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Buonasera a tutti, Apro il topic perchè l'ambito del video (anche se qui si tratta di un lavoro non così complesso, almeno spero) non è in genere la mia attività e questo lo si vede dalla mia attrezzatura (Pentax K1 e KP). Detto ciò, dovrò andare a realizzare delle interviste in un lavoro antropologico. Mi è stato consigliato di farle con un o-ring per smartphone che presenta anche il supporto per quest'ultimo ed un mini treppiede. Tuttavia, mi sorgono alcune domande: 1. La post-produzione di un filmato con il cellulare è realizzabile (uso DaVinci)? 2. L'o-ring mi era capitato di utilizzarlo (non questo) per foto e come luce artificiale non sempre si è rivelato il massimo. 3 Una possibile alternativa, che personalmente preferirei, è usare il corpo FF che ho, con il 24-70 su treppiede ed un microfono esterno (o due di cui uno con filo sul colletto dell'intervistato. In questo caso mi vengono in mente altri dubbi, luci e la sincronizzazione tra i due microfoni o corpi utilizzati. Grazie a chi interverrà.
Infatti, soprattutto per quello, crea poi un alone di luce innaturale talvolta. Il problema maggiore sono i microfoni esterni e il dubbio di usare due camere, una per chi fa le domande e una per chi risponde o forse una sola rivolta verso il soggetto (e la sincronizzazione tra i due girati con i rispettivi audio). Posso dire che si tratta di intervistare abitanti delle campagne, non è possibile portare un set dietro. Saranno sicuramente cavolate ma vorrei un parere da esperti
noi stiamo facendo delle video interviste ai fotografi che ci raccontano il loro percorso personale e professoinale e cosa li muove a impegnarsi in certi ambiti. per questo sono entrato nel topic. ma noi stiamo improvvisando, nel senso che ci siamo creati una nostra esperienza con tante prove e tanti sbagli, ma abbiamo il vantaggio che facciamo tutto in studio con storyboard, luce controllata da studio, microfono a mosca e registriamo con le fotocamere in 4K. sotto un esempio di intervista ad uno dei fenomeni della subacquea italiana.
Jacopo che è successo nel tuo caso ? che problemi hai avuto ? noi non abbiamo mai registrato in esterna se non brevi spezzoni.
Buonasera Gambacciani, La ringrazio innanzitutto per il Suo intervento. Nel mio caso si tratta di un lavoro estremamente semplice, nella teoria: intervistare degli abitanti delle campagne per uno studio di tipo antropologico, su commissione di un ente locale di ricerca. Per questo si è deciso di recarsi presso le loro abitazioni e di registrare in FHD, un formato certamente ormai lungamente rimpiazzato dal 4K 30 fps ma che è stato ritenuto più consono all'archiviazione e gestione del materiale. A differenza del Vostro lavoro, nei casi gestiti finora (tre dei trenta totali), non è stato facile avere il controllo dell'illuminazione e non è possibile portare e montare un set perché si cerca di porre l'intervistato a proprio agio. Inoltre, dovendo fare delle domande (secondo copione) ci siamo chiesti se non sia il caso di registrare separatamente quest'ultime e di montarle in un secondo momento con le risposte. Fino ad adesso questo non è stato fatto (sono state fatte in diretta mantenendo la camera sull'intervistato su treppiede) e certamente il tutto appare più colloquiale, naturale ma abbiamo rischiato di avere interferenze tra il nostro microfono e quello sul colletto del soggetto. Potrei risolvere con un unico RODE innestato sulla slitta a contatto caldo della reflex senza i due microfoni?
Aggiungo che opero da solo, non ho la possibilità di avere un secondo per primi piani, per esempio. Preferirei avere luce naturale, ma consigli pratici per una illuminazione diffusa sul soggetto da integrare con quella naturale per esempio sotto una pergola, nell'aia del podere, nella cucina con il camino ed il fuoco. Inoltre, realizzerò un reportage fotografico (ma in questo non dovrei avere problemi, dopo anni)
Jacopo, grazie per la spiegazione del contesto. adesso è tutto più chiaro.
anche noi ci eravamo chiesti come fare interviste sul campo, in esterna, ma poi non abbiamo organizzato nulla per cui non abbiamo un'esperienza diretta in tal senso. l'idea era di fare un progetto sulla memoria in collaborazione con il comune per raccontare le storie degli anziani specie quelli che hanno vissuto la guerra ed il dopoguerra ed anno dato forma a quello che c'è oggi in quella comunità.
sicuramente in questi casi mettere a proprio agio le persone intervistate è fondamentale. per cui avevamo escluso di sparargli addosso tante luci, o farli venire in un set preparato come facciamo con i fotografi (che cmq non sono a proprio agio lo stesso, ma sopportano).
per la luce, io credo che sia necessario adattarsi a quella del luogo dove sta l'intervistato (magari casa sua) anche se certamente non è semplice da gestire per chi deve fare l'intervista, perchè varia col meteo e con l'orario. le procedure per gestire la luce in fotografia van bene anche per i video, quindi non luce diretta, ma sempre lavorare col soggetto in ombra diciamo. l'ideale è una finestra o una porta aperta da cui filtra la luce esterna che illumina il soggetto di lato come in un rembrant. luci anulari ed altre cose del genere le odio perchè fanno effetti fintissimi, e cmq danno fastidio al soggetto. al limite dei pannelli riflettenti per non avere ombre troppo nette o dei faretti Led su stativo. sicuramente usare un esposimetro esterno (a luce incidente) e avere un ND variabile per fare l'esposizione.
con luce naturale sarebbe utile girare in LOG così da correggere esposizione e contrasto in fase di montaggio. ma è un passaggi in più.
il Full Hd va benissimo per le interviste, solo che registrare in 4K ti consente maggior possibilità di crop, zoom, raddrizzamenti, correzioni ecc ecc. in genere si gira in 4K per fare un buon full Hd, mentre per uscire con un buon 4K si dovrebbe girare a 5K o 6K.
cmq per mia esperienza la cosa più importante in una intervista è l'audio. si deve sentire bene. buon microfono, buon registratore, buone cuffie e attenta regolazione dei guadagni.
li vero problema che vedo è che sei solo. fare tutto in una persona è difficilissimo. ok che puoi mettere 1 o 2 camere su cavalletto, il microfono al soggetto, il pannello o faretto appoggiato da qualche parte, e così avere tu le mani libere per il tutto resto, ma vuol dire portarsi dietro una marea di roba e poi controllare le registrazioni e fare anche le domande è un casino. io non sarei capace. e se cambia la luce? e se il soggetto si sposta e perde i fuochi? e se una macchina interrompe la registrazione?
poi sicuramente fare un sopralluogo sul posto per capire dove piazzarsi e cosa portare, e parlare con l'intervistato per iniziare a creare un rapporto personale, e capire come reagisce alle domande, come parla, come gesticola ecc.
per semplificarti la vita monterei tutta l'attrezzatura e poi farei solo le registrazioni del soggetto, con 1 take per ogni domanda separatamente, segnando in taccuino il log di cosa accade. solo dopo farei le riprese all'intervistatore o addirittura eliminerei il problema e farei solo una voce fuori campo da aggiungere in fase di montaggio.
Buongiorno, Si, il problema che si è verificato è che il soggetto si è mosso durante l'intervista, sono cambiate le condizioni di luce (nuvole che passavano) e, quando ci si sovrappone nel parlato, può diventare poco chiaro. Sicuramente sono dettagli che per Voi sono scherzi, per me che non sono molto ferrato sono problemi, faccio la figura del bischero Avevo pensato di montare la FF con 24-70 su gimbal e, in completa luce naturale, fare un intervista non proprio posata facendo apparire più naturale il contesto di dialogo generale, ovviamente con microfono e dead cat sulla slitta flash. Per le domande, potrei fare dei tagli come ho visto nel Vostro caso o inserire un frame con un immagine, uno spezzone dell'attività agricola e poi entrare con la voce dell' intervistato. Rischio di fare troppo complicato?
Buonasera, OTTIMO! Faccio delle prove e aggiorno le papere Grazie grazie e grazie!
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