualche post fa, questa cosa del cambio di prospettiva è spiegata bene, l'ho rivisto proprio ora e c'è addirittura una gif animata che fa vedere le alterazioni...in tal caso viene esplicitamente riportato che il software non è in grado di fare recuperi (diversamente nel leggero cambio di scala, che si avverte operando sulla ghiera, in tal caso un discreto recupero è possibile).

avatarjunior
inviato il 09 Febbraio 2019 ore 23:48

Scusate il terzo topic di fila mai sono reso conto che la domanda alla fine è rimasta senza risposta:

Questa è una cosa che non riesco proprio a comprendere, cioè non capisco se per realizzare focus stacking che si estendono sino a circa due/tre centimetri sia consigliabile la slitta oppure no


In ogni caso una slitta la prenderei (quantomeno per il posizionamento iniziale) poi è chiaro che se vuoi affidare lo stacking completamente alla slitta ti conviene prenderla buona, altrimenti vai di ghiera.

Nel mio caso (lente 105mm, rapporto 1:1, stacking su profondità tipicamente inferiori ai 5cm) non ho mai avuto particolari problemi a lavorare solo di ghiera.

avatarsupporter
inviato il 10 Febbraio 2019 ore 0:53

Per chiarire la problematica riporto alla lettera la conversazione che ho avuto non molto tempo fa con Achille ( ingegnere informatico appassionato di fotografia) relativamente al focus stacking

Da: "Fausto47i"
A: "Achille"

Data: Thu, 27 Dec 2018 17:35:43 +0100
Oggetto: Slitta micrometrica

Ho letto le tue recensioni riguardo al focus stacking (16 novembre 2016).
Parli della slitta a due e quattro direzioni.
Ho notato che avanzando o arretrando la slitta cambia anche se di poco la composizione (e la dimensione) dell'immagine. Questo può comportare dei problemi quando si va a fondere le immagini in Photoshop?
Se poi ci spostiamo anche lateralmente significa che l'immagine inquadrata non è sempre la stessa, ma che a volte ho quella più a destra ed a volte quella più a sinistra.
In questo caso Photoshop ricompone il tutto come in un puzzle?
Spero di essermi spiegato sufficientemente.
Ti sarei grato se mi potessi dare una risposta.
Grazie mille.
Fausto

Il 27/12/2018 19:16, Achille ha scritto:
Ciao Fausto,

in realtà nell'articolo di novembre 2016 parlo in generale della slitta micrometrica mentre del focus stacking parlo in un altro articolo di marzo 2017.

Da qui credo i tuoi dubbi sulle direzioni, nel focus stacking infatti si utilizza una sola direzione, più precisamente, come spiego nell'articolo, arretrando la slitta rispetto al soggetto.

Detto ciò la tua osservazione sull'inquadratura arretrando la slitta è corretta, tuttavia è molto meno problematica rispetto alla variazione di messa fuoco e utilizzando il procedimento che ho descritto con photoshop non avrai nessun problema ad unire le immagini.

Spero di aver chiarito i tuoi dubbi.

Saluti
Achille


Da: "Fausto47"
A: "Achille"

Data: Fri, 28 Dec 2018 11:47:16 +0100
Oggetto: Re: Slitta micrometrica

Ciao Achille, ti ringrazio infinitamente.

La risposta alla mia prima domanda è molto confortante.
Ma cosa mi puoi dire riguardo alla seconda? E' possibile fondere immagini diverse, sia pure con parti in comune sovrapponibili?

Fausto

Il 28/12/2018 19:16, Achille ha scritto:
Ciao,
Spero di aver compreso bene la domanda.
Se ti riferisci al fatto di muoversi lateralmente con la slitta non ho mai provato e potrebbe generare dei problemi, inoltre per il focus stacking non serve questo movimento laterale.

Photoshop ha però due modi di fondere le immagini e nel caso di movimento laterale mi viene da pensare che sia più adatta la funzione panoramica più che il focus stacking.
Per cui se tu avessi una serie di immagini con stesso fuoco ma con inquadrature diverse per via del movimento laterale userei quella funzione per unirle in un'unica immagine, una volta ottenuta una serie di queste immagini con fuochi diveri poi dovresti unirle con il metodo decritto per il focus stacking.

Certo che è un'operazione abbastanza complessa e potrebbe non riuscire bene.

Ciao
Achille


Come avrete notato secondo Achille è meno problematico arretrare con la slitta piuttosto che variare manualmente la messa a fuoco. Ciò è in netto contrasto con quanto dice Lucap980.

user12181
avatar
inviato il 10 Febbraio 2019 ore 1:25

Devo dire che finora nessuno mi ha dato una risposta esauriente.


Sono certissimo che non la troverai esauriente, troppo grezza, ma te la do ugualmente, è esauriente per me... Ma sai che rottura di C...ni TristeConfuso è per me spostare il treppiedi per arrivare a pochi mm, fossero anche quattro o cinque cm, di messa a fuoco approssimata? Per lo stesso motivo, il tasto di sblocco per muovere rapidamente il carrello lo trovo fondamentale… Comunque non si tratta, per me, solo di rottura di…, ci sono situazioni in cui veramente non sono in grado di avvicinare di più il treppiedi (caso tipico è il fiore su una roccia) e sfrutto la slitta. Addirittura a volte ho dovuto fissarla al clamp della testa all'estremità, e spostare la macchina all'altra estremità, finora non mi ha dato problemi di mosso agli ingrandimenti che uso (max 1:1). La uso anche per andare con il grandangolo fino a terra in combinazione con la testa piegata a 90° e la L-bracket attaccata sul lato corto (ad esempio qui www.nikonclub.it/forum/uploads/ori/201901/69fdd27b43a4feb5ee5bfe7cab58 ), ovviamente in questo caso focheggio con la ghiera.
Sto cercando un treppiedi con altezza da terra minima anche per liberare la slitta da quest'ultima servitù, possibilmente senza sostituirla con una piastra troppo lunga (sempre per questioni di peso). Continuo a rimuginare sul Berlebach Mini-tripod e sull'FLM CP-10 Carbon. Con quest'ultimo (altezza minima 3,3 cm) probabilmente arrivo a terra o quasi solo con la mia testa coricata di lato. Il CP-10 Carbon pesa appena 120 g e regge 5kg. Il complesso testa+slitta+macchina+100macro pesa 2960 g, con l'aggiunta dell'Elpro quasi due etti in più, con il solo grandangolo quasi tre etti di meno, quindi rientrerebbe largamente nella portata massima del Tischstativ.
Per quanto riguarda il discorso di Littlefield, lo conoscevo, lo avevo anche citato qui in passato, ma, molto terra terra, spesso focheggio più facilmente con la slitta anche a RR abbastanza ridotti, nonostante il mio obiettivo abbia una ghiera di messa a fuoco che gira di quasi 720°. Con l'aggiuntivo Elpro poi è quasi obbligatorio usare la slitta (qualcosa si combina anche con la sola ghiera, tutto però mi appare sfasato, la ghiera diventa molto impotente). D'altra parte faccio stack di pochi scatti, anzi mi sto rompendo anche di quei pochi e addirittura contemporaneamente tendo ad aprire sempre più spesso il diaframma a F/2.8...

avatarsenior
inviato il 10 Febbraio 2019 ore 1:50

Paolo, a quanto pare abbiamo avuto esperienze molto diverse con la macro fotografia, io personalmente ho trovato estremamente difficile focheggiare con lente(non macro) +tubo di prolunga, in quel caso infatti l'unica possibilità di gestire lo scatto si è rivelata la slitta (contrariamente a quanto da te riportato).

Con la lente macro (105mm fino a 1:1) invece ho avuto modo di usare la slitta solo per un primo comodo posizionamento, per fare poi la sequenza di scatti tramite ghiera. È sicuramente più scomodo, ma è "otticamente" più corretto, per il discorso della prospettiva di cui sopra.


Luca... ma hai letto bene quello che ho scritto????
Luca, la macro vera comincia dal rapporto 1:1... ,ma anche con 2:1 ( obiettivo macro con duplicatore o tubo di prolunga, ancora hai possibilità di focheggiare con la lente... poi devi muoverti con l'obiettivo, tipo soffietto o appunto slitta; io uso l'MPE-65 ( fino a 5:1, con duplicatore fino a 10:1 ), ci vuole la slitta, e buona anche.


Se hai un obiettivo macro, e scatti fino ad RR 1:1, focheggi con la lente; se usi tubi di prolunga e scatti a RR > 2:1 DEVI USARE LA SLITTA... non capisco o non mi sono spiegato... con RR > 2:1 DEVI USARE LA SLITTA!!! o il soffietto, che funziona allo stesso modo, ma è meno preciso, perché non ha gli step micrometrici e non puoi fare focus stacking in modo ottimale ( scatti multipli con VARIAZIONE FUOCO COSTANTE))

avatarjunior
inviato il 10 Febbraio 2019 ore 6:46

Ho letto benissimo e continuo a non ritrovarmi in questo passaggio:

ma anche con 2:1 ( obiettivo macro con duplicatore o tubo di prolunga, ancora hai possibilità di focheggiare con la lente...


Quando ho usato il tubo di prolunga ho trovato difficoltà nell'usare la ghiera, ed é proprio quello che ho contestato, hai letto bene quello che ho scritto? ;-)

Mi sembra più rispondente alla realtà - almeno per le esperienze che ho avuto io - il modo in cui l'hai riscritto ora

Se hai un obiettivo macro, e scatti fino ad RR 1:1, focheggi con la lente; se usi tubi di prolunga e scatti a RR > 2:1 DEVI USARE LA SLITTA


...che differisce un po' da quello che hai scritto precedentemente.

Come vedi, leggo in maniera anche piuttosto attenta;-)

avatarsenior
inviato il 10 Febbraio 2019 ore 9:39

Ma se la slitta serve più che altro per macro spinte, in cui necessita un'escursione minima della lente (pochi millimetri), perchè fabbricare slitte con escursioni di diversi centimetri?


Io non pratico macro spinta, sono un "peone della macro", però, usando sempre la slitta, se la facessero da 30 cm anzichè da 15 sarei molto più contento.
Questo perché una volta "centrato" il soggetto, costruisci l'inquadratura che desideri facendo scorrere la slitta (sbloccando la vite, quindi scorrimento rapido).
Addirittura, se monti la slitta su una testa Arca Swiss compatibile, puoi giocare con lo scorrimento del clap della slitta E con lo scoprrimento dell'intera slitta sul clamp della testa.

Con due slitte da 15cm a croce, appoggi il treppiede e non lo sposti più ma sposti l'ambaradan giocando con le slitte.

avatarsenior
inviato il 10 Febbraio 2019 ore 9:40

Sto cercando un treppiedi con altezza da terra minima anche per liberare la slitta da quest'ultima servitù, possibilmente senza sostituirla con una piastra troppo lunga


Padella fotografica?

avatarsenior
inviato il 10 Febbraio 2019 ore 11:09

Ho letto benissimo e continuo a non ritrovarmi in questo passaggio:

" ma anche con 2:1 ( obiettivo macro con duplicatore o tubo di prolunga, ancora hai possibilità di focheggiare con la lente... "

Luca, in effetti per il moltiplicatore è vero, puoi focheggiare con la lente, con il tubo di prolunga molto male, perché si riduce il range, hai ragione, sul resto ci siamo capiti credo

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