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definizione di vettore: modulo, direzione...perchè verso?


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avatarsenior
inviato il 31 Marzo 2023 ore 16:07

Da diversi anni, consulto quasi sempre testi in inglese e quando mio figlio (3a superiore) mi ha chiesto delle caratteristiche dei vettori, la mia risposta è stata "modulo e direzione".
Invece, lui mi dice "modulo, direzione e VERSO"....al che, mi ricordo che anche io avevo studiato questa cosa a scuola.

Ebbene, facendo diverse ricerche su internet, ho scoperto che tutti i siti italiani danno come caratteristiche del vettore le tre: modulo, direzione e verso.
Mentre quelle inglesi, c'è solo modulo e direzione. Persino la pagina di wikipedia it.wikipedia.org/wiki/Vettore_(matematica) richiama la definizione italiana, e nel farlo richiama quella inglese che, ovviamente, non menziona il VERSO.

Ma anche perchè il VERSO non rientra poi in alcuna formula o sistema di calcolo. La DIREZIONE comprende già anche il verso....verso che, peraltro, già andando oltre il monodimensionale diventa molto complicato anche da definire: fintanto che sei orizzontale e verticale, fai alla svelta a definire un verso come su-giù o sx-dx.

Insomma, la definizione italiana mi pare una definizione buona giusto per far capire alle elementari.

La mia domanda, a chi magari ne sa di più, è quindi: perchè in italiano si insiste a definire, a tutti i livelli di istruzione, il vettore come avente modulo, direzione E verso mentre per il resto del mondo è solo modulo e direzione?


avatarsenior
inviato il 31 Marzo 2023 ore 16:35

Anche nella definizione inglese di vettore (in uno spazio euclideo), il vettore viene rapresentato con una freccia che ha un punto iniziale (A), ed un punto finale (B). Una volta stabilito il punto iniziale ed il punto finale, si è implicitamente definito il verso.


Ma anche perchè il VERSO non rientra poi in alcuna formula o sistema di calcolo.


Non è così

avatarsenior
inviato il 31 Marzo 2023 ore 16:51

Mi sembra che Bruno77 abbia tolto il dubbioCool

avatarsenior
inviato il 31 Marzo 2023 ore 16:55


non mi sono spiegato: in inglese il vettore è definito da due sole grandezze: modulo e direzione.

Nel piano, ad esempio, un vettore può essere modulo 5 e direzione 47°

Non esiste proprio il concetto di verso.

Nelle definizioni italiane, invece, viene inserito anche il VERSO. Tranne poi non usare e nemmeno definire questo concetto.
Quello che mi chiedo è appunto perchè, in italiano, è stato aggiunto il concetto di "verso", che è ridondante e comunque non viene inserito in alcun modo nelle applicazioni.
Tutti i calcoli vettoriali, infatti, considerano solo il concetto di DIREZIONE (orientata).

E in effetti, a pensarci, come scrivevo nel primo post il concetto di "verso" è qualcosa che puoi usare giusto per uno spazio vettoriale monodimensionale, una retta. Già nello spazio piano il "verso" non esiste più.


avatarsenior
inviato il 31 Marzo 2023 ore 16:57

Non è così


dove lo trovi?
che sia, in qualche modo, estrapolabile un concetto di verso dalla direzione ok, ma ti assicuro che il VERSO di un vettore non esiste proprio come concetto in inglese.


edit: comunque, non è che non sappia cosa è il verso. Quello che intendo è che non capisco perchè in italiano sia stata aggiunta una caratteristica per descrivere il vettore che è inutile e, infatti, nel resto del mondo non c'è.

avatarsenior
inviato il 31 Marzo 2023 ore 17:03

In matematica, ente caratterizzato, oltre che da un'intensità (o modulo), cioè da un valore numerico o scalare (?), anche da una direzione o verso . Sono grandezze descritte da v., e sono quindi dette grandezze vettoriali, la forza, la velocità, l'accelerazione e così via.;-)

avatarsenior
inviato il 31 Marzo 2023 ore 17:11

posso chiederti da dove hai copiato quella definizione? perchè scrivi direzione OPPURE verso, intendendoli come sinonimi...ed è quella appunto inglese (o, meglio, non italiana)


mentre io ho trovato ovunque, in italia, direzione E verso. quindi da specificare entrambi per definire il vettore.



avatarsenior
inviato il 31 Marzo 2023 ore 17:20

"......La DIREZIONE comprende già anche il verso..."

Non è così.

Un vettore è caratterizzato da modulo, direzione e verso, dove:

modulo: rappresenta la lunghezza del vettore.

direzione: la retta su cui giace il vettore.

verso: il verso lungo la retta.

Non vedo che cosa ci sia che non ti torna, forse fai confusione tra direzione e verso, la direzione non include il verso, va specificato separatamente, lungo una direzione sono possibili due versi.


avatarsenior
inviato il 31 Marzo 2023 ore 17:22

Capisco cosa vuoi dire, Angor, e concordo con te.
In aggiunta al modulo ("lunghezza" o "magnitudine") del vettore, un angolo in 2D o due angoli in 3D definiscono sia la direzione che il verso in modo univoco. La posizione di una località del pianeta è definita da latitudine e longitudine, non c'e' bisogno di specificare anche un "verso".
Non so perche' nella letteratura scientifica italiana si usi anche il verso.
Stiamo parlando ovviamente di vettori geometrici nello spazio usuale (le "freccine") ma il concetto di elemento di uno spazio vettoriale in matematica e' molto più generale.

Devo invece obiettare sull'affermazione "fintanto che sei orizzontale e verticale, fai alla svelta a definire un verso come su-giù o sx-dx."
Su, giu', sx e dx sono concetti indefiniti, interpretabili e usabili solo grazie alle nostre convenzioni.
Prova a definire ad un ipotetico alieno intelligente, con il quale puoi solo parlare e non scambiare immagini/video, che cosa sono su, giu', sx, e dx Cool

PS: stessa cosa per orario/antiorario, ovviamente...

avatarsenior
inviato il 31 Marzo 2023 ore 17:33

"Non so perche' nella letteratura scientifica italiana si usi anche il verso."

Se conosci conosci le coordinate dell'origine del sistema cartesiano ed assumi che i vettori abbiano origine da lì, non c'è bisogno di esplicitare il verso.

Ma se non conosci l'origine del sistema cartesiano, devi esplicitare anche il verso.

Allora sorge naturale la domanda, "ma se non conosco le origini del sistema cartesiano, che razzo di conti faccio coi miei fottuti vettori?"

Nulla ci fai.

Ecco che allora diventa naturale assumere di conoscere il punto 0, l'origine del sistema cartesiano, e dunque non parlare più di "verso", quello fanno gli anglosassoni.

In Italia siamo sofisti e definiamo un vettore a sé stante che esiste in uno spazio vettoriale anche privo di origine ed allora bisogna definire anche il verso.

avatarsenior
inviato il 31 Marzo 2023 ore 17:38

In Italia siamo sofisti e definiamo un vettore a sé stante che esiste in uno spazio vettoriale anche privo di origine ed allora bisogna definire anche il verso.

:-)

avatarsenior
inviato il 31 Marzo 2023 ore 18:00

@Angor...ricerca google=vettore e mi ha dato questa definizione;-)

avatarsenior
inviato il 31 Marzo 2023 ore 18:10

"Mi interrogherei piuttosto su cosa significa "47 gradi" nella definizione dell'esempio"

Ripeto, se non definisci l'origine delle coordinate cartesiane, nessun valore ha alcun senso.

Gli anglosassoni il verso non lo esplicitano, ma lo includono nelle coordinate vettoriali A - B, dove A e B hanno coordinate ben definite in un sistema cartesiano, che ha una sua origine: vettore A-B ha un verso, vettore B- A è di verso opposto.

Se non sai dove è l'origine, ossia se non definisci dove sono A e B, devi dare anche il verso.

Se non ti è chiaro così, io non ci posso fare nulla.

avatarjunior
inviato il 31 Marzo 2023 ore 18:37

Per tutto il mondo e non soltanto per gli italiani la definizione di vettore si fonda su modulo (valore assoluto), direzione e verso.

Il vettore può essere rappresentato anche in uno spazio multidimensionale.

Non ci sono ambiguità!!

avatarsenior
inviato il 01 Aprile 2023 ore 15:35

nei testi inglesi spesso parlano di direction , ma non è la nostra direzione ma si deve tradurre in verso, infatti è indicata con la freccia.

Ma anche perchè il VERSO non rientra poi in alcuna formula o sistema di calcolo

il verso è importante, come fai ad indicare il verso di come è applicata la forza?

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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