JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).
Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.
Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:
Intervista relativamente interessante. Foto e video fatti con ausilio di acquario + posatoi strutturati a 4/5 mt dal capanno, come in mille altri posti. Nessun reale valore aggiunto.
Non è che togliendo i capanni, scompaiono anche gli uccelli! Al massimo scompaiono i fotografi capanno-dipendenti. Banalmente è periodo di nidificazione, quindi è più difficile da vedere.
In realtà il Martino c'è e l'ho fotografato, Erminio dice che il Martino li ha trovato casa non che non c'è più.....almeno in questa intervista. Per il resto ci sono fotografi che amano il capanno e altri che amano la vagante, non per questo uno è meglio dell'altro. Detto ciò la fotografia abbraccia tutti coloro che amano prendersi del tempo per dare sfogo alla loro passione e tecnica, dal più bravo al meno bravo, dal più attrezzato al meno attrezzato.....l'importante è divertirsi e trovare i posti giusti dove farlo. Questo è uno di quelli, non l'unico sua chiaro ma per chi ama il genere è piuttosto attrezzato, per chi non lo ama è libero di andare da altre parti. Io ho fatto un intervista dedicata al posto e all'impegno profuso da Erminio e il suo staff negli ultimi 20 anni. Ci saranno altre interviste che toccheranno poi altri temi con altre persone.
Sul giornale locale di oggi c'è un'articolo che tratta della collaborazione tra l'oasi e alcuni enti, i quali finanzieranno un progetto di rilancio e la creazione di nuovi sentieri. Un articolo simile l'ho appena trovato in internet: www.trevisotoday.it/attualita/oasi-cervara-progetto-rilancio-quinto-tr
Conosco bene l'area dell'Oasi di Cervara e consiglio anche un giro nei laghetti del Sile, più a est, arrivando al tratto del fiume immediatamente a sud della pista dell'aeroporto di Treviso, sopra Strada di Canizzano (basta cercare su Google Maps digitando Oasi Cervara, ingrandire un po' e spostare lo sguardo verso destra per individuare le aree descritte e i punti di accesso). Nonostante il disturbo dell'aeroporto e che si tratti di un'area piuttosto antropizzata è veramente molto interessante da un punto di vista naturalistico. Il martino è ben diffuso in tutta l'area, però non funziona come all'oasi, bisogna cercarselo
“ Basta andare al Cimitero dei Burci per vedere il martino. Ci sono almeno due coppie stabili „
Si, mi è stato detto da alcuni amici. Ma si trova anche nel Sile vecchio tra Silea-S.Antonino-Casale sul Sile, che è un'area contigua, appena più a ovest, di quella da te indicata. Con mia sorpresa l'ho visto anche nei laghi di Revine, dove non l'avevo mai notato. L'ho visto nella zona del canale che congiunge i due laghi e anche nel primo tratto di quello di uscita dal lago di Lago, anche se si direbbero zone non particolarmente adatte alla sua nidificazione.
Per anni non lo avevo mai notato, pur avendo sommarie notizie della sua presenza. La prima volta l'ho visto per due fine settimana di seguito nel canale delle barche tra fine aprile e primi di maggio 2022. Poi l'ho nuovamente intravisto tra settembre e ottobre dello stesso anno nel medesimo canale e anche nel primissimo tratto della Tajada. Un carpista di Pieve di Soligo, che si posiziona nel lago di Lago, nella parte nord a circa 2/300 metri dal canale delle barche mi ha detto di averlo notato svariate volte nella tarda primavera e a inizio estate. In pratica vicino all'area dove talvolta si vedono le tartarughe americane e dove stazionano spesso anche le nutrie. Ma anche un tizio che pesca in acqua con il belly boat, mi ha detto di averlo visto più volte nel lago di S. Maria nella parte più a ovest.
Il Martino è piuttosto comune nei fiumi e zone umide qui in Veneto. A Quinto mi sa che l'ho visto una volta sola, però a Mestre sull'Osellino si vede spesso, sul Piovego a Padova praticamente sempre, contati fino a 3. Ammirati spesso in pesca. Perfino nella gronda lagunare. A Lio Piccolo pure. Se la zona è circoscritta si vede più facilmente: per esempio, più facile incontrarlo sul Piovego seguendo l'argine che non a Lio Piccolo dove può spostarsi in una zona più ampia. Poi fotografarli bene è un altro discorso.
“ Per anni non lo avevo mai notato, pur avendo sommarie notizie della sua presenza. La prima volta l'ho visto per due fine settimana di seguito nel canale delle barche tra fine aprile e primi di maggio 2022. Poi l'ho nuovamente intravisto tra settembre e ottobre dello stesso anno nel medesimo canale e anche nel primissimo tratto della Tajada. Un carpista di Pieve di Soligo, che si posiziona nel lago di Lago, nella parte nord a circa 2/300 metri dal canale delle barche mi ha detto di averlo notato svariate volte nella tarda primavera e a inizio estate. In pratica vicino all'area dove talvolta si vedono le tartarughe americane e dove stazionano spesso anche le nutrie. Ma anche un tizio che pesca in acqua con il belly boat, mi ha detto di averlo visto più volte nel lago di S. Maria nella parte più a ovest. „
Ti ringrazio!
Che cosa ne pensi di questo argomento?
Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 252000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.