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Bentornata Nikon







avatarsenior
inviato il 05 Luglio 2023 ore 13:35

BENTORNATA NIKON
È il caso di dirlo, davvero.
Dopo una lunga traversata del deserto, comunque a fasi alterne, finalmente Nikon c'è, di nuovo, forte.

STORIA



Dopo aver dominato a lungo il mercato fotografico con un sistema fra i più completi e realmente qualitativi, negli anni 80 Nikon cominciò pian piano a perdersi. Quello che era stato fino a quel momento l'elemento distintivo del marchio, la difesa della tradizione, dunque una studiata lentezza nel cambiare, d'improvviso era d'impaccio, e ne determinava la fine della supremazia.
Tuttavia, nella improvvisa necessità di cambiamento e modernità, (si affacciava l'af), la strada intrapresa inizialmente era, in realtà, quella giusta. Af con motori coreless dentro ciascun obiettivo. F3AF, e due ottiche fantastiche, per cominciare, 80/2.8 e 200/3.5IF-ED.



Comprensibile e condivisibile il 200. Meno l'80. Focale strana, perché non fare un classico 85, e luminosità scarsa, anche se la resa era (è, in realtà, ce l'ho ancora la triade) ottima. Probabilmente si sacrificava la luminosità per lo spazio necessario per i primi motori. Come esempio di scuola era ottimo. Peccato che il trio costava come un monolocale. In seguito, sulla F501, e soprattutto la F4, queste due ottiche funzionarono ancora (dopo la F4 non più), e soprattutto su quest'ultima erano delle schegge, per i tempi, soprattutto il 200. C'era tutto. Funzionavano perfettamente. Il primo sistema veramente af della storia era pronto. E chissà quali altri prototipi lo erano. Perfettamente intercambiabile con le ottiche e i corpi Nikon F e AF. Bastava continuare su quella strada. Invece no, un management ottuso e assolutamente non all'altezza della stessa Nikon, non solo perse tempo e permise a Minolta di uscire per prima con un sistema af completo. Ma ne seguì tragicamente le sirene, ritenendo intelligente un sistema in cui lo stesso motorino da pochi grammi montato nel corpo macchina potesse essere in grado di pilotare qualunque obiettivo, dal 50ino f1.8 da 150g al supertele 40 volte più pesante, da 6 kg. (Ricordo i primi 300/2.8 con af a cacciavite, ne ebbi due. Impensabile qualunque scatto con soggetto non perfettamente fermo).

Dunque Nikon fece la 501 a frullino e qualche ottica da incubo, per i nikonisti del tempo, abituati alla meccanica sopraffina degli ai-s. Ricordo il plasticone giocattolo 50/1.4, il 35-70 e altri, che chiamavamo “flottanti” per quanto ballava il barilotto al loro interno.



Poi migliorarono un po', ma il danno ormai era fatto. In seguito uscirono altri aborti, tipo 601 etc., e infine qualche macchina fotograficamente un po' più decente (F801, la superpro F4, etc.).
Nel frattempo, dopo un lungo anno in cui si diceva non avrebbe mai abbandonato il sistema FD e non avrebbe mai fatto l'af, Canon sparò la sua bomba Eos. Un sistema totalmente nuovo in tutto e talmente innovativo da non essere confrontabile con nulla di quanto si era mai visto. Da quel momento nulla fu più uguale. Nikon perse clamorosamente lo scettro e lo passò a Canon, che lo tenne saldamente in mano per decenni.
Si salvò comunque, Nikon. Perché un numero enorme di utenti aveva interi sistemi, ed erano utenti molto fidelizzati. Talvolta troppo. Se ne vede la versione moderna, estrema e distorta, nei forum, con elementi poco o punto evoluti fotograficamente, ma di un fanatismo inarrivabile, che appestano qualunque discussione seria e pacata sia possibile fare, anche da parte di chi ha decenni di esperienza e conoscenza del glorioso marchio. Danneggiando il marchio stesso con chiacchiere inutili e banali, vuote di contenuti e solo inneggianti, senza alcun reale approfondimento tecnico. Con frasi e offese senza il minimo senso sulla concorrenza, da cui comunque il marchio dipende e cui è legato mani e piedi.
Allontanando l'utenza più seria e risultando solo respingenti per quella nuova.
In un modo o nell'altro, Nikon andò avanti, traccheggiando e correggendo per quanto possibile l'errore. A un certo punto riprese i motori coreless della F3AF, fece una linea di supertele, gli AF-I, ovviamente costosissimi, e pesantissimi, ma niente a che vedere coi Canon ultrasonic. Facendo intanto trascorrere i lunghissimi anni dei brevetti fino a metà anni 90, quando finalmente poté introdurre le ottiche af-s, con motore incorporato, come Canon aveva fatto, ma ben 10 anni prima. Ma comunque con calma, un po' alla volta, mantenendo un sacco di ottiche a cacciavite che non ressero mai il confronto coi Canon.
La stessa crisi si verificò con l'altro passaggio, ancora più epocale, il digitale. Pure stavolta, il management non risultò all'altezza e si fece trovare ancora impreparato. Nikon non lavorò autonomamente sui sensori e si trovò in un mare magno rincorrendo ora questo ora quel produttore che glieli vendesse, senza arrivare mai a una chiara definizione di quello che voleva fare. Furono gli anni più bui, quando si parlava seriamente di chiusura, dal 2000 al 2007. Canon veleggiava veloce introducendo novità su novità, dopo corpi aps-h e aps-c, un primo sensore ff su una 1DS professionale da 10mp. Dopo 3 anni, un altro modello pro 1DSII da 16mp. Dopo poco un altro modello ff da 12mp, la 5D, che sbancò letteralmente il mercato a un prezzo più abbordabile.
Nikon invece produceva a malapena fotocamere aps-c. Affermava, senza alcuna convinzione, non essere necessario il ff, la qualità dell'aps-c essendo più che sufficiente. Per questo produceva pochissimi obiettivi aps-c. Una tristezza. Anche da parte dei clienti affezionati, che per questo in molti continuavano con l'analogico. O, inizialmente, compravano la problematica Kodak DCS Pro 14n, una scarsa F80 con sensore ff, con tali problemi che la tolsero dal mercato dopo soli due anni. Dopo, i nikonisti, compravano addirittura la Eos 5D (che almeno funzionava ed era affidabile) e con un anello potevano finalmente utilizzare pienamente le loro bellissime ottiche Nikon ff.
Finchè non arrivò il 2007, un salvifico accordo con Sony che la riforniva dei migliori sensori sul mercato, e l'introduzione dei due innovativi modelli, l'eccezionale superpro ff D3 e la fantastica aps-c D300, che consentirono a Nikon di risalire la china e di porsi seriamente in concorrenza con l'altro vero competitor esistente, Canon, tutti gli altri potendo rivestire solo il ruolo di comprimari. A seguire un'altra celeberrima ff, la D700, che fu la 5D di Nikon, sbancando nelle vendite in quanto prima ff di costo abbordabile, e comunque molto buona.
Il resto è storia recente. Sony, pur producendo un ottimo sistema reflex, non riesce tuttavia a scalfire il duopolio Canikon, e allora introduce delle innocue macchinette giocattolo aps-c in un sistema ml, denominato Nex, all'apparenza minore, che non impensierisce nessuno, e nessuno se lo fila. Per non lasciare troppo margine, senza però realmente capire la portata di quello che stava accadendo, fanno tutti piccoli passettini, ma anche loro poco attendibili. Canon le m, Nikon le 1, ma niente di serio. Finche Sony non sfodera un intero sistema mirrorless ff, stavolta completo e innovativo. E ancora i concorrenti non capiscono. Fortunatamente la prima serie non è ancora matura e non si impensieriscono. Ma intanto il sistema cresce, ottiche molto buone vengono proposte, e con la serie II, le fotocamere ml Sony prendono letteralmente il volo. A questo punto Canikon capiscono, e corrono ai ripari, ma stavolta la lepre è Sony e occorre affannosamente inseguirla. Con una prima serie di fotocamere molto acerbe, timidamente i due iniziano a darsi da fare. Poi Canon spara r5/r6 e raggiunge tecnologicamente le macchine Sony meno avanzate.
E così via, comincia faticosamente questa ultima stagione, stavolta finalmente concorrenziale.

NIKON C'È
Ma è del nuovo corso Nikon che voglio parlare. Oggi sono stato al “NIKON ROAD to Z8”, un evento per la presentazione della nuova Nikon Z8, tenuto in una bella location simil naturale, cascina Cuccagna, ma nel bel mezzo della città meno naturale del nostro paese, Milano. Ero molto interessato a due ottiche in particolare, Nikon Z 180-600mm f/5.6-6.3 VR e Nikon Z 800mm f/6.3 VR S. Non ho propositi (immediati MrGreen) nei loro confronti, ma mi interessa molto l'evoluzione della tecnologia fotografica, e volevo saperne di più su questi obiettivi, soprattutto quelli che mi interessano da sempre, i fantastici supertele Nikon. E più in generale sulla nuova produzione Nikon per mirrorless. Tra l'altro, ormai è assodato essere impossibile capire alcunché dalle fantasticherie dei più che ne parlano in rete, che spesso confondono i loro desideri con la realtà. Youtuber più o meno prezzolati che masticano poco di supertele, possessori inesperti, pessimi fanboy o anche haters (che fanno da contrappeso) che mai hanno avuto in mano un supertele o, se ce l'hanno, lo mal utilizzano, e quant'altro.
Per cui irrinunciabile un evento nella mia città, con invito personale recapitato per email, organizzato dai miei negozi di fiducia, FCF, Fotocavour, Newoldcamera. Quindi iscrizione al volo e stamani, pronti all'apertura per le 11.00.
L'organizzazione. A prescindere veramente da tutto, due parole merita l'organizzazione dell'evento, sia da parte dei tre lodevolissimi ottimi negozi citati, che immagino si saranno fatti carico della location.
Ma grande merito a Nikon per aver organizzato una kermesse a dir poco monumentale, per la presenza quantitativamente significativa di personale, specializzato, oltre che nel merito, le attrezzature prodotte da Nikon, soprattutto in relazioni umane. Una gentilezza e disponibilità veramente proverbiali.
E poi la presenza totale, e in grande numero, di tutta la produzione Nikon Z. Z8 a decine. Pur essendoci molta gente, andavi e te la davano senza aspettare, tutte perfettamente funzionanti, altro che difetti congeniti. Anche supertele a go go. Non il 180-600, appena uscito, di cui ne avevano solo un esemplare. Ma, fortunatamente ancora poco conosciuto e richiesto, l'abbiamo preso più volte senza problemi. Anche diverse Z9 disponibili. Per dire, dei modernissimi 400/2.8 e 600/4 TC ce n'erano 4, due e due. Li davano senza problemi a chiunque. E poi tutto il resto, ovviamente.
Alberto Ghizzi Panizza. Due parole sul relatore che ha presentato la Z8. Personaggio stellare. Al di là della indiscussa e riconosciuta preparazione, delle bellissime foto esemplificative mostrate, una capacità di esporre semplicemente ed esaurientemente le cose, veramente fuori dal comune (e, un po' per esperienza pluridecennale, me ne intendo, di esposizioni in pubblico).
Senza che la cosa mi interessasse specificatamente, pur trattandosi di argomentazioni a me abbastanza note, un'ora interessante, trascorsa senza momenti di calo dell'attenzione, e con la massima piacevolezza.

LE ATTREZZATURE
Le abbiamo provate a lungo (eravamo in due). Si viaggiava bene in due, ci scambiavamo le cose, commentavamo, provavamo, scattavamo, confrontavamo.



In 5 ore abbiamo fatto 53 giga di fotoMrGreen. Utilizzo classico come sul campo, sempre a mano libera.




Nikon Z8 , innanzitutto, ovviamente. Diciamolo subito. Non comprerei mai una Z7 a quasi tremila euro. A duemila sì, magari, per montarci sopra le mie ottiche r.f.. Dicono abbia uno stack molto favorevole. Per carità, è sempre una Nikon, ottima fotocamera, ma la considero ancora poco matura, e con un af, per i miei scopi, assolutamente non all'altezza. Ma una Z8 a 4.5k€ al day one, soprattutto con la prospettiva possibile di trovarla sotto i 4000 entro un anno, ci penserei.
Z8, dunque. Tanto per cominciare, si vede che Nikon sa fare le macchine. Form factor perfetto, dimensioni giuste, forse comunque un pelino pesante. Poiché ogni volta bisognava riconsegnarla con l'obiettivo, ne abbiamo provate almeno una decina, se non più. Con tutti questi cambi, qualche esemplare poteva pur dare qualche problema. Invece no. Perfette, tutte. Una costanza di resa esemplare. Af con impostazioni varie, comunque sempre efficiente e prestante. Dal 24, all'800/6.3.

Nikon Z9 . Grande macchina, letteralmente MrGreen. Gigantesca e pesante. Per me, e molti, fuori da ogni logica, ormai. Provata assieme al 600/4 tc però ha il suo senso, lo bilancia bene. Già con 180-600 molto meno. Per non parlare con tutte le altre ottiche. Ne sono state vendute tantissime, di z9. Fosse uscita prima la Z8, ne avrebbero vendute un decimo, a mio avviso, ma per merito della Z8, non per demerito della Z9 che rimane ovviamente una gran macchina. Onestamente, alla luce della z8, da nikonista, a meno di particolari esigenze, difficilmente la prenderei in considerazione.

Nikon Z 70-180mm f/2.8 . Ottima interpretazione di Nikon dell'altrettanto ottimo Tamron. Ottimo otticamente, mette a fuoco più da vicino (quasi rapporto 1:2, facendo il verso al micro Nikkor 70-180 del tempo che fu). Ma questo è f2.8, moltiplicabile, e niente male (moltiplicato). Spiazza completamente il Tamron, che non costa la metà, ma ha questi due plus notevoli, della maf minima e della moltiplicabilità.
Non grande mossa, da parte di Tamron: da ora in avanti, tutti in attesa della nuova versione Tamron con queste features MrGreen

Nikon Z 100-400mm f/4.5-5.6 VR S.



Altra eccellente realizzazione di Nikon. Obiettivo ineccepibile e di classe. Non avendo moltissimo tempo, lo abbiamo provato una sola volta (gli altri, soprattutto il 180-600 li abbiamo presi e ripresi più volte) e soprattutto alla massima focale, che in questi zoom tele-supertele, è quella più critica. Niente da dire, ottimo. Una sola nota stonata, il prezzo. Come il 100-500 Canon, ottica molto sovrapprezzata a mio avviso, di almeno 1000€, anche tenendo conto del 180-600, solo che il Canon almeno ha la foglia di fico della focale massima a 500mm.

Nikon Z 180-600mm f/5.6-6.3 VR.



Il più atteso, almeno da me e da quelli che amano l'avifauna (tenendo in conto, e sotto controllo, anche i costi). Provato in lungo e in largo, l'abbiamo preso ben 3 volte. Per sgombrare il campo da qualunque speculazione, posso dire da subito che l'obiettivo è eccellente, in tutto. Costruito benissimo, solido, dà un'ottima impressione di robustezza. Assolutamente niente di cheap, e funzionamento perfetto con la Z8, che è la “sua” macchina. Insieme formano un'accoppiata prestante e perfetta, e non costosa, a fronte delle prestazioni. Lo aspettiamo sul campo in mani adeguate e su soggetti adeguati. Ottimo lavoro.

Nikon Z 400mm f/4.5 VR S.



Non prediligo particolarmente questa focale, l'ho detto molte volte. Ho posseduto a lungo l'eccellente Canon EF 400mm f/5.6 L USM ma, all'uscita del 100-400is2 gli preferii subito quest'ultimo, ugualmente prestante, 300g più pesante, ma molto più eclettico e utilizzabile in più ambiti. Per cui anche qui non so. Esiste nel sistema Z già il 100-400mm f/4.5-5.6 VR S. Pesa quasi uguale, costa quasi uguale (pure 400€ meno, in realtà). La luminosità, siamo lì, 4.5 vs 5.6, neanche un diaframma, un'inezia in digitale e con le ml attuali. Ottimo qualitativamente. Insomma, non capisco. Fosse stato f4, non cambiava moltissimo, sarebbe stato più costoso e più pesante, ma insomma… avrei preferito prima una riedizione del 500/5.6, al suo posto, ulteriormente migliorato e alleggerito in termini moderni.
Ma questo 400mm è talmente piccolo, compatto, leggero, otticamente stellare, che ovviamente il suo perché ce l'ha, per chi predilige questa focale. Anche moltiplicato. Persino col 2x, con cui abbiamo fatto molti scatti.

Nikon Z 600mm f/4 TC VR S.



Non sto nemmeno a commentare la qualità ottica di questo eccezionale teleobiettivo. Ormai non ha molto senso parlare di qualità. Le ottiche più economiche ne manifestano già a sufficienza. Sono le caratteristiche generali a dominare. Le sue caratteristiche sono ovviamente stellari. Costruito come una roccia. Molto più leggero delle precedenti realizzazioni Nikon. Ma comunque molto impegnativo ugualmente, e con dimensioni importanti. Con z9 e paraluce si va a una massa parente di 5kg. Per l'uso a mano libera, possibile, occorre non tanto forza, quanto abitudine ed esperienza. Veramente fantastico il moltiplicatore incorporato, disponibile o escludibile con piccolissimo movimento di un dito, leggerissimo, senza il minimo sforzo. Insomma solo pro, e ci mancherebbe. Avendo posseduto diversi di questi obiettivi fin dagli anni 80, e possedendone ancora alcuni (500is2, 600 Pentax 645, 800is), la domanda che mi pongo è che utilizzo possano avere attualmente queste ottiche. Al di là del prezzo assurdo e improponibile per un comune mortale (anche professionista… e stendiamo un velo pietoso sulla situazione di questa professione quando si prevede l'uso di queste attrezzature), al di là di appassionati molto abbienti che possono farlo per (sacrosanto) sfizio, chi realmente spenderebbe 17k€ per un'ottica simile. La vedo appannaggio delle solite agenzie internazionali con grossi giri di affari, piuttosto che in mano a singoli. Se più o meno tutte le altre ottiche Nikon mi hanno impressionato molto favorevolmente, a parte il giochino fantastico del moltiplicatore clik-clak, quella che mi ha impressionato di meno è stata proprio questa. Gigantesco, alleggerito, ma comunque molto pesante, costosissimo. Resa ottica… tra tutti… non dico altro, probabilmente era un esemplare fallato Eeeek!!!.

Nikon Z 800mm f/6.3 VR S.



Se c'è stato un obiettivo, invece, che mi ha fatto cadere la mascella e che può essere l'invidia dei concorrenti, è proprio questo. Innanzitutto, da commenti precedenti mi aspettavo una costruzione criticabile, un po' al risparmio. Niente di tutto questo. L'obiettivo è costruito benissimo, solido e pimpante. Funziona benissimo, con resa eccellente. Per i miei usi, da verificare su soggetti intorno ai 100m, oppure sui 50 e vedere come riproduce gli sfondi. Ma da quello che abbiamo visto non ci sono assolutamente problemi. Leggero, non leggerissimo, e comunque anche grandetto, con parte frontale pronunciata. Ottica anche questa non per tutti. Chi ha problemi a ottenere buoni risultati già coi 180/200-600, meglio si astenga, in ordine di marcia già con z8 si sfiorano i i 3.5kg. Comunque in assoluto compatto, prestante. Per chi è abituato a maneggiare tali bestioni è un vero gioiello. Con z8 diventa un'accoppiata molto desiderabile. L'abbiamo provato sempre liscio, che è la morte sua. Al limite con una aps-c di rango (quando faranno la successora della D500). Rimane il fatto che, pur non essendo esageratamente costoso come altri supertele, tra macchina e obiettivo ci vogliono sempre 13k€. Prima con questi soldi si acquistava il top assoluto di gamma (corpo compreso). Mi sa che alla fine si opta tutti per il 180-600;-).
In ogni caso, gran complimenti (e doverosa invidia MrGreen)




avatarsenior
inviato il 05 Luglio 2023 ore 14:14

Discorso ampiamente condivisibile. Grazie per aver riportato le tue impressioni.

avatarsenior
inviato il 05 Luglio 2023 ore 14:46

Grazie per il ritorno d'esperienza.
Sono contento che nikon sia ritornata competitiva, almeno su di una fascia (importante) di mercato.
Concordo al 100% su quello che hai scritto su recensioni e recensori di questi tempi. Ormai guardo solo le foto, e il materiale che mi interessa cerco di provarlo o lo prendo dove posso rimandarlo indietro senza spese).
A differenza tua, il 400 fisso mi è sempre piaciuto, per la portabilità che un 150-600 non ha e per la qualità ottica che non trovo nei 100-400. Il 400/5.6 fu una delle ottiche che mi portò in canon. Oggi non prenderei mai una z8 e un 400/4.5, non mi serve per quello che scatto in questo periodo, ma in un futuro non lo escludo affatto.

Adesso sta a canon darsi una svegliata. Speriamo che lo capiscano, sopattutto per i loro clienti.

avatarsenior
inviato il 05 Luglio 2023 ore 15:00

Bravo Leone, ottima recensione da autentico appassionato di fotografia e utilizzatore di Nikon.
Perfettamente d'accordo sul discorso Nikonboy.
... che per altro presto arriveranno a rovinare la discussione.

Confuso



avatarsenior
inviato il 05 Luglio 2023 ore 15:04

Mi spiace un po' per non essere potuto andare all'evento Nikon organizzato nella mia città. Ero lontano per motivi di lavoro. Queste sono occasioni per provare attrezzature, come il 400 e il 600 con il Tc incorporato, che difficilmente si avrebbe occasione di toccare con mano. Non rientro nella categoria di chi spenderebbe simili cifre per un supertele, ma almeno provarli una volta potrebbe risultare interessante. In effetti mi incuriosisce di più provare i due bestioni con il Tc incorporato, piuttosto che il 180-600, che pure ho preordinato alla cieca, a essere sincero;-).

avatarsupporter
inviato il 05 Luglio 2023 ore 15:33

Ho apprezzato particolarmente la parte storica della narrazione di Leone.

Mi ha rinfrescato la memoria delle vicissitudini di Nikon fa i tardi anni '80 e i primi '2000.

Per quanto mi riguarda, lo scarso entusiasmo par i primi corpi e obiettivi autofocus della casa giallonera (li provai più volte con apparecchi prestati da amici e puntualmente restavo deluso) mi spinsero a restare con la FE e i miei Nikkor Ai e Ais, finché ho fotografato in analogico.



Dopo, i nikonisti, compravano addirittura la Eos 5D (che almeno funzionava ed era affidabile) e con un anello potevano finalmente utilizzare pienamente le loro bellissime ottiche Nikon ff.


Infatti Marco Cavina, all'epoca, testava in digitale i suoi Nikkor Pre-Ai, Ai e Ais con un'Eos FF per i suoi articoli sul Web.


P.S.: Congratulazioni anche per la recensione delle attrezzature contemporanee.
Come al solito estremamente competente e approfondita.

user84767
avatar
inviato il 05 Luglio 2023 ore 15:40

Recensione oltre che approfondita direi molto condivisibile; almeno per quanto in mio possesso concordo in quasi tutto ciò che hai scritto per cui immagino sarebbe così anche per il materiale che non ho mai provato.

L'unico punto in cui la mia opinione diverge dalla tua è che tornassi indietro ricomprerei lo stesso il 400/4,5 in alternativa al 100-400, e come zoom andrei di 180-600

avatarsenior
inviato il 05 Luglio 2023 ore 15:45

Io sono andato all'evento organizzato dal rivenditore di Roma dove ho preso la Z8 ma non avevano ne il 70-180 ne il 180-600.
Oltretutto era in ambiente chiuso ed era tardi, alla fine ho fatto pochi scatti con la Z8 ed un paio di lenti meno estreme essendo sempre fuori i due 400 Z.
Il 180-600 è, ovviamente, la lente più attesa e spero di riuscire a provarla presto, avendo un paio di location adatte vicino casa dovrei poterla testare nel suo campo da settembre in poi. Al momento ho un Sigma 150-600 C e vedo in questo Nikon Z la naturale evoluzione.
Non dubito che i fissi abbiano una resa migliore ma per chi non le idee chiare sulla focale che gli necessita e vuole mantenere pesi e costi su valori accettabili è la scelta più naturale.

avatarjunior
inviato il 05 Luglio 2023 ore 15:51

Grazie @Leone Giuliano per aver condiviso dettagliatamente la tua esperienza e le tue opinioni.

avatarsenior
inviato il 05 Luglio 2023 ore 16:01

grazie tantissime per l'excursus storico

avatarsenior
inviato il 05 Luglio 2023 ore 16:09

che per altro presto arriveranno a rovinare la discussione


No, old, non accadrà ;-)

avatarsenior
inviato il 05 Luglio 2023 ore 16:15

Ragazzi, il 400 è un gioiellino, sia chiaro, e va molto bene anche moltiplicato 2x. Ma per la mia fotografia, un 400 rimane sempre corto. Pertanto dovrei sempre moltiplicarlo, e allora preferisco un 500mm, al limite anche 5.6, purchè leggero e prestante, se no tengo quello che ho.

Invece un 100-400 è molto utilizzabile in un certo tipo di paesaggio/reportage naturalistico dove è perfetto.

Anam, il 180-600, come il 200-600 a suo tempo, sarà una manna per chi ha un corredo Nikon

avatarsupporter
inviato il 05 Luglio 2023 ore 16:16

bella recensione, purtroppo io non sono potuto andarci..

puoi condividere qualche raw del 180-600?
grazie

avatarsenior
inviato il 05 Luglio 2023 ore 16:18

Ora non ce la faccio, Roby, vedremo dopo

avatarsenior
inviato il 05 Luglio 2023 ore 16:18

Molto interessante e istruttivo, grazie. Nella mia più che modesta esperienza trovo Z9 + 400Z (anche moltiplicato 1.4x, 2x no, troppo buio, si scatta poco anche se le foto sono ancora più che accettabili) un'accoppiata formidabile, soprattutto se si sfrutta il fattore crop in macchina. Certo, sono un omone grosso, anche se non più giovane, e il peso proprio non è un problema. Faccio itinerante per ore e poco, pochissimo con il cavalletto.
Nikon marchio di casa, papà era un buon fotografo evoluto e mi ha passato entusiasmo per questo hobby fantastico. La fotografia non è solo tecnica e tecnologia esasperata, anzi, studiare un progetto, aspettare ore che qualcosa venga a rompere un pattern o che un uccello si involi e altri mille esempi che tutti conoscono è il vero divertimento.
My 2 cent, Paolo

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