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Macro senza macro: tubi di prolunga VS lente close up [guida]


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avatarsenior
inviato il 13 Febbraio 2023 ore 9:34

Ciao a tutti, era da un po' di tempo che volevo mettere a confronto questi due strumenti di ingrandimento ausiliari ed economici rispetto ad un obiettivo macro vero e proprio.
Ho usato come mira ottica la scritta NISI del cofanetto porta filtro che ha una lunghezza di circa 3cm.
Tubi di prolunga ho usato in cascata i Canon extension tube 12ii e 25ii (EF)
Lente Close-Up NISI NC Macro II 77-72-67mm
Per capire la perdita di illuminazione ho usato un flash esterno Godox AD200 Pro su stativo con softbox da 80cm e trigger XT2-C così da escludere la luce ambientale.
Corpo macchina Canon 5DIV.
Esposizione per tutti gli scatti: 100ISO f/8 1/160s
Ecco il set:



Focali testate 16mm, 24mm, 35mm, 50mm, 85mm, 100mm, 200mm, 300mm, 400mm.
Per il 16mm e per il 24 ovviamente è impossibile focheggiare con 12+25mm di tubi di prolunga.
Ho misurato per ciascuna combinazione la distanza operativa, ovvero la distanza tra la ghiera porta filtri degli obiettivi e la scritta NISI perché volevo anche rendermi conto di quanto fosse accorciata la minima distanza di messa a fuoco per arrivare al massimo fattore di ingrandimento.
La serie di foto è 1 obiettivo al naturale - 2 con lente NISI - 3 con tubi di prolunga
16mm:






24mm:






35mm:









50mm:









85mm:









100mm:









200mm:









300mm:









400mm:










Risultati:



- NISI si conferma una garanzia sulla qualità dei suoi filtri
- La lente aggiuntiva è bella massiccia, si sente il peso ma è decisamente facile da montare e smontare avviandola o svitandola dalla ghiera filtri
- I tubi sono molto buoni ma mettendoli in cascata con obiettivi pesanti come il 100-400II si sente lo sbilanciamento
- I tubi sono seccanti da montare e smontare, specie se non si sa all'inizio quali e quanti montarne
- Il montaggio dei tubi di prolunga su corpi reflex o ML sprovvisti di chiusura delle tendine con funzione parapolvere espongono il sensore alle zozzerie
- Per focali grandangolari sono più efficaci i tubi di prolunga
- Per focali tele è più efficace la lente aggiuntiva
- La lente aggiuntiva produce una perdita di luminosità quasi inavvertibile e qualitativa minima
- I tubi macro producono una perdita di luminosità di circa 1 stop ma mantengono la qualità ottica nativa dell'obiettivo
- I tubi macro su focali da 35mm in giù riducono talmente tanto la distanza operativa che nemmeno la luce di un flash esterno messo perpendicolare all'asse obiettivo - soggetto fotografato riesce a penetrare in quantità, vi farete ombra con lo stesso obiettivo senza paraluce
- Miglior resa del NISI a 200mm come dichiarato dalla casa ma a 400mm arriva ad un rapporto macro prossimo a 1:1
- Lo strano caso di Benjamin Button è rappresentato dai tubi di prolunga sul 100-400 che controintuitivamente all'aumentare dello zoom riduce il rapporto di ingrandimento
- Per il motivo polvere e distanza operativa userei i tubi di prolunga in studio
- Per facilità d'uso porterei invece la lente NISI sul campo

Nel mio specifico caso con il NISI all'occorrenza "trasformo" l'85 e il 100-400 in qualcosa che non sono (ovvero macro o giù di lì) senza occupare nello zaino uno slot obiettivo e relativo peso.

In generale più che alternativi li definirei complementari.
A proposito, ora che ci penso, chissà come si comportano messi entrambi i sistemi a cascata!? Eeeek!!!
















Difficile mettere a fuoco esattamente ciò che si vuole a f/8 (andrebbe chiuso il diaframma o eseguito lo stacking) ma si arriva oltre l'1:1. Se la scritta è 30mm ed il lato lungo del sensore è 36mm a 400mm si copre tutta la larghezza del frame con la scritta quindi 36/30=1,2. Il rapporto di riproduzione massimo è 1,2:1 o 1,2x con una distanza operativa di 17cm.
Quindi messi in cascata diventano uno strumento "economico" se paragonato al 100mm macro L RF che ha rapporto di ingrandimento massimo di 1,4:1 o 1,4x ma costa almeno 3 volte tanto.
Rispetto ad un 100mm macro 1:1 come il Canon USM prendere uno dei due strumenti è un valido, leggero, poco ingombrante ed economico sostituto con il vantaggio di mantenere l'IS se l'obiettivo ne è dotato.
Rispetto ad un 100mm macro 2:1 o 2x come il Laowa Venus usare entrambi gli strumenti in cascata portano i vantaggi di avere con sé AF e IS anche se non raggiungono il 2x.

avatarsenior
inviato il 13 Febbraio 2023 ore 9:38

Yawn.....

avatarsenior
inviato il 13 Febbraio 2023 ore 14:44

Le ottiche macro sono progettate e costruite per lavorare a pochi centimetri di distanza dal soggetto, viceversa quelle adattate sono ottiche normali che non possono avere la stessa quantità delle ottiche macro. Tutto il resto sono chiacchiere da bar dello sport MrGreen

avatarsenior
inviato il 13 Febbraio 2023 ore 16:29

Yawn.....

Grazie per il contributo di valore alla discussione Kwlit, peccato non averci pensato prima.

Le ottiche macro sono progettate e costruite per lavorare a pochi centimetri di distanza dal soggetto, viceversa quelle adattate sono ottiche normali che non possono avere la stessa quantità delle ottiche macro. Tutto il resto sono chiacchiere da bar dello sport MrGreen

Certamente, infatti la discussione verte sulle alternative economiche per raggiungere risultati paragonabili. Ovvio che un'ottica nativa macro sia superiore. Però se posso raggiungere un risultato prossimo a 1:1 ad una distanza operativa tra 15 e 20cm usando un obiettivo che ho e con una spesa minima mica mi lamento ;-)

avatarsenior
inviato il 13 Febbraio 2023 ore 17:23

MrGreen .... ma guarda! - proprio la discussione che aspettavo - visto che, x vari motivi, sto spostando, ( da inizio covid Confuso), i miei interessi, dall' avifauna alla macro/close-up .... mi sto attrezzando - premessa: usavo già il eosM 28 macro ( quello con i led frontali, utili proprio xchè nel RR 1.2:1 la distanza di maf varia da 1a 3 cm ), l' ef 50 macro ( RR 1: 0.5) - tubi di prolunga kenko e anello di inversione - ultimamente ho deciso di rivolgermi anche alle lenti adizionali, ( nell' attesa di valutare l' Ef 100 f 2.8 L Is macro) - quindi ho preso il doppietto Nisi e x ultimo la raynox 150 - sostanzialmente stesse conclusioni - tubi o anello di inversione su focali sotto i 50mm, lente adizionale dai 100mm in su ------ con i tubi ho avuto risultati inaspettati, anche con lenti mediocri, tipo il eosM 15/45, piuttosto che lo Zenitar 16mm Fish Eye - la raynox e' perfetta su compatte ma anche su sistemi leggeri - buona resa, distanza di maf intorno ai 20cm e velocissima nell' utilizzo - la Nisi ... qualità davvero elevata che merita vetri di qualità - maf a 30/35 cm, provata su Pentacon 200 F4 - Canon Ef 70/200 f 2.8 L - Canon 70/300 Is usm2 ( la combinazione che preferisco se scatto a mano libera) - Ef 400 f 5.6 L e' .... Sigma 400 f 5.6 apo- macro, che però, avendo la maf Min a 1.6 mt, preferisco usare con tubo di prolunga, ( la maf scende a ca 1.2 mt), x farfalle di discrete dimensioni come Macaone o Podalirio --- insomma, a questo punto, il 100 macro, resta in forse

avatarsenior
inviato il 13 Febbraio 2023 ore 17:29

PS: volendo portare a ca 1mt la maf sul 400mm, serve una lente da 1 diottria ( d. 77mm) - di qualità non ne trovo, ( ... qualche indicazione sarebbe gradita), ho provato di Amazon una versione economica a meno di 30€ .... mandata indietro x la resa indecente ( alla faccia del vetro di qualità dichiarato) - ergo, se optate x una lente, che sia di qualità ... almeno una Raynox

avatarsenior
inviato il 13 Febbraio 2023 ore 17:52

Visto che la definisci pesante, è probabile che la lente NISI sia un doppietto

e proprio per essere in tema sto facendo delle prove con i vecchi nikkor 200 f4 Ai e nikkor 80-200 f4 Ai equipaggiati con il doppietto 4T (roba vecchia...)

Non sono ancora in grado di giudicare la qualità ottica dell'insieme, anche se Ken Rockwell ne parla molto bene, ma quel che è certo è che la versatilità è massima, in particolare sullo zoom (che già di per sé, ancora oggi, su 45 mpix, è notevole come qualità ottica). La sua versatilità è data dal fatto che zoomando cambi agevolmente il raporto d'ingrandimento, cosa che invece non riesci a fare con i tubi di prolunga.
Per contro il 200 -sempre ottimo- è più limitato, se non altro per il ritaglio del soggetto che con lo zoom è molto agevole.

avatarsenior
inviato il 13 Febbraio 2023 ore 18:01

A mio avviso è sempre una questione di uso: se è per un uso saltuario va bene tutto, se invece se ne prevede un uso continuato allora il macro è preferibile, soprattutto perché ti consente di operare dall'infinito a 1:1 senza soluzione di continuità.
Anche perché alla fine un obiettivo macro di qualità eccellente (un nome a caso il Canon 100/2,8 USM) lo trovi usato sui 300 euro... e allora non so fino a che punto può convenire l'acquisto di lenti close-up di un certo livello, e in questo caso un nome su tutti potrebbe essere B+W, giusto per andare sul sicuro.

avatarsenior
inviato il 13 Febbraio 2023 ore 18:19

"La sua versatilità è data dal fatto che zoomando cambi agevolmente il raporto d'ingrandimento, cosa che invece no riesci a fare con i tubi di prolunga." ---- con lo zoom e la lente cambi li RR - con zoom e Tubi cambi anche la distanza di lavoro, peccato che più sali con lunghezza focale dell'ottica più diventa difficile mantenere RR decenti, cosa che invece migliora con le lenti ...

avatarsenior
inviato il 13 Febbraio 2023 ore 18:19

Lavorone Riccardo, complimenti.Eeeek!!!

Io uso da parecchi anni le lenti close-up Canon, sia quelle da 58mm sia quella da 77 mm. Tra i miei continui scambi di materiale queste sono gli unici accessori che non ho mai venduto. Come hai constatato anche tu con le Nisi, la qualità, se montate su ottimi obiettivi, cala talmente poco che è quasi impercettibile.
Con obiettivi di diametro superiore tipo il 135GM (o lo zoom Sigma 24-70 che non ho più), aventi diametro filtri 82, uso invece i tubi Meike, ma se devo essere sincero preferisco, se serve, usare le lenti, un po' perchè non perdi luminosità, un po' perchè non devi continuamente staccare l'obiettivo dal corpo macchina.
Sto valutando l'acquisto dell'anello di riduzione da 82 a 77, mal che vada poi croppo un poco in post.



avatarsenior
inviato il 13 Febbraio 2023 ore 18:22

Ti dirò... Paolo, di macro ne ho in giro un paio e ne ho girati un bel po' incluso il nikkor AF 70-180...

Ma probabilmente perché la macrofotografia non è nelle mie corde, non ne ho mai apprezzato le caratteristiche se non per duplicare le diapositive (eccellente lo zuiko 80 f4 macro 1:1)

Mi piace di più il close-up ed a quanto pare dalle prime prove, uno zoom leggero e buono con una buona lente è realmente molto versatile

avatarsenior
inviato il 13 Febbraio 2023 ore 18:26

Interessante prova che dimostra la qualità del Nisi, io lo volevo comprare per usarlo sul 70-200 Sony.
Ma alla fine avendo altre ottiche macro e preferendo quelle ho venduto il 70-200, anche perché gli zoom da circa 3 anni non mi piacciono più.
I tubi di prolunga ho quelli della Meike per Sony, li uso molto spesso con le ottiche macro per un ingrandimento ancora maggiore.
L'unico difetto che ho notato è un leggero calo di dettaglio ai bordi ma non sono un amante della super nitidezza al millimetro quindi non ci faccio caso.
Ovviamente servono sempre i flash, io uso sempre da 2 a 4 godox mf12 con diversi diffusori autocostruiti, anche ad ingrandimenti meno spinti, poi scatto quasi sempre di notte.

Gsabbio, interessante la resa del 200 f4 AI anche se non è un macro.
Io ho il micro che arriva a 1:2 e spesso aggiungo i tubi, il dettaglio rimane però sempre ottimo.
È l'ottica che uso di più e di cui non potrei fare a meno.

avatarsenior
inviato il 13 Febbraio 2023 ore 18:28

Paolo: e' fuori di dubbio che un "macro" sia ottimizzato e che un doppietto acromatico B+W / Nisi / Marumi, sia economicamente molto impegnativo, ma se non punti prettamente alla macro canonica, con lenti e/o tubi hai molta più flessibilità nei close-up, spaziando dal Fish Eye al tele --- già nell' uso di anelli di inversione, il discorso si ribalta, visto che consentono RR elevati ma giusto su focali corte, dove un macro, oltre alla resa ottica, resta molto più gestibile in particolare con luce artificiale

avatarsenior
inviato il 13 Febbraio 2023 ore 18:29

@Mauryg11
Esattamente, tempo fa quando scattavo di più ho pure provato ad acquistare un 100L macro ma mi fu rimborsato per indisponibilità. Adesso non scatto più tanto quanto allora e cercavo un approccio più soft. Ben sapendo di non arrivare a quella qualità, lo spazio per un filtro nello zaino lo trovi sempre, quello per un obiettivo serio no. Oltre l'aspetto dei costi, ovviamene.
Chissà come rende il 400L (che ho avuto) con la lente Nisi. Dovrebbe accorciare parecchio la minima distanza di messa a fuoco dai 3,5m iniziali.

@Gsabbio
Esattamente, è un doppietto. Nisi dice che ha la migliore resa sui 70-200 a 200mm dove raggiunge rapporti di riproduzione di 1:1.
La sua versatilità è data dal fatto che zoomando cambi agevolmente il raporto d'ingrandimento, cosa che invece non riesci a fare con i tubi di prolunga.

Verissimo. Inoltre con i tubi di prolunga sul 100-400 ho scoperto il caso opposto: da 100 a 400 il rapporto di riproduzione diminuisce con l'aumentare della focale.

@PaoloMcmlx
Non prevedo un uso continuato ma una macro o una ripresa ravvicinata ogni tanto. Per un uso continuato o da professionista allora sì che l'ottica dedicata ha giustificato tutto il suo valore

avatarsenior
inviato il 13 Febbraio 2023 ore 18:30

Ovviamente servono sempre i flash


Anche no.

Poi se scatti di notte ok, ma di giorno non sono affatto necessari, magari utili, ma si può fare anche senza.;-)

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