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Scansionare diapositive: si può ottenere qualcosa di buono?


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user236140
avatar
inviato il 18 Maggio 2023 ore 14:33

Ho provato con la tecnica macro e non mi è piaciuta per vari motivi, tra cui la complicazione dell'accrocchio e l'impossibilità di usare la macchina durante la scansione, per cui preferisco usare lo scanner

Mi ci è voluto un po' per trovare le giuste impostazioni ma ora che le ho capite vado abbastanza veloce

Il mio VueScan Pro 9 corregge già in macchina molti problemi e, per le mie modeste esigenze, basta e avanza, quindi non faccio quasi nulla in post

La tecnica dei passaggi multipli mi consentirebbe di arrivare a livelli stratosferici di DPI (2400 x 4)
ma poiché aspettare a lungo la scansione è noioso, preferisco usare una rapidissima preview a 100 DPI e una sola scansione a 1200 DPI


avatarsupporter
inviato il 18 Maggio 2023 ore 14:44

se si scannerizza a macchina fate prove con diversi diaframmi, io con il nikon 60mm D ho trovato che il massimo nella omogeneita nel dettaglio da centro a bordo lo raggiungeno a f11, questo perche la PDC a 1:1 e inferiore al millimetro, e se usi diaframmi troppo aperti nin si aveva abbastanza pdc su tutto il fotogramma

avatarsenior
inviato il 18 Maggio 2023 ore 14:46

@ Gsabbio: quali sono le ragioni che ti fanno preferire uno Zuiko 80 con soffietto ad un 105 Nikon F?


Perché è il miglior macro 1:1 dopo il Leitz 100 macro

Sul soffietto:
Premesso che la distanza di lavoro con un 80 è già considerevole, per cui occorre qualcosa di adatto,

faccio un po' di storia sulla mia esperienza:

prima (quando usavo il micro 55), usavo la D800 con il soffietto nikon col suo portadiapositive.

Quando sono passato allo zuiko 80 macro, il soffietto nikon è diventato inadeguato perché era al limite dell'allungamento e dovevo usare dei tubi tra macchina e soffietto con la conseguenza che l'insieme perdeva rigidezza (un aspetto fondamentale)

Allora ho comperato in Giappone un soffietto Olympus completo di portadia, che è più lungo e predisposto, appunto, per lo 80 macro (il soffietto è anche qualitativamente migliore del nikon) Ora l'insieme macchina, soffietto, lente, portadia, è strettamente vincolato e rigidissimo.

Non esiste un altro metodo per ottenere riproduzioni buone.
In alternativa ci sarebbe il tubo adattatore col suo portadia tipo Nikon ES-2, che dovrebbe andare bene con un 55 od un 60, l'ho anche avuto ai tempi in cui usavo l'ektachrome slide duplicating, ma l'ho mollato per passare al soffietto, perché non mi garantiva i risultati che volevo.

Nota: ho scritto assoluta rigidezza del sistema macchina... diapositiva...
in parole povere significa che bisogna togliersi dalla testa di riuscire ad ottenere buone riproduzioni usando la macchina sul cavalletto con una lente macro e fotografando la dia appoggiata su un piano luminoso od altro.

L'unico metodo che funziona per riprodurre la dia/pellicole senza il soffietto/portadia, è avere un'apparecchiatura a colonna per le riproduzioni che, in quel caso, garantisce l'assoluta rigidità del sistema, ed anche una grande versatilità se devi duplicare pellicole di grande formato.

avatarjunior
inviato il 18 Maggio 2023 ore 14:48

Domanda : dovendo scegliere una lente macro per digitalizzare le pellicole , che focale mi consigliate?
Dato che mi sono fatto un corredo pentax - manuale, cercherei qualcosa con lo stesso attacco… avete consigli ?

user236140
avatar
inviato il 18 Maggio 2023 ore 14:51

Ora l'insieme macchina, soffietto, lente, portadia, è strettamente vincolato e rigidissimo.


ecco, quello è giusto un altro motivo che mi ha fatto abbandonare l'idea MrGreen
troppo uno sbattimento mettere su tutto in modo stabile, e se ho la macchina bloccata nell'accrocchio e mi passa in giardino un soggetto interessante me lo perdo Eeeek!!!

meglio lo scanner per me

avatarsenior
inviato il 18 Maggio 2023 ore 15:13

ecco, quello è giusto un altro motivo che mi ha fatto abbandonare l'idea MrGreen
troppo uno sbattimento mettere su tutto in modo stabile


hai perfettamente ragione

in apparenza, usare la DSLR/ML per digitalizzare le dia è facilissimo -in apparenza...- in realtà è molto-molto complesso.

Se non hai decine di migliaia di diapositive, meglio un buon scanner.

per contro con la DSLR io impiego da 5 a 10 secondi per ogni diapositiva, se usassi lo scanner impiegherei anni a finire il lavoro sulle circa 40.000 (e più) dia del mio archivio (lavoro che non ho ancora terminato)

avatarsenior
inviato il 18 Maggio 2023 ore 15:18

dovendo scegliere una lente macro per digitalizzare le pellicole , che focale mi consigliate?


un buon macro 50/55/60 andrebbe bene, ma con una risoluzione della fotocamera che non vada oltre i 24 mpix.

Salendo a 36-45 mpx (su FF), ogni piccolo difetto della lente diventa evidente.

della pentax ti sconsiglio lo SMC 100 macro, un amico molto qualificato, già anni fa, mi diceva che non rende gran ché (lui ancora oggi fotografa esclusivamente con Pentax spotmatic e lenti pentax a vite e fa esclusivamente BN)

avatarsenior
inviato il 18 Maggio 2023 ore 15:27

Io problema maggiore che si incontra con le diapositive è la densità delle ombre che potrebbero rendere necessario esporre più volte e tentare un hdr. Gli scanner a volte consentono più passaggi gestiti dai software. Coi negativi invece il problema maggiore è la dominante arancio (azzurra in positivo) data dal supporto colorato. Tra scanner e riproduzione la scelta dipende da molti fattori. Riproduzione è più veloce una volta avviato il processo di oscuri, specie con flash. Lo scanner è più indicato a risolvere i problemi di dominante utilizzando il software

avatarsenior
inviato il 18 Maggio 2023 ore 15:28

questo è il mio soffietto:





in sostanza è integralmente Olympus con l'aggiunta di un anello macro Olympus da 7mm alla quale ho sostituito la baionetta con una baionetta nikon prodotta dal Leitax (l'unica usabile)

Spiego: il tubo di prolunga richiede una baionetta particolare con buchi per le viti differenti da quelli delle ottiche zuiko, e Leitax è l'unica a produrla.
Il soffietto in pratica non è modificabile in nikon, ma con questo artificio il tutto funziona alla perfezione





avatarsenior
inviato il 18 Maggio 2023 ore 15:36

Io problema maggiore che si incontra con le diapositive è la densità delle ombre che potrebbero rendere necessario esporre più volte e tentare un hdr.


problema mica da ridere...

perché le dia hanno una gamma tonale enorme che una pur buona riproduzione non riesce a sfruttare interamente.

confesso che non ho ancora in mano un processo che -sulla gamma tonale- mi consenta di arrivare a risultati eccellenti.
Ho provato anche lo HDR (in macchina), ma alla fine non ne ricavo molto di più che una buona immagine in RAW con una buona PP. Per mia esperienza stimo che il guadagno usando lo HDR in macchina -se c'è- è di mezzo diaframma.

e poi... c'è il problema delle emulsioni invecchiate: un delirio...Triste

avatarsenior
inviato il 18 Maggio 2023 ore 16:11

C'è chi dice NO!Sorriso

E non è detto che non si sia già dettoSorriso
***********************************

Va bene.
Prendo nota del fatto che tu hai questo problema che, sia detto per inciso, dipende da tre fattori: 1) il proiettore, che determina il tipo di proiezione; 2) l'efficienza del sistema di raffreddamento; 3) il tipo di telaietto in cui è inserita la diapositiva.
Se la qualità di questi tre parametri è sufficientemente alta quello del "popping" è un non problema, altrimenti è un problema tale, in modo particolare nel caso di una proiezione neppure tanto prolungata, da mandare in vacca la proiezione stessa.

avatarsenior
inviato il 18 Maggio 2023 ore 16:27

Grazie Davide, so bene che la gente prova sempre ad approfittarne. Tuttavia faccio fatica a capire come sia possibile che in un settore così di nicchia, quale ormai è relegata la fotografia analogica, ci siano ancora persone inesperte che si facciano fregare così. Voglio dire, se uno sceglie di scattare le diapositive anziché fare foto col telefonino, è mai possibile che poi si accontenti di un lavoro in scansione fatto veramente male?
***************************************

Caro Giovanni in altre epoche, quando cioè la diapositiva era relegata solo nei circoli fotografici, quindi in teoria era maneggiata da gente esperta, il 95% degli utenti adoperava diapositive semplicemente INDEGNE: Ilfochrome, Scotch Chrome, 3MChrome, Perutzchrome... qualcuno, non tanti ma in buon numero, adoperava le Agfachrome che pur non essendo il massimo erano comunque molto superiori alle predette, qualcuno, ancora meno, adoperava le Kodak, e infine, in un numero ancora più ridotto, c'era pure chi preferiva le Fujichrome.
Se queste sono le premesse quindi, della gente che oggi NON HA ALCUNA ESPERIENZA PREGRESSA prende per buono tutto ciò che gli viene restituito... senza porsi il problema! ;-)
E quando, dopo un po', si pongono il problema beh... tornano al digitale MrGreen cosa possono fare altrimenti? Triste

avatarsenior
inviato il 18 Maggio 2023 ore 16:40

Grazie Gsabbio, mi resta un dubbio sul Leitz, suppongo sia il famigerato APO R, se non ricordo male era 1:2 e non 1:1, come molti macro della sua epoca.

avatarsenior
inviato il 18 Maggio 2023 ore 17:08

suppongo sia il famigerato APO R...


sì ma 1:2 perché il barilotto arrivava a quello, per andare a 1:1 bisognava allungarlo con un tubo ed inoltre andava a fuoco anche a infinito .

Lo zuiko 80 si chiama 1:1 perché non è utilizzabile senza il soffietto oppure il tubo auto macro e non mette a fuoco a infinito.

Marco Cavina ha fatto delle precise comparazioni tra queste due lenti sul r.r. 1:1 e 'vince' il leitz ma lo zuiko gli sta dietro bene.

avatarsenior
inviato il 18 Maggio 2023 ore 17:36

Li zuiko 80 si chiama 1:1 perché non è utilizzabile senza il soffietto oppure il tubo auto macro e non mette a fuoco a infinito.
********************************

Una volta si chiamavano "macro da soffietto" (macrophoto) proprio perché, essendo privi di elicoide di messa a fuoco, potevano adoperarsi solo su soffietto.
Sono ancora oggi obiettivi ultraspecialistici e pertanto particolarmente ottimizzati solo per quel genere di riprese.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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