| inviato il 10 Febbraio 2023 ore 9:08
Mi capita spesso di fare installazioni Linux ed uso sempre una immagine ISO caricata su pen drive usb.
Tipicamente, le ISO dei principali sistemi Linux sono testabili in live. significa che prima di fare l'installazione vera e propria, puoi provarla senza toccare il disco interno del computer, per vedere se non ci sono problemi di compatibilità. Se funziona bene in live, a maggior ragione funzionerà anche il SO installato in maniera definitiva.
Questo è utile anche per vedere su il SO ci piace o meno, tenendo presente che in live da usb sarà più lento di esecuzione, ma comunque le funzionalità rimarranno le stesse.
In genere, è necessario dedicare una pennetta a quella versione del SO e, se vogliamo provarne un altro, bisogna rifare tutto da capo.
Cercando una possibilità più comoda, per poter avere sullo stesso pen drive più SO da installare, mi sono imbattuto in Ventoy.
E' un'applicazione comodissima, installabile sia da Windows che da Linux. Una volta preparato il pen drive, basta semplicemente copiarci dentro tutte le ISO che vogliamo, Al riavvio del computer, se selezioniamo il boot menu (in genere è un tasto F qualcosa), ci comparirà l'elenco di tutte le iso caricate, basterà selezionare quella desiderata per avviare la live.
Ventoy crea una unica partizione, ma al suo interno, se occorre, possiamo metterci anche altri dati, quindi l'unità sarà usabile anche come normale pen drive per lo storage. |
| inviato il 10 Febbraio 2023 ore 12:02
Grazie Fileo, io ho sempre simpatia verso le soluzioni Open Source, avevo avuto Ubuntu in dual boot per molti anni, tempo fa non ero riuscito ad installarlo sul nuovo PC del 2019, ed ora utilizzo i vari software Gimp e Darktable su Windows 10, ma non escludo di tornare ad Ubuntu, devo riprovare ad installarlo nella sua ultima versione. |
| inviato il 14 Febbraio 2023 ore 18:33
Grazie, interessante, anch'io mi trovo a preparare varie usb da iso, ho sempre usato rufus. Quando ho due minuti provo questo. Sai se parte anche con secureboot attivo o bisogna disabilitarlo? |
user226917 | inviato il 14 Febbraio 2023 ore 19:44
Molto interessante! Si può usare anche per installare poi le distro? |
| inviato il 15 Febbraio 2023 ore 9:36
Riguardo al secure boot, sull'ultimo computer provato, un tablet con tastiera Lenovo, ho dovuto disattivarlo, sugli computer ci guardo, perché non ricordo se era attivo o meno.
Certo, il pen drive lo puoi usare per provare le live e anche per installare. |
| inviato il 16 Febbraio 2023 ore 12:08
interessante, ma le iso dove si trovano? |
| inviato il 16 Febbraio 2023 ore 18:17
Per Ubuntu e derivate, vai su ubuntu.it
Ricordo che Ubuntu rilascia due release all'anno, in genere ad aprile e ad ottobre. Per esempio la versione 21.04 è di aprile 2021, mentre la 22.10 è di ottobre 2022.
Le versioni "normali" hanno un supporto di 9 mesi, e quando esce la successiva semestrale, è possibile effettuare un avanzamento di versione, senza installare tutto da capo.
Ogni 2 anni esce una versione LTS (Long Time Support), supportata 5 anni. L'ultima LTS rilasciata è la 22.04, la prossima sarà la 24.04. Anche per le LTS è possibile fare l'avanzamento, quindi dopo due anni puoi scegliere di aggiornare alla nuova LTS, oppure continuare fino a fine supporto.
Personalmente, se non si hanno esigenze particolari, preferisco installare le versioni LTS.
Le ISO di Ubuntu sono usabili come live, quindi puoi provarle senza toccare nulla sul disco del computer e poi spegnere, togliere il pen drive e ripartire come prima. Oppure puoi decidere di installare.
Le funzionalità della live sono più o meno le stesso della versione installata stabilmente, cambia solo la velocità, nel primo caso inferiore. Se funziona bene la live, a maggior ragione non si dovrebbero avere problemi di funzionamento.
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| inviato il 16 Febbraio 2023 ore 18:25
Una volta inserita la iso nel pen drive, riavvii il computer con il pen drive tenendo premuto il tasto del boot menu. Cambia da computer a computer, in genere è un F qualcosa, oppure ESC.
Dal menu scegli il pen drive con ventoy e da lì selezioni la iso desiderata. |
| inviato il 20 Febbraio 2023 ore 11:15
ok grazie,
gli iso di windows immagino che siano tutti coperti da copyright e non si trovano, giusto?
anche il vecchio 95 o 98 |
| inviato il 20 Febbraio 2023 ore 11:21
Ma no, gli ISO di win li trovi eccome.
Gli ultimi che sono in support nel centro di download, scarichi il media creation tool e tramite quello scarichi la ISO.
Quelli fuori supporto li trovi subito cercando su Google, ad es. il 95:
Ricerca Google dell'ISO del CD di Windows 95
Ovviamente poi per utilizzarlo in maniera pienamente funzionale ti ci vuole la licenza d'utilizzo. Per le versioni vecchie non so manco più come funzioni però onestamente, nel senso se le licenze vengono più verificate e nel caso come dargliela in pasto all'installazione. Però devo essere sincero, al di là che dentro ad un emulatore o in un vero ferrovecchio con processore (386 o pentium o similare), i precedenti Win non li riuserei manco per sbaglio, non fosse altro che per questioni di sicurezza!  |
| inviato il 20 Febbraio 2023 ore 11:30
ma questi siti sono legali?
winworldpc.com/home
qui si capisce sempre meno. |
| inviato il 20 Febbraio 2023 ore 11:31
Onestamente non lo so. Microsoft non dà più supporto quindi penso se ne freghi altamente. Non so neppure se ha rinnovato il trademark su quelle particolari versioni antelucane.
Io credo che se ti chiappi una di quelle ISO e la infili in un emulatore non fai del male a nessuno... |
| inviato il 20 Febbraio 2023 ore 14:52
Come già ti hanno detto puoi tranquillamente scaricare le ISO di Windows dal sito ufficiale. Io eviterei di scaricare un SO da siti non verificati.
Poi, per usarlo devi inserire il numero di una licenza valida.
L'uso di SO operativi fuori supporto ha poco senso, tranne il caso di utilizzo con software e/o hardware vecchi, che non funzionerebbero in ambienti più recenti.
Nulla mi impedisce di continuare ad usare un 286 con Wordstar in ambiente DOS, con una stampante ad aghi, che tra l'altro è più o meno immortale. Finché non si rompe qualcosa scrivo e stampo con quel computer, ovviamente isolato dal resto del mondo esterno.
Viceversa, cercare di usare un SO fuori supporto in un computer connesso ad internet, a parte le difficoltà pratiche di utilizzo, comporta grossi rischi per la sicurezza.
L'unico motivo per continuare ad usare un vecchio SO è che il computer è troppo datato per girare con il SO più recente. Quando cessa il supporto al SO bisogna però rinunciare, altrimenti si corrono rischi.
Molti cercano di usare Linux per prolungare la vita a vecchi catorci, è una cosa praticabile fino ad un certo punto.
Esistono release leggere di Linux, ma c'è comunque un limite a ciò. Per esempio la navigazione su internet è condizionata dalla "pesantezza" delle pagine di oggi. Anche un browser leggero, dovrà comunque risolvere la grafica sofisticata delle pagine in rete, a meno di usare un browser testuale (se ne esistono ancora), e perdere quindi tutte le informazioni grafiche presenti.
A mio avviso, oggi, se non si hanno esigenze più stringenti e ci si limita a scrivere qualcosa e navigare senza fretta su internet, il limite di usabilità è in un processore almeno dual core e 2 giga di ram. In tal caso, una versione leggera di Linux può aiutare, ma poi non chiedete di fare PP dei raw di una A7 RIII e di montare video in 4K.  |
| inviato il 20 Febbraio 2023 ore 15:06
“ Per esempio la navigazione su internet è condizionata dalla "pesantezza" delle pagine di oggi. „ Molto vero, e purtroppo molto poco compreso dalle persone "comuni" (quante volte sentiamo dirci "ho internet lento" invece di un più veritiero "ho un PC chiavica che è lento perfino a renderizzare le pagine web"?).
A me questo web terribilmente pesante non piace affatto, io sono uno che si troverebbe bene anche se venisse catapultato di nuovo nel web 1.0, ma ormai è divenuto tutto così pesante proprio per via del dilagare della creazione e fruizione di contenuti multimediali; e ci possiamo fare davvero poco: ma questo fatto, gioco forza, si riflette in modo nefasto sulle risorse necessarie, portando ad una sempre crescente fame di prestazioni e capacità elaborative anche solo per navigare con il browser (alla faccia del "green").
Una volta bastavano IE3 e pochi mega di RAM, oggi 1GB di memoria se ne parte via con qualsiasi browser moderno vogliate utilizzare fra plugin, estensioni, schede, altri processi di supporto eccetera eccetera... Mi fu emblematica la prova, qualche anno fa, con Lubuntu su un vecchio portatile. Tutto meraviglioso, finché non decisi di provarci Google Chrome... mi si piantò anche la scrivania. XD |
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