| inviato il 18 Marzo 2023 ore 22:13
Ho avuto due Leica: una IIIF e una M6.
Le rimpiango entrambe. Non ha senso paragonarle alle reflex. È un modo diverso di fotografare. No macro, no tele, no raffiche, no automatismi. Non si critica un' auto sportiva perché ha il bagagliaio scarso e l' abitacolo scomodo. |
| inviato il 18 Marzo 2023 ore 22:15
Pur preferendo la reflex non ho mai avuto particolari problemi con le telemetro.
Certo, una Leica non l'ho mai avuta, ma mi sono comunque divertito molto con la Zorki 4 e addirittura la Zorki 2.
Con la Zorki 2, il suo Industar e lo Jupiter 12 ho fatto diverse vacanze.
...Edit...
Zorki 1, non 2. |
| inviato il 18 Marzo 2023 ore 23:19
@Leone Giuliano. Anch'io sono un estimatore delle Contax G. Ne ho due: una G 1, ed una G 2. Le ottiche, quando uscirono, furono testate da "Popular Photography", la più importante rivista fotografica del mondo in quel tempo (all'epoca, lavorando a Milano, la trovavo, e la compravo regolarmente), che le definì dei "bench mark" (per usare le sue parole!) assoluti! Sarà un caso, ma proprio in quel periodo Leica iniziò un lavoro di riprogettazione dei suoi obiettivi in montatura M. Feci quell'acquisto, pressochè in blocco (gli obiettivi li ho TUTTI, eccetto lo zoomino 35-70), per un'unica ragione: avere il MITICO Hologon 16/8.0! Un sogno che, in montatura Leica M (a 15 mm. di lunghezza focale, però!), non mi sarei potuto mai permettere: pressochè introvabile (ne ho visto dal vero UNO solo!), ed eventualmente a prezzi ... inauditi (sentii parlare di 30 milioni di lire!)! Ciao. GL |
| inviato il 18 Marzo 2023 ore 23:30
Oh, meno male, non sono solo. G1 150°, G2 da uso, G2 intonsa. E quadripletta classica, 21, 28, 45, 90.
Quando uscirono erano ottiche di riferimento.
Gli attuali Leica penso in digitale siano nettamente superiori.
Ma fortemente incalzati dai Voigtlander. Quelli che ci fanno foto realmente ne parlano gran bene.
Comunque su pellicola i 4 Zeiss che ho sono molto prestanti.
Avendo l'af, mi sarebbe piaciuto molto un 180/4 piccolo e leggero tipo Leitz Elmar, ma forse non hanno fatto in tempo |
| inviato il 18 Marzo 2023 ore 23:41
@Leone Giuliano. La mia G 1 (peraltro mint conditions, come del resto la G2) la portai in FOWA, a Torino, per farla aggiornare (il famoso adesivo verde all'inteno!) all'utilizzo del Planar 35, e del Sonnar 90 (che con alcune G 1 dava problemi di m/f). Portai anche un Hollywood (Distagon 28/2.0 per reflex) che aveva un problemino meccanico sulla montatura. Mi fecero tutto in tempo reale e, mi pare, gratis! Molto gentili! Ciao. GL |
| inviato il 19 Marzo 2023 ore 0:42
Bei tempi della LTR |
| inviato il 19 Marzo 2023 ore 7:14
Cosa c'entra la Contax g1 con una M? La M è meccanica eterna, ogni riparatore è felice di averme una da sistemare la Contax G aspetta solo di finire nel bidone della spazzatura. |
| inviato il 19 Marzo 2023 ore 7:15
Ohé, voi due!
Basta parlare delle Contax G che mi fate montare la scimmia... 
 |
| inviato il 19 Marzo 2023 ore 10:42
Belles13,
Citando il bidone della spazzatura forse hai esagerato però il problema delle elettroniche, indipendentemente dal blasone, è quello di decadere col tempo fino a diventare inusabili e irriparabili. Le meccaniche, in teoria, sono riparabili all' infinito. Ho scritto in teoria perché cominciano a scarseggiare anche i riparatori. Nelle elettroniche anche le materie plastiche danno problemi: alcune Canon Eos sono diventate tristemente famose per il liquefarsi di alcune guarnizioni. Oggi una Leica IIIa funziona ancora perfettamente. In passato ho avuto anche una Contax G e anch'io concordo che le ottiche fossero stupefacenti. Però credo anche che, pur essendo ben costruite, l' affidabilità di una Leica se la sognano. Però c' è da aggiungere che il fotcaxxoamatore non tiene mai a lungo la stessa macchina. Nel cassetto ha una quantità di alibi tecnici pronti a giustificare la " upgradazione" come ama dire. E l' affidabilità è l' ultimo dei suoi problemi. È un benefattore: presi da prove e roba simile, usa molto poco le macchine e mette sul mercato roba nuova al prezzo dell' usato. Che Dio lo benedica |
| inviato il 19 Marzo 2023 ore 10:43
Le Leica m sono fotocamere in assoluto uniche nel panorama della fotografia, da quando è nata, su questo non ci piove.
Ma non ci piovono almeno un altro paio di cose.
Innanzitutto in ambito digitale, per chi veramente volesse farne uso per eventuali caratteristiche specifiche, il venire meno di alcune sue spiccatissime peculiarità, tra cui compattezza, silenziosità, resa cromatica, qualità generale.
Ormai qualunque ml di livello può fare lo stesso, e senza le sue limitazioni.
Quindi rimane eventualmente solo l'ambito analogico.
Poi i costi, sempre più elevati e irraggiungibili, talvolta insensati.
Infine la difficoltà di alcuni a usare il telemetro, o la preferenza a usare altri ausili di maf (fra cui io).
Per questo, volendo usare macchine ml non Leica, una alternativa di livello altrettanto elevato è il sistema G.
La fotografia analogica ormai per i più rimane uno sfizio e, sfizio per sfizio, ci sta che uno se lo voglia passare sbattendosi col caricamento complicato o la maf difficile, o un paio di focali realmente adatte.
Oppure con una bellissima G2.
Riguardo alla necessità di riprendere delle scene, rimane il fatto che "con tutto si fa tutto" |
| inviato il 19 Marzo 2023 ore 10:46
“ Però c' è da aggiungere che il fotcaxxoamatore non tiene mai a lungo la stessa macchina. Nel cassetto ha una quantità di alibi tecnici pronti a giustificare la " upgradazione" come ama dire. E l' affidabilità è l' ultimo dei suoi problemi. È un benefattore: presi da prove e roba simile, usa molto poco le macchine e mette sul mercato roba nuova al prezzo dell' usato. Che Dio lo benedica „
Mi spiace Kwilt, ma senza volere hai fatto il ritratto perfetto del 99% di utenza Leica
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| inviato il 19 Marzo 2023 ore 11:13
Leone,
hai ragione. Però l' utente Leica non è un fotocaxxoamatore, spesso è un collezionista.
Alcuni fotografano molto poco e per questo motivo si trovano sul mercato macchine di 50 anni fa come nuove. Il possessore di Leica a telemetro non è un fotocaxxoamatore perché non è mai interessato ad " upgradare" il corredo, anche perché Leica apporta pochissimi cambiamenti alle sue macchine, è indifferente alla velocità dell' autofocus e all' autofocus stesso, al bokeh e in genere alle finte pippe che turbano i sonni del fotocaxxoamatore. Quando fotografa, lo fa per il gusto di usare la macchina. In effetti, avanzare la leva di carica di una Leica M è una esperienza che ognuno dovrebbe fare nella vita. Se ne frega del caricamento lento. Oggi me lo immagino come un fumatore di pipa in radica, sorseggiatore di brandy e vini pregiati, flemmatico. È come un possessore di una Rolls Royce degli anni 50. Se gli esponi i vantaggi di una moderna BMW serie 7, nemmeno ti risponde: si limita a guardarti alzando un sopracciglio, con un sorrisetto commiserevole.....che avesse ragione lui ? |
| inviato il 19 Marzo 2023 ore 11:51
Mi sembra uno snobismo del tutto inutile. Quasi sempre le loro foto non dicono nulla, oppure non le fanno proprio |
| inviato il 19 Marzo 2023 ore 12:11
Sono un amante del mirino galileiano e del telemetro, come molti intervenuti in questo post sanno, d'altronde la mia prima vera macchina fotografica fu una Perla II a 12/13 anni (dopo la Kodak Instamatic e prima della Pentax Spotmatic) quindi mi sono formato con questo tipo di mirino e messa a fuoco ed ancora oggi lo amo!
Ma tornando in Topic attualmente ho una IIIf Numeri Rossi ed una M4 ed uso entrambe con enorme goduria, anche se il costo di pellicole e le mie personali difficoltà logistiche relegano questo uso a poche sporadiche occasioni!
Per molti la M4 è l'ultima vera Leica M essendo l'ultima assemblata interamente a mano e con ingranaggi in ottone, la M5 non fu apprezzata e capita tanto da non considerarla quasi una M e con la successiva M4.2 è iniziata la produzione in serie ed un'economia sui materiali ciò nonostante e anche considerando le mie 4 M6 che ho avuto la macchina che ho più nel cuore è la M4-P che è forse la perfezione assoluta delle M analogiche (fatte salve quelle tuttora in produzione che valgono un discorso a parte) … la M4-P ha un mirino ed un telemetro chiaro in grado di competere con le ultime M (decisamente superiore alla M6), ha una meccanica in acciaio indurito indistruttibile ed è la prima ad avere tutte le cornici delle varie focali M … ma forse amo quella che era la mia ammaccata, graffiata, sverniciata e che cedetti per affetto e motivo di amicizia solo ad un caro amico … però la morbidezza della M4 è superiore… diversamente non ho mai amato la M3 e la successiva è più economica M2, troppo limitate nelle cornici, un caricamento complesso i stile Leica a vite, trovo la M4 la perfetta sintesi delle due |
| inviato il 19 Marzo 2023 ore 12:53
Leone Giuliano
Tutte le nostre foto non dicono nulla. Nella migliore delle ipotesi sono un già visto e rivisto.
Sto riordinando il mio archivio. Le uniche foto che mi interessano sono quelle in cui compaiono persone che conosco o conoscevo. Il resto è fuffa, foto scattate per passatempo e per usare l' attrezzatura, per compiacermi del suo acquisto. Cestinandole, anticipo il lavoro che faranno i miei eredi.
Le raccoglierò in un libro, con apposite didascalie, perché non è vero che una foto vale più di mille parole: poche cose di prestano ad inganni come una fotografia.
Dopodiché festa finita. Non credo che col mio cestinare il mondo dell' arte perderà qualcosa, anzi, se lo sapesse me ne sarebbe grato. |
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